carte da cul

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giove(R)
00mercoledì 25 novembre 2015 18:16
detto in due parole ( perchè la Roma della "FAME DE CAZZI IN FACCIA" non ne merita di più) che io la spiegazione a questa "nuova sindrome" la do seguendo il mio "filo" di sempre e cioè che: la Roma è figlia a immagine e somiglianza della piazza in cui è nata e vissuta (e sopratutto piurtroppo diventata, perfchè Roma 90 anni fa NON ERA COSI', e la GENTE NON ERA COSI').
Qual'è l'immagine de "sta piazza" (cioè sta gente, i suoi tifosi orgojoni, i giornalisti deppiù, i dirigenti sboroni, i calciatori viziati o lassisti, i presidenti DEI IN TERRA, le radio MITICHE, le loro "amiche aziende" il top del top, E TUTTO IL CAMPIONARIO DE SBORONATE DA CAZARONI DA PATIBOLO (per le cazzate che volano)???

è l'immagine del Fanfarone, del Chiacchierone, dell'Orgojone, del Caciarone.

questa città è fatta così, e la squadra la rispecchia FEDELMENTE.

faccio due esempi, uno "un classico", l'altro "fresco fresco".

anno 2000: finche: "ahò bati go bati go bati bati gooooo" e le canzoncine per radio... finchè "ahòòòò co Bati, Samue, Emerzo, non ce n'pè pe nisunooo"....

il risultato era: Roma ELIMINATA dalla coppa italia dai RAGAZZINI DI VAVASSORI.

Appena la GENTE si è fatta sentire, appena ha detto "eh no! sti cazzi no!", alla romana, e lo ha fatto in modo più che eloquente, IMMEDIATAMENTE INTERPRETABILE, nel suo MESSAGGIO MOLTO CHIARO (e cioè: siamo esigenti, siamo stufi di aspettare, avete i mezzi, usateli, vogliamo vincere, basta scuse, sopratutto BASTA ALLORI e BASTA CAREZZE).... sapete come è andata.

purtroppo, normalmente il tifoso della Roma non è così...."juventino".
non è così determinato.
il tifoso della Roma è bravao a chiacchierà, e tutto il mondo Roma si spande intorno a lui.
il tifoso della Roma è "Conte? nooooooo è mno zozzone! io vojo vince pulito, voglio uno scudetto alla lavanda, al Vetyver, all'Ylang Ylang! e ese proprio viene, ME TURO ER NASO" (sottolineo che il 90% de sta gente che dice così, mette corna alla moglie, evade il fisco, non fa lo scontrino, passa avanti alla posta, insomma degli ZOZZONI NROMALISSIMI. che però ..."convogliano", hanno queesta pretesa, questa auto presa PER CULO, de fa "i puliti de botto.. co la Roma".

a parte quaesta mia ulteriore riflessione e questo ulteriore affondo... avete capito cosa intendo.
e la Roma è esattamente lo specchio fedele di tutto ciò.
se questo "tutto ciò" fosse diverso, fosse meno FANFARONE, fosse più cinico, più esigente, fosse meno "te la do calla"....


e qui arrivo all'esempio "fresco fresco": l'intervista di Sabatini della settimana scorsa, quelal che "io so io e voi nun sete un cazzo", quella da tipico PERUGINO ARRICCHITO GRADASSO ME SENTO STO CAZZO perchè vado in giro per il mondo a regalare plusvalenze e mazzette, perchè "Torosidis è affidablissimo" (e subito il sabato dopo ZACCHETE!), "vai Iturbe sei un campione ....ma gioca come in piazzetta" e boh... e altre cose del genere...

ecco... la settimana scorsa lui in pratica fa il FANFARONE (che non è altro) si loda, si imbroda, si eleva, si staglia.... come se non ci fosse una critica che sia azzeccata (visto ieri quando è sbottato a ridere in faccia all'intervistatore che gli chiedeva conto della rivoluzione della difesa???).

beh... ora ditemi... mettete Sabatini alla Juventus....
toglietelo da queswto contesto MARCIo, pieno zeppo di orgojoni, fanfaroni, come Sabatini, gente che quando Sordi Fa "io so io e voi non siete un cazzo" si fa na risata, idolatra, batte le mani divertita.... invece di capire che quella, il significato di quella battuta, è molto amaro.... e invece di farci sbellicare a spellare le mani, dovrebbe far sorridere amaro...

ecco... mò vi chiedo se Sabatini DS alla Juve, avrebbe potuto dire quelle cose "embè ma che volete ahò, ma io so fortissimo, sò bravissimo, faccio le plusvalenze, quello è un campione, que4lla'ltro è da paura, quell'altro illumina i tetti de Torino, quell'altro qua, sò forte, sò grande, ma quali critiche, sò tutti invidiosi e tifosi del Toro..".

ecco... ditemi voi se invece di una piazza de "romani romanisti ...ma più che altro "rimastoni" (sotto), lui stesse in una piazza SERIA.
Ditemi voi se oggi sarebbe ancora il DS bianconero uno che si permette di dissemminare nefandezze, concludere NULLA, e andare pure in giro a fare il gradasso.

