Re:
lucaDM82, 11/11/2017 10.46:
Sono semprevstato del parere che nelle partite tipo questa devi schierare subito chi gioca nelle squadre che lottano per lo scudetto e che fanno la champions,insomma gente abituata a competere.
per me non dico che è il contrario ma quasi.
Faccio il paragone con la nazionale di Vicini.
Eravamo nel girone di qualificazione agli Europei con la Svezia, che quattro anni prima sempre dagli Europei ci aveva buttato fuori.
In Svezia ci battono 1-0. Partitaccia. L'Italia, se non sbaglio, sbaglia pure un rigore. Sarà stato tipo la primavera del 1987.
Da pochi mesi avevano cominciato a giocare in nazionale tutti giocatori nuovi: compreso il Principe: l'ex under 21 più Bergomi Altobelli e Tricella, insomma, questi qui, e forse De Agostini.
Ma al ritorno (a Napoli, forse?) Vialli segna una doppietta e vinciamo 2-1: l'Italia passa.
E non è che nel frattempo Vicini ha cambiato la squadra.
Ossia, quelli che avevano cominciato il ciclo hanno portato l'Itaiia agli Europei e la avrebbe portata fuori, ma almeno con coerenza.
Non è che ha richiamato, che so, Cabrini e Bruno Conti. Ed era passato un anno e mezzo da Messico '86.
Era una squadra giovane e con relativa esperienza internazionale: Roma, Sampdoria, qualche juventino, qualche interista, ma non parliamo di giocatori navigati.
Eppure era un gruppo che è stato sfruttato con coerenza.
Questo ci si aspettava da Ventura, suppongo: che, visto che aveva lanciato molti giovani, avesse un occhio di riguardo per loro: per i Baselli, per gli Insigne, per gli El Shaarawy, per i Rugani, per i Bernardeschi, per i Verratti. Lascia stare che molti di questi manco mi piacciono: ma almeno sarebbe stata un'idea di gruppo e sarebbe bastata per arrivare davanti all'Albania (!) e per giocare contro la Svezia.
Non puoi ancora presentarti con Parolo, abbi pazienza.
È stato succube del gruppo, si è fatto divorare.
Cosa che è la prima dote che non deve avere un commissario tecnico.
Soprattutto perché era stato ingaggiato per portare avanti un progetto di rinnovamento e di identità calcistica, in attacco.
Poi finisci con De Rossi a fare il filtro (annacquato) davanti a Bonucci Chiellini Barzagli. E a puntare sui cross di Darmian dal fondo.