Cinema

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lucaDM82
00lunedì 28 aprile 2014 20:42
quando l'ho saputo mi è dispiaciuto,bernabucci mi ricorda i film comici dell'infanzia.Tipo fratelli d'italia con boldi tifoso milanista e tanti altri.
Romanissimo e romanista tra l'altro.
RIP.
lucolas999
00venerdì 31 ottobre 2014 08:33
E che cojoni ! Ieri sera vedo ACAB e verso la fine nella caserma arriva un barilotto che dice due battute.... Galopeira [SM=g27993]
giove(R)
00venerdì 31 ottobre 2014 10:17
pure l'Oscar!
gianpaolo77
00venerdì 31 ottobre 2014 11:41
io una volta ho visto un film(una cella per due, o qualcosa del genere, una stronzata per carità...) dove recitava galopeira e pure marione(ovviamente faceva la parte de un boss carcerato...)!
jandileida23
00venerdì 31 ottobre 2014 12:27
Che cast da Mostra de Venezia
chiefjoseph
00venerdì 31 ottobre 2014 13:57
ahahahahahahah

ma che roba è? so annato a vede mò il cast del film de gianpaolo haahahahah

tiè cioccateve fallica che canta le canzoni der duce qua, va



tra l'altro, me sa che il video l'ha caricato proprio lui col suo account de youtube...nick "bakero1969", era lo stesso nick che c'aveva nel primissimo forum de retesport in cui m'ero iscritto, tipo nel 2006
lucaDM82
00sabato 1 novembre 2014 01:41
ce lo vedo bene marione in quel ruolo di boss incarcerato [SM=x2478856]
gianpaolo77
00sabato 1 novembre 2014 10:37
ah ah ah.. anvedi fallica che fa er fascistone... lo fa bene però [SM=x2478856]
il film che dicevo io è questo:
una cella in due
guardate che cast stellare...
[SM=g27994]
Sound72
00sabato 1 novembre 2014 12:49
Marione fa il cappellano del carcere..
cmq ho visto 5 minuti di trailer e nn so riuscito neanche a sorride [SM=x2478856]
gianpaolo77
00sabato 1 novembre 2014 18:30
no, nel film una cella in due marione fa la parte di un boss in carcere che se la comanda sugli altri detenuti e in particolare su galopeira che in pratica è il suo servo... come nella realtà insomma ;-)
simod4d
00lunedì 10 novembre 2014 10:33

Ho visto Interstellar di Nolan ieri, niente male davvero, se vi capita non indugiate!
keyser soeze
00mercoledì 12 novembre 2014 10:44
Re:

Ho visto Interstellar di Nolan ieri, niente male davvero, se vi capita non indugiate!




ci andrò a vederlo. Grazie.

Comunque sfrutto questa sezione per due estratti dal David Letterman Show in cui è stato invitato Kevin Spacey....un mito



lucolas999
00sabato 13 dicembre 2014 10:46
Segnalo la programmazione ai cinema space del grande lebowski il 15,16 e 17 dicembre
gianpaolo77
00sabato 13 dicembre 2014 10:54
fantastico...
per me però il cinema è off limits per molto tempo purtroppo...
che rosicata...
[SM=g28000]
giove(R)
00lunedì 23 febbraio 2015 17:27
mi stanno girando James Bond sotto l'ufficio, hanno appena scaricato l'Aston Martin, e Corso Vittorio tratto verso Tevere è tutto bloccato e transennato, fra poco arrivano Craig e Bellucci e comunque....
che cazzo di Agenti Segreti farlocchi! è pienodi gente che l'aspetta, altro che incognito!
lucaDM82
00lunedì 23 febbraio 2015 20:45
un mio amico che fa il cameriere in un ristorante al centro mi ha detto che ha avuto a cena Morgan Freeman...ma pure lui è del cast di 007?
Gran mangione...
lucolas999
00martedì 24 febbraio 2015 09:05
Settimana scorsa giravano delle scene al museo della civiltà romana. Mi so fatto una passeggiata nella speranza di spizzarmi la Bellucci ....
C'era un sacco di gente sul set , ho visto solo 2 vestiti da preti
giove(R)
00martedì 24 febbraio 2015 16:24
stasera mi sa che devono girare una megascenona: c'ho 4 Aston Martin grigio metallizzato e 4 Lamborghini arancioni parcheggiate proprio sotto la piazzetta di ingresso in ufficio... [SM=g8963]
Sound72
00giovedì 6 agosto 2015 10:04


Film riscoperto ultimamente grazie alla serie western de La7..
Solita grande colonna sonora di Morricone, grande interpretazione di Klaus Kinski e della coppia non protagonista Wolff-Pistilli, alta tensione e finale ..rivoluzionario per il genere.
Grande lavoro di Corbucci, superiore a Django per me.