Lo chiedo a voi, che spero abbiate sviluppato un cazzo di minimo spirito di osservazione, perchè va bene la tattica, la forma, il fisico, il metro, il chilo, lo scatto, il palleggio, ecc. ecc. ecc.

ma il punto è che qui ci perdiamo, ANZI SIAMO ORMAI PERSI, senza uno stracco di speranza, nella mediocrità E PURE FAMNFARON E AUTOCOMPIACIUTA.

e la Roma è FIGLIA LEGITTIMA di tutto ciò.

Altrove, e sapete a chi mi riferisco, ti ammazzavano (di critiche) inducendoti a scappare.

qui abbiamo questo, e ce lo abbiamo perchp lo abbiamo FORTEMENTE VOLUTO.

una squadra che passerà alla storia per le scorpacciate di CAZZI.
una all'anno ormai.

e ditemi come cazz'è che in A ci vengono persino il Carpi e il Frosinone ma 7-1 non ci perdono.....
e noi invece ormaai se nun piamo SEI SETTE CAZZI IN FACCIA NA VORTA L'ANNO nun se sentimo uom...ehm DONNE.

io già ve l'ho detto: siamo condannati ormai, chiunque come me lo è.
condannato per aver contratto un "amore" dei eggiori possibili, quello verso qualcosa di co0mpletamente ALTRO, rispetto a se, sul quale non hai la possibilità di influire, invertire la rotta, correggere le magagne, nemmeno per un grammo, a fronte delle tonnlllate di amore che provi.

almeno alcuni, come me, hanno capito quantomeno con cosa hanno a che fare.
ma quanto me fa pena certa altra gente... quelli che si portano allo stadio il bambino poracci (i bambini intendo... je toccherà attaccasse a sta BATTAGLIA DE PERDENTI)... quelli che è sempre colpa dell'arbitro, dei poteri forti, de Destro che esulta....

e la Roma è esattamente così, coltivata giorno dopo giorno nel corso di tutta la sua storia, cioè... dell'involuzione caratteriale, e di indole della sua stessa gente.

ma su non ve preoccupate, che se battemo l'Atalanta tornamio da scudettiooooooooooO!!!!!
jandileida23
00mercoledì 25 novembre 2015 20:42
Ma manco ce lo fanno entrà a Vinovo: a parte che non se capisce che cazzo dice, ma poi sembra un barbone, puzzerà de sigarette e sudore da un chilometro.
lucaDM82
00giovedì 26 novembre 2015 00:04
quoto giove.
ps-Sabatini alla juve l'avrebbero cacciato alla fine della prima stagione.
Giacomo(fu Giacomo)
00domenica 29 novembre 2015 17:12
«PJANIC 4: E’ suo il primo, vero pericolo per la porta di Sportiello. Poi però si mette la bussola in tasca e si perde tra le maglie fitte di De Roon e Cigarini. »

Balzani, De Roon non giocava.
Non so se lo sai.
Belle le pagelle, quando non si vede manco il tabellino.
lucolas999
00mercoledì 2 dicembre 2015 12:22
vi faccio una domanda da mille milioni di euro

«Il progetto Tor di Valle era insostenibile. Noi lo abbiamo sempre detto. Ora sembra che non ci creda più neanche Parsitalia», dice Cristina Lattanzi, vicepresidente del Comitato “Salute e Ambiente Eur”, una delle tante associazioni di cittadini che si battono contro la speculazione edilizia a Tor di Valle. «Ci dispiacemolto per i lavoratori, ma il progetto era fortemente sovradimensionato. Questa operazione presentava difficoltà di ogni genere, era portata avanti su presupposti di fattibilità che noi non abbiamo riscontrato fin dall’inizio. Forse oggi se ne stanno accorgendo anche altri». Secondo il Comitato, il progetto avrebbe creato «un Ecomostro di cemento, che altererebbe completamente il paesaggio. Una nuova centralità urbanistica che si andrebbe ad inserire in una zona già congestionatissima. Nessuno è contrario all’idea di uno stadio della Roma.Ma questo progetto era sbagliato e ora speriamo che venga archiviato definitivamente. La nuova “casa giallorossa” deve nascere in un contesto compatibile».

