Orgojoni romanisti

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giove(R)
00giovedì 16 novembre 2017 15:43
io ho tifato contro l'Italia. Quella di Sacchi che inspiegabilmente ritenne che tra Carboni, Giannini, ecc, NESSUNo dei nsotri meritasse la nazionale a USA 94.
Io se non ho giocatori della Roma in nazionale "non mi sento rappresentato".
Magari ne riparleremo quando ci sarà un calcio più pulito, meno velenoso. Magari adesso con il VAR, quando chissà, riusciranno a farmi scrollare di dosso l'idea dei "soli contro tutti e massacrati da tutti".
Se devo vivere in un campionato dove ci hanno storicamente ammazzato, e poi, per giunta (sempre ricordando che la Roma ha COSTANTEMENTE qualcuno da nazionale italiana, lo ha sempre avuto in quanto squadra da decenni al vertice del calcio nazionale) mi sfanculi, io divento tuo nemico.

A USA 94 l'Italia la seguii, distratamente, tifando un po' si, ma come uno può voler bene a una ex che ti ha lasciato facendoti I DANNI VERI... poi la rincontri 3 anni dopo e te puoi pure rifartela una fregata.
Magari a schiaffoni in faccia e a pecora con un piede in testa e quant'altro.
Da zoccola qual è, i bacetti non più.

Così finii per vivera la finale tifando il Brasile di Aldair.
Certo... poi al cuore e al sangue non si comanda e al fischio finale mi assalì una sensazione di merda. Ma tant'è.

Ed è andata così pure a Francia 98.
Sempre quel misto di odio amore.

Poi vivo anche altre emozioni.
Ad esempio, e qui si vede tutto che non sono laziale, a me le lacrime di Bffon mi hanno fatto venire un magone li per li....
altro che i laziali che nel 2000 festeggiarono perché avevano visto piangere Totti.
Io la Juve la detesto (e dall'altra parte come sapete, per altre prerogative, la ammiro e la prendo a modello), ma un Campione vero, che il cuore lo ha e lo ha messo e ha dato tutto, io non lo tratterò mai così.

Infine un assunto e un'ammissione.
Il "mio" primo successo calcistico (da spettatore/tifoso) fu proprio l'Italia nell'82.
Quello lì fu il momento in cui (purtroppo) diventai appassionato malato di calcio.

Emozioni fortissime, poi (pensa che inculata, come il "pollo" a poker che lo fai imbocca per un paio di mani e poi lo spenni) la Roma nell'83.
Poi, subito appresso ho capito come sarebbe andata e in che situazione mi ero cacciato.

Detto ciò, la Nazionale, in certi casi mi ha provovato delle tensioni, dei pensieri, dei mal di pancia pre e post partita, ecc. paragonabili alla Roma in certi momenti topici.
Ma ripeto, sempre se ci sono romanisti.
Ricordo il 2006. Comprai il libro di Totti in cui raccontava l'infortunio, feci l'abbonamento a SKY, e la mattina della partita lasciavo il libro (letto in cinque minuti) sul letto e prima di chiudere la porta per andare in ufficio gli dicevo "Forza Capitano".

però ecco... sempre se c'è dentro la Roma sennò non è mai la stessa cosa.
giove(R)
00giovedì 16 novembre 2017 15:51
Re:
jandileida23, 16/11/2017 15.37:

ahaha sì ma il video de Pippo Franco l'hanno rimosso mesà, non l'ho trovato.




io l'ho visto su techetechetè qualche anno fa
Sound72
00giovedì 16 novembre 2017 15:52
Io a Usa 1994 iniziai con un "mezzo"tifo contro Sacchi per le convocazioni..che prese corpo quando tolse Baggio contro la Norvegia dopo espulsione di Pagliuca.

