Claudio Ranieri

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lucaDM82
00venerdì 4 marzo 2011 14:47
Boniek

ROMA - "Il cambio di panchina l´ho vissuto in maniera molto serena, era abbastanza scontato: Claudio è l´ultimo responsabilità, hanno grandi responsabilità la società e i calciatori".


ecco.
lucaDM82
00domenica 6 marzo 2011 13:30
tutto sotto controllo...non date retta a ranieri
Roma nervosa: Menez litiga con Borriello
poi si scusa: «Ho sbagliato»




ROMA - Forse ha ragione Daniele De Rossi, capitano venerdì sera per l’assenza di Francesco Totti, quando ammette che «c’è qualche nervosismo tra noi perché non vengono i risultati». Parole dette dopo una vittoria ma che sintetizzano il film di una stagione. Il centrocampista, nella circostanza, parla prima di lasciare lo stadio Via del Mare di Lecce, uscendo da uno spogliatoio che ha rischiato di trasformarsi in un ring. Menez, tra insulti e urla, ha provato ad aggredire Borriello. Mezza squadra è intervenuta per evitare che i due, con il francese scatenato e nervosissimo, si mettessero le mani addosso. Partiamo, però, dalla fine dell’ennesimo incendio giallorosso, spento solo dopo la notte, utile per la riflessione sull’inutilità di certi atteggiamenti, soprattutto per un episodio banale e addirittura dopo un successo ottenuto quando nessuno più se l’aspettava, quasi trovato e ormai insperato. Ieri mattina, a Trigoria e prima dell’allenamento, Menez ha trovato la forza e la voglia di pentirsi. Così, davanti ai compagni, ha preso la parola per chiarire definitivamente con Borriello: «Scusa Marco, ho sbagliato a reagire così».

Stretta di mano e lite archiviata. Il fuoco si era acceso dentro Menez nel recupero, quattro minuti, del secondo tempo della gara di Lecce. La Roma è appena passata per la seconda volta in vantaggio e sta per festeggiare il secondo successo consecutivo in trasferta. Borriello conclude l’azione d’attacco con un tiro a lato, in diagonale. Al suo fianco c’è Menez, scattato in profondità e senza ricevere, però, palla dal compagno. Jeremy, uno che spesso ha la palla incollata ai piedi, sbotta per l’egoismo di Marco e comincia a insultarlo pesantemente. Il centravanti risponde, mandando il francese a quel paese. Menez, a quel punto, non ragiona più e, con la palla appena tornata in gioco, corre verso Borriello. Meno male che tra i due si trova Brighi, rapido a bloccare Jeremy che sta puntando dritto verso Marco. Intanto l’arbitro Damato fischia la fine dell’incontro. Ma la questione non si esaurisce lì. Montella fa uno scatto verso il centro del campo. Prima di salutare il direttore di gara e i suoi collaboratori, di ringraziare i giocatori, va a prendere Borriello che sta sbuffando e imprecando, marcato da un paio di compagni. Ora è l’attaccante a cercare il compagno e nemmeno si accorge che c’è l’allenatore dietro di lui. Vincenzo gli dice di star calmo e gli chiede il cinque come promessa. Ma nello spogliatoio c’è Menez in agguato. Cioè in attesa di Borriello. Dietro le quinte scoppia la rissa, fortunatamente solo verbale. Ultimamente i due, per motivi diversi, sono abbastanza irrequieti. Jeremy, da quando c’è Montella, non è più titolare e da sostituto sta deludendo il nuovo tecnico; Marco è a digiuno da 7 partite, ultima rete contro il Brescia il 2 febbraio, e anche per questo avrebbe voluto calciare il rigore che si era procurato. Entrambi escono sconfitti dopo una vittoria di squadra e non solo per la sceneggiata in pubblico e in privato: il primo perde il posto, l’altro il gol. Perché il rigorista è Pizarro, quando non c’è Totti.