e

- Il progetto del nuovo stadio a Tor di Valle rimane impantanato in Regione, bloccato dalle tante falle progettuali presenti negli elaborati consegnati dai privati, e così Parsitalia, il gruppo del costruttore Luca Parnasi impegnato nell’operazione insieme a James Pallotta, fa partire i licenziamenti di massa nei due rami immobiliari della holding: la Parsitalia General Contractor, attiva nel settore delle costruzioni, ha dichiarato 30 lavoratori in esubero su 59 dipendenti. La Parsitalia Real Estate invece ha avviato la procedura per 38 esuberi su 85 dipendenti. Nel complesso, dipendenti quasi dimezzati. «Il gruppo sperava molto nel progetto Tor di Valle - spiegano dalla Filca Cisl, che due giorni fa insieme a Cgil e Uil ha indetto un’assemblea dei lavoratori -Ma ora che la costruzione dello stadio si sta allontanando, hanno deciso di aprire la procedura di licenziamento collettivo».

FRAGILITÀ FINANZIARIE In realtà, come ammette lo stesso sindacato, «il gruppo aveva già da tempo difficoltà strutturali a livello finanziario». Non a caso a gennaio è stata avviata una complessa ristrutturazione del debito per mezzo miliardo di euro. Il progetto Tor di Valle in teoria avrebbe potuto essere una via d’uscita dalla crisi del gruppo, ma proprio i contorni molto affaristici (e poco calcistici) dell’operazione hanno sollevato fin da subito una sfilza di critiche e bocciature.

LE CRITICITÀ Sfruttando tre commi inseriti nella Legge di stabilità del 2014, Parnasi e Pallotta hanno presentato uno studio di fattibilità per edificare, accanto a uno stadio più piccolo dell’Olimpico, tre grattacieli alti fino a 220 metri più altri 15-16 edifici commerciali, tutte strutture destinate a negozi, uffici, alberghi e ristoranti. Un colosso di cemento da quasi un milione di metri cubi, posizionato per giunta in una zona classificata dall’Autorità di Bacino al massimo livello di pericolo idrogeologico, quindi a forte rischio inondazione. E infatti nei mesi scorsi, da quando il Comune ha avviato l’iter per dichiarare la pubblica utilità dell’opera, sono fioccate le stroncature contro l’operazione: dalle critiche mosse da Legambiente e Italia Nostra contro «l’Ecomostro» di cemento, ai pesanti rilievi avanzati dall’Istituto nazionale di Urbanistica, che ha parlato di un «Piano regolatore stravolto» da un progetto che ha «interessi anzitutto privati», ricordando che appena il 14%delle cubature previste dal progetto sarebbero riservate allo stadio. Anche il piano trasporti presentato dai privati, che avrebbe dovuto puntare sul prolungamento della metro a Tor di Valle attraverso una nuova biforcazione della linea B, è stato bocciato sia da Atac che dal Dipartimento Mobilità del Comune, dato che le corse dei treni si ridurrebbero del 40%, creando disagi per 200-300mila romani e costi di gestione insostenibili.

LACUNE NEGLI ELABORATI Tra mille difficoltà, il progetto al momento resta bloccato in Regione, dove da agosto aspettano che Parnasi e Pallotta presentino decine di elaborati mancanti che, in teoria, avrebbero dovuto portare in Comune già a giugno. Nelle ultime settimane poi l’operazione Tor di Valle ha perso anche il sostegno della giunta Marino e in particolare dell’ex assessore all’Urbanistica, Giovanni Caudo. «Dopo la crisi politica, credete che lo stadio si faccia ancora? Mi sembra difficile - ammette Attilio Vallocchia, della segreteria della Filca-Cisl - Loro già avevano problemi strutturali nell’assetto del gruppo, hanno aspettato per aprire la procedura perché speravano in questo progetto. Ma ora si sta allontanando». I sindacati hanno un incontro venerdì con la società. Se non si dovesse trovare un accordo sui licenziamenti, «partirà lo stato di agitazione»



secondo voi questi 2 articoli su quale giornale sono usciti?

[SM=g7315]
Sound72
00mercoledì 2 dicembre 2015 12:49
Manco è quotato.
Cmq dopo Marrazzo con Rosella , pure Marino trombato subito dopo aver presenziato alla ufficializzazione del progetto stadio [SM=g7557]
Altro che prima pietra, io ormai ce l'ho messa sopra.
lucaDM82
00mercoledì 2 dicembre 2015 13:25
altera il paesaggio [SM=g7405]
Giacomo(fu Giacomo)
00venerdì 4 dicembre 2015 09:44
Gazzetta dello sport, senza firma

«Dopo aver subito 33 gol in 19 partite, a Trigoria si sono accorti che la difesa multinazionale non sta dando garanzie sufficienti per non aver bisogno di immettere quel pizzico d’italianità che serve. Dalla scorsa domenica è tornato tra i pali Morgan De Sanctis, migliore in campo della sfida contro l'Atalanta me cojoni!. Tutto lascia pensare che anche domani a Torino toccherà a lui cercare che la crisi non si trasformi in bufera. Ah, se deve rilanciare lui la Roma, annamo bene.

