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Ultimo Aggiornamento: 04/04/2024 22:35
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Sound72, 29/06/2022 14:39:

A cena al Biondo Tevere la presenza di Pierpaolo se sente sempre

Io me so messo sul comodino 1984

Orwell davvero un grande. Scritto dopo l'esperienza in Spagna, dove aveva capito tutto sull'Unione Sovietica.
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Re: Re: Re:
jandileida23, 30/06/2022 14:19:

Io non li ho vissuti ma quelli erano anche anni in cui una voce come Pasolini era fuori dal coro ma era di una tale levatura intellettuale che, anche in un contesto in cui comunque c'era "censura", proprio non potevi ignorarlo. Oltre al fatto che, anche se espulso ufficialmente, comunque PPP orbitava in spazi politici e intellettuali vicini a quelli "culturalmente dominanti" (non è pe' dì che gli altri erano culturalmente barbari ma è solo un dato di fatto). Insomma nessuno poteva fare finta di niente, nonostante tutto.

In tutto questo io penso poi che proprio a livello linguistico/coreografico oggi nessuno se metterebbe là a sentì uno che parla con lunghe frasi ermetiche, emaciato, con gli occhiali scuri. Sarà un cliché ma io sono convinto che a nessuno freghi più un cazzo di certe cose, specie in TV ma forse pure in generale. Adesso non so chi sia Orsini ma la voce contro, mio parere, trova spazio se 1) strilla 2) se è talmente contro da diventare ridicola, tipo americà facce Tarzà. In modo che 3) si possa dire "beh se queste sono le voci contro...". Pasolini mesà che né 1 né 2 né 3.




come contestarti. Specie sulla seconda parte. Ti basti pensare al confronto sul referendum, tra Renzi e Zagrebelsky, con il secondo che esaminava la situazione da un punto di vista concreto e tecnico e Renzi, che a detta di tutti (tutte le teste di cazzo che in generale siamo: come società, popolo, informazione, opinione pubblica) fu il mattatore del confronto, che faceva "ovvia professoreee... o che tu fai... o che tu dici....maremma buhaiolaaaa".

Uno serio e un clown, chi passò da mattatore fu il clown.

Sulla prima parte, come scrivevo, sto leggendo Scritti corsari, che non è altro che una raccolta di suoi editoriali, a cavallo della metà degli anni 70, in cui la metà è di commento, l'altra metà (più declamerà) è di risposta, polemica con amplissime forze politiche, persino il PCI e il suo cous organizzata L'Unità, che apertamente lo avversavano.
Chiaramente poi la sua personalità, originalità, ecc. erano soverchianti, in più all'epoca era tutto diverso, gli approfondimenti c'erano in prima serata, gli speciali pure, dopo il TG potevi avere Mistero Buffo mica il gioco dei pacchi.
Era tutto MOLTO diverso.
Quindi si, oggi incontrerebbe maggiori difficoltà ad avere spazio, ma secondo me, proprio perchè era Pasolini (e Pasolini è Pasolini) lo avrebbe trovato comunque.
Ci sarebbe stata sicuramente la trasmissione che lo avrebbe adocchiato.

Come Piercamillo Davigo, per dire, uno diverso, ma per certi versi simile. Alla fine non lo invitava nessuno TRANNE Floris, e quindi ogni 2 settimane COMUNQUE c'era Davigo.


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Sto leggendo un libro sul Beitar Gerusalemme, e più in generale sul calcio israeliano, che sarebbe da far leggere a quelli che "a Roma c'è pressione". Minchia la lotta armata, cose che al confronto quelli dell'Hellas sembrano i tifosi del Sud Tirolo

Interessantissimo, qua e là un po' (tanto) sbilanciato verso Israele, spiega anche molte cose sulla società israeliana che almeno io tendo a considerare un po' un blocco unico.

On the border: the rise and fall of the most politica club in the world. Shaul Adar.
[Modificato da jandileida23 23/08/2022 19:20]
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29/09/2022 19:45
 
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va be' sto leggendo come al solito ventitré libri contemporaneamente (Nabokov, Paravidino, Roth, quello vero ovviamente, Pirandello...)
ma mi hanno regalato e non so se ne avete già parlato il libro di Sandro Bonvissuto La gioia fa parecchio rumore.
Un libro decisamente patetico che solo i romanisti possono capire
ma che a me m'è piaciuto da morì
anche perché io ho abitato a duecento metri da Via del Circo Massimo 7
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30/09/2022 14:44
 
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Non sapevo nemmeno esistesse, rimedieró.

