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Ultimo Aggiornamento: 04/04/2024 22:35
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10/08/2023 23:29
 
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Yoga una cacata di alti livelli, una squadrata dell'ombelico da 6° arrondisment. Io sono arrivato ad un certo punto e ho accannato, cosa che no faccio praticamente mai.

Limonov vabbè con quel materiale umana per fare un brutto romanzo dovevi esse Moccia.

L'avversario è una storia talmente allucinante che te lo leggi in tre giorni.

Carrere ha uno stile molto scorrevole, pure un po' paraculo, ma ha quella capacità di farti seguire con agio storie disturbanti. A me piace perchè mi stimola una riflessione sulle parti nere dell'animo umano.
[Modificato da jandileida23 10/08/2023 23:31]
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20/09/2023 10:03
 
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In piena crisi mistica me so sparato nell'ordine:

Il Quinto Evangelio di Mario Pomilio, un capolavoro. Partendo da un ritrovamento casuale (a Colonia) di alcuni incartamenti di un prete relativi alla presunta esistenza di un Quinto Vangelo, uno studioso americano parte pure lui alla ricerca. Pomilio praticamente ha "falsificato" tutta una serie di fonti, dal 300 ai giorni nostri, ognuna scritta con uno stile appropriato all'epoca usando tutti i registri e le forme narrative possibili. Umberto Eco scansate proprio

Inchiesta su Gesù, quello vecchio di Augias. Non male ma un po' facilone.

A new history of early christianity di Charles Freeman, un po' troppo "veloce" e tirato in alcune conclusioni ma come introduzione (o ripasso, io avevo lascitao l'argomento una ventina d'anni fa) al fantastico mondo della consustanzialità va più che bene. M'è piaciuta soprattutto l'idea, un po' sostenuta da fonti e un po' no ad essere sincere, di questo cristianesimo che nei primi 3 secoli praticamente non esisteva come unica entità, ma è sopravvissuto attraverso diecimila rivoli.

Adesso ho attaccato Storia dei Concili Ecumenici, e poi per sicurezza me so' pure ridato una letta ai vangeli e alle lettere paoline. Che siano riusciti a inventasse una religione partendo dai vangeli comunque è una roba da fenomeni veri. I primi tre sono praticamente le avventure de un guaritore itinerante, quello di Giovanni invece è da tecnico dell'ENEL, io sono la luce e io tolgo la luce. Gesù comunque era "pieno de donne" (cit.), questo risulta. Paolo invece me lo ricordavo un gran rompicojoni e così infatti è rimasto.

Ogni tanto me piglia sta botta de cristianesimo delle origini, de eresie, affascinantissimo.
[Modificato da jandileida23 20/09/2023 10:06]
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20/09/2023 10:53
 
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Colpa di Carrère
Pomilio è quello che insegnava a Italianistica alla Sapienza, giusto? ce provo.

io invece per curiosità ho attaccato un libro di Martin Amis, Yellow dog, preso senza pensarci per curiosità verso lo scrittore che è considerato tra i maggiori di lingua inglese. Libro in cui succede di tutto tra gangster comete porno e aerei che si schiantano ma che alla fine mi è parso una stronzata.
Darò una seconda chance.

Ora sto leggendo un romanzo di Paolo Di Paolo, appena uscito, romanzo su uno storico di mezza età tipo noi in preda a varie crisi, devo dire niente di travolgente ma mi ha fatto pensare alle glaciazioni compresa la piccola era glaciale sul Lago di Costanza e alla fine regge.
Almeno lo leggo velocemente e con interesse, dopo aver comprato romanzi a caso di scrittori italiani tra cui Bajani Rapino Baino e Ferrovie del Messico e non averli finiti per pietà verso di me e di loro.

San Paolo misogino uno di noi, antidoto al woke [SM=x2478856]
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20/09/2023 11:27
 
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No mi pare fosse un semplice professore di liceo a Napoli.
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28/09/2023 07:50
 
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Mortanguerieri m'hai fatto legge sto mattone!
per poi gasarmi al pensiero di poter fare la musica per il dramma finale e scoprire che è uscito cinquant'anni fa (e pure recitato).
Va be'.
M'ha ricordato un po' La gloria di Berto, librone.
Ma pure questo a parte le lettere di Agilulfo da Cazzate a Francolfone da Strangolagalli devo dire niente male.
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28/09/2023 09:12
 
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Lo si può sempre rifare, credo. Il libro penso lo conosceranno 150 persone.

