La canzone del giorno

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lucolas999
00giovedì 2 dicembre 2010 09:50
un simpatico ritorno

E_Dantes
00domenica 5 dicembre 2010 11:59
[SM=g27995]

[SM=g27995]
lucaDM82
00domenica 5 dicembre 2010 17:46
Re:
lucolas999, 02/12/2010 9.50:

un simpatico ritorno




Una sera al circolo degli artisti c'era uno che girava con un vaso in testa...pensavo fosse matto,anche perchè era una mina vagante...poi ho realizzato.

Sound72
00martedì 7 dicembre 2010 15:18
John Lennon: 30 anni fa moriva il cantante dei Beatles
di Antonio Ranalli

Un mito di tutti i tempi. Ma anche, e soprattutto, il re dei Beatles, il gruppo musicale a cui ha dato vita insieme a Paul McCartney. Una band che ha scritto una pagina indimenticabile nella storia della musica. Musicalnews ricorda John Lennon.
Un mito di tutti i tempi. Ma anche,
e soprattutto, il re dei Beatles, il gruppo musicale a cui ha dato vita insieme a Paul McCartney. Una band che ha scritto una pagina indimenticabile nella storia della musica moderna. John Lennon, il
grande chitarrista e compositore di Liverpool, veniva ucciso a New York, l'8 dicembre del 1980. Una mano assassina, quella del venticinquenne Mark Chapman, esplose contro di lui quattro colpi. Fu l'atto finale della vita del cantante. E l'inizio di un mito che continua a brillare a trent'anni di distanza.

Nato il 9 ottobre del 1940 a Liverpool, John Lennon cominciò a lanciarsi nell'universo della musica da giovanissimo. La sua carriera, ricca di successi, subì una svolta grazie all'incontro con Paul McCartney, la spalla con cui realizzerà i maggiori successi dei Beatles. Era il luglio del 1957. Lennon non aveva ancora compiuto 17 anni. E già suonava con i Quarrymen, un piccolo complesso di cui era il leader. Quando sentì cantare McCartney decise di farlo entrare nella band senza preoccuparsi del rischio di dover condividere con lui la leadership. Fu il primo evento che segnò il loro fortunato sodalizio E che determinò la nascita dei Beatles.

Un anno dopo al gruppo, che si chiamava ancora Quarrymen, si unì George Harrison. Nel 1960 fu un compagno di John Lennon, all'Art College, lo scozzese Stuart "Stu" Sutcliffe, a divenire il bassista dei Quarrymen. Il complesso cambiò nome: nacquero, così, i Beatles.

A firmare i primi successi dei Beatles ci pensò proprio John Lennon. Fu lui a comporre, tra l'altro, "Please Please Me", nata come una ballata lenta, ma poi accelerata per renderla più commerciale. Una ballata, piena di sottintesi significati sensuali, colti dai giovani dell'epoca che ne decretarono l'immediato successo. Fu sua anche l'indimenticabile "She Loves You", con il ritornello "yeah yeah" semplice e immediato. La carriera dei Beatles, sotto la regia illuminata di Lennon e McCartney, si chiuse nel 1970, quando la band più famosa del mondo si sciolse. Una delle cause della rottura fu la relazione che Lennon intrecciò con l'artista dell'avanguardia giapponese Yoko Ono. Un legame che seguì il matrimonio con Cynthia Powell dalla quale ebbe il figlio Julian. Alla fine del 1970, John e Yoko pubblicarono i rispettivi album come solisti, entrambi accompagnati dalla formazione della Plastic Ono Band, con Ringo Starr, Klaus Voormann, Billy Preston.

"John Lennon / Plastic Ono Band" contiene, tra le altre, le canzoni "Mother", dedicata alla madre, e "Working Class Hero", un brano autobiografico e politicamente impegnato sulle origini proletarie e sull'infanzia difficile. Nel marzo 1972, la Plastic Ono Band si esibì dal vivo a New York, con Frank Zappa e i "Mothers of Invention". Il concerto trovò posto sul successivo album solista di Lennon, "Some Time In New York City" del 1972, che ha un'impostazione politica. Il disco, che ebbe ottimi riscontri di vendite in Gran Bretagna e pessimi negli Stati Uniti, si avvaleva di prestigiose collaborazioni. I rapporti di Lennon con l'industria discografica furono tumultuosi: Lennon, infatti, pretendeva la totale
autonomia e indipendenza delle sue opere, mentre i discografici non accettavano un prodotto finito a scatola chiusa.