Poi dev dire che dal gol di Baggio alla Nigeria, anzi dall'espulsione ridicola di Zola in quella partita mi scattò un'appassionamento forte. M'aggrappai a Baggio in quei mondiali.
Senza avere comunque particolare risentimento per i giocatori di Milan e Parma che comunque all'epoca bene o male stimavo.
Sound72
00giovedì 16 novembre 2017 15:52
Io a Usa 1994 iniziai con un "mezzo"tifo contro Sacchi per le convocazioni..che prese corpo quando tolse Baggio contro la Norvegia dopo espulsione di Pagliuca.

Poi dev dire che dal gol di Baggio alla Nigeria, anzi dall'espulsione ridicola di Zola in quella partita mi scattò un'appassionamento forte. M'aggrappai a Baggio in quei mondiali.
Senza avere comunque particolare risentimento per i giocatori di Milan e Parma che comunque all'epoca bene o male stimavo.
giove(R)
00giovedì 16 novembre 2017 15:54
no no per me Sacchi e il suo ostracismo verso la Roma RAUS
Giacomo(fu Giacomo)
00lunedì 20 novembre 2017 07:31
« La Roma che si difende e stringe i denti ci scaraventa nel vortice emotivo più coinvolgente, all’ennesima verifica del campo. La squadra padrona di se stessa e delle situazioni non porta riguardo e prende a spinte l’avversario, lo prende a pallonate come quel gioco con le palle di pezza contro i bersagli mobili, quelli delle vecchie giostre dell’Eur. Sfonda plessi solari, sbecca costole. Ha la barba incolta di portiere, centrale e mediano, è virile e prepotente.»

Dario Dotto Bersani (in Cagnucci)
ShearerWHC
00lunedì 20 novembre 2017 09:50
Zam Zam Tung Tung ci sta bene in mezzo
lucaDM82
00lunedì 20 novembre 2017 11:10
A me piaceva dei ct vecchi solo vicini e in parte zoff.
Sacchi no x i motivi di giove,c.maldini persona in gamba ma non gli perdonai totti non convocato nel 98. Trap anche lui brava persona ma come allenatore dell'italia fu un flop. Lippi e prandelli sempre detestati,peggio il secondo). Ventura un idiota a 360. Conte ok. Donadoni era acerbo,fu raccomandato.
Giacomo(fu Giacomo)
00sabato 25 novembre 2017 12:57
Ciardi non vuole essere lasciato indietro.
Da qui a «la Roma è difficilmente migliorabile» il passo è brevissimo.
La Roma sarà alla percentuale del 76,8% mentre il Napoli è al 99,8%. Eccetera.

«Nessuno può crescere quanto la Roma. Ciò non significa che la squadra di Di Francesco farà il vuoto dietro di sé entro febbraio ma che, rosa alla mano, nonostante la sfortuna di Karsdorp, essere stati per tre mesi al passo di chi insegue lo scudetto, non potendo contare su chi è stato acquistato per sostituire una delle attuali star della Premier League (Salah), ossia Schick, e su uno dei migliori tre terzini sinistri della passata stagione, Emerson Palmieri, è innanzitutto un ulteriore riconoscimento al lavoro del tecnico giallorosso, e offre indicazioni precise su quanto i giallorossi possano migliorare ulteriormente in termini di competitività. Il turnover ha già rappresentato un’arma sfruttata in modo eccellente. Due innesti per i due terzi di stagione che mancano, aprono prospettive interessanti. Il Napoli in estate ha perso una grande occasione, limitando il mercato a Mario Rui e Ounas. Doveva fare di più. Sta dando il massimo, per rendimento in rapporto al potenziale rasenta il 100%. Difficile chiedere di più. L’Inter ha il vantaggio di non avere le coppe ma Spalletti è “costretto” a mandare in campo sempre gli stessi undici, e guai se un difensore centrale o il super bomber Icardi si beccano un raffreddore. E non è un caso se agli acquisti contraddittori Dalbert e Cancelo si facciano preferire D’Ambrosio e Nagatomo, gente da usato più o meno sicuro. La Juventus è l’incognita. L’unico acquisto estivo da promuovere è al momento Matuidi. Solido, affidabile, non c’erano dubbi. Howedes finalmente pronto va testato, avendo ahilui stretto amicizia coi guai muscolari. Douglas Costa a fatica sta prendendo confidenza con l’Italia. Bernardeschi per ora continua a far parlare di sé per i tanti (troppi?) soldi che ha fatto spendere per il cartellino. Forse il vero uomo in più sarà Pjaca, cavallo di razza, massacrato nell’ultimo anno dalla sfortuna.
Schick ed Emerson Palmieri danno la sensazione di avere soltanto bisogno di trovare il ritmo partita. Anche per far respirare Kolarov e Dzeko, due colonne di una Roma che in estate metteva d’accordo tutti su un aspetto, quello della rosa completa. In ogni reparto. Forse più di ogni altra squadra da vertice
jandileida23
00sabato 25 novembre 2017 15:20
Il Napoli al 100% so' tre anni che ce lo ripetono: è proprio il cavallo di battaglia, tipo il Nessun Dorma de Big Luciano.
Sound72
00sabato 25 novembre 2017 17:24
E'bello leggere che la Roma è na certezza e la Juventus un'incognita.

