SENSI VATTENE!!(ERA ORA!!!)

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giove(R)
00giovedì 8 luglio 2010 15:34
Sir Fakkio ciao,
d'accordo su:

il tuo essere d'accordo con la prima parte di faber.
il fatto che ognuno ha amicizie (poi bisogna vedere quali e quanto influenti)
il fatto che tutto è una qqeustione di soldi, anche per noi che vorremmo vederne messo qualcuno in più per la squadra

non capisco come tu possa parlare di grave illecito, quando sono anni che l'IP ha un debito enorme che non ripaga, nonostante più volte le siano venuti incontro (tre anni fa bastava azionare l'opzione del 2% e Unicredit divntava azionista principale. mi dirai, bah ma non voleva gestire tutto quel marasma, preferiva che a lavorarci fosse la Famiglia Sensi stessa. ok ma assicurarono anche un piano dilazionato, non fecero pressioni più di tanto all'epoca di Soros,ecc.)
come tu posa parlare di gioco sporco, quando qui c'è una proprietà che ha creato AS Rom..e parallele per separare marchi, assets, che alla fine del ttortuoso giro di ripagamenti, non sarebbero rimaste nel portafoglio della AS Roma The Original.

e ancora, non si capisce come tu possa parlare di un piano che entro 3 anni portava la Roma ad un autofinanziamento di alti livelli, quando già oggi la Roma appena manca un soldo non riesce a fare una lira.

e quanto tutti questi se, questi ma, si ok... ma stiamo parlando di una controllata di un Gruppo che sta affondando senza nemmeno un colpo di coda, essendo composto da società tutte non remunerative, anzi, tutte in perdita.

non sono qui a dire che i pro sono tutti a destra e i contro tuti a sinistra.
ma quanto tu sostieni è prima di tutto indimostrato, anzi smentito, sopratuto nei tuoi passaggi chiave.
e di conseguenza perde completamente efficacia perchè è troppo evidente il lato affettivo che ti muove.
io per esempio non metterei mai nè l'avatar di sensi, nè quello di alescio, nè di soros, nè di profumo, nè di chi verrà.

sono un cane sciolto. scioltissimo.
faberhood
00giovedì 8 luglio 2010 15:41
Re: CHE FINE FARA' LA NOSTRA ROMA?
Sir Fakkio, 08/07/2010 15.12:



"L'affetto lo ha il tifoso che deve comprà il biglietto o l'abbonamento e non c'ha i soldi.....l'affetto ce lo ha chi vive lontano da Roma e si fà tessere mediaset e Sky solo per guardare le partite....o peggio và in trasferta tutte le domeniche, anche quando la squadra gioca in casa.
Gli articoli scritti oggi e ieri vanno bene per il falò....perchè al mio culo ci tengo e la carta stampata è troppo ruvida.
Cari giornalisti abbiate il coraggio di dire che una delle famiglie più aiutata politicamente d'Italia, non vuole trovarsi con le pezze al culo.....perchè abituata a stare in una culla d'oro....ma non me continuate a propinare la storia dell'affetto e per tale motivo non si mette una firma.
dite la verità è una questione solo di luridi e sporchi soldi."


Caro Faberhood, perfettamente d'accordo con te sulla prima parte. Il vero affetto è dei tifosi della Roma che magari si fanno un mazzo tanto per comprarsi un biglietto o per farsi l'abbonamento a Sky perché lontani, ma sempre presenti. Per quanto concerne la seconda, che interesse avrebbe una famiglia imprenditoriale a mettere nella roma 400 milioni in 17 anni per poi rivenderla a 120? Sicuramente qualche appoggio politico rosella Sensi ce l'ha, sennò la Roma l'avrebbero venduta prima, ma pensi che i "Dottori" Angelini, Angelucci, Soros, Toti,ecc...sono così tanto innamorati della Roma? Verrà il giorno in cui si rimpiangerà la Famiglia Sensi... C'era un progetto importantissimo che è nato quattro anni fa e che nel giro di due-tre anni avrebbe portato la Roma ad un autofinanziamento finalmente vincente e fattibile. e comunque,è questione di soldi anche per quei tifosi che non vogliono i Sensi...vogliono uno con più soldi che compri di più...come vedi i soldi c'entrano sempre. A parte questo ti capisco benissimo, perché tutti noi vorremmo una Roma il più forte possibile, ma qui si sta commettendo un grave illecito, e la cosa verrà fuori. Il valore di mercato degli asset di Italpetroli, esclusa la Roma, è ampiamente superiore al debito, ma la banca, spinta da "Mister X" e chissà da quali poteri contrari ai Sensi, vuole anche la Roma. Non vedo del romanticismo in tutto ciò :) Una piccola nota personale, ovviamente condivisibile o meno: spero che Rosella non firmi e vada allo scontro, non vedo Unicredit così favorita nel caso di arbitrato, ha giocato troppo sporco :)




