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Governo Italia

Ultimo Aggiornamento: 07/07/2023 11:21
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so' gli occhiali pe' vede le mutande delle donne, quelli a raggi x
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Severgnini vs Grillo


Gli stellati che non brillano in educazione
La fuga di Grillo dopo le consultazioni


Si fossero comportati così Berlusconi, Bersani o Monti avreste detto, giustamente: l'arroganza del potere davanti alle regole


«Per sfuggire ai giornalisti, ai cameramen e ai fotografi che lo inseguivano a bordo di moto e scooter, l'auto di Beppe Grillo, uscita dal Quirinale, è passata 3-4 volte col rosso, ha preso la corsia preferenziale di corso Rinascimento e ha effettuato un paio di inversioni a U dove non era consentito».
Dettaglio della cronaca di ieri, che sottoponiamo agli elettori del Movimento 5 Stelle. Si fossero comportati così Berlusconi, Bersani o Monti avreste detto, giustamente: l'arroganza del potere davanti alle regole. Poiché lo ha fatto Beppe Grillo, nessuna obiezione. O almeno non ne abbiamo ancora lette, tra le migliaia di commenti sulla giornata. Anzi: traspare un certo orgoglio davanti alle gesta del capo, campione di slalom urbano e variazioni democratiche (a quale titolo era al Quirinale? Non si sa).

Grillo capisce di comunicazione, non c'è dubbio. Ma quello che capisce lui ormai lo abbiamo capito anche noi. L'uomo ha intuito il valore della scarsità in tempi di eccesso. Meno si fa sentire, più viene ascoltato. Meno si fa vedere, più diventa prezioso. Le fotografie artigianali col cellulare e le immagini ballonzolanti di una diretta streaming diventano gioielli, per i media ricchi di canali d'uscita e poveri di informazioni in entrata. Produrre vetro e venderlo come diamante: il sogno erotico-professionale di ogni uomo di marketing.

Capiamo che ogni paragone tra Grillo e Berlusconi possa risultare indigesto ai sostenitori del primo. In effetti i personaggi non potrebbero essere più diversi, come storia, psicologia, ideologia e tricologia. Ma come venditori sono entrambi dei fuoriclasse. E, quando si tratta di non rispondere, sono due campioni. Perché diciamolo: tra un blog senza contraddittorio e un videomessaggio non c'è poi molta differenza.

Detto ciò: che Grillo ci provi, non è bello; ma ci sta. La delusione è vedere i suoi elettori entusiasti di queste tattiche. Non dev'essere per forza così, lo hanno dimostrato loro stessi. Dopo essersi ribellati in Rete al diktat del capo, che minacciava punizioni per i voti in Senato a Pietro Grasso, gli stellati - gli elettori del Movimento 5 Stelle - hanno ottenuto subito un risultato. Grillo ha ammorbidito i toni, nessuna punizione o espulsione. Perché non far sentire la propria voce anche in materia di trasparenza, comunicazione, accessibilità?
Risposta facile: poiché in Italia, in queste materie, siamo immaturi. Gli elettori di un partito ragionano come tifosi di una squadra: i propri colori vanno difesi sempre e comunque, alla faccia dell'evidenza, della logica e del buon senso. Pensate ai comunisti degli anni 70, ai socialisti degli anni 80, ai leghisti negli anni 90, agli azzurri berlusconiani negli ultimi vent'anni. Gli stellati sono nel solco della tradizione: una brutta tradizione, però.

Prendiamo le inesattezze - al limite della falsità - ripetute come un mantra, sperando che diventino verità. Ieri la coppia Crimi-Lombardi ha spiegato: abbiamo chiesto l'incarico al presidente Napolitano «in quanto primo partito del Paese». Questo, semplicemente, non è vero. Non solo il M5S ha 162 parlamentari su 945, ma è il secondo partito anche come numero di voti: 8.784.499 contro 8.932.615 del Partito democratico. Ma chi l'ha fatto notare, in Rete, è stato sbeffeggiato. Gli stellati più educati si sono limitati a dire: al primo posto Pd si arriva calcolando anche le circoscrizioni estere, e quelle non contano. Perché? «Perché Striscia ha dimostrato che sono truccate», spiega @ludopice. E va be'.

Gli esempi non sono limitati alla giornata di ieri. Abbiamo visto conferenze stampa col divieto di porre domande. Interviste riservate alla stampa straniera. La tattica - un po' leninista, diciamolo - di pretendere ogni apertura dal sistema che si cerca di infiltrare e conquistare; chiudendo invece la porta sulla propria organizzazione e i propri metodi.
Tutto questo cambierà solo quando iscritti, elettori e simpatizzanti del M5S lo chiederanno: non prima. Ci sono persone giovani, oneste e preparate, all'interno del Movimento. Hanno l'autorità, la serenità e il tono per chiedere un cambio di passo. Non devono farlo per compiacere i media. Devono farlo per diventare grandi: ormai è ora.

corriere.it
[Modificato da Sound72 22/03/2013 16:28]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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25/03/2013 18:46
 
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Alla camera,dove possono votare tutti,è il primo partito.Dunque,l'm5s è il primo partito.Destinato tra l'altro a crescere visto che ha seguito fra i giovani,che un domani lo voteranno anche al senato.
Grillo cmq è stato un abile stratega fino alle elezioni ma ora ho notato confusione.Dovrebbe,per me,dare più visibilità agli uomini più pronti che ha in Parlamento e mandarli anche in tv.La gente vuole i riferimenti.Lo stanno colpendo da tutte le parti,come prevedevo sul suo blog ci sono infiltrati e come scrivevo qui alla fine era impossibile avere il controllo di tutti i suoi uomini dall'alto.Altro pericolo ovviamente i cambi di casacca.Vedremo in futuro.Sarà dura la strada per grillo come speriamo bene.
Tutte osservazioni da esterno visto che non voto grillo.
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28/03/2013 16:08
 
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Movimento 5 Stelle: processo a Roberta Lombardi per la gaffe del "regalo alle banche"

La capogruppo del Movimento 5 Stelle ha parlato di "porcata di fine legislatura". Ma se parte dei debiti della pubblica amministrazione andrà alle banche c'è una ragione. E nel partito qualcuno chiede le dimissioni.