lucaDM82
00domenica 22 maggio 2011 12:23
INTERVISTA RANIERI
CORSPORT (G. D’UBALDO) – Un incidente sulla Siena-Firenze lo ha costretto ad arri­vare in ritardo a Montecatini per la consegna del premio Tommaso Mae­strelli. Claudio Ranieri in questi gior­ni si rilassa nel buen retiro di San Gu­smè, nella sua villa medicea che di­venta un rifugio inviolabile quando vuole staccare la spina. Ha vissuto da spettatore il finale di stagione, dopo le dimissioni dalla Roma si è messo da una parte, è rimasto in silenzio fi­no ad oggi. Ha seguito il campionato dal suo osservatorio riservato, ha ri­fiutato comparsate televisive, titoli dei giornali. Il distacco dalla Roma è stato traumatico. « Ma da tifoso era l’unica cosa che potevo fare ». Tirato, carico, di restare in vacanza non ha più voglia. Ranieri non ha perso l’en­tusiasmo ed è pronto a tornare in pi­sta.

Omai i giochi sono fatti, anche se manca ancora una giornata. Che campionato è stato?


«In generale quello che avevo pre­visto. Ne avevo parlato all’inizio del­la stagione, non sarebbe stato un campionato come i precedenti, con una squadra che faceva il vuoto. Que­st’anno non è stato così. Ha vinto la squadra migliore, che ha saputo ave­re continuità ed è migliorata strada facendo. Complimenti al Milan, ha meritato lo scudetto. Ma complimen­ti anche all’Inter, che ha saputo ri­partire dopo un periodo difficile a causa di numerosi infortuni. Ora ha anche la possibilità di vincere la Cop­pa Italia. L’Inter è arrivata alla fase cruciale della stagione senza gli uo­mini migliori. Complimenti anche a Guidolin e alla sua Udinese e al Na­poli, che ha centrato una grande im­presa » .

Le grandi delusioni sono Juventus e Samp, oltre alla Roma, della quale parleremo dopo.


«Per la Samp mi dispiace veramen­te tanto. Stimo molto la famiglia Gar­rone, la squadra ha un pubblico spor­tivissimo. Non ci voleva questa cadu­ta, saprà risalire. La Juve ha speso tantissimi soldi per costruire. Ma ci vuole tempo, non bisogna demorde­re. La società deve valutare il lavoro fatto».

Da quando è stato esonerato, la Ju­ve è andata sempre più giù…


« Ranieri non c’entra. Negli anni precedenti era stata costruita una grandissima squadra, con quattordi­ci super campioni, poi dopo la serie B sono rimasti solo Buffon e Del Piero. Le squadre le fanno i giocatori, ma prima le società. Bisogna riaprire un ciclo e c’è bisogno di tempo, ci vuole la fortuna di trovare i giocatori giusti. Ci vuole un carattere forte, a prova di bomba».

Del Neri ha il carattere giusto per una squadra come la Juventus?


« Ha l’esperienza per guidare una grande squadra. Noi allenatori dob­biamo fare il massimo, poi le società ci giudicano».

A Napoli c’è fibrillazione dopo la festa, Mazzarri potrebbe andare via e tra i candidati c’è anche lei…


« Non ho avuto nessun contatto. A Napoli feci un grande lavoro, quasi vent’anni fa, conservo un bel ricor­do. Ho avuto un ottimo rapporto con il pubblico di Napoli, il sostegno che dà alla squadra è straordinario. De Laurentiis ha preso la società dal fondo e l’ha portata in alto, tra le grandi d’Europa. Il club ha fatto pas­si da gigante, complimenti vivissimi. Sono sempre stato bene in tutte le so­cietà nelle quali ho lavorato e ho la­sciato ovunque un buon ricordo. So­no un professionista, se dovessero chiamarmi prenderei in considera­zione le proposte».

Quando lasciò la Roma disse che stava pensando a un ritorno nella Premier League.


« Il mio pensiero è sempre stato questo, se ci fosse la possibilità di la­vorare con un buon progetto. Ma non mi precludo altre strade. Mi deve piacere il progetto, che sia in Italia, in Spagna o in Inghilterra. Per una Nazionale è ancora presto, penso di poter fare ancora quattro o cinque anni alla grande in una squadra di club».

Sono passati quasi tre mesi da quando ha lasciato la Roma. Ci rac­conti come ha vissuto questo perio­do.


