ancora un po' di storia...
il diagramma non è attuale e rispecchia la topologia della galassia sensi a dicembre 2004, cioè ai tempi prima del famoso "piano industriale 2005-2015", stilato per rendere felice l'allora banca di roma (poi capitalia, poi unicredit) e che avrebbe dovuto ridurre i debiti a 85 milioni, per poi portare all'ennesima ricapitalizzazione dell'as roma nel 2010 (adesso non mi ricordo se ho già postato un link che punta all'apposito documento).
come tutti sappiamo e nessuno dice, questo geniale piano è fallito.
purtroppo non sono riuscito a reperire un diagramma attuale. non penso che ce ne siano in giro. ma è comunque interessante dare un'occhiata a questo.
ancora non ci sono la "soccer s.a.s. di brand management s.r.l." (proprietaria del marchio, dei diritti d'immagine, del merchandising e dei roma store) e l'"a.s. roma real estate " (futura proprietaria di trigoria).
ma i più navigati tra di noi scopriranno qualche bella chicca, come per esempio la "genghini s.p.a.", la "val mar s.r.l.", la "fondiaria lasa s.p.a.", la "baia s. anna s.p.a." di mario genghini, amichetto di merende piduista di franco sensi ed ex-re dei palazzinari, prontamente soccorso dal nostro impavido eroe dopo il fallimento e il coinvolgimento nel crac del banco ambrosiano (vedi roberto calvi, per chi se lo ricorda).
il famoso hotel cicerone, di cui si narrà la fiaba che sia stato ceduto per i debiti "daa roma", viene proprio da lì. sensi l'ha preso da genghini, sulla base di un concordato presentato al tribunale ed autorizzato dal ministro dell'industria: il nuovo proprietario della "fondiaria lasa" (franco sensi) si è assunto l'obbligo del pagamento dei crediti nella misura prevista e, in contropartita, ha ottenuto la cessione dei beni e delle attività che fanno capo alle società di genghini (cioè, si è praticamente ritagliato il filetti dal cadavere dell'amico agonizzante). secondo le perizie del tribunale, tale patrimonio ammontava a 200 miliardi di lire. parliamo di un periodo che va dal 1980 (bancarotta fraudolenta) ai primi anni novanta (primi processi).
il cerchio si chiude se ci ricordiamo della proverbiale riluttanza della famiglia sensi a rispettare scadenze e a pagare rate di debiti e crediti. il cicerone, alla fine, è stato ceduto al furbetto del quartierino danilo coppola (altro giro, altro crac!) per soddisfare le richieste del suddetto concordato, e non per il "bene della roma", come ai villapacelliani piace raccontare. e come ci insegna "il mondo" di oggi nell'articolo postato da gatto, dopo quasi venti anni, le richieste ancora non sono state completamente soddisfatte.
e come al solito (vedi gioia tauro, vedi aeroporti di roma), il nostro genio non ha fatto i conti con l'oste: gran parte delle attività e delle proprietà acquisite avrebbero avuto bisogno di pesanti interventi, perché abbandonate al degrado da anni. una volta rivalorizzate avrebbero potuto essere cedute di nuovo, dato che la "fondiaria lasa" opera prevalentemente nel trading. è impossibile trovare una stima delle cifre investite in queste operazioni.
la cosa che mi diverte e che, nonostante non mi sia nuova, mi stupisce sempre un po', è come una qualità, ad un certo punto del proprio percorso, si possa trasformare in un fatale difetto: sensi aveva le qualità del rapace e del ladro, e proprio quelle qualità che l'hanno portato abbastanza in alto, cioè la diffidenza, la volontà di controllare tutto da solo, l'incapacità di delegare, di lasciare, l'hanno indebitato fino al collo. in un certo senso è una figura tragicomica.
(cliccate su "testo nascosto" per visualizzare il diagramma. l'ho nascosto perché è piuttosto grande e impiega qualche secondo a caricare.)
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