Il futuro del portiere abruzzese, come riporta il quotidiano, potrebbe essere legato ancora ai colori giallorossi. L’accordo d’inizio stagione prevedeva, infatti, di fare il punto della situazione proprio in questo mese. La Roma ha promesso al numero 1 un possibile inquadramento nello staff dirigenziale al termine della carriera, anche se le proposte di calcio giocato al portiere non mancano. Ad esempio dagli Stati Uniti, dove due o tre piazze da «tutto esaurito» In Repubblica centrafricana poi non ne parliamo hanno contattato già il suo agente per sondare il terreno. L’impressione, perciò, è che De Sanctis si senta ancora calciatore, e non è escluso che il presidente Pallotta – che domani sbarcherà a Roma avendo un agenda fitta d’impegni – possa dire una parola anche sul futuro dell’abruzzese. De Sanctis potrebbe vedere il proprio contratto allungato ancora di un anno, ma facciamo due o tre, quattro a Maicon, cinque a Keita, e poi tutti dirigenti magari per fare da chioccia a due portieri che la Roma sta seguendo da tempo: il brasiliano Alisson (Internacional), pronto a venire già a gennaio, e Sportiello (Atalanta).»
Alisson per tenere alta l'italianità della squadra, ovviamente. Tutto fila.

Secondo me quest'articolo non firmato ha un'autrice molto chiara.
Giacomo(fu Giacomo)
00domenica 6 dicembre 2015 20:49
Va be', questo non ha vergogna. Interviene nella radio della servitù e adesso si mette a scimmiottare Ugo Trani nello scagliarsi contro i cammmmerieri

« E che la rosa è incompleta, e pure tecnicamente inferiore rispetto a quanto continuamente sbandierato dalle maestranze giallorosse e dai loro trombettieri di corte.»

(Ferretti)
Giacomo(fu Giacomo)
00lunedì 14 dicembre 2015 08:36
"IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Quella palla dentro/fuori un po' di pruriti te li crea. Perché non si sa: è uscita, non è uscita, se ci fosse stato l'altro guardalinee (Cariolato, che ha salutato per infortunio), forse non avrebbe sbandierato. Chissà. Garcia non cerca scuse, non si aggrappa troppo all'episodio, però un po' ci pensa e ci ripensa. «Spero che la nostra sfortuna non dipenda dall'infortunio al guardalinee. Non si capisce bene se sia uscita o meno, solo che quando Ruediger calcia, la palla è dentro al campo. Dobbiamo rispettare la decisione e basta, ma nessuno può avere certezze. La palla deve uscire completamente, è così la regola. Sembra uscita, ma non si sa». Vuole parlare di calcio, Rudi. [...] E addirittura meno amaro pensare alla fuga dell'Inter. «Ci mancano quattro punti: due del Bologna e due di Torino. Anche qui avremmo potuto vincere ma non è colpa nostra perché nessuno ci ridarà questi punti, ma speriamo che questa sfortuna finisca. Ci sono ancora tante partite per tornare in alto in classifica»"


E meno male che vuole parlare di calcio!
[SM=g7405]
Sound72
00lunedì 14 dicembre 2015 13:09
Re:
Giacomo(fu Giacomo), 14/12/2015 08:36:

"IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Quella palla dentro/fuori un po' di pruriti te li crea. Perché non si sa: è uscita, non è uscita, se ci fosse stato l'altro guardalinee (Cariolato, che ha salutato per infortunio), forse non avrebbe sbandierato. Chissà. Garcia non cerca scuse, non si aggrappa troppo all'episodio, però un po' ci pensa e ci ripensa. «Spero che la nostra sfortuna non dipenda dall'infortunio al guardalinee. Non si capisce bene se sia uscita o meno, solo che quando Ruediger calcia, la palla è dentro al campo. Dobbiamo rispettare la decisione e basta, ma nessuno può avere certezze. La palla deve uscire completamente, è così la regola. Sembra uscita, ma non si sa». Vuole parlare di calcio, Rudi. [...] E addirittura meno amaro pensare alla fuga dell'Inter. «Ci mancano quattro punti: due del Bologna e due di Torino. Anche qui avremmo potuto vincere ma non è colpa nostra perché nessuno ci ridarà questi punti, ma speriamo che questa sfortuna finisca. Ci sono ancora tante partite per tornare in alto in classifica»"


E meno male che vuole parlare di calcio!
[SM=g7405]



Ma poi che stronzata è questa del cambio del guardalinee perchè altrimenti Cariolato non avrebbe sbandierato?
Ma come cazzo si fa a far passare o dare per buone ste associazioni dementi di "idee"?