Non solo. Lennon continuò a stupire con le sue provocazioni, come con l'album "Two Virgins", da molti ritenuto un'oscenità rivoluzionaria. Ma il compositore di Liverpool stupì soprattutto con la restituzione dell'onorificenza e del titolo di baronetto, e con le continue battaglie a favore dei comunisti. Anche i rapporti con Yoko furono turbolenti e ricchi di contrasti.

Dal settembre 1973, John Lennon e Yoko Ono, infatti, vissero un periodo di separazione. Lennon si trasferì in California con la giovane segretaria personale di Yoko Ono, May Pang. Nel 1975 i due tornarono a vivere insieme a New York. Pubblicò un ultimo album, "Rock 'n' Roll", contenente classici del rock anni Cinquanta. Dal 1975 al 1980 Lennon si ritirò dalle scene. Nel 1980 si trasferì negli Stati Uniti per registrare il nuovo album, "Double Fantasy". Album che venne pubblicato nel novembre del 1980. A John Lennon mancava ancora poco da vivere. La morte lo raggiunse l'otto dicembre dello stesso anno.


Sound72
00giovedì 9 dicembre 2010 17:32
Re:
Sound72, 27/11/2010 14.30:

si, diciamo che nei percorsi musicali ho toccato anche questo genere qualche anno fa, seppur con una conoscenza sommaria di quei gruppi che hai citato ( anche i kmfdm )..i Front 242 però li conoscevo da tempo, me li avevano fatti scoprire al vecchio black out di via saturnia diversi anni fa mentre i covenant ( che tra l'altro suoneranno pure loro a roma a febbraio mi pare ) forse essendo piu' commerciali erano già piu' reclamizzati ( dead stars [SM=g27989] ) .
Ci sono arrivato in ritardo eh, perchè io ero ancora legato a cabaret voltaire, clock dva e einsturzende neubaten,e piu' in generale all'industrial prima maniera.
Di sicuro l'esplosione dell'ebm è stata una manna per dj e discoteche rock in generale, l'elettrodark nn aveva grandi possibilità di evoluzione e poi curiosamente mentre il metal è piu' " maschilista " l'Ebm ha un seguito femminile molto piu' spiccato.
Una cosa nn mi è molto chiara dell'Ebm..ma sbaglio o c'è la tendenza a ritenerlo un genere musicale un pò di destra?
Ah pure io come look sono distante anni luce dal popolo ebm [SM=g27987]

X quanto riguarda la scena italiana forse i Kirlian Camera hanno toccato in parte l'Ebm









Jean Juc de Meyer [SM=g27993] che bestia..e che intensità..praticamente un'ora e mezza di storia dell'Electronic Body Music e dei Front242..
E_Dantes
00giovedì 9 dicembre 2010 17:50
a volte ho come la sensazione che in questo topic solo io "posto" musica del cazzo.

[SM=g27995]
Sound72
00venerdì 10 dicembre 2010 11:03
Jim Morrison esibizionista,
grazia postuma dagli Usa



Svolta a 41 anni dalla condanna per atti osceni in luogo pubblico

Dopo 41 anni dalla condanna per atti osceni in luogo pubblico durante il concerto del 1969 al Dinner Key Auditorium di Miami, e a quasi quarant’anni dalla morte, Jim Morrison verrà graziato dal Board of Executive Clemency, la commissione dello Stato della Florida che ha il potere di concedere la grazia ai condannati. L’iniziativa è stata presa dal governatore della Florida Charlie Crist. Secondo l’accusa, Morrison, ubriaco sul palco, si era calato i pantaloni, mostrando i genitali alla folla.

Una grazia che serve a riabilitare la memoria della leggenda del rock, sepolto al Pere Lachaise di Parigi. Quando Morrison fu trovato morto in una vasca da bagno nella capitale francese, nel 1971, stava ricorrendo in appello dopo aver scontato sei mesi di prigione e aver pagato la cauzione per poter rimanere il libertà. Secondo la ricostruzione dei fatti Morrison era salito sul palco ubriaco, nel mezzo di una canzone aveva inserito imprecazioni anarchiche e blasfeme, aveva lanciato al pubblico il cappello di un poliziotto e aveva lasciato che un agnello si aggirasse per il palco.