A parte questo mo se so scatenati dopo che Di Francesco ha parlato del giocatore che salta l'uomo come identikit di quello che potrebbe servire alla Roma.
No perchè quando è stato preso Schick pareva che Mahrez era stata na mossa pe svià l'attenzione..che manco era stato cercato praticamente [SM=x2478856]
Poi a forza di conferme oneste sia di Monchi che di DI Francesco è ritornato uno che sì volevamo prende ma che era il Leicester che aveva deciso in maniera incomprensibile de non vende.
A me comunque quello che me fa sorride è l'equazione : soldi ce stavano pe prende Mahrez, non è dipeso da te...la prova è che poi hai preso Schick. [SM=x2478856]
Che me pare veramente la banalità piu' telefonata possibile perchè un conto è se te li chiedono tutti inieme 40 milioni, un conto se li devi versà in 3 anni cotremila variabili de bonus ed eventuali rivendite.
Sound72
00sabato 2 dicembre 2017 10:30
Re:
Giacomo(fu Giacomo), 25/11/2017 12.57:

La Juventus è l’incognita. L’unico acquisto estivo da promuovere è al momento Matuidi. Solido, affidabile, non c’erano dubbi. Howedes finalmente pronto va testato, avendo ahilui stretto amicizia coi guai muscolari. Douglas Costa a fatica sta prendendo confidenza con l’Italia. Bernardeschi per ora continua a far parlare di sé per i tanti (troppi?) soldi che ha fatto spendere per il cartellino. Forse il vero uomo in più sarà Pjaca, cavallo di razza, massacrato nell’ultimo anno dalla sfortuna.
Schick ed Emerson Palmieri danno la sensazione di avere soltanto bisogno di trovare il ritmo partita. Anche per far respirare Kolarov e Dzeko, due colonne di una Roma che in estate metteva d’accordo tutti su un aspetto, quello della rosa completa. In ogni reparto. Forse più di ogni altra squadra da vertice




Lo Sborone da Anzio.
Certo che a questi manco 6 scudetti consecutivi hanno insegnato qualcosa.


Giacomo(fu Giacomo)
00sabato 2 dicembre 2017 10:43
«Il campionato italiano è quella cosa che si gioca a 20 squadre e alla fine vince la Juventus.» (semi-cit.)
giove(R)
00lunedì 4 dicembre 2017 12:00
Comunque Bernardeschi al momento è un bel pippandero inconcludente eh?
per me al momento non avvicina manco Benny Carbone.
Insomma, rispolverando un mio vecchio modo di dire: troppi panini deve magnà ancora.
Giacomo(fu Giacomo)
00lunedì 4 dicembre 2017 12:07
Spalletti non mi preoccupa. Arriverà il solito marzo che rovinerà quanto di buono fatto prima di allora. E' nella natura delle cose (GABRIELE ZIANTONI, Tele Radio Stereo, 92.7)

c'è l'iconcina del grattamose li cojoni?
Sound72
00venerdì 15 dicembre 2017 18:23
LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Nel sentimento codificato dagli uomini esiste il colpo di fulmine, quello che ti lascia secco, che ti ruba l’anima al primo sguardo e che invece delle farfalle nello stomaco ti piazza alla stessa altezza una cavalcata di cavalli purosangue. Ed esiste l’amore a rilascio prolungato. Quello che richiede tempo, più ragionato. Non estemporaneo e meno irruente.