Ormai si è capito che l’accusa di Roberta Lombardi, capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle, sulla “porcata di fine legislatura” è stato un attacco a vuoto, se non proprio sbagliato. Che tra l’altro ha messo in cattiva luce una delle poche cose buone di questo governo. Di che si parla? Della decisione del governo di stanziare 40 miliardi affinché la pubblica amministrazione ripaghi una parte dei suoi debiti verso le imprese, che aspettano quei soldi come fosse ossigeno. Roberta Lombardi si è lanciata nel “j’accuse” nel suo discorso alla Camera:

“I cittadini prendono un impegno per 40 miliardi di debito pubblico di cui una parte (nessuno sa quanta) andrà direttamente alle banche e da questa generosa, ennesima, regalìa ci si aspetta che subito erogheranno prestiti e finanziamenti alle Pmi italiane. L’esperienza di questi anni ci ha reso cauti sugli effetti nell’economia reale dei finanziamenti alle banche (…). È una tipica porcata di fine legislatura”

Non ha detto solo questo, la capogruppo, ma questa è la parte che è stata rilanciata ovunque e che probabilmente ha fatto esaltare i grillini più ortodossi. Peccato che non ci fosse nessuna “porcata” in vista, comunque non nel fatto che parte dei soldi andranno alle banche. La questione è semplice: una certa quota dei soldi che la PA deve alle imprese è stata anticipate dalle banche. Per questo adesso parte dei 40 miliardi stanziati deve andare alle banche. Tutto chiaro a tutti, tranne che a Roberta Lombardi.

Perché la cosa era nota anche a molti deputati del Movimento 5 Stelle, che quando si sono accorti che il discorso che la loro capogruppo stava leggendo non era quello “modificato” dai loro interventi, ma quello originale, sono saltati sulle poltroncine. E così, finita la seduta, è stata indetta una riunione di emergenza.

La ragione per cui in tanti erano arrabbiati è una sola - secondo la ricostruzione di Repubblica - il discorso che il gruppo aveva letto era stato migliorato e cambiato grazie agli interventi di “esperti” giunti anche dalla rete in soccorso. Ma lei è andata dritta per la sua strada.

“Abbiamo chiesto alle persone che ci aiutano attraverso la Rete, avevamo preparato un discorso decisamente migliore, ma lei è andata dritta per la sua strada. Non se l’è sentita di cambiare”. A sera, davanti a quello che è un vero e proprio processo, Roberta Lombardi cerca di spiegare: “Non avevo capito che volevate cambiassi tutto. È tardi, con tutte le cose che ci sono da fare, vi sembra una priorità?”. Si è sentita rispondere che sì, è una priorità concordare gli interventi.

E qualcuno ne ha chiesto anche le dimissioni, come Adriano Zaccagnini, raccogliendo consensi ma decidendo alla fine di lasciar perdere. Le accuse che le sono piovute addosso, però, restano: non è capace di lavorare in gruppo, pensa di essere preparata ma non lo è, non sa gestire le persone. Dopo le gaffe su articolo 18 e fascismo, Roberta Lombardi mette in fila un’altra pessima figura.

polisblog.it

Troppa sete di protagonismo a 5 stelle.
Mi viene da dire che aveva ragione Andreotti.
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04/04/2013 11:07
 
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ci sono molte cose che non vanno nel Movimento 5 Stelle.
ma la cosa triste è che mai come con questo "neonato" ci si scaglia da ogni parte per fare morali, bacchettare, sputare lapropria sentenza.

se si rapporta il livello di "strutturazione" del M5S con il livello di "censura e critica acida" ci si rende conto (..ehm.. ma davvero ce ne si rende conto???) del diverso metro, peso e misura rispetto agli altri partiti, e alla storia della critica ai partiti.

è quel sottile fenomeno, abbastanza grottesco, di conservazione del conclamato putrido status quo, che ttova la sua massima espressione nel distruggere ogni barlume di fenomeno buono, sfidante, potenzialmente positivo.
siccome il marcio è già bello marcio e bello strutturato, fa parte della nostra vita, del nostro mondo, della nostra realtà, èq uello, lo sappiamo, lo conosciamo "eeehhh che vòi fa! è l'Italia!"... e allora dagli addosso al Nuovo.
ma non separando il buono dal cattivo al suo interno. no. ma trinciando tutto il buono estendendo a macchia d'olio il giudizio sul cattivo. in modo che ogni lato buono sia invaso, compromesso, cancellato.

per quanto mi riguarda, ci sono molte cose che non vanno, e che critico. senza però estendere la critica su uno, cinque, dieci aspetti, a tutto il cucuzzaro, in preda alla voglia di sfondare tutto e affossare ogni elemento0 di speranza e di positività.

