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Calciopoli 2....

Ultimo Aggiornamento: 05/07/2011 13:36
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21/04/2010 15:00
 
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un conto è pensare quello che meglio si crede di ciò che dice l'altro.
ci si lamenta sempre? per me è essere piagnoni.
una papera del portiere è culo di chi ha segnato e una papera pure peggiore non viene messa nello stesso risalto, come incisività sul risultato? per me è usare due pesi e due misure.

ma questi sono pensieri personali, interpretazioni.

un conto è continuare ad ignorare concetti precisati 10, 20 volte.
preciso 10, 20 volte che il cielo è blu, e 10, 20 volte mi si ribatte che ho detto che il cielo è marrone?
questa non è più interpretazione. questa è scorrettezza.


lascia perdere il vittimismo, che non sei gradito nel forum. mi pare che tutti gli altri ti stanno appoggiando sulla questione calciopoli.

il riferimento ai problemi del forum, sul quale non ho avuto conforto, ma pazienza, derivano non quando ci si "scrocia" sulle opinioni, anche in termini accesi, ma quando si fa finta di ignorare 20 volte quello che l'altro ha detto, ribadito, addirittura "quotato" e gli si attribuisce tutto il contrario.

se tu ti lamenti sempre dell'arbitraggio tuo e non vieni mai a dire, l'altra domenica va detto che al milan hanno tolto un rigore... io posso legittimamente, anche se magari non ho ragione, pernsare che si usino due pesi e due misure.
posso scrivere, attaccare, ognuno ha il suo stile (o la sua assenza se preferisci).
ma sono opinioni.

un conto è rivoltare quanto l'altro non solo non ha mai sostenuto, ma anzi, ha detto proprio il contrario.

le opinioni sono una cosa e sono assolutamente permesse. attrribuire "bianco" a uno che ha scritto e ribadito cento volte "nero" e continuare, continuare... per me non andrebbero permesse.

ma sappi, se ne hai il dubbio, che da qui non è stato mai cacciato nessuno, qui siamo degli utentitutti quanti, coatti amministratori con manie di dittatorelli non ne abbiamo mai avute.
e non sarai tu la pietra dello scandalo del primo "ban" del forum.

quindi lascia perdere i "se non sono gradito". questa come al solito è una tua forzatura.

io non gradisco che si scriva che io ho detto il contrario di ciò che ho scritto e ribadito.
che è diverso dall'avere dettoche la tua presenza non è gradita nel forum.

ti ridico, saremo alla terza o quarta volta, che qui non è stato mandato via, nè io mi sono appellato al "branco", nemmeno chi mi ha dato del razzista.

quello se ne è andato da solo, ma nessuno lo ha cacciato.





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21/04/2010 15:04
 
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BeatifulLoser...chissà che fine ha fatto [SM=g27994] .
Spero che tornerà per la volata scudetto.
[Modificato da lucaDM82 21/04/2010 15:05]
21/04/2010 15:47
 
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Re:
Sul discorso calciopoli sono intervenuto poco.
Ho riportato soltanto gli articoli apparsi qualche mese fà relative alle nuove intercettazioni.
Ed sono intervenuto nel dire la mia sul vantaggio che la Roma ebbe ( ma ribadisco giustamente) dalla sentenza di calciopoli.
Io dalle nuove intercettazioni uscite non credo che ci si possa fare un'opinione.
Come si fà ad analizzare un problema se i dati di fatto sono parziali e guidati? perchè questo è successo!
Le intercettazioni sono circa 170 mila....ne saranno uscite il 10%....che hanno permesso di incriminare Moggi, De Santis, Giraudo, Meani, e compagnia cantante....
Adesso per difendersi Moggi ne fa uscire un'altro 10%.....ma nel calderone chi mi assicura che non c'è niente che possa portare ad una visione della questione da altri punti di vista? nessuno, perchè quello che ci hanno propinato è una visione parziale.
Nel 2006 i giornalisti ci hanno riferito che i PM assicuravano che le altre intercettazioni non erano rilevanti ai fini della giustizia sportiva e ordinaria. Adesso non è più così perchè la giustizia ordinaria ha permesso la trascrizione delle intercettazione da parte dei periti.....quindi ce ne sono altre rilevanti ora nel 2010 ma non lo erano nel 2006?
E le altre nel 2014 ci diranno che sono rilevanti?
Allora se si procederà ad avvalorare a livello di giustizio sportiva anche le intercettazioni 'nuove' l'assegnazione dello scudetto è stato un errore, e di conseguenza è tutto falsato dal 2007 ad oggi...perchè Inter ed altre avrebbero dovuto ricevere penalità e retrocessioni.
'Sto mous operandi a mozzichi e bocconi me sembra 'na gran cazzata e guidato e pilotato a seconda di come sventola la bandiera.
Annulliamo il campionato di Calcio di serie A , guardate che ce famo 'na figura migliore!


