Walter Sabatini, direttore sportivo della AS Roma, è intervenuto nella radio ufficiale del club per analizzare il momento vissuto dalla squadra. Queste le sue parole:
Cosa succede alla squadra?
"Fortunatamente mentre vi ascolto scorrono le immagini
di alcune giocate della Roma di ieri sera. Alcune sono state molto belle, ho rivisto barlumi della Roma passata
. Vedo che la Roma potrebbe ancora recuperare le sue trame di gioco offensivo e lo farà perché i ragazzi sono votati a questa idea e con loro l'allenatore. Dobbiamo avere fiducia, abbiamo un gruppo di calciatori forti che dimostreranno di esserlo centrando gli obiettivi. E' innegabile che la squadra adesso viva una sorta di frustrazione tecnica. Non vinciamo ma non perdiamo neanche, la differenza tra poter essere una cosa piuttosto che un'altra è minimale
".
Cosa serve per ritrovare la forza di prima?
"Quando le squadre vanno in difficoltà trovare le cause reali è sempre molto difficile
. L'altro giorno sono stato nello spogliatoio e il modo di guardare dei calciatori è sempre lo stesso. C'è una condizione di forma precaria ma le partite le teniamo sempre, non abbiamo mai rotto gli argini
. L'allenatore è lo stesso grande allenatore dello scorso anno
e quindi ci ritroveremo. Alcune scelte che io stesso ho fatto potrebbero essere discutibili. Ad esempio, questa squadra avrebbe avuto bisogno di un paio di zampate vincenti, basterebbe pochissimo. Io ho fatto delle scelte a gennaio che confermerei
: abbiamo preso Ibarbo e Doumbia che in assoluto sono molto forti ma magari ho sbagliato i tempi e i modi perché il primo era in via di guarigione e il secondo era in Coppa d'Africa.
Questa squadra con un po' di fortuna tecnica
sarebbe sicuramente un'altra squadra. Il campo comunque rivelerà il reale valore dei nuovi acquisti. Il Doumbia di ieri sera se fosse stato il Doumbia di quaranta giorni fa avrebbe fatto due gol".
Pjanic?
"Penso sia difficile anche per i tifosi criticare alcuni calciatori come Pjanic. Siamo abituati
a vederlo risolvere problemi con un'invenzione tecnica ma ieri lo abbiamo visto correre molto, quindi spesso perde lucidità. Dobbiamo avere fede ma anche i calciatori devono avercela. Io li vedo allenarsi tutti i giorni e arrivare sul campo di allenamento due ore prima".
Sulla preparazione atletica sbagliata.
"Magari una vittoria o una situazione favorevole ti fa correre e sentire leggero, a volte invece risultati poco brillanti ti fanno correre peggio. La condizione della squadra è sufficiente, non ci sono colpevoli,
ci manca un po' di sprint. La Roma arriverà fino in fondo centrando i suoi obiettivi".
Cosa migliorerebbe?
Vorrei che la squadra ritrovasse l'armonia tecnico-tattica che ci faceva essere una squadra raccontata da tutti. La Roma non si è accesa per una settimana ma per un anno e mezzo e in questo periodo è stata raccontata.
Se c'è un desiderio forte è quello di ritrovare leggerezza nel gioco.
L'Olimpico?
"Torneremo a celebrare le vittorie insieme alla nostra gente".
Garcia?
"Oggi compie 51 anni e non mi sembrano tanti. Spero ritrovi anche lui la leggerezza nel gioco
perché so che crede fermamente nella quadra e nei suoi giocatori".