al momento, le mie critiche al 5 Stelle, riguardano diverse incoerenze, alcune gravi, direi gravissime.
non quella di non offrirsi come stampella della sinistra. il NO alle alleanze era scritto, non è una novità. e non è una novità anche il modo pacchiano con il quale è stato strumentalizzato e fatto passare per una sorpresa, ciò che appunto era addirittura SCRITTO.
non è nemmeno la molteplicità di situazioni nelle quali abbiamo visto i vari esponenti contraddirsi tra loro, dire uno una cosa, e l'altro un'altra.
ciò è matematicamente connaturato nella eterogeneità di formazioni e provenienze degli eleti 5 Stelle (così come dei suoi elettori)

quello che disturba me, e che genererà una forte reazione diretta, con la quale li bombarderà con ogni mezzo di accuse, è la storia dei 13 mila euro come stipendi.
"sono gente come noi!" lo dicevo, ci ho creduto.
ma 13 mila euro al mese NON E' "gente come noi". ma proprio nella maniera più assoluta.
è diventare Casta. dopo averla tanto attaccata, ed essersi presi i voti.
sono certi atteggiamenti arroganti, non seguiti da coerenza, umiltà, di alcuni esponenti che macchiano tutto il resto (sempre per il meccanismo di voler far passare un vestito candido con una macchiolina piccola per un abito liso e sudicio da capo a piedi).
la Lombardi e il suo atteggiamento da "sto cazzo", questo senso di superiorità non leggero di molti di loro, ma ostentato, senza umiltà e pacatezza ma in modo odioso, che finisce per diventare odioso, perchè ciò che conta davvero non sono le pose e gli attegiamnenti, ma i fatti e i comportamenti.

di buono però, checchè ne dica Severgnini e tanti altri, che prima lo sottolinea ma poi lo sminuisce, c'è il mecanismo di feedback dalla base.
molti di noi elettori 5 Stelle sono dei tifosi, come ce ne eerano delal sinistra e di Berlusconi. quelli, un pò come avviene per quello che io chiamo "l'Orgojone Romanista" quando parlo di Roma, sono il Pericolo e l'invito all'ammasso, i lucignoli, quelli che più avallano e più in realtà affossano.
questi non aiutano. sono un motore negativo, non positivo, nè costruttivo.

ma altri, e io mi metto tra questi, hanno votato M5S perchè chiedono, e contuinuano chiedere e pretendere quanto promesso, quanto lasciato davvero sperare sin dagli albori di questo fenomeno.
e questa gente, la cosiddetta "base", prenderà carta penna tastiera telefonino fax mail francobolli megafoni e contesterà dall'INTERNO, invocando e IMPONENDO la linea.
facendo abbassare le penne a tanti che come era prevedibile non sanno maneggiare o trovano, a volere essere buoni, iniziali difficoltà a maneggiare, certi ruoli.

io per quanto mi riguarda al prossimo comizio ci vado in prima fila a costo di alzarmi all'alba, e mi metto con il megafono a urlargli "13.000 euro al mese siete dei LADRI come la CASTA!".
mi devono picchaire come Matteotti, stavolta vado sui giornali.

è questa la forza di una cosa "più diversa che nuova" come mi piace definirla, che è il M5S.
gli altri chicchierano, censurano, ma alla fine si bevono tutto e si accontentano di dare la colpa ai nemici.
un pò come quando invece che con i tuoi, che hanno giocato una partyitra ssenza nerbo, hanno calcciato in porta senza convinzione... te la prendi con l'arbitro che ti ha negato il rigore...

e invece la prima crescita e disciplina, la devi chiedere a te stesso.


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04/04/2013 12:31
 
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Quando ti chiedevo se conoscevi quelli per cui avevi votato avevo proprio questo in mente: va bene le istanze di cambiamento, va bene la trasparenza, sono d'accordo, ma chi minchia erano questi non lo sapeva nessuno, tranne loro stessi. Se avessi votato un qualcosa e poi mi ritrovassi rappresentato da due impreparati come Lombardi e Crimi, beh un po' mi girerebbero i coglioni. Come quando votai e mi ritrovai la Luxuria all'isola dei famosi, e che cazzo.

Tra l'altro continuo a non vedere l'utilità di far entrare al parlamento la gente comune (tra l'altro: ma ti stupisci che siano arroganti? Ma se l'italiano medio appena si mette il cappello da posteggiatore abusivo già si sente padrone del tuo destino, pensa un po' con il tesserino da parlamentare): avere le fedina penale pulita non significa che ci capisci qualcosa di quello che ti accade intorno. In un periodo del genere poi servono specialisti con i contro-coglioni. La sensazione che stanno dando al sottoscritto è quella di una combriccola di minchioni, chi più chi meno. L'unica cosa di cui mi rallegro è che sono andati in Val di Susa, per il resto ho visto solo tanta confusione, posizioni da bar, uscite ad minchiam, Grillo che interviene per dire il contrario di quello che dice Cicciobello etc...

Anche la tua speranza di poter contare qualcosa secondo me resterà inevasa: puoi fare tutti i sit-in che ti pare (e te lo dico io che ne ho fatti in lungo e in largo) ma ormai quelli il numero del conto l'hanno dato. Te lo dicevo che 'sta democrazia diretta per me era una bella bufala: ma fino adesso cosa è stato deciso con questo metodo tolte le candidature?

Politicamente però se entri nel gioco parlamentare devi accettare di cambiare con quelli che ci stanno dentro (anche oltrepassano il non statuto): tra l'altro il momento era pure propizio che Bersani di concessioni ne stava facendo a bizzeffe, nella merda come stava. Per me è stato un grande errore incaponirsi, con il risultato che adesso c'è ancora quel minchione di Monti al governo. Se aspettano il 51% mi sa che non hanno capito: nemmeno il sistema clientelare a tentacolo della DC c'è riuscito e ci vogliono riuscire loro? Campa cavallo.