«Sono venuto via per amore. Rin­grazierò sempre la famiglia Sensi per avermi dato questa grande possibili­tà. Ho accettato la Roma per amore e per amore l’ho lasciata. Avevo detto dall’inizio della stagione, dai primi giorni di ritiro, che sarebbe stato un anno difficile. In un’altra piazza sarei rimasto, alla Roma ho deciso di la­sciare dopo aver fatto tutto quello che potevo per aiutare la squadra. Alla fine ho provato con l’elettro­shock. Ho pensato che andandomene avrei potuto dare una scossa alla squadra. Eppure anche a Catania si sono riviste le stesse problematiche di tre mesi fa. Mi è dispiaciuto vera­mente tanto, perchè se fossero anda­ti in Champions League il mio sacri­ficio sarebbe servito a qualcosa. Sa­rei stato molto contento, soprattutto perchè sono sempre tifoso. Le parti­te le ho viste, non sempre, a volte so­lo gli spezzoni, in certe circostanze ho preferito evitare, mi faceva ma­le… » .

Si sono riviste le stesse amnesie, gli errori incomprensibili di grandi professionisti.


«Vede, in ogni settore professiona­le la cosa più importante è la testa, nello sport ancora di più. Ogni pro­fessionista dovrebbe avere la voglia di superarsi. La Roma da tanti anni ha alti e bassi e questo non lo conce­pisco. Io dopo gli 80 punti dello scor­so campionato avevo dentro la rab­bia di fare un punto in più. Quando siamo ripartiti mi sono accorto che non era così per la squadra. Lo dissi ai giocatori, in diverse occasioni: se sono io il problema me ne vado. Mi hanno sempre detto di no. So di ave­re allenato un gruppo compatto, di professionisti, non devo rimprovera­re niente a nessuno».

E’ troppo diplomatico. E’ sicuro che nessuno le abbia remato contro?


«No, rispondo di no. Se qualcuno lo ha fatto deve rispondere alla sua co­scienza. Chi è andato in campo ha da­to quello che poteva. Se qualcuno ha remato contro deve fare i conti con se stesso. Chi ha la coscienza a posto lo sa. E non aggiungo altro».

Un giorno tornerebbe alla Roma?

«Per me la Roma resta al primo po­sto, sempre. Il calore che mi ha dato la gente quando ero l’allenatore, ma soprattutto in questi tre mesi, è stato commovente. Un calore che mi av­volge ancora. Ringrazio i tifosi per­chè mi hanno permesso di vivere un’esperienza indimenticabile».

Adesso questa squadra è da rifon­dare.


«Anche quando sono arrivato io si diceva così. A questo punto devono essere chiari i giocatori. Chi vuole re­stare lo dica chiaramente. Per rico­struire ci vuole solo gente motivata. E tutti si facciano un esame di co­scienza. Chi resta deve avere il mas­simo delle motivazioni, serve solo gente che ci crede. Più dell’attacca­mento alla maglia conta il senso di responsabilità, la professionalità».

Tanti giocatori non sono riusciti a rendere come lo scorso anno. Vuci­nic nel suo primo campionato sulla panchina è stato un grande protago­nista, in questa stagione si è perso.


«Non so perchè. L’imponderabile è la bellezza del calcio».

Lei è andato via all’inizio della trattativa per la cessione della socie­tà, che non è stata ancora completa­ta.


« Fino a quando sono rimasto non volevo dare alibi alla squadra, non ho mai dato peso a quello che ci accade­va intorno. Quando ho dato qualche frustata l’ho fatto per far reagire i giocatori. Ma a lungo andare è stato inevitabile che i ragazzi andassero con la testa altrove. Non ce l’abbiamo fatta a non farli condizionare e non ce l’hanno fatta neanche dopo di me».


Lei era già d’accordo con la banca per restare anche l’anno prossimo. E’ rimasto deluso da qualcuno?


« Guardi, io ho lasciato i soldi di questa stagione e ho stracciato il con­tratto per gli anni prossimi».

Per l’anno prossimo…

«No, per i prossimi anni e non vo­glio specificare quanti. Un contratto che doveva solo essere ratificato dai nuovi proprietari. Comunque non so­no rimasto deluso. Mi metto sempre dall’altra parte. Ci sono situazioni che prendono una certa piega e non si possono più cambiare».

Come giudica il lavoro di Montella in questi tre mesi?