Sir Fakkio,
ti rispondo partendo dall'ultimo punto.
Credo anche io che la Dott.ssa Sensi non firmi l'accordo ( vedi il post precedente la tuo).
Mi devi spiegare allora come certificherà il Bilancio la società di revisione BDO?
Sul fatto che sia favorita al lodo, ho i miei dubbi, ma su questo penso che siamo su posizioni distanti.
Credo anche io che i vari Dott. Angelini/ucci ecc.. non siano così innamorati della Roma....anche per loro è solo un affare di soldi come per l'attuale proprietà.
Io non credo che la famiglia Sensi sia così innamorata della Roma più dei vari Angelucci/ini.
Il romanticismo viene descritto da molti giornalisti e non da me che lo ho solamente riportato ...sopratutto da molti giornalisti 'molto vicini' alla famiglia Sensi....gli articoli del giorno Lunedì 5 Luglio e Martedì 6 Luglio.
Il romanticismo viene dagli articoli del Romanista, di Guido D'Ubaldo, e di Roberto Renga.
Credo che le nostre posizioni restano molto distanti sull'argomento.
giove(R)
00giovedì 8 luglio 2010 15:44
finora sull'ipotesi lodo, sempre che non siano delle cantonate quelle che ci hanno riportato, sembrava trasparirre che questo lodo non convenga PRIMA DI TUTTO al Gruppo Italpetroli...
faberhood
00giovedì 8 luglio 2010 15:51
Re: Re: CHE FINE FARA' LA NOSTRA ROMA?
Per quanto riguarda come si sta comportando Unicredit nei confronti della ItalPetroli, credo che il termine più corretto sia : 'con i guanti bianchi'.
Ha descritto brillantemente la situazione Giove nel suo post, e mi trova completamente d'accordo.
Vorrei farti parlare con molti imprenditori, che hanno con situazioni finanziarie e debitorie molto più leggere di questa dovuto affrontare situazioni giudiziarie molto gravi.
La famiglia Sensi per me è miracolata.
Io non avrei neanche cercato la prima ristrutturazione del debito.
Questo è il mio pensiero a proposito.
lucaDM82
00giovedì 8 luglio 2010 16:04
Ciao Fabio. [SM=g27985] Posta pure in altri topic. [SM=g27988]

Fakkio contro tutti
Sir Fakkio
00giovedì 8 luglio 2010 18:07
RISPOSTA A FABERHOOD E GIOVE(R)

A Lu, macché Fakkio contro tutti, mica stiamo in guerra :)

Ragazzi,
mi fa piacere che abbiate risposto ed anche che abbiamo posizioni differenti sull'argomento. Nulla di male, da parte mia, e so anche da parte vostra, c'è totale buona fede in ciò che diciamo, quindi è un normalissimo scambio di vedute, rimaniamo sempre tutti tifosissimi della Roma :) Veniamo al dunque: quando dico che Unicredit ha giocato sporco, mi riferisco al fatto che, secondo l'accordo di ristrutturazione del debito siglato nel 2008(dopo Soros), Italpetroli ha comunque tempo entro il 1 gennaio 2011 per risanare i debiti. Lo dice il contratto. Sicuramente più passa il tempo, più aumentano comunque gli interessi. Unicredit,giustamente, vuole riavere tutti i soldi prestati, ed è verissimo il fatto che se una banca presta a me dieci euro e non li ridò nei tempi prestabiliti, i guai potrebbero essere molti. Detto questo, una delle ancore di salvataggio che hanno permesso ad Italpetroli di arrivare sin qui senza estinguere i debiti, è dato dal fatto che, oltre all'accordo firmato, la banca detiene il 49% di Italpetroli, quindi non avrebbe nessun interesse a veder fallire il Gruppo. Come andrà a finire, si vedrà tra poche ore, anche se credo che i giornali non abbiano scritto tutta la verità su questo argomento. Detto questo, quando parlo di progetto di autofinanziamento finalmente completo, mi riferisco alla questione Stadio di proprietà. Chiunque compri la Roma, punterà a questo: all'autofinanziamento della Roma entro 2-3 anni grazie allo Stadio di proprietà,che porterebbe tra i 50 ed i 60 milioni di euro in più ogni anno, secondo lo studio effettuato lo scorso anno. L'autofinanziamento non è sbagliato a prescindere, è sbagliato se non permette alla società di disporre di mezzi tali al suo pieno sviluppo. Sicuramente nel caso attuale della Roma non è completo. Per quanto concerne la foto del presidente, io mi ritengo una persona obiettiva, ma nulla vieta di stimare una persona, pur riconoscendone, quando capitano, gli errori. Detto questo, come manager, Rosella Sensi, a mio avviso, è più preparata del padre ad affrontare i problemi che oggi hanno le squadre di calcio. Ha risanato la società mantenendo una rosa forte. Certo, si può sempre migliorare, speriamo sia così nel futuro :)
giove(R)
00giovedì 8 luglio 2010 20:27
Re: RISPOSTA A FABERHOOD E GIOVE(R)
Sir Fakkio, 08/07/2010 18.07:


A Lu, macché Fakkio contro tutti, mica stiamo in guerra :)