Comunque le critiche io le faccio a tutti (devo comincià co' Vendola? O con i partiti tradizionali?) ma se uno si propone come paladino duro e puro e portatore della verità è normale che si guardi a quello che fa con il microscopio: le cose valgono da tutte e due le parti, se Grillo fa le pulci qualcuno le farà a lui. Anche andando a insistere su punti che per te non sono essenziali, come quelli già ampiamente e calorosamente affrontati qui.
[Modificato da jandileida23 04/04/2013 12:32]
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05/04/2013 13:15
 
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beh secondo me è sbagliato sentenziare già a tappeto su tutti e tutto il M5S...

io ripeto che sono critico, su certe cose mi aspetto di più, altre le contesto... ma la mia posizione non si è spostata già sul Vaffanculo và è stata una bufala.

continuo, fatti alla mano, a reputare la mia scelta giusta, al netto di tante "minchaite" si assestamento (perchè ho fin troppo chiaro, sin dall'inizio, il problema struttuyrale del M5S, la sua eterogeneità, "cartilagineità", e il resto).
ritengo non Utile, ma Salvifico, l'ingresso sulla scena politica di qualcosa di "più diverso che nuovo" come il M5S.

molte magange le avevo anche anticipate, da mesi.
ma se oggi si parla di trasparenza, pulizia, ecc. è SOLO ed ESCLUSIVAMENTE per merito dell'ingresso sulla sena del M5S.

ripeto che è inutile stupirsi di tante incongruenze quando la tua formazione è fatta di anime molto diverse provenienti da formazioni diverse.

il "contare qualcosa" come singolo è un'utopia. ma il concetto della democrazia dal basso ha già dato vari frutti, che ho potuto toccare anche con mano.
gli altri partiti, inutile menarcela, non ce l'hanno questo meccanismo.
non c'è questo filo più o meno diretto, questorapporto con la base, che se ti si rivoltano due o tre, ti puoi permettere di non ascoltarli, ma quando ti arrva una valanga di rimproveri, la rotta la correggi per forza.
è questo, intanto, un primo risultato della democrazia diretta. senza arrivare alle estreme conseguenze di cui parli tu (alcune sono utopie di Grillo).

sulle elezioni dei presidenti di camera e senato, su alcuni dietrofront di esponenti 5 stelle, i feedback in tempo reale si sono già potuti constatare.
se poi si ha la prescia di pretendere subito la risluzione dei problemi endogeni ed esogeni, dopo un paio di anni di vita di un Movimento, credo che sia un problema di chi questa fretta ce l'ha.

la strategia (ma ripeto "non allearsi con nessuno" era nello statuto, non è una novità, è inutile stupirsi, si sapeva) può essere stata errata (ma non si può dirlo con certezza), forse ci si doveva alleare, chissà. forse non pagherà, i voti alle prossime elezioni caleranno (da una parte: Meglio, così si riparte per gradi e non così sovradimensionati rispsetto alla scarna struttura).
ma un qualcosa come il M5S non è e non sarà MAI un problema secondo me.
semmai una Risorsa.

senza il benchè minimo barlume di dubbio.

PS. a livello locale poi, molti dei difetti strutturali vengono già meno. e semmai se in Parlamento ci va messa la crocetta, a livello di istituzioni locali sul M5S ci va messo il Crocettone.

PSS. sostieni che oggi ci vuole gente preparata, non sprovveduti...
beh... abbiamo visto cosa hanno fatto i "preparati" del PD, e del PDL in 20 anni.
e se è per questo abiamo visto cosa hanno fatto i TECNICI.
hanno alzato le tasse a noi e niente ai ricchi, hanno spremuto dove già si poteva spremere, c'è gente che non sa ancora quando potrà andare in pensione... e poi i Marò...
ma di esempi ce neè una sfilza lunga così, di fenomenite di gente "preparata".

io fatico a leggere un certo tipo di conclusioni da parte di una persona intelligente come te, quando lo sgretolamento di certi presunti dogmi ce l'hai sotto gli occhi di 20 anni storia.



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Re:
jandileida23, 04/04/2013 12:31:

Quando ti chiedevo se conoscevi quelli per cui avevi votato avevo proprio questo in mente: va bene le istanze di cambiamento, va bene la trasparenza, sono d'accordo, ma chi minchia erano questi non lo sapeva nessuno, tranne loro stessi.



si perchè la Brambilla, la Comi, e lo stesso idcasi per tanti del PD, Lega e altri (con il Porcellum poi.....) li conoscevamo tutti.

jandileida23, 04/04/2013 12:31:

Tra l'altro continuo a non vedere l'utilità di far entrare al parlamento la gente comune (tra l'altro: ma ti stupisci che siano arroganti? Ma se l'italiano medio appena si mette il cappello da posteggiatore abusivo già si sente padrone del tuo destino, pensa un po' con il tesserino da parlamentare



fai di tutta l'erba un fascio.
per esempio Barillari è bravo, Di Battista è un bravissimo ragazzo, gli eletti in Sicilia sono bravi e pure efficienti....
probabilmente però quando si ha un'idea e la voglia matta di vederla confermata, può fare più comodo pensare alla Lombardi e al suo sguardo da stronzq con tanto di mento in sù da testa di cazzo.

jandileida23, 04/04/2013 12:31:

La sensazione che stanno dando al sottoscritto è quella di una combriccola di minchioni, chi più chi meno.



vedi sopra.


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Beh la Comi prima di votarla qualcuno l'avrà sentita perchè stava ovunque: e se non capisci che quello, quel vuoto pneumatico, è il meglio che il PDL può offrire significa che probabilmente sei andato con lettera di Silvione alle poste a chiedere il rimborso dell'IMU...e per quelli non c'è salvezza.

è vero faccio di tutta l'erba un fascio, ed è un peccato grave lo so (lo stesso che fa il 5S dicendo che è tutta merda e che destra e sinistra non esistono): ma d'altronde quelli più esposti sono anche quelli più "minchioni" a quanto capisco. Converebbe allora far risaltare di più i più efficienti e preparati, perchè Ciccio e Maestrina sembrano Baldini e Sabatini.

Riguardo la questione dei preparati: ecco, secondo me il punto è proprio questo. I partiti tradizionali sono diventati, sempre più da Craxi in poi, centri di interessi personali e particolari invece che collettori del meglio del paese (tiè ti arrivo a dire che pure la DC fino a Moro aveva questa funzione) e che favorendo se stessi favorivano la comunità intera. E questo ha portato a riempire le liste di gente maleodorante e poco, o per nulla, preparata con tutte le conseguenze che vediamo. E quelli bravi che c'erano e ci sono si sono persi nel marasma.