« Ha vissuto un’esperienza impor­tante, ha smesso l’altro giorno di fa­re il calciatore e ha capito che fare l’allenatore è un’altra cosa. Ha fatto un’esperienza che gli servirà tantis­simo ».

Che allenatore serve alla Roma?

«Non voglio entrare in questo argo­mento ».


I nuovi proprietari si affideranno a Baldini e Sabatini. Che ne pensa?

« Sono due ottimi professionisti, due grandi conoscitori di calcio. La Roma è in buone mani. Da tifoso del­la Roma dico che la fiducia nei loro confronti è totale. Possono solo fare bene » .

Per quanto tempo ancora Totti sa­rà quello visto in questo finale di sta­gione?


«Non lo so, ma non deve smettere. E’ come Del Piero, finché sta bene è un punto di riferimento troppo im­portante per il calcio italiano».

De Rossi quando riuscirà ad evita­re le numerose giornate di squalifi­ca?


«A Daniele posso dire solo grazie, si è sempre comportato bene con me, ha sempre dato tanto. Evidentemen­te da tifoso ha sentito molto questo periodo di incertezza e non era sere­no ».

Qualche dirigente di quelli attuali le ha voltato le spalle?


«Non mi interessa, nel calcio que­ste cose succedono, in tutte le profes­sioni ci sono situazioni come queste. Ma un uomo intelligente ci deve pas­sare sopra » .

Ha più sentito i suoi giocatori?

«Io non sono il tipo che chiama. De Rossi l’ho incontrato al ristorante e ci siamo abbracciati. Il rapporto è sta­to buono con tutti, comunque mi han­no dato tanto, se ho meritato questo premio è per quello che abbiamo fat­to lo scorso anno insieme».

Quello scudetto sfumato all’ultima giornata è stato il più grande rim­pianto della sua carriera?


« Penso proprio di sì. Ho vissuto sensazioni bellissime. Non succede, ma se succede… Invece non è succes­so. Ma avere lo stadio pieno, portare tante gente in trasferta è stato il mas­simo. Lo scudetto sarebbe stato il mio ritorno a Roma perfetto, invece mi è mancato qualcosa. Riuscire nel­l’impresa sarebbe stato bellissimo».

La Roma sta per aprire una nuova era, per la prima volta con una pro­prietà straniera.

«La nuova società deve essere va­lutata. Vedere novità come questa nel calcio è positivo. Auguro agli americani tutto il bene possibile. Di-Benedetto è già andato a Testaccio, nel cuore del tifo giallorosso. Ha fat­to bene».

Il calcio italiano è in declino. Come si riparte?


« Con tanta buona volontà, passio­ne, amore, serietà. Noi italiani abbia­mo sempre una marcia in più. Però bisogna costruire nuovi stadi, ripor­tarci la gente. Anche la tessera del ti­foso va rivista. Tutti devono capire che la situazione non può andare avanti così».

Rivedremo Ranieri nella prossima stagione in panchina?


«Se ci sarà un buon progetto sì. Sa­rò determinato come sempre, l’entu­siasmo non mi manca. E i contatti neppure, in Italia e all’estero. Vedre­mo ».

lucaDM82
00martedì 15 maggio 2012 14:29
intervista a ranieri
Non si sente vecchio? Non le pesano gli ultimi insuccessi, gli esoneri?
«Vecchio? Io ho più voglia di prima. Vi faccio notare che gli insuccessi a cui fate riferimento sono riferiti alle due stagioni alla Juve nelle quali alla prima, dopo una ripartenza che doveva essere soltanto di riorganizzazione, arrivammo secondi, mentre l’anno seguente fui licenziato con la squadra ancora nelle prime posizioni e a poche giornate dalla fine. Per quanto riguarda la Roma, sono arrivato il primo anno a mezz’ora dallo scudetto e il secondo anno me ne sono andato perché avevo visto cose che non mi piacevano.
jandileida23
00martedì 15 maggio 2012 14:52
Io pure ne ho viste di cose che non mi piacevano e non solo il secondo anno... [SM=g8813]


Sound72
00martedì 29 maggio 2012 20:35
è il nuovo allenatore del Monaco in Ligue 2
lucaDM82
00sabato 2 giugno 2012 01:55
ma come si è presentato?:)
je suis...catherine deneuve
Sound72
00sabato 2 giugno 2012 19:15
Petrucci l'altra mattina commentando questa battuta ha detto che Ranieri è un imbecille..