Ragazzi,
mi fa piacere che abbiate risposto ed anche che abbiamo posizioni differenti sull'argomento. Nulla di male, da parte mia, e so anche da parte vostra, c'è totale buona fede in ciò che diciamo, quindi è un normalissimo scambio di vedute, rimaniamo sempre tutti tifosissimi della Roma :) Veniamo al dunque: quando dico che Unicredit ha giocato sporco, mi riferisco al fatto che, secondo l'accordo di ristrutturazione del debito siglato nel 2008(dopo Soros), Italpetroli ha comunque tempo entro il 1 gennaio 2011 per risanare i debiti. Lo dice il contratto. Sicuramente più passa il tempo, più aumentano comunque gli interessi. Unicredit,giustamente, vuole riavere tutti i soldi prestati, ed è verissimo il fatto che se una banca presta a me dieci euro e non li ridò nei tempi prestabiliti, i guai potrebbero essere molti. Detto questo, una delle ancore di salvataggio che hanno permesso ad Italpetroli di arrivare sin qui senza estinguere i debiti, è dato dal fatto che, oltre all'accordo firmato, la banca detiene il 49% di Italpetroli, quindi non avrebbe nessun interesse a veder fallire il Gruppo. Come andrà a finire, si vedrà tra poche ore, anche se credo che i giornali non abbiano scritto tutta la verità su questo argomento. Detto questo, quando parlo di progetto di autofinanziamento finalmente completo, mi riferisco alla questione Stadio di proprietà. Chiunque compri la Roma, punterà a questo: all'autofinanziamento della Roma entro 2-3 anni grazie allo Stadio di proprietà,che porterebbe tra i 50 ed i 60 milioni di euro in più ogni anno, secondo lo studio effettuato lo scorso anno. L'autofinanziamento non è sbagliato a prescindere, è sbagliato se non permette alla società di disporre di mezzi tali al suo pieno sviluppo. Sicuramente nel caso attuale della Roma non è completo. Per quanto concerne la foto del presidente, io mi ritengo una persona obiettiva, ma nulla vieta di stimare una persona, pur riconoscendone, quando capitano, gli errori. Detto questo, come manager, Rosella Sensi, a mio avviso, è più preparata del padre ad affrontare i problemi che oggi hanno le squadre di calcio. Ha risanato la società mantenendo una rosa forte. Certo, si può sempre migliorare, speriamo sia così nel futuro :)




no macchè quelal era una battuta, salace, ma battuta. tra l'altro quando ho visto la foto m'ha pure fatto piacere [SM=g27985]


per il resto quando dici: "una delle ancore di salvataggio che hanno permesso ad Italpetroli di arrivare sin qui senza estinguere i debiti, è dato dal fatto che, oltre all'accordo firmato, la banca detiene il 49% di Italpetroli, quindi non avrebbe nessun interesse a veder fallire il Gruppo"

questo per esempio dice che se pure (e chi lo esclude a priori..) la banca "ha giocato sporco"... beh la Sensi mica ha fischiato [SM=g27988]

sono d'accordo che l'autofinanziamento non è a priori sbagliato e addirittura può anche garantirti di raggiungere e persino di attestarti, ad alti livelli.

ma devi essere un concentrato di professionalità e competenza.
vivaio alla Ajax, occhio lungo alla Udinese, cinismo nelle cessioni alla Cragnotti o (e guarda caso, ha pagato immediatamente appena ha adottato questa linea) alla Moratti dell'anno scorso.
che non fece nè populisticamente, nè ottusamente: "i gioielli restano, l'Inter compra e non vende!".
ma qui a Roma è diverso. per "comprarti" il benvolere della piazza devi "assicurare almeno lo specchietto per le allodole". l'illusione di una grande squadra solo perchè ti tieni il big, e la piazza è contenta.
ma non te lo puoi permettere, perchè le stelel vogliono sempre più soldi, e se vinci ancora di più. è così che ti affoghi, con quell'autofinanziamento là.


ShearerWHC
00giovedì 8 luglio 2010 22:26
COMUNICATO AS ROMA: valorizzazione del club e poi la vendita

Compagnia Italpetroli comunica, su richiesta della Consob, che è stata definita con il Gruppo Unicredit una puntuazione per la negoziazione, entro il 20 luglio p.v., di un più articolato accordo per la definitiva sistemazione dell’indebitamento finanziario complessivo del Gruppo Italpetroli.
Quanto alla partecipazione detenuta in A.S. Roma, l’accordo dovrà prevedere che:
- A.S. Roma continui a far capo, all’esito di una riorganizzazione societaria del Gruppo Italpetroli, ad una società (di seguito “Newco Roma”) partecipata dalla Famiglia Sensi e da Unicredit secondo le attuali quote di partecipazione in Compagnia Italpetroli (rispettivamente, 51% e 49%);
- il consiglio di amministrazione di Newco Roma sia composto da tre consiglieri, di cui uno indicato dalla Famiglia Sensi, uno indicato da Unicredit ed il terzo, presidente con piene deleghe operative, nella persona del prof. Attilio Zimatore, professionista indipendente di comune fiducia delle Parti;
- Newco Roma abbia l’obiettivo prioritario di procedere alla valorizzazione e alla vendita, avvalendosi di primario advisor, del pacchetto A.S. Roma, società che conserverà l’attuale governance e continuerà ad essere guidata dalla dott.ssa Rosella Sensi.
Tali intese si inseriscono in un quadro più ampio che prevede, a fronte della totale esdebitazione della Famiglia Sensi e dell’assegnazione di un compendio immobiliare, il trasferimento ad Unicredit di tutti gli asset residui (altre attività immobiliari e depositi petroliferi).


L’accordo sarà soggetto al consenso del restante ceto bancario creditore.