[SM=g10633]
lucolas999
00giovedì 6 agosto 2015 11:59
a proposito di spaghetti western la prossima settimana mi faccio un giro dell'Andalusia .
tappa fondamentale sarà il Desierto de Tabernas dove sono stati girati quasi tutti i film di leone , c'è anche il paesello con la piazzetta rotonda del duello finale di "per qualche dollaro in più"
Sound72
00giovedì 1 ottobre 2015 18:10



da vedere
giove(R)
00lunedì 5 ottobre 2015 16:29
Re:
lucolas999, 06/08/2015 11:59:

a proposito di spaghetti western la prossima settimana mi faccio un giro dell'Andalusia .
tappa fondamentale sarà il Desierto de Tabernas dove sono stati girati quasi tutti i film di leone , c'è anche il paesello con la piazzetta rotonda del duello finale di "per qualche dollaro in più"




ci sono stato. è fico...
c'è pure il cimitero con le croci di legno di vari tizi dal nome "alla western" tipo Jack O'Leary, Jessie Olson, Billy Carson, ecc...

fortissima la scena tipo "minifilm" (con tutti gli spettatori seduti all'entrata del saloon, del barbiere, ecc), con la scena della rapina, poi dell'insegumento, la cattura, il carcere, l'evasione, e la sparatoria in paese con le controfigure colpite che volano/rotolano giù dal tetto e ti atterrano (uno me stava a cascà addosso) sulle balle di fieno.


mi ricorda un gioco che facevamo da bambini "chi muore meglio", ce lo eravamo inventato e consisteva in uno che faceva "l'uccisore" [SM=x2478856] e a turno i concorrenti partivano dichiarando l'arma con la quale volevano essere uccisi, frecce, mitra, dinamite, ecc..
e poi tuì dovevi "morire" in modo credibile. il vincitore passava a fare l'assassino.
divertentissimo.

il tutto accompagnato da sottofondi musicali western.
c'è pure il "becchino" con le bare tipiche, e un villaggio indiano con tanto di Tee-pee alla Sioux e altri nativi del nord ovest tipo Piedi Neri, Dakota, ecc.

il deserto dell'Almeria è molto suggestivo e in estate davvero "ce pòi morì stecchito".

le spiagge (mi pare di ricordare una Playa de los genoveses, e forse una de los muertos) sono molto isolate e deserte. ma tutte "schifosamente" dritte. Con piccoli laghetti salmastri e i fenicotteri rosa.
ricordo che all'entrata fornivano persino un contenitorino per cicche, cartacce, ecc. fattoa forma di cono, da appuntare a terra e usare come mini pattumiera.

Per tutte le Colt di Aguas Calientes! Che il diavolo ti porti Luco!
[SM=g8865]
giove(R)
00lunedì 5 ottobre 2015 16:30
ps. a proposito! ricordo che l'entrata al Parco Western COSTAVA UNA CIFRA!!!
lucolas999
00lunedì 5 ottobre 2015 18:25
Re: Re:
giove(R), 05/10/2015 16:29:





il deserto dell'Almeria è molto suggestivo e in estate davvero "ce pòi morì stecchito".

le spiagge (mi pare di ricordare una Playa de los genoveses, e forse una de los muertos) sono molto isolate e deserte. ma tutte "schifosamente" dritte. Con piccoli laghetti salmastri e i fenicotteri rosa.
ricordo che all'entrata fornivano persino un contenitorino per cicche, cartacce, ecc. fattoa forma di cono, da appuntare a terra e usare come mini pattumiera.