21/04/2010 16:33
 
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Nuova Inchiesta FIGC su Calciopoli
Figc: nuova indagine su Calciopoli
La procura della Federcalcio ha deciso di aprire una nuova indagine su Calciopoli, in riferimento «alnuovo filone di intercettazioni». La Figc ha chiesto al Tribunale di Napoli di acquisire «tutto il materiale probatorio prodotto dalle parti, oggetto di perizia che potrà essere disposta dal Tribunale».
(Corriere della Sera)
[Modificato da faberhood 21/04/2010 16:34]
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21/04/2010 20:02
 
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'Ste cose spuntano sempre verso le ultime di campionato.
26/04/2010 15:58
 
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LE MOTIVAZIONI DEL PROCESSO

Calciopoli, la sentenza del gup:
«Il sodalizio raggiunse tutti gli scopi»

Il magistrato e l'esito del campionato 2004-2005: «La Juve vinse e la Fiorentina non retrocesse»

MILANO - Il sodalizio accusato di aver governato illecitamente il calcio italiano raggiunse tutti i suoi scopi. Lo sostiene il gup di Napoli Eduardo De Gregorio, nelle motivazioni del processo di Calciopoli al termine del processo svoltosi con rito abbreviato nei confronti, tra gli altri, dell'ex amministratore delegato della Juventus Antonio Giraudo e dell'ex presidente dell'Aia Tullio Lanese. «Quanto all'efficienza del sodalizio, altro sicuro indice rivelatore della sua esistenza - scrive il gup De Gregorio - va sottolineato che esso raggiunse tutti gli scopi già programmati e quelli che, nel corso degli eventi, si propose di conseguire». Il magistrato si sofferma sull'esito del campionato 2004-2005. «Sul punto - osserva - è necessario e sufficiente rimarcare che, attraverso diversificate attività illecite, la compagine riuscì a determinare l'esito del campionato di calcio sia con riguardo all'assegnazione della vittoria finale della Juventus (all'evidenza scopo principale del gruppo), sia con riguardo alla retrocessione in serie inferiore, cui illecitamente fu sottratta perlomeno la Fiorentina».

«I componenti del gruppo che amministrava di comune accordo il campionato di calcio - scrive il gup in un altro passaggio del capitolo sul reato associativo - ebbero lo scopo comune di programmare e compiere una serie indeterminata di delitti come si ricava dalla chiara acquisizione processuale secondo la quale essi organizzarono le frodi sportive non solo con riguardo ad incontri di calcio in cui era impegnata la società juventina, ma furono aperti ad ogni altra occasione illecita, come verificatosi durante l'impresa di salvataggio della Fiorentina, cui parteciparono anche Giraudo e Moggi in modo determinante». «Detta iniziativa, in sè illecita, poiché realizzata con le attività fraudolente, a sua volta - osserva il giudice - ebbe per voluta conseguenza l'aumento del prestigio e della forza del gruppo nei confronti dell'intero settore ed in specie degli esponenti di quella società che in precedenza erano ed essi contrari». (Fonte: Ansa)


26 aprile 2010




27/04/2010 16:03
 
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Calciopoli, spuntano altre telefonate.
Pairetto: "La Figc ci spingeva ad avere rapporti con le società"

Inizia con un rinvio l'udienza del processo a Calciopoli in programma oggi al Tribunale di Napoli. Non sono ancora arrivati, infatti, i due testi citati dall'accusa, l'ispettore di Polizia Salvagno che ha partecipato alle indagini svolte dalla Procura di Torino, e il magistrato Cosimo Ferri, ex componente della Commissione tesseramenti della Figc. Per questo motivo il collegio ha deciso di far slittare la seduta alle 11.

Come annunciato alla vigilia non c'è un altro dei testi convocati dall'accusa, il tecnico del Chelsea Carlo Ancelotti la cui testimonianza è slittata all'udienza dell'11 maggio. A causa della agitazione annunciata dalle Camere penali di Napoli è saltata, intanto, l'udienza fissata per il 4 maggio. In aula anche oggi sono presenti diversi imputati del processo: tra gli altri Luciano Moggi e gli ex arbitri De Santis e Bertini e l'ex designatore Bergamo. Siparietto per Luciano Moggi al suo arrivo in tribunale. Alle richieste pressanti di un venditore ambulante l'ex Dg della Juventus ha risposto: «Non posso, ho finito tutti i soldi».

