Re: Re:
Sound72, 02/05/2020 20:54:
il periodo con Alan Wilder resta il migliore per me.
Sicuramente.
Martin Gore compositore e Alan Wilder arrangiatore, i DM fino a songs of faith and devotion sono stati il mix di due ragazzi geniali e innovatori.
Wilder poi era un signor musicista, completo, suonava tutti gli strumenti, al devotional tour suonò anche la batteria.
Un perfezionista del suono, era quello che si sbatteva in studio.
Diversi anni fa fu ospite al Circolo degli Artisti, insieme al papà dei DM daniel miller (il fondatore della loro casa discografica storica, La Mute) e a uno dei produttori della scuderia, gareth jones.
Suonò qualche pezzo dei DM e del suo storico progetto parallelo "Recoil", oltre a qualcosa che aveva prodotto per i Nitzer Ebb.
Fu una bella serata di musica elettronica.
Purtroppo arrivai solo per l'inizio del concerto, lui era stato là tutto il pomeriggio all'aperto a firmare autografi, non me l'aspettavo.
Wilder aveva di recente accompagnato Martin Gore che cantava somebody in occasione di una serata benefica, e proprio al circolo degli artisti alla domanda della reunion di cui fantasticavamo rispose "mai dire mai" ma poi la cosa sfumò.
Il suo percorso mi ha sempre ricordato quello di Battisti, entrambi a un certo punto sono usciti di scena per fare musica sperimentale.
Comunque il primo album post Wilder, Ultra, resta uno dei migliori.