Petrucci fa veramente pena, non fa neanche piu' ridere.
giove(R)
00lunedì 4 giugno 2012 10:14
vabbè... la presentazione di Ranieri è stata abbastanza ridicola con quella frase. me sembra il sempliciotto alla posta, o sull'autobus, ecc. che fa ste battute di cine-tv... ma a una conferenza stampa..

con ciò Petrucci è semrpe stato un finto signore dai bei vestiti, notevoli almeno quanto la sua storica maleducazione.

poi è la classica ...portiera di stabile, basta che chiacchiera.
jandileida23
00lunedì 4 giugno 2012 10:34
Il calcio che propone è à la page come la battuta che ha fatto. Sembra che abbia detto pure "Since my birth I'm a passionate fan of As Monaco Fc".







Sound72
00giovedì 2 agosto 2012 09:46
ha vinto 4-0 la prima partita di campionato, ha segnato pure Raggi ex Bologna.
Ha una squadra obbligata a tornare in Ligue1
BeautifulLoser
00mercoledì 19 dicembre 2012 14:11
ShearerWHC, 12/19/2012 1:42 PM:

Potrebbe sostituire ad interim Villanova, che ha di nuovo problemi di salute...



nel frattempo, 700 km più ad est... e dopo aver affermato di voler portare beckham e lampard nella serie b francese:

A 3-0 loss to Caen dropped Monaco to second in the Ligue 2 table and now manager Claudio Ranieri has declared that if his players don't win their next match, he will kill them. Because what's a better way to motivate people than by threatening to end their life for failing at a game?
From Reuters:
"I am angry. Physically we were second best and here is the result. I want to win. We have to win. Otherwise, I am going to kill them," the former AS Roma and Juventus coach, who joined last May, told a news conference on Wednesday.
"The teams we face are more compact than we are. They give 100 percent. Since we do not, it is difficult for us."

This is definitely something Arsene Wenger should try with Arsenal. Probably after smearing goat blood all over himself and swinging a battle axe.
Sound72
00sabato 11 maggio 2013 18:19
Vince la Ligue 2 con 2 turni d'anticipo e riporta il Monaco in Prima.


Aveva la squadra piu' forte ma è stato bravo perchè è andato a vincere un campionato che non conosceva proprio.In testa dall'inizio alla fine.
Chapeau [SM=x2478856]
giove(R)
00sabato 11 maggio 2013 21:11
allora poi non aveva fatto male a incularseli i giocatori. a roma però tutti culi sani. altro che quello che "disse Nerone dalle oscure grotte"....
jandileida23
00domenica 12 maggio 2013 07:29
Vittoria di rilievo che arricchisce la sua già prestigiosa bacheca. Ma l'anno prossimo è libero? No perché magari ci si potrebbe fare un pensierino.
lucaDM82
00domenica 12 maggio 2013 10:19
Ora gli daranno dell'"aggiustatore".
Da quando è stato oggetto della campagna d'odio lo stimo più di prima,di quando ha preso una squadra morta e l'ha portata a un millimetro dallo scudetto.
Sound72
00domenica 12 maggio 2013 13:04
Re:
jandileida23, 12/05/2013 07:29:

Vittoria di rilievo che arricchisce la sua già prestigiosa bacheca. Ma l'anno prossimo è libero? No perché magari ci si potrebbe fare un pensierino.



i fenomeni arrivati nella capitale dopo di lui hanno portato la Roma in giro per l'Italia a fare figure ridicole e ancora oggi sono preservati con mille e passa attenuanti..Sic!!
A Ranieri che ha guidato dignitosamente ( per non dire alla grande il primo anno ) la Roma in uno dei periodi piu' difficili della sua storia nella migliore delle ipotesi è stato riconosciuto un gran culo.
La valutazione ..tecnica dell'allenatore è un conto, il rendimento è un altro. E trovo quasi blasfemo il paragone tra questi mesi di Andreazzoli e l'annata di Ranieri.






jandileida23
00domenica 12 maggio 2013 14:25
Seguendo il tuo ragionamento allora pure Andreazzoli andrebbe riconfermato allora: gioca di merda ma la media punti è più che discreta. Hai ragione sul paragone: di riffa o di raffa Ranieri c'ha portato quasi allo scudetto, Andreazzoli al massimo al Divino Amore.