Ci sono dei passaggi bellissimi, tutta la biografia narrata del giansenista con i dubbi, il predicatore errante di Giardia Piemontese lasciato solo in quella terra rude, la religiosità semplice ma proprio per questo più vera di Domenico de Lellis, la percezione di questo Cristo che si immola (cit.) ma di cui in fondo nessuno, tanto meno la Chiesa, ha capito un cazzo o di cui resta tanto da scoprire. Bello bello bello.

Poi si è 'na mattonata [SM=x2478856]
[Modificato da jandileida23 28/09/2023 09:12]
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28/09/2023 09:19
 
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sì alla fine Du Breuil mi ha fatto riprendere il filo della storia di Port Royal, Racine, Luigi XIV, XV, XVI e pure SV
il santo di Guardia Piemontese invece l'avrei messo in carcere io [SM=x2478856]


Dev'essere una fissa degli abruzzesi comunque, tipo L'avventura di un povero cristiano di Silone che parla di Celestino V
Questo e La gloria di Berto (che appunto racconta il punto di vista di Giuda) te li consiglio per rimanere sul tema. Carrère je spiccia casa.
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28/09/2023 09:23
 
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Come tutti i santi, un vero cacacazzi [SM=x2478856]

La Gloria l'ho appena preso, voilà. Sarà quella terra brulla che je stimola l'infinito.
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05/10/2023 12:16
 
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+Realtà di Chalmers che parla dei prossimi mondi virtuali e giunge alla (inconfutabile) conclusione (realismo virtuale) per la quale: se fossimo in una simulazione perfetta non avremmo modo di essere certi di NON esserci.

Non la certezza di esserci, ma quella di NON poter esser certi di non esserci.

"Oltre" noi....Dio potrebbe essere un programmatore.
Potrebbe addirittura essere un "programmatore SIM" all'interno di un mondo A SUA VOLTA simulato, che ne presuppone un altro (o altri e altri e altri) al livello superiore.

Grande trip ed è roba seria non un libro di un cazzone infasciato che si pone domande a cazzo di cane.
Si va dalla filosofia cinese (Zhuag-Zhou e il sogno della farfalla) a Platone e il mito della caverna, dal dualismo Cartesiano a tanto altro.

Fatto sta che anche se fossimo quelli che vengono chiamati "cervelli-in-una-vasca" (tipo Matrix, vabbè lì in vasca c'è tutto il corpo), quindi una cosa fisica attaccata a una virtuale (tramite cavi e pc) o addirittura fossimo "cervelli SIM" (quindi non abbiamo un corpo nè un cervello fisico, siamo creature simulate, tutte digitali, create al computer)... anche se fossimo tutto ciò Chalmers "dimostra" che IN OGNI CASO la "nostra" realtà E' VERA, E' REALE.

Da qui +Realtà.

Molto molto molto interessante, anzi... man mano che si avanti con la tecnologia, SEMPRE +Interessante.


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13/10/2023 17:15
 
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Giacomo(fu Giacomo), 28/09/2023 09:19:

sì alla fine Du Breuil mi ha fatto riprendere il filo della storia di Port Royal, Racine, Luigi XIV, XV, XVI e pure SV
il santo di Guardia Piemontese invece l'avrei messo in carcere io [SM=x2478856]


Dev'essere una fissa degli abruzzesi comunque, tipo L'avventura di un povero cristiano di Silone che parla di Celestino V
Questo e La gloria di Berto (che appunto racconta il punto di vista di Giuda) te li consiglio per rimanere sul tema. Carrère je spiccia casa.

Finito ieri La Gloria.

Mi è piaciuto questo Cristo scostante, qua e là pure cattivo, oscuro nelle spiegazioni e incomprensibile nelle motivazioni. Che me lo avvicina a come è sempre sembrato a me (nel mio piccolo), leggendo i testi.