Le testimonianze però discordano sul fatto che Morrison si sia abbassato o meno i pantaloni mostrando i genitali. Secondo il tastierista dei Doors si è trattata di «un’ipnosi di massa e il fatto non è mai accaduto», ma altri testimoni hanno dichiarato di aver visto le parti intime del cantante.
----


Giustizia è fatta! [SM=g27987]
lucaDM82
00venerdì 10 dicembre 2010 14:32
Re:
E_Dantes, 09/12/2010 17.50:

a volte ho come la sensazione che in questo topic solo io "posto" musica del cazzo.

[SM=g27995]




stupiscici,posta qualcosa di veramnete alternativo [SM=g27987]
E_Dantes
00venerdì 10 dicembre 2010 14:43
Re: Re:
lucaDM82, 10/12/2010 14.32:




stupiscici,posta qualcosa di veramnete alternativo [SM=g27987]




Ma perchè, una notte a Napoli non è alternativa? [SM=g27988]
dai, se la mettono in frammenti su youtube poste le 5 ore della Cavalcata delle Valchirie.
[SM=g27988]

"accontentatevi" della Callas, per ora..

lucaDM82
00venerdì 10 dicembre 2010 19:39
Ma no,troppo serio [SM=g27985]
Sound72
00lunedì 13 dicembre 2010 12:09
Re: Re: Re:
E_Dantes, 10/12/2010 14.43:




Ma perchè, una notte a Napoli non è alternativa? [SM=g27988]
dai, se la mettono in frammenti su youtube poste le 5 ore della Cavalcata delle Valchirie.
[SM=g27988]

"accontentatevi" della Callas, per ora..




A proposito di Maria Callas..



"Non fu suicidio:Le pene d'amore non uccisero la Callas"

BOLOGNA
Il declino vocale e la scomparsa di Maria Callas, il 16 settembre 1977 nella sua casa di Parigi, non sono mai stati chiariti del tutto fino ad oggi, benché sulla morte siano state avanzate diverse ipotesi, compreso il suicidio, fermamente smentito dai domestici della cantante solo in anni recenti. Ma ora scienza e tecnologia giungono a illuminare circostanze e sgombrare il campo da false deduzioni, riducendo il campo alla medicina e alla foniatria, riprendendo diagnosi passate, sommandole a nuove ricerche e fornendo un quadro convincente.

Il grande soprano era affetto da dermatomiosite, una malattia che provoca un cedimento dei muscoli e dei tessuti in generale, compresa la laringe: di qui la discontinuità e il declino della voce che iniziarono a manifestarsi già all’inizio degli anni Sessanta. Ma la cura per la dermatomiosite è a base di cortisonici e immunosoppressori, un fatto che in simile patologia può provocare alla lunga insufficienza cardiaca: il referto ufficiale, che alla morte della Callas parlava di arresto cardiaco, non è quindi un paravento, ma la conseguenza estrema della malattia muscolare.

A riprendere gli elementi e saldarli insieme sono stati due foniatri, Franco Fussi e Nico Paolillo, che hanno presentato gli esiti della ricerca all’Università di Bologna, nell’ambito di una tavola rotonda organizzata da Marco Beghelli per Il Saggiatore Musica- e dedicata all’analisi scientifica del fenomeno Callas. Il punto di partenza era verificare con strumenti moderni le registrazioni della Callas, in studio ma soprattutto dal vivo, per accertare cosa fosse realmente cambiato nella sua voce fra gli anni Cinquanta, periodo di massima espansione e floridezza vocale, agli anni Sessanta, quando la voce iniziò a mostrare crescenti problemi di passaggio e registri disomogenei, sino ai difficili concerti dei primi anni Settanta. Registrazioni degli stessi brani in anni diversi sono state sottoposte ad analisi spettrografica, dalla quale è emerso che nel periodo ultimo il registro della Callas era diventato mezzosoprano: di qui l’innaturalità delle note acute, fattesi più dure e sgradevoli.

Ma Fussi, uno dei foniatri più importanti, ha analizzato insieme a Paolillo anche gli ultimi video della Callas, da cui emerge evidente il cedimento muscolare, poiché la cassa toracica non si espande nelle prese di fiato, alle quali corrisponde invece uno scorretto alzarsi delle spalle e, soprattutto, una forte contrazione dei muscoli deltoidi, mezzo altrettanto scorretto per sostenere il canto. Su questa base ha ricevuto quindi nuova e probabilmente definitiva luce la diagnosi della dermatomiosite, formulata dal medico Mario Giacovazzo che visitò la cantante nel 1975 ma rivelò il segreto solo nel 2002.

