Zdeněk Zeman

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jandileida23
00sabato 19 dicembre 2015 17:11
Uscita 28
lucaDM82
00martedì 4 febbraio 2020 23:05
CSS - L’ex allenatore della Roma Zdenek Zeman è intervenuto sulle frequenze dell’emittente radiofonica per parlare del momento della squadra giallorossa. Queste le sue parole:

Perché non sono arrivati i risultati sportivi in questi anni?
Oggi per le società il calcio conta sempre di meno, contano di più le finanze. E nonostante contino di più le finanze, si riesce a fare comunque debito. Io non sono riuscito a fare quello che volevo.

E perché?
Io ero praticamente sotto equipe medica che decideva cosa potevo e non potevo fare. Io avevo Ferola, e l’equipe gli diceva che non poteva toccare i giocatori. Lo staff medico dava quattro giorni per un torcicollo ad un giocatore che per me, con una manipolazione, giocava in cinque minuti. I giocatori davano più retta a staff medico e dirigenziale che a me.

Ha il rimpianto di non aver giocato quella finale di Coppa Italia, a cui comunque lei ci ha portato?
Eh sì, il rimpianto c’è. Ci credevo. La Coppa Italia era sempre qualcosa da vincere, sia per me che per la società.

Cos’è successo con il calcio femminile?
Io pensavo di aiutare le donne che devono emanciparsi. Non era per offendere le donne, anzi il contrario. A me il calcio femminile non mi ha mai disturbato e sono contento che cresce. La domanda era ‘Perché il calcio femminile in Italia è arrivato dopo?’ Io ho risposto che era per la mentalità italiana che vedeva la donna in cucina e basta.

Mi racconta Lorenzo Pellegrini?
Io l’avevo visto già in Primavera e già si distingueva. Oggi nella Roma è importante perché sa vedere il gioco. Pellegrini è un centrocampista per me, una mezzala. Nella Nazionale per me lui deve fare la mezzala, il ruolo di regista spetta a Verratti. Non do consigli a nessuno, però per me, per come vedo il calcio, questi sono i ruoli.

Florenzi?
Io l’ho fatto riscattare da Crotone. Andare a Valencia è stata una sua scelta, secondo me. Con me lui giocava mezzala sinistra. Per me l’ha fatto bene: in fase difensiva lavorava anche per Totti e in fase offensiva approfittava delle giocate di Totti.

Kalinic?
Io penso che il ragazzo ha problemi. Alla Fiorentina segnava ogni tanto, oggi quando entra non si vede.

Fonseca le piace?
Io capisco che un allenatore che viene dall’Ucraina possa trovare delle difficoltà, però c’è una differenza tra quello che dice e quello che si vede in campo. L’unica partita bella è stata contro la Lazio, che purtroppo non abbiamo vinto, poi però non ha dato seguito.
giove(R)
00mercoledì 5 febbraio 2020 17:19
Re:
lucaDM82, 04/02/2020 23.05:

CSS - L’ex allenatore della Roma Zdenek Zeman è intervenuto sulle frequenze dell’emittente radiofonica per parlare del momento della squadra giallorossa. Queste le sue parole:

Perché non sono arrivati i risultati sportivi in questi anni?
Oggi per le società il calcio conta sempre di meno, contano di più le finanze. E nonostante contino di più le finanze, si riesce a fare comunque debito. Io non sono riuscito a fare quello che volevo.

E perché?
Io ero praticamente sotto equipe medica che decideva cosa potevo e non potevo fare. Io avevo Ferola, e l’equipe gli diceva che non poteva toccare i giocatori. Lo staff medico dava quattro giorni per un torcicollo ad un giocatore che per me, con una manipolazione, giocava in cinque minuti. I giocatori davano più retta a staff medico e dirigenziale che a me.

Ha il rimpianto di non aver giocato quella finale di Coppa Italia, a cui comunque lei ci ha portato?
Eh sì, il rimpianto c’è. Ci credevo. La Coppa Italia era sempre qualcosa da vincere, sia per me che per la società.