Anche Giuda tra attrazione e repulsione, tra terra e cielo, tra dannazione e Gloria della predestinazione, una bella figura, un po' l'uomo che si ritrova a fare i conti con l'infinito e il metafisico. Anche se per me Giuda rimane nei secoli dei secoli Carl Anderson.

Ecco forse mi ha convinto meno la scrittura, mi piacciono più cose o brutali e secche o più barocche. Questo sta un po' in mezzo. Poi mi hanno stonato i rimandi all'"oggi", Engels, Below e via dicendo e anche la forse eccessiva fedeltà ai testi.

Bello però, grazie.
[Modificato da jandileida23 13/10/2023 17:18]
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13/10/2023 17:16
 
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Adesso ho attaccato La Distruzione [SM=x2478856] ve lascio il piacere della scoperta.
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13/10/2023 17:20
 
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oddio La distruzione che è?
Anéantir? che è 'na mezza vaccata.

Io ho la mia più cara amica che è entrata in fissa con Marías e mi costringe a leggere tutti i romanzi, comunque valido, sto leggendo Così comincia il male, o come si traduce in italiano.
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No no peggio [SM=x2478856]
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jandileida23, 13/10/2023 17:15:

Finito ieri La Gloria.

Mi è piaciuto questo Cristo scostante, qua e là pure cattivo, oscuro nelle spiegazioni e incomprensibile nelle motivazioni. Che me lo avvicina a come è sempre sembrato a me (nel mio piccolo), leggendo i testi.

Anche Giuda tra attrazione e repulsione, tra terra e cielo, tra dannazione e Gloria della predestinazione, una bella figura, un po' l'uomo che si ritrova a fare i conti con l'infinito e il metafisico. Anche se per me Giuda rimane nei secoli dei secoli Carl Anderson.

Ecco forse mi ha convinto meno la scrittura, mi piacciono più cose o brutali e secche o più barocche. Questo sta un po' in mezzo. Poi mi hanno stonato i rimandi all'"oggi", Engels, Below e via dicendo e anche la forse eccessiva fedeltà ai testi.

Bello però, grazie.

Questo Cristo scostante questo Cristo che si immola questo Cristo che si ama ..ma e' qello de padre Spinetti? [SM=x2478856]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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13/10/2023 18:49
 
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[SM=x2478856]

Ormai ce pensa pure Papa Francesco quando scrive una enciclica.
[Modificato da jandileida23 13/10/2023 19:25]
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Re:
Giacomo(fu Giacomo), 18/05/2023 16:55:

La carte et le territoire di Houellebecq
una follia, una genialata, scritto male e facendo incetta di wikipedia anzi creando una wikipedia alternativa, impressionante.



Giacomo(fu Giacomo), 03/05/2023 17:56:

Lessons, di McEwan.
Librone.




TI ho voluto dare credito, corroborato anche dal parere successivo di jandi che parlava di 'capolavoro' (ma non so a quale dei due si riferisse).
E siccome devo a Jandi la scoperta di Cèline...

Però spero che Jandi si riferisse a McEwan, perchè per il momento sono a metà di Houllebeq e ...... mmmmmmmm.... un Campionissimo del radical chic cazzo.
Ma proprio descrizioni di tartine, di flute di cristallo, di cenette e abiti eleganti... ogni tanto mi giro, mi volto, per vedere se intorno a me ci siano che so... Cacciari... Gualtieri... D'Alema....
Ogni tanto qualche buona presa per il culo umoristica inglese, come quando descrive un ritratto di Kennedy in cui "sorrideva con quell'entusiasmo e quell'ottimismo cretini che sono così difficili da imitare per i non americani".
Diciamo che ...io speriamo che mi sorprenda nella seconda metà.

E che McEwan sia migliore.

E che non vedo l'ora di tornare alla mia amata saggistica e tuttologia (appena arrivati Grandi Dei di Norenzayan, Medioevo simbolico di Pastoreau e Sorvegliare e punire, nascita della prigione, di Foucault).
[Modificato da giove(R) 23/10/2023 12:03]


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23/10/2023 12:22
 
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Oddio, io non me lo ricordo così. L'ho letto un po' di tempo fa, mi ricordo di questa placida bolla grigia, una cosa tipica di Houllebecq, in cui la vita va avanti così senza che nessuno ci pensi troppo su e poi si muore, all'interno di una società che ha tolto qualsiasi senso ai contatti umani e è diventata una riproduzione del reale (come le carte geografiche). Il protagonista me lo ricordo poi intento a sottrarsi al mondo bolso dell'arte, e non il contrario. O comunque approcciarlo sempre da lontano.

