Re: Re: Re: Re:
Sound72, 29/07/2010 12.56:
si, Fred Sonic Smith degli MC5 il marito.."Frederick" e anche Richard Sohl mi pare..rammarico mio x nn esserci andato..anche perchè il Teatro di Ostia Antica è anche un bel posto x concerti..
spero abbia fatto Free Money e Pissing in a river ..immagino cosa poteva essere negli anni '70 con RIchard Hell e Tom Verlaine..
infatti. ma anche il fratello e l'amico fotografo robert mapplethorpe, tutti nel giro di pochissimo tempo.
e invece no. non te lo puoi immaginare. anzi, dal punto di vista musicale magari te lo puoi immaginare, ma l'atmosfera era unica.
settembre 1979. l'italia era un casino. praticamente uscivi politicizzato già dalle elementari. nel 1971 tumulti al vigorelli durante il concerto dei led zeppelin, nel 1975 al palasport di roma durante il concerto di lou reed, nel 1977 poi la molotov contro santana sempre al vigorelli. anarchici, autonomi, autoriduzionisti. bombe, spari, un gambizzato al giorno. il resto (anni di piombo, strategia della tensione, l'anonima sequestri, ecc. ecc. ecc.) è storia. all'epoca andare ad un concerto non era una cosa normale, era un'impresa, e in quel caso era una spedizione sull'orlo di un vulcano incandescente.
patti smith venne in italia per due concerti: bologna e firenze, e, come già dissi, è stata la prima dopo due anni di assenza di musica dal vivo sulla penisola.
si dice che abbia venduto circa 60.000 biglietti per entrambe le date, ma gli imbucati erano legione, te lo garantisco. soprattutto al comunale di firenze, dove il concerto chiuse il festival dell'unità. c'erano minimo 60.000 all'appello. il servizio d'ordine lo facevano studenti con la pistola in mano. si sapeva che la smith, pur essendo un'acerrima critica degli states, durante i concerti aveva l'abitudine di stendere una bandiera statunitense sul palco (era il fratello che si curava dello "star spangled banner"). c'erano state minacce di morte, di bombe, di assalti, di casini. "non lo fare, si scatenerà l'inferno", sembra che l'abbiano implorata. e si dice che lei abbia risposto: "allora scateneremo l'inferno".
durante quel concerto, come sempre lunghissimo, durato più di tre ore, con sei bis tra cui anche l'inno americano, è successo di tutto. si è stati per tre ore sull'orlo della possibile catastrofe, dell'eruzione vulcanica appunto.
ma al comunale c'era un vulcano solo. quel filo di donna ha gestito alla perfezione tutte le contestazioni e i tentativi di alcuni gruppetti di impadronirsi della situazione, e nello stesso ha dato tutto. assolutamente tutto. si è rovesciata come un guanto quando te lo sfili dalla mano. bruciava. sembrava un reattore nucleare che si consumava con la velocità di una candelina su una torta di compleanno.
è stato il suo ultimo concerto per sedici anni.
l'estate dopo, a giugno, c'è stato bob marley, prima a torino (mentre si compiva la strage di ustica), poi a milano davanti a più di 100.000. cinque settimane dopo c'è stata la strage di bologna che ha definitivamente chiuso un'epoca.
(l'ancona-chiasso l'ho preso un giorno prima, il primo di agosto, per andarme in vacanza da mia nonna in germania. un anno dopo me ne sono andato.)