Io ho appena letto I primi due romanzi di una trilogia francese di Pierre Lemaitre: ci rivediamo lassù e i colori dell'incendio (il terzo non mi ricordo il titolo). Ambientati durante l'interbellum in Francia, lettura scorrevolissima, atmosfera da romanzo popolare, personaggi un po' scontati ma raccontati bene. Consigliati tutti e due.

Adesso ho cominciato una biografia di una tipa dell'alta borghesia inglese che poi è diventata militante dell'Ira, anni 60 - 70: Hiress rebel vigilante bomber. In realtà avevo letto una recensione positiva ma al momento mi sta un po' rompendo i coglioni. Io in genere leggo un libro a botta, difficilmente più di due.
[Modificato da jandileida23 30/09/2022 14:48]
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il primo l'ho letto, ovviamente l'ho comprato in Francia 😂
m'era sembrato un po' zuccheroso e quindi non ho insistito.
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Sì, zuccheroso forse no però ecco diciamo tendente al volemose bene con i buoni buoni e i cattivi cattivi e l'intreccio qua e là inverosimile e spesso pure parecchio paraculo. Però ogni tanto ci sta, l'ambientazione era ben resa, molto cinematografico e quindi scorrevole.
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01/10/2022 21:20
 
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io sto a legge Moby Dick cazzo è intricato come scrive Melville.
Uno si pensa un libro d'avventura, scorrevole invece è bello 'gotico'. Sti periodi lunghi, arricchiti, infarciti, mistici, spesso tecnici-nautici...
Rispetto a come è stata controromanzata e spesso semplificata, cartonata, in tutte le salse nei posteri, che ti immagini poco più delle avventure di Gulliver, la scrittura è degna di un trattato (di quei tempi peraltro).
[Modificato da giove(R) 01/10/2022 21:22]


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Capovolorone, trasuda proprio mare, scienza, paura dell'orrido, uomo e natura, uomo e infinito.

io nel frattempo me so buttato sul resoconto delle peripezie dell'ultimo giappo che si arrese solo nel 1975, raccontate da nientepopodimenoche Herzog. Che da buon egomaniaco c'ha tenuto a ripete per la centocinquantesima volta l'aneddoto in cui c'è lui che si rifiuta di incontrare con l'imperatore giapponese perché non ha nulla da dirgli [SM=x2478856] . Sono manco 150 pagine.
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02/10/2022 09:40
 
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Quello di Bonvissuto l'ho letto qualche anno fa e non è male, non avendo vissuto il periodo mi è sembrato un buon diario che può anche essere collettivo
Lui poi personaggione, fa il cameriere in una trattoria in zona Medaglie d'Oro se non ricordo male

Moby Dick romanzo incredibile, a parte il capitolo di informazione scientifica sui capodogli e la caccia ai che credo sia stato saltato a piè pari da chiunque l'abbia approcciato

......
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04/11/2022 17:56
 
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pagina 500 di 1300 (ma scritte così fitte e piccole le lettere, ma piiiccoleee, che è come fossero mille e otto) di Storia della guerra civile americana. Due aneddoti.

Ovviamente la parte iniziale, cospicua in un libro così lungo, parla delle cause, i vari contrasti, le riconciliazioni, le varie iniziative.
E c'è ovviamente il capitolo su John Brown, il "Garibaldi" o il "Che" (troppo precoce) che voleva scatenare nel sud la sommossa dei neri (e invece scoprì che i neri erano, più o meno, contenti come stavano).
Quello della canzone che forse avrete cantato da bambini pure voi, Glory Glory Allelujah Glory Glory Alleluja..
Insomma, leggevo e mi veniva in mente, solo che mi ricordavo giusto due strofe e a un certo punto finivo sempre a "DALLA CURVA S'ARZERAAAAAAA' FORZA FORZA GRANDE ROOOOOOMA FORZA FORZA GRANDE ROOOOOMA FORZA FORZA GGRANDE ROOOOOMA VINCEREMO IL TRICOLOOOOOOR!".
Alla fine ho dovuto mettere YouTube.