Anche sta cosa del "ci mancano 4 punti"..ma perchè sta scritto da qualche parte che devi perde in casa con l'Atalanta?

E Garcia trova pure chi gliele mette nero su bianco ste stronzate.
Perchè poi come funziona? Che è tutta colpa di Garcia ma se devi tene' a galla il barcone giallorosso con orgojonismo contro il Sarri di turno avalli pure ste boiate.






giove(R)
00martedì 15 dicembre 2015 17:12
Signore e signori, ecco a voi la CO-Reina (a mezzi con Zucchelli) di Roma Cazzarossa.
Francesca Ferrazza, notoriamente una che ha accesso a notizie inavvicinabili al resto del giornalismo romano e non, e che solo per un puro caso, 9 volte su 10 scrive articoli di gossip o di colore.

Così... dopo De Rossi al City (ma anche al Chelsea e allo United..), dopo Pjanic al Barça (ma pure al PSG..), ecco a voi. Garcia al Real (ma pure al Bayern?):


Il no estivo al Real di mister Garcia.
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Per Garcia c’è il Real. Strettissima attualità, ma non soltanto. Perché il sorteggio di Champions League, che mette i blancos sulla strada della Roma e del suo allenatore, nasconde un retroscena curioso. Evidentemente in questa stagione il viaggio al Bernabeu era davvero nel destino del tecnico giallorosso. Che in estate, prima della fine del campionato scorso, ha ricevuto proprio da Madrid la chiamata che tutti gli allenatori del mondo sognano: “Pronto, Rudi Garcia? Salve, è Florentino Perez...”. Doveva essere andata più o meno così, con il Real che, prima di scegliere Benitez, si era orientato proprio sul francese. Una breve gestazione (pare anche che la fidanzata Francesca avesse avuto dei colloqui con una tv locale) prima della sorprendente decisione dell’allenatore: “No grazie, resto a Roma”. Una scelta che hanno saputo e apprezzato i dirigenti di Trigoria, rimasti colpiti dalla voglia del tecnico di continuare il suo percorso romano anche di fronte alla tentazione del trasloco nel club più nobile al mondo. Perché Garcia abbia preferito restare con Gervinho che familiarizzare con Cristiano Ronaldo, però, non è dato saperlo.
.

Tutte notizie di primissima mano oh! Roba virtualmente di 5 mesi fa, che (E LO SA SOLO LA FERRAZZA!) esce adesso: qualcuno immagina come mai? con quale scopo? per andare a parare dove?
contenuti e tempistiche molto, ma mooooolto, sospette.

però GUAI (!!) a pensare a una bufala!
Infatti è plausibilissimo che Garcia abbia fortemente voluto la Roma, pur essendo (dalla Roma) sfiduciato, depotenziato, discusso, non invitato al Summit di Londra (dove si era proprio proposto, ma il Presidente gli ha sbattuto la porta in faccia, gli ha preso pure il preparatore, e il DS non se lo è filato su una che è una scelta, tranne Digne -preso a tempo quasi scaduto-).

Con tutta questa situazione idilliaca, E' NORMALE che un tecnico rifiuti il Real (dove gli avrebbero preso tutto ciò che avesse chiesto e, arrivato al primo anno, sarebbe ripartito senza depotenziamenti e castrazioni.

ma NO! meglio invece restare a Roma, delegittimato.

Articolo Vergognoso. Marchetta da spavento.
[SM=g8869]
Giacomo(fu Giacomo)
00martedì 15 dicembre 2015 17:55
Re:
Ma il vero scoop è quello sottolineato

giove(R), 15/12/2015 17:12:

(pare anche che la fidanzata Francesca avesse avuto dei colloqui con una tv locale) prima della sorprendente decisione dell’allenatore: “No grazie, resto a Roma”. Una scelta che hanno saputo e apprezzato i dirigenti di Trigoria, rimasti colpiti dalla voglia del tecnico di continuare il suo percorso romano [SM=g8869]



Te la pongo yo Madrid?



route76
00martedì 15 dicembre 2015 20:49
Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahhahahahahahhahahahhahahahahahhahahahhahahhhhhhhhhhhhhhhhhaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
Giacomo(fu Giacomo)
00mercoledì 16 dicembre 2015 08:08
Austini: «La Roma crede ancora nelle qualità del turco e sta cercando di abbassare il prezzo del riscatto rispetto agli 11 milioni pattuiti con il Fenerbahce.»

pensa si nun ce credeva [SM=x2478851]
Giacomo(fu Giacomo)
00giovedì 24 dicembre 2015 14:02
www.agi.it/economia/2015/12/23/news/il_tempo_da_tribunale_roma_si_a_concordato_preventivo...