Comunque per me Ranieri rimane un allenatore mediocre: lo ringrazio per quel anno (in cui il culo "okaka pit" e fattori psicologici interni al gruppo di giocatori giocarono comunque un gran ruolo) ma per il resto dove è andato non ha lasciato traccia (giusto a Parma, ecco quella è a sua dimensione forse). Gli mancava sempre uno, o di più, per fare 31: con noi, con il Chelsea in coppa campioni etc...
Sound72
00domenica 12 maggio 2013 15:12
beh un momento..il rendimento di Ranieri è stato un signor rendimento..ci vorranno decenni prima di rivedere la Roma imbattuta per 4 mesi e fare tutti quei punti.
Al di là del fatto che una squadra disorganizzata e fortunata quanto vuoi non li farà mai tutti quei punti.
Nell'era dei tattici uno che fa calcio pane e salame non può essere spacciato per fortunato.
Altrimenti dovremmo mandare a puttane tutti i discorsi sulla concentrazione, il modo di allenarsi, l'approccio alle partite etc.
E del resto si è visto proprio il secondo anno di Ranieri.

Che poi mica Ranieri deve essere spacciato per uno stratega del pallone.

Ma ha fatto una carriera di tutto rispetto, oggi probabilmente non è piu' appetibile come tecnico ma per buoni 10 anni nn è stato certo a fare collezione di esoneri e dimissioni tra serie B, turchia e serbia o il portaborse di altri allenatori.
lucaDM82
00domenica 12 maggio 2013 19:47
In generale ranieri ha sempre ottenuto ottimi risultati in relazione ai giocatori che aveva a disposizione.Poi è normale,gli allenatori che vincono scudetti e champions sono quelli che allenano i più forti.Ranieri non ha mai allenato il barcellona o il manchester,o ha allenato squadre medie/medio-alte o squadre importanti ma in fasi di transizione.Resta il fatto che questo signore da ex calciatore di serie B,cioè da signor nessuno,è riuscito,facendo la gavetta,a ricevere chiamate da squadre sempre più importanti.Un motivo ci sarà.
Poi non sarà un fenomeno,non l'ha mai detto nessuno (rimane cmq un allenatore antico,vecchio stampo) ma questa etichetta di scarso/aggiustatore/falso ecc è stata creata dal carrozzone dopo la conferenza stampa monologo che segnò la fine del feeling fra lui e la comunicazione locale.
Negli ultimi 5 anni la Roma,se togliamo i 4 anni nauseanti a partire dall'ultimo spalletti,è andata bene solo con ranieri,e a lui attribuisco grossi meriti.
jandileida23
00domenica 12 maggio 2013 20:24
Ragazzi, alzo le mani: rimango sulle mie posizioni che ho espresso tante volte. Per me resta un allenatore che ha dato il meglio in squadre di medio-basso livello (Cagliari, Fiorentina, Parma) ma che quando c'era da vincere (Roma, Chelsea) o fare il salto di qualità (Valencia, Juve) ha sempre più o meno toppato. Il soprannome "tinkerman" glielo hanno appioppato a Londra comunque. Che sia falso poi io non lo so e non me ne frega manco niente: è un professionista che va dove è richiesto, 'ste cose le lascio a Ferretti. Certo è che, visto che lo sappiamo tutti, non è che c'è sempre bisogno di dire che "sono il più grande tifoso" etc... a un calciatore di 20 anni si può pure perdonare ad un uomo di 60 un po' meno
lucaDM82
00lunedì 13 maggio 2013 00:29
ma certo [SM=g27988] ,non devono cambiare le posizioni,si parla.
Al contrario di come scrivi te,secondo me con roma e chelsea non c'era da vincere nulla.Quando è arrivato ranieri la roma era bella che morta,reduce da una annata triste come le ultime e da una doppia sconfitta.Aver fatto una rimonta cosi' ed aver sfiorato lo scudetto per un centimetro è stato un miracolo,un qualcosa in più.Anzi,qui ricordo che faberhood (che purtroppo si è cancellato [SM=g27994] )quando parlava di scudetto lo prendevamo per matto sul topic "convinzione" che lui stesso aveva aperto scommettendo nel momento nero sulla rimonta e il possibile primo posto.
Sulla juve,quella era una juve reduce dalla serie B,non la juve di oggi.Al primo colpo è arrivato secondo e poi terzo,per giunta quando c'era di mezzo l'inter di mourinho (e noi).Cioè ha ottenuto il massimo con una squadra dove giocava gente che oggi francamente non so cosa faccia nella vita.Il chelsea...il chelsea dove allenava almeno i primi anni non era il chelsea di iabramovich,quello degli acquisti miliardari e competitivo...cioè quando c'era lui non vincevano lo scudetto dal 15-18 e poi nell'anno in cui appunto arrivò abramovich lui si piazzò dietro l'arsenal di henry e compagnia.
jandileida23
00lunedì 13 maggio 2013 12:31
D'accordo la Roma l'ha risollevata ma al momento decisivo che è successo? Per me quell'anno i meriti dell'allenatore non devono essere esagerati. Tanto più che al secondo anno si è visto che capolavoro ha fatto quando la tensione era venuta meno ed i calciatori tornarono a fare il porco comodo loro.