Alla fine poi i tecnocrati hanno dato inveceprova di grande preparazione perchè gli obiettivi che si erano prefissati all'inizio li hanno, più o meno, raggiunti, in culo alla questione sociale, alla moralità e allo sviluppo di un sistema economico alternativo per rispondere ad una crisi sistemica del capitalismo finanziario come quella che abbiamo sotto gli occhi da ormai quasi 5 anni.

[Modificato da jandileida23 05/04/2013 16:33]
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uahauahauahauahuahauahauah a teleroma56 alemanno ha sbroccato alla sgarbi (come non l'ho mai visto in 30 anni) a piccheri e company rei di avergli confezionato un "servizio diffamatorio".uahauahuahau che figura di merda,è successo lo schifo.Mi fanno ridere perchè piccheri e gli altri quando fanno la trasmissione serale stile tribuna politica di raidue si atteggiano a giornalisti della BBC,tutti seri,impostatissimi,con quell'aria da intellettuali navigati,si danno un tono...poi arriva un coglione come alemanno (che ce ne vuole per farsi mettere i piedi in testa da un soggetto cosi') e je rovina la trasmissione in un colpo solo.
Mi fa ridere piccheri che pensa di essere il direttore di sky mentre sta solo a teleroma...il giorno che a caltagirone non servirà più un calcio in culo e ne mette un altro al posto suo...
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18/04/2013 13:07
 
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no ma poi...
mesi e mesi a discutere con i "saggi", i "lungimiranti", quelli che ti devi giustificare di essere così coglione di aver soltanto lontanamente ipotizzato/pensato/sperato che se unc ambiamento può esserci beh... questo possa arrivare dal nuovo.

mentre tuttintorno ti mettono in guardia, perculeggiano, ironizzano: siete un'altra dittatura, il popolo del web di falliti, la democrazia diretta ahahahahahha!

meglio, a sentire questi "saggi" affidare il cambiamento a chi tutto quello in cui siamo immersi fino agli occhi, lo ha creato!
vuoi cambiare? ma quale nuovo, affidati al vecchio.
al trito e ritrito la cui onestà, coerenza, l'assenza di macchia è specchiata, indubbia, indiscussa.

poi dal web escono nomi come Gabanelli, Strada, Rodotà...
proprio dei fessi quelli del web, e sopratutto che pericolo e che danni (SOLO danni!!) questa democrazia diretta.

vuoi mettere con ...Marini?

e poi vederli così, in Aula, abbracciati, Bersani e Alfano, e magari qualche bacetto tra Bindi La Russa, o una carezza tra Cicchitto D'Alema (perchè porrre limiti alla Provvidenza?).

è proprio vero che Grillo è un pericolo e che l'Italia era in buone e capaci mani.
sopratutto ...Responsabili.


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18/04/2013 20:42
 
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Sul punto di Marini non ho niente da dire perchè è stata solo che una vergogna proporre un nome del genere in questo momento, soprattutto usando come giustificazione la ricerca della convergenza con il PDL.

Spero solo che finalmente il PD smetta di esistere: mortacci loro e della vocazione maggioritaria de Veltroni.

E grazie pure, scusa Giove, non t'offendere e non la prendere sul personale parlo in generale, ma sto un po' avvelenato, a tutti i grilloni che se so' svejati adesso dopo che, come Perrotta, "politicamente non erano", o che votavano altro prima di scoprirsi puliti e amanti della buona politica. A meno che non abbiano tutti 18 anni

A Giovà la democrazia diretta è quando decidono tutti non quando lo fanno gli iscritti ad un movimento, per quanto si allarghi la base: 30mila persone su 60 milioni. Poi tra l'altro hai candidato due che hanno rifiutato: allora potevi pure dì Ghandi, de sicuro facevi bella figura uguale.
[Modificato da jandileida23 18/04/2013 20:47]
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ma possibile che in Italia non ci sia una figura piu' rappresentativa di Rodotà che ha 80 anni?
Perchè da Dario Fo alla Gabanelli francamente mi pare un salto un pò così..a chi fa piu' audience.
Se a Rodotà ci si arriva quando gli altri s'accordano per Marini non mi sembra l'intuizione del secolo.
Cioè fino al 2020 con un presidente ultraottantenne?
Andiamo avanti o si naviga a vista?
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19/04/2013 12:01
 
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Rodotà è una persona di grandissimo spessore. primo punto.
personalmente avevo pensato a lui prima ancora delle elezioni di febbraio.
Lui, e in seconda battuta, la Bonino.

poi in breve:
non è corretto dire che a Rodotà ci si arriva quando gli altri si accordano per Marini perchè non c'è conseguenzialità tra le due questioni.

quando si parla di 9 nomi evidenziando il fattore "audience" si dovrebbe più equilibratamente tenere presente altri nomi come Zagrebelsky o Prodi o altri, compresi Rodotà e Bonino, meno (per seguirti) accattivanti.

andatevi a leggere cosa ha detto Rodotà di Grillo e Grillo di Rodotà, in passato.
così tanto per darsi una ripassata del concetto che non è per forza necessario che si sia tutti amici, o adepti, o coglioni succubi. ma magari si può convergere anche se ci si è criticati e stuzzicati.
no perchè di questo passo magari legeremo che Rodotà è il padre sgreto di Grillo... tanto per attaccarsi a qualcosa tanto per dire.