Ci sono altre telefonate ritenute interessanti, che emergono dal lavoro di trascrizione che sta portando avanti la difesa dell'ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi, nell'ambito di quelle che non fanno già parte del processo a Calciopoli, in corso a Napoli. A rivelarlo è il consulente tecnico della difesa di Moggi, Nicola Penta. Si tratterebbe di 10 nuovi contatti tra società e arbitri, probabilmente in partenza dai centralini di quattro società: Inter, Bologna, Parma e Cagliari.

In particolare, si tratterebbe di tre telefonate tra il Bologna e l'arbitro De Santis, altre tre tra l'Inter e il designatore arbitrale Bergamo, una tra l'ex presidente dell'Inter, Giacinto Facchetti e l'arbitro De Santis, due tra il Parma e i designatori e una, infine, tra il presidente del Cagliari Cellino e Bergamo. «Tutti - ha detto Penta - si informavano e tutte le società chiedevano gli arbitri migliori. Basta sentire le telefonate tra Pairetto e Bergamo - ha concluso - per capire che dopo aver subito pressioni di ogni tipo dalle società, definivano la griglia degli arbitri che avevano in testa». Il consulente ha annunciato che le nuove telefonate e altre in corso di trascrizione saranno portate in tribunale per chiederne l'acquisizione agli atti.

«La federazione ci spingeva perchè avessimo rapporti con le società di calcio in modo da evitare polemiche che finissero sui giornali, e anche a dire in anticipo le griglie degli arbitri». Lo ha detto l'ex designatore arbitrale Pierluigi Pairetto rendendo dichiarazione spontanea nel corso dell'udienza nel processo a Calciopoli in corso a Napoli. «Dire le griglie nei giorni precedenti - ha ricordato Pairetto - non era una cosa vietata nè commentata negativamente dalla Federcalcio». E per illustrare la prassi delle conversazioni tra dirigenti di società e designatori arbitrali, Pairetto ha ricordato due episodi riguardanti Perugia e Palermo. Nel primo caso l'ex designatore ha rievocato l'episodio dell'arbitro Nucini aggredito a fine partita dal calciatore del Perugia Coly che per quest'episodio fu fermato per otto giornate. «Il caso volle - ha detto Pairetto - che Coly rientrasse in occasione di un Genoa-Perugia per il quale fu designato proprio Nucini. Fu per questo che la federazione ci invitò a chiamare il figlio del presidente del Perugia Gaucci». Altro episodio ricordato da Pairetto riguarda un sorteggio arbitrale di cui fu chiesta la ripetizione per una preclusione nei confronti di Collina che era stato sorteggiato per la partita del Palermo. «Fu così - ricorda Pairetto - che chiamammo Zamparini, presidente della società rosanero, per spiegargli l'accaduto».

Prima di Pairetto è intervenuto, sempre per rendere dichiarazioni spontanee, l'ex dg della Juve Luciano Moggi che ha espresso, tra l'altro, critiche sul contro esame del colonnello dei carabinieri Auricchio, l'investigatore di Calciopoli: «O non ha risposto o ha detto cose fuori posto, come per esempio su Baldini», ha detto prima di essere interrotto dal presidente del Collegio giudicante Teresa Casoria che lo ha invitato «a non fare un comizio».

L'udienza è stata sospesa: riprenderà alle 15,15 con la testimonianza del magistrato Cosimo Ferri, ex componente della commissione tesseramenti della Figc.

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28/04/2010 19:37
 
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Luciano Moggi è radiato da ogni ruolo nel calcio italiano: lo ha stabilito la Corte di Giustizia della Federcalcio precisando, in risposta al quesito interpretativo del presidente federale Giancarlo Abete, che "la preclusione da ogni rango o categoria debba ritenersi implicita come effetto ex legge" dopo la condanna per i fatti di Calciopoli.

[SM=g28002] una cosa positiva.
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05/05/2010 16:11
 
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05/05/2010 16:43
 
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[SM=g27993] [SM=g27993] [SM=g27993] [SM=g27996]
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05/05/2010 16:50
 
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quoto lucolas.
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05/05/2010 17:07
 
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io me sto a tajà perchè dal lavoro non vedo i video, e i vostri commenti (dai quali mi aspettavo di intuire qualcosa) non mi aiutano di certo...