E poi, da appassionato (a dir poco) degli Indiani d'America (essendo appassionato da bambino piiiiiiiiiccolo li chiamavo così come venivano chiamati, e anche quando è subentrato "i nativi" non mi sono mai abituato - un pò come la cosa di nero e negro -), tanto che il mio primo soprannome, a 4 anni, fu Cochise (perchè giravo ovunque, pure a scuola con il copricapo) ... dato che sto da quei pizzi storici nella lettura, mi sono comprato: Seppellite il mio cuore a Wounded Knee di Dee Brown (ci sono pure gli spartiti di alcuni canti indiani, mò chiedo a quelli del gruppo se me li riproducono) e Storia degli Indiani d'America 😅 di Philippe Jacquin.

Praticamente da qui a fine anno mi trovate (tipo Cronorifugio di Gospodinov) nella seconda metà dell'800 oltre atlantico.



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sta bono che da giovedì che allo stadio si canticchiava il coro "La Roma sì la Lazio no", mi è entrato nel cervello e me lo canticchio di continuo, vergognandomi
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05/11/2022 12:23
 
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Io ho letto quello di Zucconi, non è male
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Sulla guerra civile americana è molto bello pure Lincoln di Gore Vidal, romanzone. Però è un altro mattone, non so se dopo 1300 pagine ancora c'è voglia.

Io invece sono nel periodo Storia d'Italia, me so letto una biografia di Berlinguer (scorrevole ma un santino) e una storia del MSI (era una tesi di dottorato riarrangiata a libro, un po' "scolastica", anzi pure un po' confusa, almeno i personaggi più pesanti tipo Almirante e Rauti un minimo di approfondimento magari sarebbe stato opportuno). Adesso invece ho attaccato il terzo volume di M di Scurati (fino adesso il peggiore della serie, però sto manco a pagina 50).

Narrativa invece ho letto "Lessico Famigliare" della Ginzburg che non avevo mai incrociato prima e poi "Due Vite" di Trevi, mi pare premio Strega nel 2020, una mezza ciofeca.
[Modificato da jandileida23 05/11/2022 14:32]
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Re:
lucolas999, 05/11/2022 11:16:

sta bono che da giovedì che allo stadio si canticchiava il coro "La Roma sì la Lazio no", mi è entrato nel cervello e me lo canticchio di continuo, vergognandomi




pure io oggi a passeggio in pineta 😂
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Re:
ShearerWHC, 05/11/2022 12:23:

Io ho letto quello di Zucconi, non è male




Questo è Luraghi. Quanto alle 1300 (che poi sò 1800 effettive), te credo, ogni battaglia c'è pure il computo dei cannoni, dei mortai, dei fucili, i movimenti, dove c'erano i cespugli, dove c'era il ruscelletto.... nell'introduzione lo dice pure, na cosa alla De Rossi "ci vorrebbe più di una vita da dedicare a un così ampio e complesso argomento".
No comunque molto interessate, molto. E sto pure macinando (e perdendo diottrie come piovesse).
[Modificato da giove(R) 06/11/2022 12:51]


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20/12/2022 13:43
 
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ho ritirato fuori Storie delle idee del calcio di Sconcerti..voglio leggermelo, sara' un bel ricordo
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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Invece io mi ero scordato di consigliare Prisoners of geography di Tim Marshall, autore di geopolitica contestato ma che dà una buona ricapitolazione di quanto sta succedendo nel mondo, aggiornato al 2019 da un seguito.
Credo che in italiano sia Le dieci mappe che spiegano il mondo, solito titolo un po' del cazzo tipo «Non vi preoccupate...è solo una questione di corna»
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20/12/2022 14:53
 
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Sconcerti ha anche scritto "La differenza di Totti. Da Meazza a Roberto Baggio l'evoluzione del numero 10"...sembra interessante, vorrei leggerlo
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22/12/2022 13:33
 
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Io ho ricominciato per l'ennesima volta Marcellone, chissà fin dove arriverò. Già che ho superato la distesa di biancospini è un gran successo [SM=x2478856] . Prosa di seta, indagine dell'animo finissima ma certe volte mi scoppiano i cojoni proprio, ma quanto scriveva?

Un bel libro che ho letto recentemente è The Seven Moons of Maali Almeida. Sulla guerra civile in Sri Lanka attraverso il fantasma di un fotografo di guerra gay. Detta così non pare un granché ma mi è piaciuto davvero molto.
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