Concordato preventivo per Il tempo, che potrebbe rientrare negli interessi di Angelucci (bono questo)

Magari Walter Austini fiutando l'aria si è tutelato. Ma Catia Augelli che fine ha fatto? no, perché il posto mi pare libero.
Giacomo(fu Giacomo)
00mercoledì 20 gennaio 2016 11:36
va be', bastano 45 minuti e il peana è servito! VENGHINO SIORE E SIORI!

L MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Si è gridato alla resurrezione: un De Rossi così era da tempo che non si vedeva. Tonico, reattivo, capello corto vecchio stile, l’assist poi una specie di gioiello. Daniele, e siamo in attesa di conferma a Torino con la Juventus, contro il Verona ha provato a prendere per mano la squadra, con l’energia e la lucidità dei giorni migliori. Almeno il primo tempo è stato molto buono, palla-gol a Nainggolan a parte. I più maligni hanno subito evidenziato come, quel tipo di prestazione, fosse conseguente all’allontanamento di Garcia o, meglio ancora, al ritorno di Spalletti. Senza essere troppo maligni, ci sta che valgano entrambe le spiegazioni: Daniele, come tanti altri o forse un po’ tutti, erano arrivati alla fine di un percorso con Rudi e dare più di quello che si stava dando in quella fase era molto difficile, vuoi per volontà vuoi per inerzia, per spontaneità. La presenza di Luciano, al di là della prestazione non certo esaltante di domenica, ha riportato nella testa dei giocatori la voglia di ripartire, di ricominciare da campo, con metodi nuovi e ambizioni rinnovate. E Spalletti sta proprio ricominciando, se non da capo, quasi: le minuziose esercitazioni tattiche (compresa la sperimentazione di più di un modulo), il tipo di lavoro fisico svolto a Trigoria, lo stanno a dimostrare. De Rossi è diventato il primo conducente della squadra, su di lui Spalletti ha riposto la maggior parte delle prime indicazioni da trasmettere in campo ai compagni. La posizione di Daniele è stata anche diversa dal solito, non più (troppo) mortificato tra i due centrali difensivi, ma più mezz’ala: aveva il compito di gestire il pallone insieme con Pjanic e portarlo avanti. Si è visto qualche inserimento in più, sia sul gol, abbiamo detto, con l’assist a Pjanic, sia in occasione del palo di Dzeko, suo il colpo di testa in area (assist involontario). Otto palloni recuperati, quindici i lanci positivi, centoventuno palle giocate e, appunto, un assist vincente, è - per gli amanti delle statistiche - lo score di De Rossi nell’ultimo Roma-Verona.

ALLO STADIUM, FORSE Spalletti ha chiesto a De Rossi di farsi trovare pronto a fare qualcosa di diverso. Col Verona, in un certo senso, lo ha fatto, contro la Juve potrebbe tornare nella posizione che ha occupato anche all’andata, ovvero centrale di difesa. Ma la novità stavolta potrebbe essere che Daniele faccia il difensore con altri due difensori ai suoi lati, come in Nazionale con Prandelli e come non nella Roma di Garcia, dove l’ha fatto in una difesa a quattro. Una novità di sostanza più che di forma (con Luis Enrique aveva fatto il centrale dei tre, guarda caso sempre contro la Juve).

IL PASSATO SI DIMENTICA De Rossi è diventato subito l’uomo in più di Spalletti. Che all’epoca vedeva come un ragazzino a cui frenare l’entusiasmo e l’esuberanza e oggi se lo ritrova uomo maturo e con la fascia di capitano al braccio. Con Daniele i rapporti non erano stati idilliaci alla fine, perché quando un matrimonio si conclude (Spalletti-Roma) ci vanno sempre di mezzo i figli (De Rossi e Totti). Lucio non aveva gradito la battuta fatta in tv da Daniele, che definì Spalletti «l’allenatore del Chelsea» e Totti, secondo il tecnico, non aveva detto nulla quando aveva deciso di dimettersi. Il tutto è andato pian piano in archivio, anche grazie a qualche telefonata chiarificatrice. De Rossi (così come Totti) era felice di stare con Spalletti e oggi lo è ancora di più. Senza alcun rancore da parte di nessuno.»


No va be
[SM=g7401]
Sound72
00mercoledì 20 gennaio 2016 11:40
Ma giocavamo in casa contro il Verona,la peggiore squadra europea insieme al Troyes (..) o stavamo al Nou Camp?
lucaDM82
00mercoledì 20 gennaio 2016 13:03
Che poi in generake un giocatore che col cambio di allenatore da il fritto allora o e' uno che remava contro o un senza carattere.
giove(R)
00mercoledì 20 gennaio 2016 15:18
PERO'!!!!
avete visto QUANTO SO' SVEGLI E REATTIVI, certi giornalisti, a COGLIERE SUBITO un cambio di rendimento?
AVETE VISTO? De Rossi non ha fatto in tempo a fare una MEZZA partita (il primo tempo) con piglio aggressivo, azzeccare passaggi, pressing, ampliare il raggio d'azione.....
e SE NE SONO ACCORTI SUBITO?

