Re:
giove(R), 21/10/2009 16.48:
comunque sto con Saviano tutta la vita, quando parla di criminalità da descrivere per quello che è, nella sua molta miseria, e non da mitizzare, creando empatia, e non avversione nel pubblcio, a forza di fregna, macchine, champagne, ecc... nons cordiamoci che a Provenzano l'hanno preso dentro una catapecchia, che mancgiava il panino, enemmeno si lavava, altro che fregna e champagne. e non dimentichiamo che questi fanno le cicale ma poi di solito sono tutti dentro il cappotto di legno prima di fampiere 30 anni.
perciò la serie l'ho seguita, da quando ho capito che Saviano ha ragione e basta, diversamente da prima, dove anche io mitizzavo, mi immedesimavo nei pezzi di merda (per chè quello è questa gente) alla parola d'ordine di "Forza Scialoia!"
@ chief e giampaolo
la mia era una divagazione fatta per aggiungere un elemento che tra l'altro non dico io, ma Saviano, che denuncia una dinamica mentale comune.
non era riferita a voi, ed è chiaro che il pericolo,t r avirgolette, lì per lì, di immedesimarsi nel protagnìonista che in qeusto caso è cattivo, c'è sempre. è una mezza specie di demone che ognuno di noi deve combattere. anche qui qcombattere tra virgolette. è chairo che molti appena finisce il film tornano, come dice chief, ad essere critici.
io volevo solamente diore che con quella serie, ho fatto un pò di palestra .... tipo monaco Zen, nel non cadere in tentazione. ho cercato, ed è stata anche un'esperienza nuova devo dire, di seguire la serie "tifando" contro i protagonisti, ritrovandomi (detta così pare na specie de tortura e in unc erto senso lo è pure stato) a cercare di dominare l'istinto di imemdesimazione.
solo questo intendevo.
avevo da pochi mesi letto Saviano, che aveva estrinsecato a parole e con un concetto chiaro, come sa fare bene lui, questo pensiero che era latente, non espresso appieno anche in me stesso.
quindi, alla prima nuova serie ho accettato volentieri la sfida.
a giampaolo dico solo che hai ragione, ma aggingi alla lista di quelli che possono mitizzare davveero quei personaggi anche i senza arte nè parte, i senza o "con poca" speranza, ecc. oltre i dementi e i 15 enni. e già la base diventa più grande.
senza contare quella piccola opera di "erosione" di valori cui comunque è soggetta una qualunque società o massa, che viene bombardata da violenza, soprusi, prevaricazioni, su film, telefilm, fiction, ecc. sono delle piccole gocce dalle quali è certo possibile difendersi. ma come sai lo stillicidio finisce per attechire su qualcuno. magari nessuno va a sparare in giro, perchè un conto è vederre il film un conto è avere le palle per farlo. però tuta una serie di mescolamento di valori e priorità tipo i soldi facili, la fregna da inchaippettasse perchè c'hai li sordi, la legge delle giungla... ecc. questa è roba che erode (e me rode) e non lo dico mica io, ma fior di sociologi e dintorni.
in ogni caso, tornando alla serie vale comunque la pena perchè è ben fatta, anche se a Luca consiglio ma forse l'hai già vista la puntata di Blu notte che è su you tube divisa in una decina dio pezzetti.
credo comuqneu che sulla storia vera, ognuno per i suoi motivi siamo abbastanza informati. nel mio caso per esempio ero amico di un ragazzo che solo quando tutto d'un botto si seppe che avevano sparato ed ammazzato il padre scoprii chi fosse. all'epoca nons apevo nemmeno cosa fosse la banda della magliana. iniziai a informarmi solo dopo.
e ancora oggi mi chiedo cosa potrà pensare quel mio ex compagno di giochi e cazzarate, fino ai 20-25 anni sia a pensare al passato sia a vedere questo mitismo del presente.
chissà cosa prova.