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Chi l'ha visto - casi irrisolti

Ultimo Aggiornamento: 12/01/2023 09:26
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08/10/2010 12:02
 
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Re: Re:
BeautifulLoser, 07/10/2010 23.24:



eh sì... forse è una trasmissione ben impostata. così com'è ben impostata la trasmissione di vespa, dato che il metro del giudizio di una trasmissione è lo share.

chi dirige "chi l'ha visto?" adesso non può far finta di niente. ogni criminalista impara da subito che in questi casi l'assassino non è il giardiniere, ma spessissimo uno di famiglia o dello stretto giro dei conoscenti. e questo lo impara naturalmente anche chi segue i criminalisti, cioè chi si occupa di cronaca nera.
la verità è che la cronaca nera e le relative trasmissioni televisive hanno un tacito accordo con il proprio pubblico e questo accordo che funziona come segue:
tu, spettatore e lettore, ti scordi ogni volta delle più banali verità della vita e di quello che hai imparato facendo esperienze dirette o indirette, ti fai ingenuo, ti svuoti di tutto, ti metti a mia disposizione; in compenso io ti intrattengo e ti faccio divertire, sbavare o raccapricciare ogni benedetta settimana, come in un film dell'orrore o in un thriller, ma con il fantastico valore aggiunto che si tratta di casi veri (o, usando una terminologia alla noam chomsky o neil postman: si tratta di una "realtà" che ti costruisco e ti interpreto come voglio io, ma fatta anche per soddisfare svariate tue esigenze).
proprio perché esiste questo accordo, il tutto non ha nulla a che fare con cinismo. anzi, è ipocrita rinfacciarlo ai media che ti servono solo ed esclusivamente quello che sei disposto a consumare.

è molto triste e devastante che la vicenda di sarah scazzi abbia avuto questo epilogo, ma c'era da aspettarselo. la donna, non importa se adolescente o matura, non importa se fidanzata, (ex)moglie o semplicemente vicina per parentela e conoscenza, che viene maltrattata, violentata e uccisa (non importa nemmeno l'ordine di successione) e troppo spesso addirittura "smaltita" o "dispersa nell'ambiente" come un rifiuto e come estrema punizione del suo rifiuto, dal "maschio" che si innalza a padrone immaginario della sua sessualità (e di conseguenza della sua vita), è un basso continuo nella cronaca nera italiana. ad occhio e croce direi che ci sono due o tre casi a settimana.
perciò sarebbe più giusto dire che si sperava che non finisse così anche questa volta ma che c'era da temere il peggio.

detto ciò, non voglio esprimere opinioni su come sono state condotte le indagini. è vero che nei casi di meredith kercher e chiara poggi sono stati commessi errori scandalosi, ma non penso che i criminalisti che hanno indagato sul caso di sarah abbiano completamente dimenticato l'abc che, come ripeto, è di guardare prima di tutto nelle vicinanze della persona scomparsa. tutto il resto è psicologia da primo anno del corso di laurea. informazioni da dare in pasto ai sciacalli delle tv per tenerli tranquilli, ma anche per far credere ai sospetti di non aver nulla da temere.
chi ha indagato sapeva benissimo che dopo una settimana senza un minimo segno di vita sarah non poteva che essere morta. si trattava di trovare l'assassino, il più presto possibile, per rispetto della vittima.

per quanto riguarda bruno vespa: se volete sputargli in faccia, occasionalmente lo trovate al bar antonini in via sabotino a prati.




dunque..nel caso di Chi l'ha Visto ci può essere stata una valutazione in termini di share negli anni alla base della scelta di modificare sensibilmente i contenuti del programma trasformandolo da semplice "Sos per persone scomparse" a trasmissione con un taglio da inchiesta su misteri italiani alla Lucarelli o risalendo indietro nel tempo alla Telefono giallo di Augias.
Devo anche dire però in questi termini un'utilità "giudiziaria " della trasmissione è stata piu' volte accertata, dal caso di De Pedis/Orlandi, a quello della famiglia Carretta, alle ricerche di Ghira il terzo del Circeo, alla setta di Varese, al caso di Elisa Claps, a via Poma. Determinando in alcune di queste vicende irrisolte la riapertura delle indagini o fornendo elementi utili se non decisivi alle stesse.
Senza considerare il risalto garantito a casi minori di scomparse insignificanti che celavano delitti particolarmente efferati.
Questo al dilà del gradimento personale che si può nn avere per la conduzione della Sciarelli.
In questo caso ho notato un peccato di gola di share per una trasmissione che cmq settimanalmente rimane anche ai margini, passata su rai 3 e da quest'anno anche offuscata dal mercoledi di calcio nazionale e internazionale.
Diverso il discorso per Porta a Porta che gioca esclusivamente sulla share in base all'evento del giorno, scelto però con oculata selezione " politica " finalizzata a imbavagliare i.. veri fatti del giorno.. come ha avuto modo di dimostrare proprio Travaglio in un libro ad hoc.
Per quanto riguarda le indagini le mie perplessità da spettatore ( veramente interessato a capire la vicenda solo nel mom in cui è stato ritrovato il cellulare ) sono legate innanzi tutto al giorno stesso in cui l'omicida ha confessato e sono relative alla messa in onda della trasmissione televisiva. Il fatto che per un'intera giornata 3 persone fossero trattenute in caserma avrebbe dovuto indurre almeno un funzionario a tenere indenne da qualsiasi esposizione mediatica la madre ( x il tramite del legale magari ) della ragazza e cmq a vietare qualsiasi tipo di trasmissione televisiva da quella abitazione. Se la madre lo viene a sapere in diretta tv è riprovevole il cinismo di Chi l'ha visto ma è censurabile pure il comportamento della Procura.
Questo modo di agire, un pò per gradi anzi..a 90° senza considerare il contesto e il contorno mi lascia analoghe perplessità sul resto, senza con questo avere la presunzione di sentenziare sulle capacità di chi ha svolto le indagini.
Nel merito però proprio x le considerzioni che fai tu mi sembra quanto meno singolare che in 40 giorni dalla scomparsa alla scoperta simulata ( e quindi provocata dallo stesso omicida ) le indagini nn abbiano diciamo " transennato " quell'area di 500 metri, anzi 200 metri visto x i primi 300 c'erano persone che avevano testimoniato di averla vista passare..E in questo senso quella casa dell'assassino nn è mai stata scalfita da dubbi e sospetti che casomai riguardavano il padre trasferito a Milano.
Tanto che tranquillamente i collegamenti televisivi venivano effettuati da quell'abitazione.
Poi qualcuno potrà sempre rispondermi che rientra in una tecnica investigativa allontanare i sospetti dai veri indiziati e che cmq avevano in mano sempre la carta delle intercettazioni ambientali.
Io però dell'esistenza di questo zio ne sono venuto a sapere dopo il ritrovamento del cellulare.
Questa secondo me ovviamente, era una vicenda che per caratteristiche dello stato dei luoghi e dei soggetti coinvolti a occhio nudo nn poteva che essersi consumata in quell'ambiente là..una vicenda in cui dopo le prime 48 ore tu potevi già dire che purtroppo quella ragazza era stata uccisa..
Ma i Ris in 40 giorni ci sono mai entrati in quel garage?? sti spostamenti nei terreni di famiglia sono mai stati verificati..?ecco..giusto x dirne un paio ..
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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