VISTO?

mica come quando ANNI E ANNI FA, De Rossi iniziò la sua PREMATURA fase calante...
Hanno TACIUTO per ANNI. hanno piazzato i sacchetti di sabbia, scavato le trincee, davanti le loro scrivanie di leccaculi.

Era perchè sono degli schifosi "galoppini", amichetti, spalleggaitori degli amichetti...
oppure forse NON ERA VERO che De Rossi giocasse male.

dev'essere per forza la seconda dai!
Sti giornalisti sono onoesti! lo si capisce da articoli come quello di Angelecconi...

purtroppo, e come al solito, dalle parti nostre, non si riescono a fare ragionamenti asciutti.
bisogna fare queste Angelonate.
le leccate de culo con tanto di tarzanelli scrocchiarelli in mezzo ai denti. Vero Angeleccò?

mica si poteva dire semplicemente (che poi, COERENTEMENTE, non farebbe altro che avallare una dell emotivazioni date in passato al suo calo) che le caratteristiche di De Rossi, e lo stesso spirito che poi mette in campo, siano state FRUSTRATE, quasi AZZOPPATE, dal cambio di posizione di cui fu "vittima" anni fa?
quando da partecipe a tutto campo, si ridimensionò, complice il BUONISMO e il SERVILISMO e l'....ESALTAZIONISMO di molti commentatori, nel "terzo centrale di difesa"?

e che persino un De Rossi che ormai non è più lui da tempo, da anni, quantomeno con "diverse mansioni" ritrova il possesso di alcune sue prerogative che ha SEPOLTO nel dimenticatoio di una "sliding door" sbagliata? di quel FALSO AMICO che fu il cambio di posizione?

non si potrebbe dire, sobriamente, asciuttamente, che De Rossi non è più la metà della metà della metà del giocatore che era, ma che almeno, in un ruolo che più gli si confà, con mansioni diverse da qeulle puramente conservative, ritrova un minimo di verve?

no. non si poteva dire.
lavate i denti Angelò, t'è rimasto un tarzanello in mezzo agli incisivi.

Giacomo(fu Giacomo)
00martedì 26 gennaio 2016 07:48
«LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Era arrabbiatissimo con i giocatori nel post partita, Spalletti, e ha continuato ad esserlo anche ieri. Per questo motivo non ha concesso la solita giornata di riposo ai suoi, imponendo un allenamento la mattina dopo la sconfitta contro la Juventus. E pause dai lavori non ce ne saranno fino al turno infrasettimanale di martedì prossimo, a Sassuolo, passando per l’impegno di sabato sera, all’Olimpico, contro il Frosinone.»

MECOJONI
tremate tutti!!!
dopo l'urlo di Garcia l'incazzatura di Spalletti! ben sette giorni di allenamento continui (con due partite in mezzo quindi con relativi allenamenti-fuffa)
TUTTI ZITTI
gianpaolo77
00martedì 26 gennaio 2016 11:47
beh.. intanto una settimana intera di allenamenti non se vedeva dai tempi di zeman, questo è un fatto.
Non servirà a un cazzo ma almeno sta tentando di cambiare le cose.
(fermo restando che la ferrazza dovrebbe cambia' mestiere, ma questo non c'entra niente...)
Sound72
00mercoledì 27 gennaio 2016 08:08
Infatti io me chiedo questi come hanno fatto a fa 85 punti due anni fa senza allenarsi..

E' che a Roma quando arrivano gli allenatori "bravi" montano le leggende.
Fisiche, tattiche, tecniche e mentali.
Come ha detto Mangiante qualche giorno fa.
Giacomo(fu Giacomo)
00mercoledì 27 gennaio 2016 08:11
ma anche con quelli pippe montano le leggende.
Vi ricordate i primi giorni di Andreazzoli?
Ranieri che, per carità, non è Clausewitz, trattato a pesci in faccia dai Piacentini di turno e fino a due settimane fa «L'urlo di Garcia» perché aveva fatto tre giorni di doppie sedute.
Ar monte vonno l'oro. Questi devono scrivere un articolo sulla Roma ogni giorno e fanno come quelli che non fanno un cazzo nella vita e si devono inventare le malattie immaginarie per raccontare qualcosa.
Sound72
00mercoledì 27 gennaio 2016 08:14
Re:
Giacomo(fu Giacomo), 27/01/2016 08:11:

ma anche con quelli pippe montano le leggende.
Vi ricordate i primi giorni di Andreazzoli?
Ranieri che, per carità, non è Clausewitz, trattato a pesci in faccia dai Piacentini di turno e fino a due settimane fa «L'urlo di Garcia» perché aveva fatto tre giorni di doppie sedute.
Ar monte vonno l'oro. Questi devono scrivere un articolo sulla Roma ogni giorno e fanno come quelli che non fanno un cazzo nella vita e si devono inventare le malattie immaginarie per raccontare qualcosa.