Cos’è successo con il calcio femminile?
Io pensavo di aiutare le donne che devono emanciparsi. Non era per offendere le donne, anzi il contrario. A me il calcio femminile non mi ha mai disturbato e sono contento che cresce. La domanda era ‘Perché il calcio femminile in Italia è arrivato dopo?’ Io ho risposto che era per la mentalità italiana che vedeva la donna in cucina e basta.

Mi racconta Lorenzo Pellegrini?
Io l’avevo visto già in Primavera e già si distingueva. Oggi nella Roma è importante perché sa vedere il gioco. Pellegrini è un centrocampista per me, una mezzala. Nella Nazionale per me lui deve fare la mezzala, il ruolo di regista spetta a Verratti. Non do consigli a nessuno, però per me, per come vedo il calcio, questi sono i ruoli.

Florenzi?
Io l’ho fatto riscattare da Crotone. Andare a Valencia è stata una sua scelta, secondo me. Con me lui giocava mezzala sinistra. Per me l’ha fatto bene: in fase difensiva lavorava anche per Totti e in fase offensiva approfittava delle giocate di Totti.

Kalinic?
Io penso che il ragazzo ha problemi. Alla Fiorentina segnava ogni tanto, oggi quando entra non si vede.

Fonseca le piace?
Io capisco che un allenatore che viene dall’Ucraina possa trovare delle difficoltà, però c’è una differenza tra quello che dice e quello che si vede in campo. L’unica partita bella è stata contro la Lazio, che purtroppo non abbiamo vinto, poi però non ha dato seguito.




tutto o quasi condivisibilissimo.
Magari la ROma qualche partita discreta in più l'ha anche giocata.
ma più o meno....

Sulla questione medica, i 4 giorni per il torcicollo, CI CREDO ECCOME.
Sul non essere stato messo in condizioni E' COSI' (non solo lui, lui come altri. SEMPRE DETTO: Luis Enrique viene per fare il tiki taka... e gli ULTIMI RUOLI che gli vai a coprire nel mercato... SONO I CENTROCAMPSITI.....arriva di tutto e di più fino a metà agosto. I centrocampisti glieli prendono a FINE MERCATO.

Zeman fa calcio verticale, non gli prendono i ruoli per lui, non gli prendono il Regista "alla Zeman". Alla fine gli prendono Tachsidis e ci va di mezzo Zeman.

Sul calcio femminile, polemica sterile. Gli distorsero Parole e Concetti.

Lorenzo Pellegrini è UNA MEZZALA. Come Trequrtisti ci sono giocatori superiori, come registi anche. E SOLO L'ORGOJONISMO RIOMMANISTA è in grado di farlo diventare "Il Magnifico, l'erede di Totti, COME Totti pure nei gesti tecnici, pure nei no look, che due ne ha fatti ma poi gliene hanno attribuiti altri 5 o 6 che TUTTO ERANO TRANNE CHE NO LOOK. Un gioctore che potrebbe essere accompagnato nella crescita,. invece stiamo costruendo un "montato".
E lo stiamo montando noi, e poi magari passa che è pure montato lui.
Lo stanno convincendo di un cosa che non è.
A modo mio ho scritto "Pellegrini non è Zico, non è Baggio", che sprisci ma poi quando appari sono 3 assist e due gol.
pellegrini deve "impreziosire si, ma deve lottre, menare, sudare, attribiurgli sta patente EQUIVALE A DIGLI "sei arrivato, ACCONTENTATI".
Questo accade perché roma è NA VIGNA DE COJONI.

Florenzi che dire lapalisse....
ShearerWHC
00sabato 19 giugno 2021 18:32
Ritorna al Foggia...
Pensavo si fosse rassegnato al riposo
lucaDM82
00domenica 20 giugno 2021 11:51
contento per lui (anche se ha i suoi anni).
Il suo Foggia qualche anno fa lo avevo seguito nelle sintesi in tv, grande calcio ma fu un massacro arbitrale, roba all'altezza dell'epoca moggi fine anni '90. Oltre a un super Insigne c'erano anche Konè, bravo, che poi ha combinato poco e un giovane Sau.
In bocca al lupo
Sound72
00martedì 9 novembre 2021 13:01
Con Foggia- Paganese 3-0 ha raggiunto le 1000 partite in carriera.