Al tempo delle medie c’era la biondina o la brunetta tutta pepe che faceva girare la testa dal primo minuto del primo giorno di scuola. E c’era la compagna di classe meno appariscente, più votata ai libri che alla socializzazione. Quella di cui, se la notavi, evidenziavi qualche imperfezione in più nei lineamenti, alla quale pensavi che al massimo avresti chiesto una dritta durante il compito di matematica. Poi col passare delle settimane scoprivi che avevate degli interessi extra scolastici in comune, che parlarci durante la ricreazione non era poi malaccio anche perché i discorsi andavano oltre i pettegolezzi sulla festicciola in casa di quello del penultimo banco. Affinità, condivisione, e una volta scoperto che quelle che pensavi fossero imperfezioni altro non erano che virtù di una bellezza non stereotipata, eri fregato. Perché avevi una cotta per lei.

Eusebio Di Francesco è la compagna di classe che esce dall’ombra. Quella che “chi? Lei? No, io ho perso la testa per la reginetta della scuola”. Salvo poi scoprire di avere molti più punti in comune di quanto immaginassi. E che ti colpisce per concretezza e fascino che non ti aspettavi.

Di Francesco è la personalità per gestire calciatori di personalità. È la capacità dialettica che lo rende impeccabile in conferenza stampa e nei post partita. È la modernità semplice di un calcio che vuole imporsi sull’avversario ma che non si vuole fare imporre nulla da nessuno. Di Francesco non è il colpo di fulmine ma un sentimento che cresce. Diluito ma non annacquato. Meno veemente ma non meno intenso. Di Francesco è la compagna di classe per la quale ti prendi una cotta alla fine del primo quadrimestre. E di cui probabilmente ti innamori mentre vi scambiate gli auguri di Natale. Magari dopo una bella vittoria a Torino.

@augustociardi - In The Box

......................

Ma a Trs so tutti poeti, intimisti, parolieri che sguazzano tra Prevert e Trilussa?
L'ode a Danielino de Accattoni quando la pubblicano?


lucaDM82
00sabato 16 dicembre 2017 00:27
perchè sono tutti frustrati, si autoconvincono di essere poeti, scrittori, intellettuali con articoli (o LIBRI) di questo genere. [SM=g6112]
Giacomo(fu Giacomo)
00sabato 16 dicembre 2017 00:38
Qualcuno in privato pronuncerà la frase "a me la radio sta stretta"
lucaDM82
00sabato 16 dicembre 2017 13:43
Petrucci esaltato dal possibile esonero di zeman.
complimenti.
Giacomo(fu Giacomo)
00sabato 16 dicembre 2017 14:05
penso che se a TRS odiassero la fame del mondo con la stessa forza con cui odiano Zeman, in Etiopia sarebbero tutti obesi.
Sound72
00domenica 17 dicembre 2017 11:25
Re:
lucaDM82, 16/12/2017 00.27:

perchè sono tutti frustrati, si autoconvincono di essere poeti, scrittori, intellettuali con articoli (o LIBRI) di questo genere. [SM=g6112]




Bersani ieri mattina già era partito con l'ode alla coppia Dzeko- Schick...
ma come si marcano quei due insieme?Oh ma due fisicamente così che sanno toccare la palla?
E le marcature preventive? Oh ma è dura eh..io ho sentito parlare di "tridente dei sogni" prima della partita di ieri sera.
E'cronica la voglia de celebrà a priori.
Si passa da un eccesso all'altro.
Sound72
00lunedì 18 dicembre 2017 18:21
Semmai la Roma dovesse vincere questo scudetto, cosa a cui non credo attualmente, l’avrà vinto in quei due minuti storici, epici e infiniti contro il Cagliari (FEDERICO NISII, Tele Radio Stereo, 92.7)


[SM=x2478856] tipo il gol de Montella a Torino o Agostino che se inginocchia dopo la punizione all'Avellino.