Me ricordo male? Non era come i primi due o tre, che erano proprio delle bombe a mano, ma tra lettura scorrevole e atmosfere stranianti mi ricordo un buon libro. Forse un capolavoro è troppo, ho cavalcato l'entusiasmo di Giacomino, ma nella carenza attuale di buone storie era un bel libro.

Se volete invece morte, distruzione atomica, passi in tedesco, odio per il genere umano e tendenza al sadomasochismo ve consiglio La Distruzione di Dante Virgili, che ve farà fà bella figura anche nei salotti con Cacciari e D'Alema (che ormai forse stanno in casa di riposo). Non so se adesso me arriva la polizia postale (lo danno gratis nell'abbonamento Kobo, nel caso se la pigliassero con loro) ma quello ecco a modo suo è un libro che non capisci se è una cazzata o una genialata.

Poi spinto da questa lettura me so dato alla letteratura italiana: ho recuperato un paio de Parazzoli, un paio di Vassalli e adesso mi sto leggendo il nipote de Nievo che ricostruisce il naufragio dell'Ercole. In sintesi: meglio i francesi, anzi forse pure meglio la letteratura malgascia, quella scritta sulle foglie de palma. Parazzoli qualcosa si salva, ma siamo sempre dalle parti del Piccolo Mondo Antico.
[Modificato da jandileida23 23/10/2023 12:28]
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Be' dai Vassalli per me ha scritto un paio di grandi libri (io sono comunque per Pontiggia, nel caso, Il giocatore invisibile, La grande sera...)

Di Vassalli direi Un infinito numero.
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23/10/2023 13:00
 
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Ma non sono brutti libri di per sé, è tutta gente che una storia la sa mettere insieme, che manovra gli artifici narrativi anche con una certa destrezza. Vite di uomini non illustri di Pontiggia è un libro bello, con un approccio interessante.

Il problema mio è che ho sempre la sensazione ehmmmmmm ehhhhh che ci sia come una patina di polvere su quelle pagine. Noi che momento di rottura abbiamo avuto? Al di là di qualche eccezione sono tutti libri che si sarebbero potuti anche pensare, e forse anche scrivere, alla fine del 1800. Quando abbiamo fatto a botte con l'oggi, con il futuro? C'è Pasolini , c'è sempre Pasolini che è come i rigatoni che va bene con tutto, ma Pasolini non era manco uno scrittore. E sono 50anni che è morto.
[Modificato da jandileida23 23/10/2023 13:04]
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Re: Re:
giove(R), 23/10/2023 12:00:




TI ho voluto dare credito, corroborato anche dal parere successivo di jandi che parlava di 'capolavoro' (ma non so a quale dei due si riferisse).
E siccome devo a Jandi la scoperta di Cèline...

Però spero che Jandi si riferisse a McEwan, perchè per il momento sono a metà di Houllebeq e ...... mmmmmmmm.... un Campionissimo del radical chic cazzo.
Ma proprio descrizioni di tartine, di flute di cristallo, di cenette e abiti eleganti... ogni tanto mi giro, mi volto, per vedere se intorno a me ci siano che so... Cacciari... Gualtieri... D'Alema....
Ogni tanto qualche buona presa per il culo umoristica inglese, come quando descrive un ritratto di Kennedy in cui "sorrideva con quell'entusiasmo e quell'ottimismo cretini che sono così difficili da imitare per i non americani".
Diciamo che ...io speriamo che mi sorprenda nella seconda metà.

E che McEwan sia migliore.

E che non vedo l'ora di tornare alla mia amata saggistica e tuttologia (appena arrivati Grandi Dei di Norenzayan, Medioevo simbolico di Pastoreau e Sorvegliare e punire, nascita della prigione, di Foucault).



Comunque no, Houellebecq radicalchic proprio no, i radicalchic lo odiano Houellebecq, uno che è scorretto per definizione e non crede a nulla, tranne che al fungo atomico che distrugge la civiltà.

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