Gli anni passano e a vederlo e sentirlo purtroppo si nota ma ci mette sempre entusiasmo e coerenza di idee,cmq un grande personaggio il boemo.
lucaDM82
00martedì 9 novembre 2021 16:23
[SM=g7542]
lucaDM82
00martedì 9 novembre 2021 16:27



L'INTERVISTA
Mille volte Zemanlandia: "Il calcio è gioia, spero di divertire ancora a lungo"
Andrea Di Caro

"Mi ricordo che faceva tanto caldo...". È il 21 agosto del 1983, derby di Coppa Italia serie C, Licata-Agrigento Akragas: un ragazzo alto, biondo, magro, entra in campo, passo lento, sigaretta accesa tra le dita, guarda gli spalti e poi si dirige verso una panchina. Si chiama Zdenek Zeman, ha solo 36 anni, ed è il nuovo allenatore del Licata, alla sua prima partita da professionista dopo nove anni passati tra i dilettanti, dal Cinisi al Bacigalupo fino alla Primavera del Palermo.

In Sicilia sono già in tanti a conoscere questo giovane tecnico visionario, nato a Praga e nipote del famoso Vycpálek, con tante idee e così poche parole da essere soprannominato in seguito "u' mutu", il muto. Trentotto anni e 999 partite dopo, un signore di 74 anni, entra allo stadio Zaccheria di Foggia: i capelli si sono diradati e le rughe sul volto raccontano quanta vita c'è stata, in campo e fuori. Il passo è sempre lo stesso, così come il modulo proposto in campo: 4-3-3. Il coro che lo accompagna in panchina è quello familiare "Olé olé olé olé, Zeman, Zeman...". Contro la Paganese finisce 3-0, gol spettacolo e sprazzi di Zemanlandia, vocabolo che la Treccani spiega così: "Sistema di gioco, fantasioso e votato all’attacco, ideato e adottato dall’allenatore di calcio boemo Zdenek Zeman".


ZeMille... Complimenti, mister. Se lo ricorda quel Licata-Akragas?

"Certamente, finì 1-1, meritavamo di vincere ma sbagliammo troppe occasioni...".

Che effetto le fa essere arrivato a questo traguardo in Italia?

"Mi fa capire che gli anni sono passati... Ma che qualcosa di buono devo averlo fatto per raggiungere un numero così alto di panchine".


Se dovesse scegliere la partita più bella o la sua squadra che ha giocato meglio?

"In un lontano Udinese-Foggia ci ritrovammo in nove uomini, ma in campo sembravamo in 12: movimenti perfetti, pareggiammo. Il mio Licata in Serie C ha forse interpretato al meglio le mie idee... Ma se do queste risposte mi prendete per matto. E allora ammetto che il Foggia dei miracoli nel primo anno in A e quello che nel secondo arrivò nono pur avendo cambiato dieci undicesimi della squadra, rappresentò una rivoluzione. Che l’8-2 della Lazio alla Fiorentina di Ranieri, Batistuta e Rui Costa e il 4-0 alla Juve di Lippi, Del Piero e Vialli, furono spettacolo puro. E che il 5-0 della mia Roma al Milan di Capello, non fu una brutta partita... Il mio Lecce ebbe il secondo attacco della A, con 66 gol uno in meno della Juve campione. E non dimentico tante partite del Pescara che venne in A, quando Verratti, Immobile e Insigne erano solo bambini e non ancora campioni d'Europa".

Una infinità di giocatori lanciati e valorizzati: carneadi fatti diventare calciatori e talenti fatti diventare campioni...