I due minuti EPICI de Roma-Cagliari co Damato che guarda il monitor ahahah
lucaDM82
00lunedì 18 dicembre 2017 19:10
Poraccio nisii
Sound72
00giovedì 21 dicembre 2017 08:30
Comunque me rendo che l'universo romanista è davvero pieno de gente che dopo che hai perso ieri sera dice " a me nn me frega niente della coppa Italia ".." meglio nn essere andati ai supplementari così non ci siamo stancati troppo per sabato ".. "ce dice male, 17 pali! ".."vabbè ma tra passà il turno col Torino e vince sabato con la Juve voi che preferireste?"..
Lo stesso universo che voleva la stelletta della Coppa Italia..che dopo Roma-chlesea ha parlato de "scommettere sul Triplete".
Gente anche di una certà età.
Sound72
00giovedì 21 dicembre 2017 08:47
EDIT: non se possono vince tutte le partite [SM=x2478856] [SM=x2478856] [SM=x2478856]
jandileida23
00giovedì 21 dicembre 2017 08:54
Beh vabbè adesso ce sarà la rincorsona a difende tutto e tutti: scene già viste, e io me sto a grattà a pelle.

Poi leggendo le interviste varie a Di Francesco me pare che pure lui non è che abbia fatto un'analisi spietata della partita: insiste con il più determinati sotto porta ma ieri hai cominciato a giocà dopo mezz'ora per esempio.

EDIT: uno ha telefonato a Cip & Ciop e ha detto che era "estasiato dalla potenza della Roma dell'ultima mezz'ora". Pensa vincessimo mai qualcosa....
Giacomo(fu Giacomo)
00lunedì 25 dicembre 2017 08:42
« Un passato che invece non molla i giallorossi. Che non abbandona i leader di una squadra che davanti a Chiellini, Mandzukic e soci fanno ancora una volta la figura degli studenti preparati che si intimoriscono fino a non riuscire ad andare oltre una prestazione scolastica. E che unita alla superficialità con cui si è affrontata la Coppa Italia, ha trasformato la settimana della svolta in quella delle amare considerazioni. Perché dalla Coppa la Roma è fuori, e il vertice de campionato impone ora una rincorsa affannosa. Di questo passo bisogna sperare che l’anno prossimo alla Juventus squalifichino il campo in occasione della sfida con la Roma. Che nel frattempo deve anche dialetticamente reagire in modo diverso. Quando la Juventus perde partite simili, davanti ai microfoni i lineamenti di Chiellini diventano ancora più spigolosi, Allegri sbraita in livornese stretto, lo sguardo di Nedved si fa ancora più minaccioso. Ieri sera, come dopo la partita in Coppa Italia, come dopo ogni partita giocata e persa a Torino, i tesserati della Roma hanno provato ad aggrapparsi alla prestazione, promettendo di ripartire subito e di essere pronti a lavorare sodo. Una cantilena. Soprattutto se ascoltata alla fine di un match in cui i presupposti dovevano essere diversi.»