Avoja, me ricordo pure il Montiola di Lomonaco e la rivoluzione del GPS.

Sound72
00mercoledì 27 gennaio 2016 08:24
Ma poi non ho capito na cosa..ma Norman e Lippie che fine hanno fatto?
Norman 500mila euro, l'uomo della Germania mondiale, il preparatore piu' preparato di tutti i tempi che controllava pure il sonno dei calciatori.
Giacomo(fu Giacomo)
00mercoledì 27 gennaio 2016 08:48
tutta colpa di Garcia che li andava a svegliare mezz'ora prima.
Sound72
00mercoledì 27 gennaio 2016 09:04
(M. Pinci) – Il primo gol a Trigoria Stephan El Shaarawy l’ha già segnato. Non ieri, al primo allenamento con Spalletti, ma nel 2009: aveva 16 anni, era la finale d’andata della coppa Italia Primavera, la Roma vinse 2-1 sul Genoa ma il gol dei grifoni lo segnò lui, con un destro all’incrocio dal limite dell’area. Sette anni dopo torna su quei campi con un compito nuovo: resuscitare la Roma e la sua carriera. La motivazione giusta spera di avergliela data Sabatini: la prima cosa che Stephan ha fatto mettendo piede a Trigoria è stato andare da lui: «Hai una grande occasione ragazzo, non mi deludere», le parole del ds. El Shaarawy sarà arrossito, come 2 settimane fa a Milano, quando Sabatini gli promise di portarlo a Roma.
Perché El Shaarawy è un ragazzo semplice: campione di biliardo chiedere a Montolivo – icona social che dalle offese social è rimasto scottato. Meglio la famiglia, lì sì che il ragazzo con la cresta torna il ragazzino che demoliva i corridoi di casa provando i dribbling di Ronaldinho, e che la sera proseguiva le partite alla playstation ascoltando musica hip hop. Ora allargherà la foltissima comunità di musulmani dello spogliatoio romanista: «Sono credente, ma mi limito a non mangiare maiale e non bere, la religione per me è una questione di valori», dice. Così lo hanno cresciuto papà Sabri, psicologo arrivato a Celle, vicino Savona, dall’Egitto. Lì ha conosciuto mamma Lucia e l’amore per il Genoa che ha trasmesso al giovane Stephan. Pure lui legatissimo alle sue origini: con i primi soldi importanti ha voluto regalare un defibrillatore al campo di Legino, quelli dei primi passi. Passi che l’hanno portato a Roma, accompagnato dal fratello-agente Manuel e dal papà: per esserci ha rifiutato una barca di soldi dallo Shanghai di Eriksson, ma anche Fiorentina e Bologna, Wolfsburg e Spartak. Spalletti gli ha dato il benvenuto: «Mi ha detto che non posso più sbagliare, non lo deluderò », promette El Shaarawy. Conte, suo primo tifoso, lo aspetta.



beh io me so già commosso.Grazie Pinci.

Le offese sui social, il campione di biliardo incompreso, le rinunce alle offerte faraoniche (sic) dello Shanghai e pure del Bologna!pur di venire qui, il primo tifoso Conte che lo aspetta..
Insomma..a Monaco pure il Principe sta in depressione per averlo perso a metà stagione, Mihajlovic se voleva dimette quando glielo hanno tolto dalla rosa.
Giacomo(fu Giacomo)
00mercoledì 27 gennaio 2016 09:21
[SM=g7364]

non puoi farmi leggere queste storie di prima mattina.
Per tirarmi su ho dovuto leggere questo titolo del Menzognero:

«Faraone in Salah d'attesa»
[SM=g7305]
Sound72
00mercoledì 27 gennaio 2016 09:25
Re:
Giacomo(fu Giacomo), 27/01/2016 09:21:

[SM=g7364]

non puoi farmi leggere queste storie di prima mattina.
Per tirarmi su ho dovuto leggere questo titolo del Menzognero:

«Faraone in Salah d'attesa»
[SM=g7305]



[SM=x2478856] potresti anche cimentarti col REBUS PEROTTI, destinato ai solutori " abilissimi "
tipo Incroci obbligati senza lettere [SM=x2478856]


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