"Totti è stato il più grande di tutti, ma il suo talento non è stato merito mio. Signori quando lo volli non aveva mai segnato e divenne un bomber implacabile. Ma la soddisfazione maggiore è stata mandare in Nazionale da club piccoli, giocatori che non ci si erano mai avvicinati".


Lei non ha vinto scudetti e Coppe, eppure viene chiamato Maestro da tecnici enormi, come Sacchi e Guardiola, per la mentalità offensiva, le idee e il gioco d'attacco.

"Ringrazio chi lo dice, ho sempre pensato che per vincere bisognasse segnare un gol in più dell'avversario. E questo ho sempre chiesto alle mie squadre. Non è vero che non curavo la fase difensiva, ma l’obiettivo è sempre stato imporre il gioco, cercare il gol e soprattutto divertire il pubblico. Il mio calcio non è mai stato utopia: ho sempre inseguito anch’io il risultato, ma cercando di ottenerlo attraverso lo spettacolo e la bellezza, nel rispetto delle regole e di chi faceva sacrifici per venire allo stadio. Magari non sempre ci sono riuscito, ma non ho mai smesso, né smetterò mai di pensare che questa era è e sarà sempre la strada giusta".

Mille partite in campo e altrettante fuori. Nel 1998 era all’apice della carriera quando affermò che il calcio doveva uscire dalle farmacie e dagli uffici finanziari. Le sue denunce durissime, coraggiose, spesso affrontate in solitudine, le hanno regalato la stima degli sportivi, ma frenato la carriera. Le rifarebbe?

"Senza nessun dubbio. Non mi sono mai pentito di quel che ho detto e sostenuto. Il tempo mi ha dato ragione e il riconoscimento della gente ancora oggi è per me motivo di grande orgoglio. Ho sempre cercato di difendere i valori dello sport e del calcio. Vincere barando, non rispettando le regole o, peggio ancora, mettendo a rischio la salute degli atleti è una pratica criminale. Sono scoppiati scandali, ci sono stati processi sportivi e ordinari, condanne. È stato dimostrato che c’era tanto marcio. Non so quanto le mie parole siano servite a sollevare il coperchio sulla deriva che il calcio stava prendendo. Ma so che tanti all'interno del Sistema sapevano e speculavano perché su quelle derive si costruivano vittorie e fortune, si esaltavano o affossavano carriere. Io ho solo detto ciò che ritenevo giusto. Mi addolora solo sapere che a pagare il prezzo delle mie denunce siano state anche le mie squadre in campo".


Un bilancio 1000 partite dopo?

"Io mi sono divertito... Ringrazio i giocatori che mi hanno seguito e permesso di farmi conoscere e i presidenti che mi hanno dato un’opportunità, soprattutto quando era rischioso farlo. Spero di aver divertito chi è venuto a vedere le partite e di continuare a farlo a lungo. Perché non ho ancora finito...".
Sound72
00domenica 24 aprile 2022 23:43
Bagno di folla per Zeman in vico La Porta a Foggia per l’inaugurazione del murales realizzato da Caktus&Maria. C’era anche il bomber dalle mille avventure condivise con il boemo, quel Beppe Signori che è tra gli attaccanti più prolifici in Serie A. Tra le vecchie glorie rossonere presenti anche Onofrio Barone, Fabio Fratena e Giovanni Bucaro per un momento dal forte valore identitario per tutto il popolo dei Satanelli. Il comitato “Rossoneri Per Sempre”, attraverso questa iniziativa, ha voluto riqualificare una zona un po’ trasandata del centro storico foggiano, attraverso un’opera da consegnare a futura memoria che raffigura una delle icone del calcio locale, attualmente impegnato alla guida dei rossoneri dopo gli anni d’oro della Serie A. Visibilmente emozionato il boemo che in serata è stato al Piccolo Teatro per la presentazione del libro “Fuorigioco” di Beppe Signori
...