Fussi e Paolillo hanno ulteriormente indagato il quadro clinico connesso alla patologia, fino alle conseguenze estreme dell’arresto cardiaco. In questo modo hanno da un lato tolto di mezzo in maniera inequivocabile l’ipotesi dei barbiturici e dall’altro, in termini artistici, verificato come il declino dell’icona novecentesca del canto non sia da attribuire all’eccesso di sforzo vocale o a cause esterne, vale a dire alle tensioni emotive e mondane legate al rapporto con Aristotele Onassis. Sposata con l’industriale veronese Giovanni Battista Meneghini, la Callas ebbe una relazione con l’armatore greco dall’estate del 1959, dando alla luce un figlio che morì nell’aprile del 1960 poco dopo il parto. La Callas, che nel frattempo si era separata da Meneghini, fu poi lasciata da Onassis, che nel 1968 sposò Jacqueline Kennedy.

Un rapporto vi è però fra il declino e il voluto dimagrimento che nel 1954 fece perdere alla Callas trenta chili, con un metodo ancora ignoto, visto che nessuno è mai stato in grado di capire se la cantante avesse davvero ingerito la Taenia solium, il verme solitario. Fussi e Paolillo hanno ricordato, anche sulla base di casi recenti, come la perdita di peso comporti un minor sostegno fisico dell’apparato vocale e una minore omogeneità dei registri. Anche sulla base di queste osservazioni hanno chiarito il famoso episodio che vide la Callas interrompere la prima della Norma di Bellini all’Opera di Roma il 2 gennaio 1958, mandando a casa dopo il primo atto anche il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi.

Il Quirinale la prese come un affronto, si parlò dimalore o di capriccio della diva. I foniatri si sono adesso presi la briga di analizzare in modo spettrografico il nastro d’archivio di quella rappresentazione, dopo averlo fatto ripulire dai numerosi disturbi. Ebbene, è il documento di una voce affaticata e diseguale nei differenti registri, non più controllati come prima. Non era una capriccio, la Callas stava davvero male, aveva la tracheite e i muscoli stavano forse già cedendo: il declino era iniziato.



Sound72
00lunedì 20 dicembre 2010 18:29
3 giorni fa è scomparso in California Don Van Vliet in arte Captain Beefheart,la spalla di Frank Zappa..

Leggendo su un sito specializzato pare che Obama abbia ritrovato ultimamente una copia di Trout Mask Replica negli scantinati della Casa Bianca in mezzo ad altri vinili storici in quella che una volta era la " discoteca Nixon ".. [SM=g27985]

RIP

lucaDM82
00martedì 21 dicembre 2010 15:06
lucolas999
00mercoledì 22 dicembre 2010 11:46
Sound72
00martedì 28 dicembre 2010 20:16


un pò di inverno new wave

Sound72
00venerdì 7 gennaio 2011 11:30
Addio a Mick Karn: morto lo storico bassista dei Japan
Lutto nel mondo della musica per la scomparsa di Mick Karn.



L’ex bassista dei Japan è morto all’età di 52 anni mercoledì 5 gennaio nella sua casa a Londra, a causa di un tumore diagnosticatogli nel giugno 2010, già in fase avanzata.

Il musicista cipriota -- naturalizzato britannico -- è noto sopratutto per fatto parte dei Japan, uno dei gruppi più influenti della New Wave inglese della fine degli anni ‘70, guidati dalla figura carismatica di David Sylvian. All’interno della band non disdegnava dilettarsi anche alle tastiere, fiati e percussioni.

Mick Karn, al secolo Anthony Michaelides, considerato uno dei più dotati e originali bassisti della musica britannica a cavallo fra gli anni ’70 e ’80, è morto ieri nella sua casa londinese, circondato da famigliari e amici, dove era giunto qualche giorno fa, dopo essersi sottoposto all’ultimo ciclo di cure.

Per sostenere il musicista nelle spese richieste per la terapia, diversi colleghi come Midge Ure, Porcupine Tree e Masami Tsuchiya avevano tenuto diversi concerti benefici. L’ultimo dei quali si è tenuto il 4 settembre in Italia a Caerano di San Marco (Treviso) con la partecipazione di Alice e Aldo Tagliapietra. I fondi raccolti dall’appello hanno permesso a Mick e alla sua famiglia di tornare a curarsi a Londra.

