Vignetta di Charlie Ebdo.
"Je suis Charlie Ebdo"... quanti di noi si sono dichiarati tali a quell'epoca.
Alcuni così, come i pecoroni che seguono il gregge, altri solo perchè era "cool", altri ancora ponderando il senso profondo e il valore della "satira".
Io credo molto nella satira, e credo che questo emerga sovente dai miei status, molto spesso corrosivi e senza sconti. E anche a me "piace la battuta". Per questo so bene, sulla mia pelle, che non sempre le battute riescono... E che, ovviamente, non tutti apprezzano il sarcasmo, specie quando colpisce il nostro orticello.
Certo, sicuramente l'intendimento di questo coglione francese (perchè di "couillon" si tratta, dubbi non ce ne sono) non era dire: "Che bello, 300 italiani in meno!".
Chissà forse, o molto probabilmente, voleva mettere sotto accusa le carenze del sistema italiano, che arriva spesso "dopo", a giochi fatti, promettendo che "da ora in poi le cose si faranno bene", usando tali tragedie come un occasione per un "revamping" della propria popolarità.
Ma è chiaro che devo fare uno sforzo per interpretarla così. Perchè la vignetta è vergognosa, se non altro per il clamoroso "errore di mira".
Se avessero disegnato una enorme bocca a forma di parlamento italiano che divorava la lasagna farcita di vittime del terremoto, forse un barlume di satira antigovernativa lo si poteva scorgere... ma avrebbero dovuto essere intelligenti... e questi sono davvero stupidi non perché sono francesi ma proprio perché sono imbecilli... e il reato di imbecillità purtroppo non esiste, tanto è vero che altri imbecilli lo puniscono con la morte.
Ora però, ognuno faccia i conti, se ci riesce, con la propria coerenza, se ne ha (posto che la "coerenza" non sempre è un valore).
Perchè nessuno di noi italiani, specialmente dei parenti delle vittime, andrà a Parigi a lavare con il sangue questa vignetta.
E nemmeno penseremo che tutti i francesi sono così "merde" come Felix le couillon perchè se così fosse, e stavolta il sarcasmo pesante lo faccio io, invece di fare strike a Nizza con un furgone, Monsieur Mohamed Lahouaiej Bouhlel avrebbe dovuto usare quei bastoni con la punta in metallo, con cui si raccolgono, appunto le cacche e la carta straccia.
Come questa vignetta.
Capitolo a parte meritano gli schiavi del buonismo, i lobotomizzati del
politically correct a tutti i costi cui non sta bene se qualcuno se la sia presa.
Badate bene che molti di loro sono gli stessi che una settimana fa si "indignavano" (toh!) se a ridosso del terremoto qualcuno postava su Facebook una foto dalla spiaggia con il mojito.
Vuoi mettere?
E' l'applicazione della legge fisico-chimico-termodinamica del "più sto a pezzi con il cervello più chiacchiero, giudico e do lezioni al prossimo".