Visto il boemo per la prima volta mezzo emozionato
Sound72
00giovedì 12 maggio 2022 12:41
Auguri al boemo .. [SM=g8950]

75 anni, oggi si gioca a Chiavari il passaggio del turno
giove(R)
00giovedì 12 maggio 2022 15:47
Zeman: "Mourinho in finale di Conference League? Competizione di basso livello per paesi sottosviluppati"

malimortaccitua e de tutta la Boemia a fa i cristalli coi firtri dee sigarette limortaccitua e de sto laziale del cazzo perdente di merda.

A luca metti stammerda in no glorie.
Sta-Merda.
giove(R)
00giovedì 12 maggio 2022 15:49
st'omo (demmerda) dalla bacheca sottosviluppata e dall'ego gonfiato da qualche manipolo di nostalgici perdenti sottosviluppati come a lui. (lui la merda, intendo).
giove(R)
00giovedì 12 maggio 2022 15:50
4 derby persi STAMMERDA inutile
chiefjoseph
00giovedì 12 maggio 2022 15:54
Mamma mia davero oh

Ancora c'ha credito sto rincojonito...e poi tocca senti diversi romanisti con la bocca a culo de gallina su mourinho perché all'epoca dell'inter faceva dichiarazioni "contro" la roma

Uno dei pochi casi in cui so d'accordo co petrucci😅
giove(R)
00giovedì 12 maggio 2022 15:58
stammerda dalla bacheca inesistente, altro che sottosviluppata.
merdaccia de merda lui e chi lo copre.
lucaDM82
00giovedì 12 maggio 2022 16:06
Dichiarazioni penso anzi ne sono convinto dettate dalla rabbia per quello che gli ha detto Mourinho in conferenza.

Zeman aveva detto di preferire Sarri perché Mourinho aveva fatto un campionato deludente. Ed era vero allora e capisco pure che Zeman possa preferire come allenatore di campo un Sarri. Ma che c'è di male?

Mourinho aveva risposto piccato dicendo che Zeman non aveva vinto una mazza e che non meritasse risposta. Roba da Damascelli, quando uno non ha argomenti dice che Zeman non ha vinto (avrei voluto vedere Mourinho con le squadre che ha allenato Zeman che cazzo avrebbe vinto).

Poi Zeman qui esagera perché avvelenato dalle dichiarazioni di Mourinho va a toccare così anche la Roma (e da i numeri mettendo in mezzo anche il Barcellona).
giove(R)
00giovedì 12 maggio 2022 16:10
STAMMERDA LAZIALE DEMMERDA
giove(R)
00giovedì 12 maggio 2022 16:11
VIVA IL DOPING AMMERDA! [SM=x2478856]
lucaDM82
00giovedì 12 maggio 2022 16:23
Tra l'altro non sta su vecchie glorie ma su allenatori
giove(R)
00giovedì 12 maggio 2022 16:29
Allora spostalo su Allenatori Demmerda
[SM=g9598]
Sound72
00giovedì 12 maggio 2022 16:43
Re:
chiefjoseph, 12/05/2022 15:54:

Mamma mia davero oh

Ancora c'ha credito sto rincojonito...e poi tocca senti diversi romanisti con la bocca a culo de gallina su mourinho perché all'epoca dell'inter faceva dichiarazioni "contro" la roma

Uno dei pochi casi in cui so d'accordo co petrucci😅



Vabè pe attaccà Mourinho nn s'è regolato stavolta.

Mourinho all'epoca ce prendeva per il culo, apertamente, fece due mesi di show mentre recuperavamo punti, era l'"uomo vero nel calcio finto" come scrissero i laziali in un Lazio-Inter che oggi tutti se so dimenticati.
Che adesso stia qui a far rodere il fegato ai laziali mi fa enormemente piacere.
Però quando Mourinho ringrazia Pazzini o se lamenta coi poteri forti a me magari un po' de rigurgito risale. Bravo, hai ragione ma nn me incanti.
Ma questo oggi nn se po' di..ma che è lesa maestà?