Non ci crederete ma è Ciardi. È proprio Natale. (E auguri, anzi, a noi che certe cose le pensiamo anche negli altri 364 giorni.)
lucaDM82
00martedì 26 dicembre 2017 01:51
Re:
Giacomo(fu Giacomo), 25/12/2017 08.42:

« Un passato che invece non molla i giallorossi. Che non abbandona i leader di una squadra che davanti a Chiellini, Mandzukic e soci fanno ancora una volta la figura degli studenti preparati che si intimoriscono fino a non riuscire ad andare oltre una prestazione scolastica. E che unita alla superficialità con cui si è affrontata la Coppa Italia, ha trasformato la settimana della svolta in quella delle amare considerazioni. Perché dalla Coppa la Roma è fuori, e il vertice de campionato impone ora una rincorsa affannosa. Di questo passo bisogna sperare che l’anno prossimo alla Juventus squalifichino il campo in occasione della sfida con la Roma. Che nel frattempo deve anche dialetticamente reagire in modo diverso. Quando la Juventus perde partite simili, davanti ai microfoni i lineamenti di Chiellini diventano ancora più spigolosi, Allegri sbraita in livornese stretto, lo sguardo di Nedved si fa ancora più minaccioso. Ieri sera, come dopo la partita in Coppa Italia, come dopo ogni partita giocata e persa a Torino, i tesserati della Roma hanno provato ad aggrapparsi alla prestazione, promettendo di ripartire subito e di essere pronti a lavorare sodo. Una cantilena. Soprattutto se ascoltata alla fine di un match in cui i presupposti dovevano essere diversi.»

Non ci crederete ma è Ciardi. È proprio Natale. (E auguri, anzi, a noi che certe cose le pensiamo anche negli altri 364 giorni.)



Se fosse pasqua direi che Ciardi qui sembra il ladrone che si pente in punto di morte. [SM=x2478856]

Giacomo(fu Giacomo)
00mercoledì 27 dicembre 2017 12:04
«E invece, proprio in concomitanza con il tramonto di questo 2017, nella trasferta di Torino, in quello stadio maledetto, ci ha pensato Patrik Schick a colmare un vuoto che, invece, non è mai mancato nella storia romanista. Soprattutto in questi ultimi anni, in cui si è affermata sempre di più la moda degli insulti ai giocatori della Roma. [...] La spiegazione è nella nostra storia. Perché se c'è una cosa che può andare contro la Roma, potete scommetterci che quella cosa succederà. Come se fosse una sentenza inappellabile.»

La linea della MALEDIZIONE, dal Tempo al Romanista, firmata PT
Sound72
00mercoledì 27 dicembre 2017 12:42
Re:
Sound72, 25/11/2017 17.24:

E'bello leggere che la Roma è na certezza e la Juventus un'incognita.





Questo sul PENULTIMO Ciardi-pensiero in tempi (non) sospetti.

Comunque la chiave dell'universo romanista rimane Roma-Torino di Coppa Italia, il durante e il dopo.
Un minestrone di ..SE però vinci a Torino, hai giocato meglio che col Cagliari, che ce frega della Coppa, quest'anno ce sta il campionato etc...
Niente di nuovo per quanto riguarda l'ambiente, sarebbe stato anomalo il contrario.

Ma è un minestrone in cui in parte ci è finito pure Di Francesco che umanamente rimane inattaccabile ma che se può avere un limite caratteriale, mi pare e lo sottolineo, è quello dell'orgoglionismo dell'idea iniziale.
E pure Monchi me pare un altro da pacchetta sulle spalle.

Della serie: analisi lucidissima..approccio lento, poco cattivi, poco dinamici, errori di piazzamento su angoli etc..poi però guai a puntare il dito sulla gestione delle due partite e gira e rigira alla fine esce fuori che tutto sommato col Torino non meritavi di uscire e allo Stadium non sei stato fortunato.

Quando è cosi..la crescita di questa Roma 2.0/3.0/4.0 è mooolto lenta..se tu vuoi fare un salto di qualità lasciandoti alle spalle la gestione norcinara con la regia di pallotta..beh..è in queste situazioni che me lo devi dimostrà .

Forse a volte servirebbe semplicemente uno che entra negli spogliatoi e dice..aho li avete visti quelli che avete messo sotto al derby? a agosto hanno alzato al Supercoppa e oggi sono di nuovo in semifinale di Coppa Italia.










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