Il Collegio Arbitrale ha preso atto e ha fissato nuova udienza per il 26 luglio 2010
il_gatto
00giovedì 8 luglio 2010 23:10
Re:
ShearerWHC, 7/8/2010 10:26 PM:

COMUNICATO AS ROMA: valorizzazione del club e poi la vendita

Compagnia Italpetroli comunica, su richiesta della Consob, che è stata definita con il Gruppo Unicredit una puntuazione per la negoziazione, entro il 20 luglio p.v., di un più articolato accordo per la definitiva sistemazione dell’indebitamento finanziario complessivo del Gruppo Italpetroli.
Quanto alla partecipazione detenuta in A.S. Roma, l’accordo dovrà prevedere che:
- A.S. Roma continui a far capo, all’esito di una riorganizzazione societaria del Gruppo Italpetroli, ad una società (di seguito “Newco Roma”) partecipata dalla Famiglia Sensi e da Unicredit secondo le attuali quote di partecipazione in Compagnia Italpetroli (rispettivamente, 51% e 49%);
- il consiglio di amministrazione di Newco Roma sia composto da tre consiglieri, di cui uno indicato dalla Famiglia Sensi, uno indicato da Unicredit ed il terzo, presidente con piene deleghe operative, nella persona del prof. Attilio Zimatore, professionista indipendente di comune fiducia delle Parti;
- Newco Roma abbia l’obiettivo prioritario di procedere alla valorizzazione e alla vendita, avvalendosi di primario advisor, del pacchetto A.S. Roma, società che conserverà l’attuale governance e continuerà ad essere guidata dalla dott.ssa Rosella Sensi.
Tali intese si inseriscono in un quadro più ampio che prevede, a fronte della totale esdebitazione della Famiglia Sensi e dell’assegnazione di un compendio immobiliare, il trasferimento ad Unicredit di tutti gli asset residui (altre attività immobiliari e depositi petroliferi).


L’accordo sarà soggetto al consenso del restante ceto bancario creditore.


Il Collegio Arbitrale ha preso atto e ha fissato nuova udienza per il 26 luglio 2010




riesco solo a dire ...ERA ORA!!!
gianpaolo77
00giovedì 8 luglio 2010 23:43
ma de preciso che vordi'?
BeautifulLoser
00giovedì 8 luglio 2010 23:53
Re: RISPOSTA A FABERHOOD E GIOVE(R)
Sir Fakkio, 08/07/2010 18.07:



(...)

Veniamo al dunque: quando dico che Unicredit ha giocato sporco, mi riferisco al fatto che, secondo l'accordo di ristrutturazione del debito siglato nel 2008(dopo Soros), Italpetroli ha comunque tempo entro il 1 gennaio 2011 per risanare i debiti. Lo dice il contratto. Sicuramente più passa il tempo, più aumentano comunque gli interessi. Unicredit,giustamente, vuole riavere tutti i soldi prestati, ed è verissimo il fatto che se una banca presta a me dieci euro e non li ridò nei tempi prestabiliti, i guai potrebbero essere molti. Detto questo, una delle ancore di salvataggio che hanno permesso ad Italpetroli di arrivare sin qui senza estinguere i debiti, è dato dal fatto che, oltre all'accordo firmato, la banca detiene il 49% di Italpetroli, quindi non avrebbe nessun interesse a veder fallire il Gruppo.

(...)





niente di più sbagliato.
i fatti sono questi:

Il 18 luglio 2008 (Franco Sensi è deceduto il 17 agosto dello stesso anno) è stato sottoscritto un accordo tra Italpetroli e le banche per il pagamento dei debiti; l'accordo non è stato reso interamente pubblico ma, nella parte che conosciamo, comprende una significativa riduzione (circa 130 milioni di euro) del livello di indebitamento da conseguire entro i successivi 5/6 mesi e la riorganizzazione societaria in tre subholding. Nei mesi seguenti Italpetroli non ha dato segno di volere rispettare l'accordo (130 milioni non sono stati pagati e la divisione in tre subholding non è avvenuta).

proprio perché unicredit non vuole buttare al cesso (svalutare ulteriormente) il 49% che detiene, che è costretta ad intervenire. ha un debito da recuperare e un pacchetto d'azioni che ogni giorno vale di meno. è sbagliato fissarsi sull'as roma che è un asset tra gli altri. poi non è tanto il debito, sicuramente enorme, che spinge unicredit ad agire adesso. è la palese mancanza di volontà, ormai trasformatasi in incapacità, di agire della famiglia sensi che non è più tollerabile. l'indebitamento dell'as roma ne è l'indice: anche lì le cose si stanno mettendo malissimo come si è visto di recente con l'iscrizione al campionato in zona cesarini.
ormai non è più possibile spostare i debiti da un trimestre all'altro sommandoli sotto la voce "debiti di funzionamento".

a noi interesserà soprattutto l'as roma, ma credo che i settori stoccaggio di olii combustibili e turistici della holding italpetroli abbiano una loro importanza. infatti non credo che mamma sensi lavori nelle cucine degli alberghi o che rosella e marco si occupino personalmente dello stoccaggio, nel caso che venga tuttora effettuato.
ho il leggero sospetto che ci siano anche dei posti di lavoro in ballo. e se già l'as roma paga gli stipendi in ritardo, figuriamoci la holding!

nemmeno la cosa teoricamente più banale funziona: la gestione e la cura dei terreni per ognuno dei quali è stata creata una srl che se ne dovrebbe occupare. invece i terreni agricoli sono lì a decadere, nella speranza che un sindaco amico metta mano al piano regolatore generale per trasformare merda (agricola in via di decadimento) in oro (edificabile). e poi magari pure nelle casse comunali, perché dove c'è un terreno edificabile ci devono essere viabilità, elettricità, gas, smaltimento di rifiuti (e a qualcosina ci penserà anche marco che già si è intrufolato in un consiglio non mi ricordo se dell'acea o dell'ama me lo so scordato anche perché mi sono rotto le palle di seguire le tracce delle viscide scie di questi vermi!) -- ma in fondo 'sti cazzi se qui a roma si aspettano da quasi mezzo secolo delle nuove regole per indirizzare la crescita della città in maniera un po' più strutturata, l'importante è che stia bene la famiglia sensi perché questo fa bene "aa roma"! non è vero?