Nel 1982 i Japan si sciolsero e lo stesso anno Karn pubblicò un album solista intitolato “Titles”. Nel 1984 è uscito invece “The Waking Hour”, disco realizzato in collaborazione con Peter Murphy dei Bauhaus e accreditato col nome di Dalis Car. Un’esperienza, questa, durata poco: Mick Karn preferì infatti proseguire la strada di solista e talvolta come musicista turnista per altri artisti.

Nella sua carriera, all’insegna della sperimentazione, aveva collaborato fra gli altri con Peter Murphy, David Torn, Midge Ure, Kate Bush, Joan Armatrading e Ryuichi Sakamoto.

Subito dopo l’annuncio della sua morte, sul suo sito ufficiale e sul suo profilo Facebook è stato pubblicato il seguente messaggio:

«Chiedete a qualunque bassista chi siano i suoi bassisti preferiti e probabilmente tra questi sarà compreso Mick Karn. Molti infatti hanno intrapreso la carriera di bassista grazie al suo modo di suonare. In Giappone lo hanno definito “the God of bass guitar”, la sua influenza musicale è indiscussa, ha cambiato il modo di ascoltare e suonare il basso per le generazioni a venire».
.......
che dire..mi spiace davvero..

uno dei tanti gioielli al basso..

E_Dantes
00mercoledì 12 gennaio 2011 13:21
lucaDM82
00mercoledì 12 gennaio 2011 14:24
johnny cash - hurt (n.i.n. cover)
lucolas999
00mercoledì 12 gennaio 2011 16:21
Re: johnny cash - hurt (n.i.n. cover)
lucaDM82, 12/01/2011 14.24:





bellissima [SM=g28002]
Sound72
00giovedì 13 gennaio 2011 09:48


ogni tanto spunta fuori [SM=g27985]
lucaDM82
00giovedì 13 gennaio 2011 12:14
Re: Re: johnny cash - hurt (n.i.n. cover)
lucolas999, 12/01/2011 16.21:



bellissima [SM=g28002]



Pensa,l'avevo scoperta qualche anno fa tramite una pubblicità.


lucolas999
00giovedì 13 gennaio 2011 12:22
comunque è gradevole tutto l'album di Johnny Cash da cui è tratta , sono tutte cover , l'ho portato con me in vacanza , è un bel disco da viaggio .
Insieme alla mitica compilation SPQR [SM=g27987]


[SM=g27988]


PS la prima volta che conobbi Johnny Cash fu quando interpretò la parte dell'assassino in una puntata di Colombo. Il personaggio tra l'altro era come lui un cantante country , con problemi di droga e relazioni con donne giovanissime .
Praticamente ha interpretato se stesso
lucaDM82
00giovedì 13 gennaio 2011 12:24
'sta compilation com'è? [SM=g27985]
lucolas999
00giovedì 13 gennaio 2011 12:26
Re:
lucaDM82, 13/01/2011 12.24:

'sta compilation com'è? [SM=g27985]




gajarda ! [SM=g27987]
lucaDM82
00giovedì 13 gennaio 2011 12:34
PJ l'hanno coverizzata in molti.
A proposito di cover,ci fu un disco tributo per i DM in passato,"for the masses".Parteciparono Smashing Pumpkins,Rammstein,Hooverphonic,Cure,Deftones e diversi altri gruppi.
BeautifulLoser
00giovedì 13 gennaio 2011 21:01
Re:
lucaDM82, 13/01/2011 12.34:

PJ l'hanno coverizzata in molti.
A proposito di cover,ci fu un disco tributo per i DM in passato,"for the masses".Parteciparono Smashing Pumpkins,Rammstein,Hooverphonic,Cure,Deftones e diversi altri gruppi.




molto bella anche quella di marilyn manson.
BeautifulLoser
00giovedì 13 gennaio 2011 21:30
Re:
lucaDM82, 13/01/2011 12.24:

'sta compilation com'è? [SM=g27985]




non è una compilation.