Rodotà tutto mi sempra fuorchè "navigare a vista". una chiosa che ho trovato abbastanza superficiale.

infine... io Jandi sò più avvelenato ancora con chi invece "non si è scoperto un cazzo". e continua a dare fiducia a chi quella fiducia l'ha presa a schiaff, calci, se l'è inculata, j'ha messo i pali ar culo, j'ha cacato in petto e pisciato in culo.

tanto per essere chiari.
e ancora fanno i censori su questo "imbaarbarimento grillino".

il M5S è un'Opportunità. da accompagnare naturalmente, non vivere solo passivamente, e quantomeno il suo DNA "informatico" lo cosnente molto di più che per altre realtà, SORDE alle pulsioni della base.

perchè se il PD fosse un partito "aperto", "popolare" per davvero (prima ancora che ONESTO) Marini non sarebbe mai uscito.
figuriamoci l'inciucio con B.

ma siccome a noi ci piace più fare i puristi, girare intorno, invece che andare dritti al punto con un destro diretto alle cose, invece che i sofismi e i purismi.... è normale che mentre continuiamo nell'esercizio della critica un pò ironica, un pò schifata, per il M5S e quanto sono scemi, ignoranti, populisti, criptonazisti, beceri, ecc... gli altri fanno i (SOLITI) fatti.


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Il nome di Rodotà l'avrebbero dovuto indicare quei deficienti del PD, no Marini del cazzo che stava bene sulle montagne co' le capre e il basco in testa, ed evitare di lasciarlo a Grillo. Comunque se non mi sbaglio, le "qurinarie" del 5S sono avvenute prima dell'indicazione del PD per Marini. Rodotà è quello che la sinistra italiana avrebbe potuto, e dovuto, essere se avesse avuto una classe dirigente degna di questo nome: è un grande uomo, al passo con i tempi anzi avanti ai tempi, al di là degli 80 anni (deve fà il presidente della repubblica mica il cubista).

C'è poco da fare o dire: a livello politico, e probabilmente anche di consensi, il 5S è l'unico che esce vincitore dal teatrino dell'altro ieri. E in parte pure Vendola che almeno ha fatto qualcosa dissociandosi dal voto per il pastore: certo poi oggi vota Prodi che è più presentabile d'accordo ma insomma...

[Modificato da jandileida23 19/04/2013 17:42]
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Re:
giove(R), 19/04/2013 12:01:

Rodotà è una persona di grandissimo spessore. primo punto.
personalmente avevo pensato a lui prima ancora delle elezioni di febbraio.
Lui, e in seconda battuta, la Bonino.

poi in breve:
non è corretto dire che a Rodotà ci si arriva quando gli altri si accordano per Marini perchè non c'è conseguenzialità tra le due questioni.

quando si parla di 9 nomi evidenziando il fattore "audience" si dovrebbe più equilibratamente tenere presente altri nomi come Zagrebelsky o Prodi o altri, compresi Rodotà e Bonino, meno (per seguirti) accattivanti.

andatevi a leggere cosa ha detto Rodotà di Grillo e Grillo di Rodotà, in passato.
così tanto per darsi una ripassata del concetto che non è per forza necessario che si sia tutti amici, o adepti, o coglioni succubi. ma magari si può convergere anche se ci si è criticati e stuzzicati.
no perchè di questo passo magari legeremo che Rodotà è il padre sgreto di Grillo... tanto per attaccarsi a qualcosa tanto per dire.

Rodotà tutto mi sempra fuorchè "navigare a vista". una chiosa che ho trovato abbastanza superficiale.

infine... io Jandi sò più avvelenato ancora con chi invece "non si è scoperto un cazzo". e continua a dare fiducia a chi quella fiducia l'ha presa a schiaff, calci, se l'è inculata, j'ha messo i pali ar culo, j'ha cacato in petto e pisciato in culo.

tanto per essere chiari.
e ancora fanno i censori su questo "imbaarbarimento grillino".

il M5S è un'Opportunità. da accompagnare naturalmente, non vivere solo passivamente, e quantomeno il suo DNA "informatico" lo cosnente molto di più che per altre realtà, SORDE alle pulsioni della base.

perchè se il PD fosse un partito "aperto", "popolare" per davvero (prima ancora che ONESTO) Marini non sarebbe mai uscito.
figuriamoci l'inciucio con B.

ma siccome a noi ci piace più fare i puristi, girare intorno, invece che andare dritti al punto con un destro diretto alle cose, invece che i sofismi e i purismi.... è normale che mentre continuiamo nell'esercizio della critica un pò ironica, un pò schifata, per il M5S e quanto sono scemi, ignoranti, populisti, criptonazisti, beceri, ecc... gli altri fanno i (SOLITI) fatti.



eh ma infatti in passato erano proprio all'opposto.

www.lettera43.it/politica/quando-grillo-e-rodota-si-pungevano-a-distanza_436759...

Senza dover passare per il suo padre segreto..però ad essere troppo contro ci si incarta alla fine.
E alla fine Grillo fa politica come gli altri, sarà superficiale ma è la pura verità..perchè dopo aver fatto dei nomi provocatori che non avrebbe mai eletto nessuno, rifiutando ogni contatto col mondo politico..oggi propone un nome " trattabile ".
Rodotà da quando è il candidato Presidente del Movimento?
E alla fine per eleggere Rodotà si siederà al tavolo con Bersani e compagnia.
Se poi mi dici che il nome piu' presentabile tra quelli fatti ..certo che è così.Ma per arrivare Rodotà dovevi scomodare Fo, Gabanelli e Gino Strada?
A me pare propaganda inaffidabile questa.
Poi ti ripeto. Adesso per forza di cose scendi a compromessi.

Quanto all'età..non deve fare il cubista ma un Presidente dura 7 anni.
E non mi sembra un punto di partenza per il futuro questo.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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Ma Pertini ce ne aveva pure di più, Napolitano 80, Ciampi idem. L'unico giovane è stato Cossiga, con distacco il peggiore di tutti, pure de quel rincoglionito de Leone.