Per tutte le Colt di Aguas Calientes! Che il diavolo ti porti Luco!
[SM=g8865]



come clima m'ha detto culo per tutta la vacanza , a siviglia la settimana prima ha fatto 50° e come c'ha detto una signora che c'ha accompagnato ad un locale era "todo serrado" perchè chi cazzo gira co 50 °c ?
Io pure al deserto ho beccato al massimo 38° , sì molto suggestivo, nel villaggio western non sono entrato perchè le cose turistiche e kitsch tendo ad evitarle , piuttosto c'ho girato intorno e l'ho visto da fuori poi ho preso una stradina che s'addentrava nel deserto finchè non sono arrivato in un punto dove sceso dalla macchina e girando lo sguardo a 360° non si vedeva nulla della civiltà umana fino alla linea dell'orizzonte e si sentiva solo il rumore del vento ; quindi ispirato dal paesaggio mi so fatto un calumet della pace [SM=g7152] e vai con dios .
Sì bravo playa de los genoveses , pensa che eravamo ospiti a 4-5 km da là da un'amica che un anno fa ha sbroccato e s'è trasferita lì a san josè
giove(R)
00mercoledì 7 ottobre 2015 12:00
non sei andato a giocare a "chi muore meglio"????

ps. solo il rumore del vento prossima tappa Islanda Luco
Sound72
00mercoledì 28 ottobre 2015 09:13
L’agghiacciante immediatezza di Suburra

Il confronto non è con Gomorra, anche se il titolo fa quasi rima, né con Anime nere, con cui avrebbe più affinità di soggetto. E neanche con quell’altro film recente e sconvolgente, Non essere cattivo, in cui Ostia era l’unico paesaggio fisico e umano mentre qui è uno dei molti, per l’ambizione degli autori di raccontare tutta Roma e il potere e i meccanismi che regolano i rapporti tra crimine e politica (il parlamento, i quartieri bene con le loro case di lusso, i luoghi pacchiani della “nuova classe” degli arricchiti politicamente trasversale e le stanze del Vaticano, ma anche i palazzoni periferici, le case degli zingari malavitosi eccetera).
Il paragone va fatto con il cinema di genere italiano (e francese, e statunitense). In Italia, ma anche altrove, dove non ci sono soldi abbastanza per fare superspettacoli con supereroi, il cinema di genere si è ridotto ai due filoni dominanti del sentimental-consolatorio (l’idealizzazione di avvenimenti e sentimenti di uomini e donne che si presumono comuni, membri della piccola e media borghesia di massa) e del comicastro paratelevisivo: due generi incapaci da tempo di dirci alcunché di credibile e di illuminante, e perfino di divertente.
Il confronto è da fare con il poliziottesco degli anni settanta, e con il cinema che si diceva di sinistra degli anni ottanta-novanta, in cui si misero in vista proprio due degli sceneggiatori di Suburra, che mai faranno ammenda della loro superficialità di quel tempo, come mai ne farà una sinistra (e la sua cultura, i suoi ideali) diventata proprio allora fragorosamente di destra.
Il poliziottesco sfornò film ideologicamente più che confusi, ma tecnicamente di alto livello, narrazioni costruite con perizia che a volte, come in Fernando Di Leo o in Sollima padre, non avevano molto da invidiare ai film statunitensi e francesi degli stessi anni.
È come se Suburra ne raccogliesse la lezione e il modello, ovviamente trasferendoli in un contesto nuovo e diverso. In qualche modo, è successo che la realtà ha copiato quel cinema, e quel che lì sembrava esagerato si è dimostrato invece inferiore al vero. La banda della Magliana, la Roma capitale e la Milano berlusconiana e ciellina, la ’ndrangheta aggiunta alla mafia e alla camorra, la corruzione politica, la spregiudicatezza bancaria, la manipolazione giornalistica della realtà hanno espresso un mondo in cui basta infilare le mani per tirarle su cariche di merda, ma anche di spunti narrativi più che forti, di intrecci e brutture sulle quali i denunciatori per mestiere ricamano con la loro abituale ipocrisia e i giallisti intrecciano storie, plausibili e nere in abbondanza.
Tanti lo hanno fatto, ed era impossibile che così non fosse. Come si è detto, alcuni degli autori più in voga nella cultura “ufficiale” della sinistra dei decisivi anni ottanta-novanta figurano tra gli autori di Suburra, anche se il lavoro di Giancarlo De Cataldo è meritoriamente documentario e documentato. Pensando al loro curriculum viene da sospettare che la mano del regista sia stata decisiva, riuscendo a dar loro una sorta di nuova vitalità e credibilità, usandoli e piegandoli alle sue esigenze. Sono propenso a credere, al contrario di altri, che il merito maggiore, anche politico, dell’efficacia di Suburra dipenda dal suo regista più che dai suoi sceneggiatori.
A un certo punto del film, quando le cose precipitano e tutto sembra cambiare (novembre 2011, una crisi di governo qui enfatizzata e forse storicamente meno importante di quanto il film non dica, anche se decisiva per il vasto sottobosco che fino allora aveva trionfato), uno dei supercriminali che guidano i giochi dice gattopardescamente che sì, tutto cambierà, ma che non sarà difficile accordarsi anche con quelli che verranno dopo. Appunto.
Quella che oggi è cambiata è la coscienza del dominio e dell’universalità dei rapporti tra crimine e politica, e che l’Italia, più fragile di altri paesi nelle sue radici, ne è stata coinvolta così massicciamente da impedire per ora la nascita di un’opposizione eticamente rigorosa. Alla fine di un film in cui quasi mai si nota l’esistenza della polizia e solo alla fine, proprio alla fine, si parla di magistratura – assenti nel resto del film quanto vi è assente la sinistra – si esce con la convinzione che dietro gli orpelli e i violini e le recite e le grida, alla guida della nostra storia sia sempre in agguato, e in parte in azione, la ferocia di una decadenza inarrestabile e confusa, di cui non riusciamo a vedere lo sbocco. E che certamente il film non permette di sperare.