è il quarto album con la american recordings di rick rubin: american iv: the man comes around, del 2002.

ecco la tracklist.
http://en.wikipedia.org/wiki/American_IV:_The_Man_Comes_Around

nal 1994 rubin ha ripescato un cash finito nel dimenticatoio e, negli ultimi anni della sua vita, lo ha rilanciato come un razzo con quegli album, facendolo collaborare con musicisti degli anni 90 (glenn danzig, beck, sheryl crow, chris cornell, tom waits, nick cave) e proponendolo ad un pubblico all'epoca giovanissimo che lo ha accolto con molto entusiasmo.

gli album sono:
1994: american recordings
1996: unchained
2000: american iii: solitary man
2002: american iv: the man comes around
postumi:
2006: american v: a hundred highways
2010: american vi: ain't no grave

i primi quattro album sono fantastici e su ognuno di loro ci sono parecchi gioielli da scoprire.
cito solo: the beast in me, thirteen, rowboat, rusty cage, one, the mercy seat e appunto hurt e personal jesus.
giove(R)
00giovedì 13 gennaio 2011 22:08
Re: Re:
BeautifulLoser, 13/01/2011 21.30:



rusty cage.




mitica. praticamente rispecchia senza bisogna che usi parole il mio concetto di musica preferita.
potenza, armonia, melodia.
posto che la musica mi piace (quasi) tutta, quella dice tutto dei miei gusti in 4 minuti.

e poi per chiunque abbia preso un microfono in mano, anche se mezzo seriamente, Chris Cornell è un mito e basta.
e Bad Mother Finger è un Albumone. anche Slaves and Bulldozer è un'altra che mi fa sballare.
la differenza è che mentre a Rusty Cage "ci arrivo", con Slaves and Bulldozer niente da fare su quegli acuti là.

pS. caricatemele please. che c'ho un browser vecchio qua da casa e non me la fa "trasportare".

PSS. se quello che dice Loser è quello ceh penso io, lo conobbi in un locale di Berlino qualche anno fa. il locale si chiamava lo Zapata ed era puro berlinese, metallo, ruggine, arredamento post industriale... e poi c'era un Drago di metallo sopra la porta di ingresso (molto in alto) che sputava fuoco al comando del barista dietro il bancone.
faceva strippare chiunque entrasse sto fio de na...

edit-
si è quello là (preciso che conobbi la versione naturalmente). non l'artista.
lucaDM82
00giovedì 13 gennaio 2011 22:24
Cornell è un grande artista. [SM=g28002]
Mi piace pure la cover che ha fatto di Billie Jean




rusty cage
BeautifulLoser
00venerdì 14 gennaio 2011 01:42
Re: Re: Re:
giove(R), 13/01/2011 22.08:




mitica. praticamente rispecchia senza bisogna che usi parole il mio concetto di musica preferita.
potenza, armonia, melodia.
posto che la musica mi piace (quasi) tutta, quella dice tutto dei miei gusti in 4 minuti.

e poi per chiunque abbia preso un microfono in mano, anche se mezzo seriamente, Chris Cornell è un mito e basta.
e Bad Mother Finger è un Albumone. anche Slaves and Bulldozer è un'altra che mi fa sballare.
la differenza è che mentre a Rusty Cage "ci arrivo", con Slaves and Bulldozer niente da fare su quegli acuti là.

pS. caricatemele please. che c'ho un browser vecchio qua da casa e non me la fa "trasportare".

PSS. se quello che dice Loser è quello ceh penso io, lo conobbi in un locale di Berlino qualche anno fa. il locale si chiamava lo Zapata ed era puro berlinese, metallo, ruggine, arredamento post industriale... e poi c'era un Drago di metallo sopra la porta di ingresso (molto in alto) che sputava fuoco al comando del barista dietro il bancone.
faceva strippare chiunque entrasse sto fio de na...

edit-
si è quello là (preciso che conobbi la versione naturalmente). non l'artista.







tacci tua, giò! [SM=g27989]
sei stato al "tacheles" sull'oranienburger straße? un locale storico. ha addirittura un articolo nella parte *italiana* della wikipedia.
c'ho mandato anche mia nipote che è partita proprio lunedì con il ragazzo per farsi una settimana di berlino.
abitavo a 300 metri dallo zapata, praticamente all'incrocio torstraße/borsigstraße, e difronte all'epoca c'era la mitica white trash fast food bar (posto mooolto più estremo dello zapata, ma che adesso si è trasferito sulla schönhauser allee).


ecco invece rusty cage di johnny cash (che era già morto quando sei stato a berlino)


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