Per dire che per quel preciso incarico l'età non conta: il capogruppo del PD alla camera, Speranza, per dire c'avrà 35 anni ma ragiona come uno del '700. Ancora ripete che loro hanno fatto le primarie...
[Modificato da jandileida23 19/04/2013 21:10]
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posto articolo di m fini
Con il flop di Marini tutti sconfitti tranne Berlusconi


Scrivo, per motivi di orario, fra la prima e la seconda votazione che non dovrebbe pero' cambiare la situazione perchè Pdl e Pd hanno già dichiarato che voteranno scheda bianca. Il grande sconfitto, ma lo sappiamo tutti, è Pierluigi Bersani che facendosi sedurre da Berlusconi a puntare su un notabile dell'ancien régime come Franco Marini è riuscito non solo a perdere l'alleato Sel ma a spaccare il suo partito in tre o quattro pezzi tanto che non è più nemmen certo che un Partito democratico esista ancora. Silvio Berlusconi esce rafforzato dalla prova. Non gli è riuscito il 'grande inciucio' sul nome di Marini che doveva essere il preludio a quel governo di 'grosse koalition' cui mirava (pero' puo' sempre riprovarci con un altro candidato Pd a lui non sgradito ma più digeribile dalla base dei democrat), ma ha dimostrato di avere totalmente in pugno il suo partito (e anche la Lega) e con le sue falangi schierate a testuggine come l'antico esercito romano ha disarticolato le fragili schiere di quello che fino a ieri era il suo principale avversario (ora diventa Grillo).

C'è poi un piccolo sconfitto anche se appare un vincitore. Ed è Matteo Renzi. Il sindaco di Firenze ha mostrato tutta la sua smisurata ambizione e ambiguità. Dopo innumerevoli dichiarazioni di lealtà al segretario del suo partito lo ha pugnalato alle spalle nel momento cruciale. Una figura, oltre che inaffidabile, umanamente ripugnante e di questo, credo, terranno conto anche gli altri partiti qualora volesse crearne uno suo. Secondo me Renzi, da oggi, è un appestato da cui restare alla larga.

Beppe Grillo ha sbagliato la prima mossa. Se invece di affidarsi alle troppe astratte modalità delle cosidette 'quirinarie' avanzando il nome dell'inutile Gabanelli o dell'improbabile Strada, avesse proposto fin da subito uno dei nomi che stavano sia nella sua decina sia nella terna iniziale del Pd (Zagrebelsky, Caselli, Rodotà) Bersani non avrebbe potuto dirgli di no, poichè erano i 'suoi' nomi, e Silvio Berlusconi sarebbe stato messo definitivamente nell'angolo. Invece ha perso due giorni durante i quali il Cavaliere e il leader del Pd hanno potuto preparare l'inciucio. Deve imparare a conoscere meglio i tempi della politica, che possono essere lentissimi ma, quando occorre, anche fulminei. Adesso ci puo' riprovare con Rodotà, ma non è la stessa cosa. Perchè prima era Bersani a proporre e Grillo ad aderire, ora sarebbe Grillo ad imporre e Bersani a dover subire. E non è detto che dopo aver ricevuto un primo schiaffo voglia prenderne anche un secondo e proprio da Grillo che è inviso a buona parte dei democratici che sanno benissimo che nel progetto di 5Stelle c'è di spazzar via tutti i vecchi partiti, e quindi anche il Pd, e non solo Berlusconi. Comunque, in cuor suo, Grillo si augura che alla fine l'inciucio fra Pd e Pdl si faccia e che formino insieme un governo che gli sputanerebbe davanti ai propri elettori., Un governo che date le infinite incompatibilità fra i berluscones e quel che resta della sinistra, durerebbe pochi mesi durante i quali 5Stelle avrebbe le mani libere per continuare a sparare a palle quadre contro la democrazia dei partiti. E alle successive elezioni prenderebbe il 50 o il 60% dei voti completando cosi' l'operazione iniziata con la tornata di febbraio. La partitocrazia avrebbe concluso finalmente un ciclo ignominioso durato trent'anni.

Quanto a Rodotà non mi sembra molto diverso da Marini. Non solo perchè ha 80 anni come lui, ma perchè, deputato del Pci nel '79 e poi del Pds nell'83 e nell'87, presidente del Pds nell'91-'92, lo abbiamo sul gobbo, come personaggio della Prima e della Seconda Repubblica da più tempo di Franco Marini. Non rappresenta certo «il nuovo che avanza».

Massimo Fini
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Re: posto articolo di m fini
lucaDM82, 19/04/2013 22:45:

Con il flop di Marini tutti sconfitti tranne Berlusconi


Scrivo, per motivi di orario, fra la prima e la seconda votazione che non dovrebbe pero' cambiare la situazione perchè Pdl e Pd hanno già dichiarato che voteranno scheda bianca. Il grande sconfitto, ma lo sappiamo tutti, è Pierluigi Bersani che facendosi sedurre da Berlusconi a puntare su un notabile dell'ancien régime come Franco Marini è riuscito non solo a perdere l'alleato Sel ma a spaccare il suo partito in tre o quattro pezzi tanto che non è più nemmen certo che un Partito democratico esista ancora. Silvio Berlusconi esce rafforzato dalla prova. Non gli è riuscito il 'grande inciucio' sul nome di Marini che doveva essere il preludio a quel governo di 'grosse koalition' cui mirava (pero' puo' sempre riprovarci con un altro candidato Pd a lui non sgradito ma più digeribile dalla base dei democrat), ma ha dimostrato di avere totalmente in pugno il suo partito (e anche la Lega) e con le sue falangi schierate a testuggine come l'antico esercito romano ha disarticolato le fragili schiere di quello che fino a ieri era il suo principale avversario (ora diventa Grillo).