La bocca de gallina al limite ce l'ha Pedro quando fa le arrampicate a destra e manca pe sta sul carrozzone.
giove(R)
00giovedì 12 maggio 2022 16:47
Veramente a Mourinho, sulle aperture al suo passato Inter, lo hanno criticato tutti, pure Ciardi.
Viva Del Piero gonfio.
Zeman Merda.
giove(R)
00giovedì 12 maggio 2022 16:52
Ricerca su Google: "Zeman titoli vinti".
Risultato: Zdenek Zeman - Palmarès | 2x Campione Serie B [SM=g8814] [SM=g10633] ; 11/12, Delfino Pescara 1936 ; 90/91, Foggia Calcio.

Bi (anzi B) Campione....

"Delfino Pescara"..... [SM=g10890]
giove(R)
00giovedì 12 maggio 2022 16:55
ah scusate mancano i 4 derby persi in una stagione sola. Sto CESSO. Tocca segnalare a Transfermarkt di aggiornargli (cotanto) palmares!
Sound72
00giovedì 12 maggio 2022 16:56
Zeman pessimo, male male male stavolta.
Una dichiarazione poco coerente anche col suo calcio di serie C, di vittorie nei tornei minori. Se quella voleva essere l'osservazione a sminuire.

Era stato offeso gratuitamente, il silenzio era la risposta migliore.
Cosi alla fine è andato a mancare di rispetto a quelli che lo hanno sostenuto per anni in ogni battaglia anche a fronte di sconfitte e delusioni.
er.principe77
00giovedì 12 maggio 2022 17:03
La cosa che fa riflettere è il dato oggettivo, è incredibile come dia fastidio questa squadra appena esce dalla sua "confort zone".

Sound72
00giovedì 12 maggio 2022 17:04
Re:
lucaDM82, 12/05/2022 16:06:



Mourinho aveva risposto piccato dicendo che Zeman non aveva vinto una mazza e che non meritasse risposta. Roba da Damascelli, quando uno non ha argomenti dice che Zeman non ha vinto (avrei voluto vedere Mourinho con le squadre che ha allenato Zeman che cazzo avrebbe vinto).



Fece lo stesso con Ranieri.. prima del Leicester non lo considerava, diceva che con Abramovich e Agnelli non aveva vinto niente. Poi è diventato un grande estimatore di Claudio.


giove(R)
00giovedì 12 maggio 2022 17:07
[QUOTE:118951556=giove(R), 13/09/2012 15:19]
(...) "sei amico de Mario, nun te sei fatto na domanda, o intelligentone arguto boemo".
con tutto ciò che ne consegue.

(...)

e se esamini ..l'etimologia... del rapporto tra innamoratini tra Zeman e il tifoso romanista medio hai la risposta.

affinità elettive.

entrambi sono alla continua ricerca di una scusa per i propri fallimenti.

(...)

come a dire... "sul lavoro sono un fallimento, un incapace (...) e allora... per giustificare a me stesso il perchè non vengo promosso... mando a fanculo il Direttore... così potrò sempre dire che non ho fatto carriera mica perchè ero io incapace... ma perchè ero "scomodo".
(...)



Questo 10 anni fa... ma certi romanisti non lo capiranno manco fra nantri 10.
jandileida23
00giovedì 12 maggio 2022 17:39
Ragazzi (cit.) ma chi se lo incula pure Zeman, viviamo il presente [SM=x2478856] . Poi sì da uno come lui, che ha fatto solo quello in carriera cioè lavorare con le squadre sottosviluppate per svilupparle, questa dichiarazione fa davvero cascà le palle. Gli sarà partito il bug tipo Sconcerti.
giove(R)
00giovedì 12 maggio 2022 17:44
Re: Re:
Sound72, 12/05/2022 17:04:



Fece lo stesso con Ranieri.. prima del Leicester non lo considerava, diceva che con Abramovich e Agnelli non aveva vinto niente. Poi è diventato un grande estimatore di Claudio.






Ma Claudio, figlio di macellai, ha una classe che Zeman, figlio di professoroni, non si sogna nemmeno in cartolina.
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