pensando a tutto questo non parliamo solo di rosella, ma di tre sorelle, di parenti, dei relativi coniugi, di dirigenti assoldati, di consulenti retribuiti e di consiglieri che incassano emolumenti.

se per qualcuno da tutto questo traspare talento imprenditoriale, beato lui! ha una percezione della realtà che va a pennello con lo stato delle cose in italia, e sicuramente non avrà mai un fegato gonfio dalla rabbia.
BeautifulLoser
00giovedì 8 luglio 2010 23:59
Re:
gianpaolo77, 08/07/2010 23.43:

ma de preciso che vordi'?




vuole dire che l'as roma verrà scorporata da italpetroli per essere venduta e che la sensi in un cda a tre è in minoranza, a meno che zimatore, prof della luiss dove la sensi si è -- diciamo -- laureata, non giochi a suo favore.
vuole anche dire che un po' di feccia non ha più nulla da dire nel cda.
giove(R)
00venerdì 9 luglio 2010 00:05
Re:
gianpaolo77, 08/07/2010 23.43:

ma de preciso che vordi'?




quello che hai letto sui giornali di ieri.
la roma è in vendita. scorporano la roma dalla IP e la mettono sotto una "miniholding" ad hoc (passaggio evidentemente necessario a evitare di passare attraverso un'OPA).
intanto gestisce l'attuale proprietà e quando l'advisor avrà trovato il compratore, questo paga a IP (non alla Sensi che prenderà già la buonuscita) e diventa il nuovo proprietario.
questo in breve poi le technicalities (tipo: per acquistare la roma serve comunque un'OPA dato che è quotata in borsa, o la fanno uscire dalla borsa prima?) si devono vedere.

dal lato operativo credo che la roma farà mercato come lo faceva oggi. per comprare deve prima vendere.
faberhood
00venerdì 9 luglio 2010 09:23
Re: Re:
giove(R), 09/07/2010 0.05:




quello che hai letto sui giornali di ieri.
la roma è in vendita. scorporano la roma dalla IP e la mettono sotto una "miniholding" ad hoc (passaggio evidentemente necessario a evitare di passare attraverso un'OPA).
intanto gestisce l'attuale proprietà e quando l'advisor avrà trovato il compratore, questo paga a IP (non alla Sensi che prenderà già la buonuscita) e diventa il nuovo proprietario.
questo in breve poi le technicalities (tipo: per acquistare la roma serve comunque un'OPA dato che è quotata in borsa, o la fanno uscire dalla borsa prima?) si devono vedere.

dal lato operativo credo che la roma farà mercato come lo faceva oggi. per comprare deve prima vendere.




Pertanto, il 26 luglio, dopo la firma dell'accordo ufficiale, questo è un accordo di massima o lettera d'intenti, finirà 'la prima fase'.
E_Dantes
00venerdì 9 luglio 2010 09:28
La Roma è in vendita. A me basta sapere questo.

Adesso riunirò i miei legali e i miei commercialisti e studio il piano..
[SM=g27989] [SM=g27989] [SM=g27989]

lucolas999
00venerdì 9 luglio 2010 09:47
che dio ce la mandi bona,senza mutande e con tanti soldi [SM=g27987]

Speriamo che l'advisor faccia una certa selezione dei compratori ,certi nomi che so venuti fuori nei giorni scorsi sono da brividi.
Io spero nei capitali esteri (arabi,russi,indiani,americani) che vogliono dire investimenti per vincere quelli mica stanno a pettinà le bambole [SM=g27989]
faberhood
00venerdì 9 luglio 2010 09:59
Re:
lucolas999, 09/07/2010 9.47:

che dio ce la mandi bona,senza mutande e con tanti soldi [SM=g27987]

Speriamo che l'advisor faccia una certa selezione dei compratori ,certi nomi che so venuti fuori nei giorni scorsi sono da brividi.
Io spero nei capitali esteri (arabi,russi,indiani,americani) che vogliono dire investimenti per vincere quelli mica stanno a pettinà le bambole [SM=g27989]




Di solito la Rotschild, quando fà da Advisor, sonda l'estero......
Vedi i casi Arsenal, Manchester, e altro.....non ha insomma un occhio di riguardo verso l'imprenditoria locale.....dopo in questo caso dovrebbe condurre le danze Daffina, che potrebbe essere stato indirizzato verso un'altra linea di condotta.....boh?
Per tale fase Unicredit, può dare giudizi e vengono presi in quanto tali, ma la decisione è affidata all'Advisor.
lucolas999
00venerdì 9 luglio 2010 10:12
e intanto :

E ieri il sindaco di Roma Alemanno ha inviato un messaggio chiaro: «Anche in questo momento di crisi, spero che l’imprenditoria romana ci metta la faccia. Non si può trascurare infatti che una squadra sportiva è una realtà anche sociale per l’intera città». Un invito, nemmeno tanto velato, a uscire allo scoperto, magari con una cordata tutta capitolina. «Io so chi potrebbe prendere la Roma, ma non posso dirlo...», continua a ripetere Giovanni Malagò, uno dei nomi circolati in una futuribile dirigenza giallorossa.


ecco che esce la feccia [SM=g27996]
lucaDM82
00venerdì 9 luglio 2010 10:36
Quoto le risposte a FAkkio.