Il Chelsea non sarà stata la corazzata di oggi ma non era nemmeno un squadra di scarpari: il primo anno spesero 30 milioni di sterline tra Gallas, Petit e Zenden. E il russo il primo anno di soldi ne ha spesi eccome e tinkerman che fa? arriva in semifinale di coppa campioni e fa un casino, sbaglia tutto, e esce contro il Monaco di Roma e Nonda (!). E Abramo lo caccia...

E poi è un minestraro, pure questo ha il suo peso

lucolas999
00lunedì 13 maggio 2013 12:50
...è IL minestraro.
Sound72
00lunedì 13 maggio 2013 12:52
quella di Ranieri comunque rimane l'unica Roma capace di vincere partite senza essere Totti-dipendente.
Questo è un aspetto che è stato sempre abbastanza sottovalutato.
Lui sulla squadra lavorò molto bene ottimizzando le risorse a disposizione. Poi quando ha avuto in meno le alternative si è perso.
Non credo che Adriano l'abbia chiesto lui.
Ma era pure una Roma nel pieno di un passaggio societario,di giocatori che a metà campionato non avevano garanzie di rinnovo e se ne volevano andare e altri al capolinea per limiti di età..altro che codice di disciplina!
Roma che al secondo anno Ranieri prima di lasciare cmq portò in semifinale di Coppa Italia vincendo il quarto a torino e agli ottavi di champions league.
Avrei voluto vedere zeman e luis enrique in quel marasma.
jandileida23
00lunedì 13 maggio 2013 13:35
In un girone insidiosissimo co' Basilea e Cluj.

Zeman avrebbe litigato co' tutti e LE se sarebbe buttato da ponte Milvio. Ma non è che allora a Ranieri devono essere dati meriti che non ha.

Io capisco riconoscergli alcuni meriti ma appunto è un allenatore che va bene per ottimizzare, per mettere insieme i cocci (che è pure un merito, eh) ma quando c'è da costruire o vincere o raccogliere i frutti tutti, e dico tutti, si rivolgono ad altri sportelli perchè ha un'idea di calcio che andava bene nel paleozoico. Tipo Hodgson.
giove(R)
00lunedì 13 maggio 2013 15:14
eh ma mica mi pare che Ennio stesse facendo l'apologia del più grande allenatore di calcio della storia....

ha detto solo due cose.
mi pare che casomai sia jandi a "non perdonargli nulla".