Sollima ha fatto una scelta registica ben precisa, coerente, portata fino in fondo. Ha i limiti di una certa compiacenza per gli effetti forti, ma questo fa parte della scelta dei colori, dell’accentuazione dimostrativa e fin didascalica che è la misura del film. Suburra è un film di genere, ma che è così insolito in questo campo, almeno in Italia, da superarne i limiti. Ha un linguaggio e una tensione, è corale ampio e complesso, è diretto con maestria e fotografato e montato perfettamente, recitato da attori perfettamente in parte; è un film la cui agghiacciante immediatezza è una lezione di regia ma anche di buona sociologia (merito primo di De Cataldo) e di buon giornalismo. Nel cinema “ufficiale” italiano questo accade molto di rado, anzi quasi mai.
www.internazionale.it/
Sound72
00mercoledì 28 ottobre 2015 14:13


simpatico il pezzo su roma-bayern durante le riprese del film


Suburra rischia di avere un seguito ancora piu' marcato di Romanzo criminale.
giove(R)
00martedì 3 novembre 2015 17:34
mamma mia che palle l'ennesimo telefilm in cui verranno rese Star delal gente di merda come criminali, mafiosi, politici corrotti e tutta la merda più schifosa.
Esattamente come è successo per quella manica di zozzoni della Banda della Magliana, con gli accendini del Freddo, o la felpa del Libanese.
O con quell'altra zozzeria di Gomorra (na zozzeria pure cinematograficamente) in cui sono dei Fichi persino degli zozzoni infami.

E giù di emulazioni da parte di una società già al degrado come la nostra, devastata dal piattume e dall'imbarbarimento di gusti, costumi e comportamenti.

daje tutti a vedè i nuovi zozzoni demmerda.
e vai cò le ferpette.
gianpaolo77
00martedì 3 novembre 2015 19:02
Invece sono ottimi prodotti, cinematograficamente parlando, fatti molto bene sia come sceneggiature che regia(per quanto riguarda gli attori ovviamente meglio quelli dei film ma c'è anche qualchd attore bravo nelle serie...)
Che poi possano produrre un rischio di emulazione e diano cattivi esempi è tutto un altro discorso, che tra l'altro secondo me è anche molto relativo, perché se sei una persona normo-dotata te vedi i film(e le serie) e li apprezzi(più o meno) ma capisci perfettamente che si tratta di finzione e che i personaggi so' degli infami pezzi de merda,
se invece sei un cerebroleso secondo me non te serve guarda' romanzo criminale o gomorra pe' invojatte a anda' a fa' una rapina o un crimine in generale...
Sound72
00martedì 3 novembre 2015 19:26
A me Suburra è piaciuto. Anzi rispetto agli altri due l'ho trovato meno romanzato e piu' attendibile.
Tutto quello che te ritrovi intorno e non vedi dentro Roma.Però lo capisci che esiste. E qualche volta ci puoi finire pure in mezzo tuo malgrado.
Poi chiaro che la trasposizione cinematografica qualcosa gonfia e accentua, altrimenti sarebbe un documentario.

Il rischio di emulazione in questi casi lo posso vedere da parte di chi già è un delinquente o ci vive a contatto. In questi casi parlerei de autoesaltazione ulteriore.
Altrimenti la nostra doveva esse na generazione de Rambo.
Il problema casomai è la mercificazione e il degrado culturale dei consumatori.
Ma pure qua..devi essere già sulla buona strada per caderci.
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