Felice per questo primo passo.Anche se avere i Sensi ancora tra io piedi,come parassiti duri a morire,mi infastidisce.Come mi infastidisce sentire giornalisti che ancora difendono questa famiglia.E come mi infastiscono dichiarazioni tipo quella postata da lucolas.
faberhood
00venerdì 9 luglio 2010 10:52
Re:
lucaDM82, 09/07/2010 10.36:

Anche se avere i Sensi ancora tra io piedi,come parassiti duri a morire,mi infastidisce.




Luca, non si poteva fare altrimenti.....se non optare per tale decisione.....proprio dal punto di vista tecnico.
gianpaolo77
00venerdì 9 luglio 2010 11:04
la cosa che non capisco però è quel passaggio sul fatto che questa nuova società sarà comunque al 51% dei sensi e al 49% ad unicredit..
quindi esattamente come prima? o sbaglio?
e poi c'è un tempo limite per la cessione della nuova società o si andrà avanti ad oltranza?

EDIT
ah no, non c'avevo capito un cazzo, prima il 51%-49% era relativo ad italpretroli, non alla Roma...
faberhood
00venerdì 9 luglio 2010 11:17
Re:
gianpaolo77, 09/07/2010 11.04:

la cosa che non capisco però è quel passaggio sul fatto che questa nuova società sarà comunque al 51% dei sensi e al 49% ad unicredit..
quindi esattamente come prima? o sbaglio?
e poi c'è un tempo limite per la cessione della nuova società o si andrà avanti ad oltranza?




12 mesi.
Non è assolutamente come prima. L'advisor ha il mandato a vendere....la gestione ordinaria è della Sensi....che appunto deve gestire il quotidiano con deleghe per il calciomercato e altro.
Appena l'advisor trova l'acquirente vende.
La banca per una società quotata in borsa non avrebbe potuto fare altro che questa opzione....
L'opa per rilevare le quote dovrà farla il nuovo compartore e non la banca.....che dovrà ricevere solo il denaro che il compratore validato dall'advisor per riprendere i soldi che finora non ha avuto.
Lo scorporamento era l'unica possibilità.
faberhood
00venerdì 9 luglio 2010 11:19
Re:
gianpaolo77, 09/07/2010 11.04:

ah no, non c'avevo capito un cazzo, prima il 51%-49% era relativo ad italpretroli, non alla Roma...




Si era così....era per ItalPetroli...ed è stato riproposto per la Roma esattamente nella stessa modalità.
giove(R)
00venerdì 9 luglio 2010 13:39
Re:
gianpaolo77, 09/07/2010 11.04:

la cosa che non capisco però è quel passaggio sul fatto che questa nuova società sarà comunque al 51% dei sensi e al 49% ad unicredit..
quindi esattamente come prima? o sbaglio?
e poi c'è un tempo limite per la cessione della nuova società o si andrà avanti ad oltranza?

EDIT
ah no, non c'avevo capito un cazzo, prima il 51%-49% era relativo ad italpretroli, non alla Roma...



no giampà, non solo per Italpetroli, ma anche per la Newco che deterrà la roma.
dovevano riprodurre senza spostare di uno 0,00001% il pacchetto azioanrio della Roma così com'è, perchè per spostare anche quel millesimo (dato il particoalre regime delle societa quotate in borsa)un'azionista (che detenga oltre una certa percentuale non mi ricordo quanto ma comunque bassa) per comprare deve fare un'OPA.

Unicredit non vuole (e nessuno di noi vorrebbe) impantanarsi in una lunga trafila amministrativa di rastrellamento sul mercato.
questo lo farà chi comprerà, rilevando il poacchetto azionario della Roma.

altra cosa per chiarirti brevemente.
tu ti continuerai a chiedere in questo momento, si ma come si fa se hai comunque il 49 e non il 51 a "comandare"?
si fa perchè nella ROma l'organo decisionale non è l'assemblea dei soci (dove allora contrebbe chi ha più azioni, o in casi particolari anche meno azioni ma con particolari diritti - e valenza - di voto), ma il Consiglio d'Amministrazione.

e ne consiglio di amministrazione, evidentemente i rapporti di forza saranno più spostati verso Unicredit.

ma allora come farebbe Rosella a gestire se non comanda?
buona domanda (e certo me la sò acchittata... [SM=g27985] )
risposta: con le deleghe che le da il CdA. conferendole mandato alla, che so, gestione ordinaria, o anche un pò di pià, magari con un tetto economico.

del tipo, solo per fare un esempio: tu puoi fare mercato, occuparti della Lega, decidere ritiri, tour operators, fornitori... ma entro certi limiti e naturalmente con l'obbligo di mantenere gli standard attuali (tipo: mò non è che non fai più venì i giardinieri e mandi in cacca i campi, le strutture, ecc. oppure, sul mercato non è che mò vendi tutti, fai gli impicci ecc.

altrimenti...(di norma un CdA può revocare i mandati in qualsiasi momento).

questi sono più o meno i rudimenti di come funziona, accordi e patti parasociali (che io non consoco nè se ci sono nè eventualmente cosa prevedano, e quindi tutto quanto ho scritto potrebbe diventare nullo) a parte.