a me le posizioni mi sembrano chiare, da una parte c'è un "abbastanza equilibrato" apprezzamento di un allenatore dignitoso, con qualche picco persino.
dall'altra ci sia un qualcosa che non è andato giù.
si vede da come vengono enfatizzati certi concetti tipo che "con la Roma doveva vincere" (ma quando ha mai vinto la Roma? e quando, provenendo da una stagione fallimentare e cambiando allenatore in corsa senza mercato e tutto il (mancante) resto? e poi... MA PUO? essere colpa di Ranieri se a Roma - Samp se magnano 8 gol e poi je viè er braccino??? in breve può uno "imbroccare il trend magico" a Roma?" risposta "si". "può uno estirpare dalla Roma in meno di un anno la PERDENZA atavica che già normalmente la Roma "normale", "di sempre", "come l'abbiamos empre conosciuta" è una squadra che poco poco vince 3 partite de fila dopo deve scajà pefforza perchè che semo matti, che se semo messi in testa...
"con la juve doveva fare il salto"... ma se erano appena arrivati dalla B con un società che hanno cambiato tutto, pure l'intonaco ai muri, perchè non era adatta....

e poi... al Chelsea gli hanno preso Petit, Gallas e Zenden... e capirai! amo detto Cerezo, Beckembauer e Garrincha...
ho capito, bella squadra, però non è che "devi vincere la champions" perchè c'hai sti tre buoni ma certo non "sto cazzo" di giocatoroni..

a Valencia poi Ranieri ha lasciato un gran ricordo e credo che poche ma poche volte hanno raggiunto certi risultati.

poi... l'allenatore ha limiti, ha detto cose assurde tipo la preparazione la fa pure il verduraio, e tante altre cose, che poi tra l'altro a Roma si accentuano, BEN SAPENDO NOI che MANCA SISTEMATICAMENTE una Proprietà SERIA.

ah.. chiaramente non lo riprenderei.
ma mi sembra che abbia fatto una deiscretissima carriera.
e nella fortuna, non ha avuto la botta di culo fino in fondo.
(che poi se pure l'avesse avuta da qualche parte, non è che bisognava incensarlo come grande tattico o altre cose di "fine calcio", perchè Ranieri, resta un Operaio del Pallone.

parlando di risultati, a Roma (perchè poi il tempo passa, propone cose e agevola paragoni e meditazioni...) tutto sommato alla fine ha fatto meglio quasi si chiunque tolti Liedholm e Capello.

jandileida23
00lunedì 13 maggio 2013 16:03
Al Chelsea appena arrivato c'aveva pure Terry e Lampard con dieci anni di meno e comunque all'epoca quei tre acquisti se non erano il top ci mancava poco. E il primo anno di Abramovich gli comprarono mezza serie A. Era una buonissima squadra, non era il Coventry. Un motivo ci sarà se ancora lo sparaculeggiano sul Tamigi.

Al Valencia è andato via lui e hanno vinto campionati e fatto due finali di coppa campioni co' Cuper, non con Michels. Pure lì ha ricostruito, ma per vincere hanno chiamato altri. Pure qua ci sarà un motivo?

Ti sei scordato Spalletti. Ranieri ha fatto una, numero una, stagione (con l'Inter che a gennaio già pensava solo alla CL, sta cosa non scordiamocela che fosse capitato in una qualsiasi stagione di Spalletti lo scudetto l'avremmo vinto a spasso): secondo me pure Ottavio Bianchi, altro gran minestraro, ha fatto di più per la Roma tra coppe italia e finali di Uefa. E quella Roma non era certo più forte di quella di Ranieri. Comunque riassumendo per me quell'anno di Roma è stato una coincidenza astrale in cui il ruolo dell'allenatore, che pure c'è certo, non va esagerato.

Ma che significa "dall'altra ci sia un qualcosa che non è andato giù"?


Sound72
00lunedì 13 maggio 2013 16:47
per carità l'Inter era di molto superiore, stavi x vincere perchè loro sono calati.
Ma tu sempre 80 e passa punti hai fatto partendo dalla terza giornata.
Quelli nn te li può ridimensionare nessuno.
E il Milan terzo a quanti punti lo hai lasciato?
Piu' una finale di Coppa dove forse iniziò a perdere il controllo della squadra.
Insomma questo in 2 anni ti ha vinto 3 derby, vinto 2 volte in casa con l'inter, battuto due volte la juve a torino, battuto il milan campione d'italia a casa sua, vinto partite coi rincalzi dei rincalzi..
Per me non si può sminuire quello che ha fatto.
Con tutto che come dice Giove ora sta bene dove sta.
Sound72
00lunedì 13 maggio 2013 17:11
e cmq per l'anno prossimo gli hanno preso Radamel Falcao..tanta minestra non la potrà fa!
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