C'è poi un piccolo sconfitto anche se appare un vincitore. Ed è Matteo Renzi. Il sindaco di Firenze ha mostrato tutta la sua smisurata ambizione e ambiguità. Dopo innumerevoli dichiarazioni di lealtà al segretario del suo partito lo ha pugnalato alle spalle nel momento cruciale. Una figura, oltre che inaffidabile, umanamente ripugnante e di questo, credo, terranno conto anche gli altri partiti qualora volesse crearne uno suo. Secondo me Renzi, da oggi, è un appestato da cui restare alla larga.

Beppe Grillo ha sbagliato la prima mossa. Se invece di affidarsi alle troppe astratte modalità delle cosidette 'quirinarie' avanzando il nome dell'inutile Gabanelli o dell'improbabile Strada, avesse proposto fin da subito uno dei nomi che stavano sia nella sua decina sia nella terna iniziale del Pd (Zagrebelsky, Caselli, Rodotà) Bersani non avrebbe potuto dirgli di no, poichè erano i 'suoi' nomi, e Silvio Berlusconi sarebbe stato messo definitivamente nell'angolo. Invece ha perso due giorni durante i quali il Cavaliere e il leader del Pd hanno potuto preparare l'inciucio. Deve imparare a conoscere meglio i tempi della politica, che possono essere lentissimi ma, quando occorre, anche fulminei. Adesso ci puo' riprovare con Rodotà, ma non è la stessa cosa. Perchè prima era Bersani a proporre e Grillo ad aderire, ora sarebbe Grillo ad imporre e Bersani a dover subire. E non è detto che dopo aver ricevuto un primo schiaffo voglia prenderne anche un secondo e proprio da Grillo che è inviso a buona parte dei democratici che sanno benissimo che nel progetto di 5Stelle c'è di spazzar via tutti i vecchi partiti, e quindi anche il Pd, e non solo Berlusconi. Comunque, in cuor suo, Grillo si augura che alla fine l'inciucio fra Pd e Pdl si faccia e che formino insieme un governo che li sputanerebbe davanti ai propri elettori., Un governo che date le infinite incompatibilità fra i berluscones e quel che resta della sinistra, durerebbe pochi mesi durante i quali 5Stelle avrebbe le mani libere per continuare a sparare a palle quadre contro la democrazia dei partiti. E alle successive elezioni prenderebbe il 50 o il 60% dei voti completando cosi' l'operazione iniziata con la tornata di febbraio. La partitocrazia avrebbe concluso finalmente un ciclo ignominioso durato trent'anni.

Quanto a Rodotà non mi sembra molto diverso da Marini. Non solo perchè ha 80 anni come lui, ma perchè, deputato del Pci nel '79 e poi del Pds nell'83 e nell'87, presidente del Pds nell'91-'92, lo abbiamo sul gobbo, come personaggio della Prima e della Seconda Repubblica da più tempo di Franco Marini. Non rappresenta certo «il nuovo che avanza».

Massimo Fini




condivido molto, soprattutto sui " tempi " di Grillo e sul ridimensionamento di Renzi.
Rodotà mi sembra piu' uno spot contro gli inciuci sparato ad arte che una scelta convinta.E il fatto che l'inciucio sia saltato nn so quanto gli abbia fatto piacere.
Le scelte convinte si fanno subito, non dopo aver proposto un ventaglio di nomi piu' disparati.Allora avevano piu' un senso Dario Fo e Gino Strada come proposte.
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Il peggior presidente della Repubblica

In Italia ci sono stati 11 presidenti della Repubblica eletti dai partiti riuniti in Parlamento. Il primo fu Enrico De Nicola nel luglio 1946 e l'ultimo Giorgio Napolitano il 15 maggio del 2006. Per diventare presidente della Repubblica è necessario disporre di alcuni requisiti: avere una certa età, meglio se alle soglie della senescenza, essere di sesso maschile, disporre di una laurea (obbligatorio!), aver fatto militanza politica in un partito (Ciampi è l'eccezione che conferma la regola) e aver vissuto di stipendi pubblici per quasi tutta la vita (Pertini muratore in Francia non fa testo). La laurea in giurisprudenza è la più ricorrente, gli ultimi cinque presidenti si sono laureati in questa disciplina. Ingegneri, fisici, matematici e, in genere chiunque abbia conseguito un titolo scientifico, sono esclusi dalla competizione presidenziale. Un quarto di lombo nobiliare o lontane ascendenze aristocratiche, aiutano chi, alla soglia della quarta età, voglia trasferirsi al Quirinale. Un normale lavoratore non ha alcuna speranza di accedere al soglio.
Chi diventa presidente di solito acquisisce una salute di ferro nonostante gli anni (Segni fu l'unico a lasciare per trombosi cerebrale). Il Presidente più invecchia, più diventa arzillo. La presidenza è meglio del Viagra. I suoi compagni di liceo sono normalmente ricoverati in un ospizio o interdetti dalla famiglia, mentre lui monita giorno dopo giorno. Mettereste un timoniere ottuagenario alla guida di una nave in tempesta? In Italia è la norma. Di solito il presidente assume, insieme alla massima carica dello Stato, il ruolo ufficioso di segretario del partito di appartenenza, salvando però le forme e il bon ton. Non si tratta di conflitto di interessi, ma di consuetudine dovuta a una decennale militanza. Se il Papa è infallibile, il Presidente è quasi infallibile, ma, al contrario del Papa, non si può criticare.
Cercasi ottantenne, maschio, laureato in giurisprudenza, pluridecennale esperienza partitica, per la prossima presidenza della Repubblica. Astenersi lavoratori.

Il sondaggio di oggi è sul peggior presidente della Repubblica tra De Nicola, Einaudi, Gronchi, Segni, Saragat, Leone, Pertini, Cossiga, Scalfaro, Ciampi, Napolitano. Votate, votate, votate!

Ps. Il sondaggio verrà chiuso il 10 agosto alle ore 14

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quale sarà la fonte? [SM=x2478853]
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