Sir Fakkio
00venerdì 9 luglio 2010 14:15
ED ORA IL MERCATO...DIREI CHE E' ORA...
Finalmente si è trovato un accordo, così sono tutti contenti, i tifosi, Unicredit, i Sensi ed il futuro nuovo azionista, che comprerà la Roma sicuramente ad una cifra inferiore al suo valore di mercato. Non vedo il problema, semplicemente non c'è perché è stato tutto risolto. Giusto però qualche piccola puntualizzazione: per Giove(R): ha ragione Faberhood: la Sensi non avrà più potere decisionale nella Newco Roma, come poteva averne invece in Roma2000, l'ex controllante della Roma, controllata da Italpetroli(che comunque non è l'IP...)attraverso una serie incredibile di partecipazioni incrociate infragruppo(ad esempio, Fondiaria Lasa, la holding immobiliare del Gruppo, deteneva il 30% di Roma2000). A Faberhood dico che io di sbagliato, sul precedente accordo non ho detto nulla: è vero, come hai scritto tu, che vi erano dei passaggi dell'accordo con delle scadenze, come quella del 31 dicembre 2008 riguardante i 130 milioni. E' vero, comunque, e non lo dico io, che nell'accordo era anche previsto, in caso di mancata estinzione del debito nelle varie tappe indicate, la scadenza ultima al 1 gennaio 2011, ovviamente con conseguente e crescente maturazione degli interessi sul debito. Detto questo, il patrimonio in immobili, quota azionaria di controllo in As Roma, asset petroliferi e finanziari del Gruppo Italpetroli, nel 2004, a valori di mercato, superava il miliardo di euro. Sicuramente il forte indebitamento del gruppo doveva essere gestito meglio, ma nessuno può dire che i Sensi con la Roma c'hanno mangiato, e non credo neanche che Rosella Sensi si stia strappando i capelli pensando a quanto in 17 anni hanno investito nella Roma, quindi credo siano tutti felici dell'accordo. Per quanto concerne il 51% della Roma che fa ancora capo alla Famiglia Sensi, dipenderà molto dal valore di vendita degli altri asset del Gruppo, nell'attuale accordo ci sono paletti in tal senso. A Luca dico che se ti infastidiscono i giornalisti che ancora difendono questa famiglia, a me infastidiscono ancora, e non parlo di te, quei tifosi che hanno sempre odiato a prescindere questa famiglia, gli stessi che, comprato Batistuta, avrebbero preferito una giovane pippa, perché Batistuta troppo vecchio, o comprato Maradona, avrebbero odiato Sensi per aver acquistato un drogato. Un'ultima cosa a Faberhood: difendere i Sensi non vuol dire accettare tutto della società in cui viviamo. I problemi sono tanti e,ti assicuro, ben peggiori e maligni di quanto un comune mortale possa anche solamente immaginare. Ma il calcio è passione, ed io nel calcio mi incazzo ma so anche essere obiettivo e dico, magari con una visione di parte: dopo 17 anni, di grandi successi, delusioni, errori, vittorie e sconfitte, auguro alla Roma un futuro migliore del suo passato, ma ringrazio la Famiglia Sensi per quanto fatto in tutti questi anni. Probabilmente la pensiamo in modo diverso, e non vedo perché ognuno debba rivedere le proprie sensazioni ed i propri stati d'animo, ma io la penso così. E comunque, sempre Forza Roma. Adesso però voglio Daniel Alves, David Luiz, Fabio Coentrao, Fabregas, Mascherano, Ribery e Torres, e Baptista all'estero, perché non lo vojo più vedé. Vediamo un pò se nei prossimi anni mi, e ci, accontentano... [SM=g27988]
lucaDM82
00venerdì 9 luglio 2010 14:26
Spunta il primo nome:il fondo arabo Aabar. [SM=g27985]

Chi di spada ferisce di spada perisce. [SM=g27989]
faberhood
00venerdì 9 luglio 2010 14:32
Re: ED ORA IL MERCATO...DIREI CHE E' ORA...
Sir Fakkio, 09/07/2010 14.15:

A Faberhood dico che io di sbagliato, sul precedente accordo non ho detto nulla: è vero, come hai scritto tu, che vi erano dei passaggi dell'accordo con delle scadenze, come quella del 31 dicembre 2008 riguardante i 130 milioni. E' vero, comunque, e non lo dico io, che nell'accordo era anche previsto, in caso di mancata estinzione del debito nelle varie tappe indicate, la scadenza ultima al 1 gennaio 2011, ovviamente con conseguente e crescente maturazione degli interessi sul debito. Detto questo, il patrimonio in immobili, quota azionaria di controllo in As Roma, asset petroliferi e finanziari del Gruppo Italpetroli, nel 2004, a valori di mercato, superava il miliardo di euro. Sicuramente il forte indebitamento del gruppo doveva essere gestito meglio, ma nessuno può dire che i Sensi con la Roma c'hanno mangiato, e non credo neanche che Rosella Sensi si stia strappando i capelli pensando a quanto in 17 anni hanno investito nella Roma, quindi credo siano tutti felici dell'accordo. Per quanto concerne il 51% della Roma che fa ancora capo alla Famiglia Sensi, dipenderà molto dal valore di vendita degli altri asset del Gruppo, nell'attuale accordo ci sono paletti in tal senso.



Scusami, ma io non ho mai detto che te hai scritto qualcosa di sbagliato relativamente al precdente accordo.
Le date che hai elencato e i dati esplicitati sono la realtà delle cose....e sono d'accordo con te...come con il fatto che il debito potesse essere gestito al meglio.
Che i Sensi con la Roma ci hanno mangiato o no....io rimango della mia opinione, che ribadisco.
Ho apprezzato la gestione di Franco Sensi, ma non ho apprezzato affatto quella di Rosella Sensi....ma questo è solamente un mia personalissima opinione.
Su questo 51% e sui paletti, attendo di leggere l'accordo che uscirà fuori il 26 Luglio, in quanto la Bozza o la lettera di intenti possono subire modifiche sostanziali, da qui al 26.
faberhood
00venerdì 9 luglio 2010 14:33
Re:
lucaDM82, 09/07/2010 14.26:

Spunta il primo nome:il fondo arabo Aabar. [SM=g27985]

Chi di spada ferisce di spada perisce. [SM=g27989]




Chi ha il 5% di Unicredit detta legge in Europa. Saranno pure i primi 'sondati' da Rotschild
giove(R)
00venerdì 9 luglio 2010 14:43
fakkio ti sbagli. io non ho detto che il potere decisionale resta a ROsella. ho appena spiegto proprio il contrario.
gestirà, che vuol dire anche deciderà, ma entro i termini delle deleghe che le darà il CdA, dove comanda, nonstante la quota azionaria di minoranza, Unicredit.


come ti ha spiegato Loser ieri, aldilà della "scadenza ultima" del 2011, tutto l'excursus ti domostra che l'elemanto discrimante che fa agire Unicredti è l'aver constatao che la Sensi non voleva vender, e a unc erto punto, man mano che la falla era aperta, non riusciva più a fare nulla. lei nonvrientrava, il gruppo continuava a perdere...dovUnicredit doveva intervenire.
se io e te stiamo in macchina e io sto andando a una piotta e mezzo contro un muro, tu mi lasci fare fincheè siamo a un km, 800 metri, 500 metri... poi se non freno è chiaro che ...è meglio se freni te.

quello che non torna clamorosamente in ciò che dici tu, è che mi dovresti spiegare come si fa se hai sto patrimonio di un miliardo di euro (e un dbito di 300, quindi "solo" un terzo) a non rientrare ma addirittura a non pagare un euro per tutti questi anni.. delle due l'uno o non era un patrimonio di un miliardo o tu sei stata talmente incapace da non riuscire a rientrare.quanto alla tua "provocazione": "ora aspetto Messi", è pretestuosa.
partiamo da un ottima base: sappiamo che con una gestione in autoffinanziamento si può stare a certi livelli, questo ce lo lascia in eredità la vecchia gestione e va bene.

siamo stati ai vertici senza comprare Meessi.. quello che si può fare meglio però e molto. non buttare nel cesso milioni in giovani non valorizzati o troppo presto accantonati (ora sarà il turno di cerci e andreolli e sono danni economici ENORMI), non andare a trattare rinnovi o cessioni, proprio in virtù del fatto che devi gestire in maniera non solo buona, ma eccellente, a un anno dalla scadenza, capire da 4 anni che ti serve un centrvanti e non farti scudo con "se totti sta bene segna un gol a partita", e quindi andarmi a prendere unn "idea di punta" (baptista per esempio) spendendo 10 e non un centravanti vero (milito) a 8...
e quando decidi di spendere 20 per Mutu, non un centravanti, mi devi prendere Fabiano che quell'anno andava via a 15.


ecceterea eccetera.

inoltre se non te ne eri accorto, ogni anno che passa, anche la AS Roma si aggravava (economicamente): prima con la champions potevi fare mercato, ora non basta più nemmeno quella.
devi prima comuqnue vendere, gli vai a offrire ridiclmente 4 per burdisso, quando tu pretendi che il suo panchnaro mexes valga 15... ma quanto crede di essere furbo Pradè? roba che con Motta il furbo gli ha sfilato il giocatore a meno della metà alla quale ne aveva venduto il 50%.

tornando a Burdisso, quando lo prendi devi già fissare il prezzo di riscatto. a quel tempo forse lo potevi fissare alla mnetà di quanto ti chiede ora l'Inter.
se ci punti o sei matto che pensi che fallisca, così poi lo prendi a 1 milione, o se l'hai preso perchè ci credi nel suo valore, devi già fissare un prezzo. che a quel tempo era molto più negoziabile di oggi, alla luce della stagione eccezionale di burdisso che ne ha rivalutatao il valore del 200%.

come vedi ci sono mille cose da migliorare, mille cose dove si può far meglio di questa mezza specie di dilettantismo.
il_gatto
00venerdì 9 luglio 2010 16:20
ERA ORA
Cambiamo il nome del post in "ERA ORA".

Io penso che non aver sfruttato il marchio Roma come si potrebbe e' la piu' grande manifestazione di incapacita' di questa gestione. Posso far passare questo decantato amore per la squadra, ma l'incapacita' e' palese.

Com'e' possibile che il manchester abbia il piu' alto merchandise del mondo? Noi abbiamo il colosseo, il gladiatore, ecc.

E' da incapaci non realizzare un profitto altissimo con questi simboli. E' da incapaci non essere il club con i piu' alti profitti al mondo in merchandising.

A pensarci bene neanche servirebbe un investitore, basterebbe un gestore sano di mente.
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