(me la vedo stasera a casa)


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05/05/2010 17:15
 
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In bocca al lupo per domenica..in questo Bergamo è un signore rispetto al tocchiamoci le palle di Mazzini..
Però a parte questo..che l'inter non sia stata neanche sfiorata da calciopoli e le abbiano dato anche un titolo a tavolino..è dura da digerire, in particolare per chi è stato condannato..
In questo senso il discorso Pradé resta aperto per carità ma insomma i contenuti delle tante chiamate fatte e ricevute tipo questa di Facchetti non potevano passare in carrozza come invece sono state trattate..
[Modificato da Sound72 05/05/2010 17:16]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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05/05/2010 18:10
 
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Re:
giove(R), 05/05/2010 17.07:

io me sto a tajà perchè dal lavoro non vedo i video, e i vostri commenti (dai quali mi aspettavo di intuire qualcosa) non mi aiutano di certo...

(me la vedo stasera a casa)




guarda le faccine sono molto più esplicative di tante parole a volte .
Gli occhi sgranati perchè stiamo a livello di Moggi & c.
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10/05/2010 16:22
 
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TORINO - La Juventus ha deciso di chiedere alla istituzioni federali la revoca dello scudetto del 2006, assegnato poi a tavolino all'Inter. Lo rende noto la stessa societa' bianconera, comunicando di aver presentato un esposto al Coni, la cui premessa e': ''Il movimento sportivo si basi e si fondi sulla lealta' tra e nei confronti di affiliati, nonche' parita' ed equita' di trattamento''. L'esposto e' stato ratificato dal Cda bianconero svoltosi questa mattina a Torino
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
11/05/2010 09:31
 
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"Comportamenti poco limpidi"

"Comportamenti poco limpidi": su questo si basa il ricorso della Juventus che chiede la revoca dello scudetto 2006, tolto appunto al club bianconero e assegnato (dall'allora commissario Guido Rossi) all'Inter. Ora la parola tocca al superprocuratore Stefano Palazzi: sarà lui a decidere se davvero l'Inter in quel periodo ha tenuto "comportamenti poco limpidi". Appena chiusa la sua indagine la consegnerà al consiglio federale della Figc, che deciderà se revocare o no lo scudetto. Ultimamente, con l'impegno degli avvocati e consulenti di Luciano Moggi, si è scoperto che a parlare con arbitri e designatori (Bergamo e Pairetto) c'erano anche molti altri club, fra questi, appunto, l'Inter. Parlava Moratti con Bergamo. Parlava Facchetti con Bergamo, Pairetto, Mazzei e De Santis. Di sicuro telefonare ad un arbitro, De Santis appunto, non era consentito. Si discuteva di pranzi, di regali. Era consentito (forse) discettare di griglie con i designatori: ma ora Palazzi, anche attraverso interrogatori, dovrà "pesare" certe telefonate. Pare che una certa rilevanza potrebbe avere quella fra Facchetti e Mazzei, dove l'ex presidente interista chiedeva all'allora designatore degli assistenti di "non fare" il sorteggio arbitrale prima di Inter-Juventus (il club nerazzurro voleva Collina, ndr) e di mettere in griglia due arbitri "preclusi" (Rosetti e De Santis). Si tratta di articolo 1 (codice di lealtà) o articolo 7 (illecito sportivo)? O si tratta di una chiacchierata del tutto innocua? Lo stabiliranno Palazzi e i suoi investigatori (circa 6-7 riservati a questa delicata indagine). L'inchiesta non sarà breve: in un primo tempo sembrava si potesse (dovesse) chiudere prima dell'avvio della prossima stagione, vale a dire entro il 15-20 agosto. Ora, da voci Figc, si sostiene che non ci sarebbe la fretta di quattro anni fa, quando si dovevano mandare le squadre in Europa, e quindi potrebbe andare avanti a lungo. Quanto? Anni? Speriamo di no: un sistema-calcio credibile deve dare certezze, deve essere il più possibile celere (qualche anno fa lo fu anche troppo...).

Domani intanto a Napoli riprende il processo a Calciopoli: in aula ci sarà il neocampione d'Inghilterra, Sir Carlo Ancelotti, chiamato come testimone dal pm Narducci, ma non Roberto Mancini. La difesa di Luciano Moggi presenterà la lista delle chiamate da acquisire (sono aumentate: da 74 ad oltre 200) e prenderà dalla procura due nuovi Cd (ci sono migliaia di chiamate di Gigi Pairetto). Inoltre si parlerà delle Sim, un mistero ancora fitto. Un'udienza importante. Poi, a fine mese via coi testi delle difese. Il processo andrà avanti ancora a lungo: ci sono una cinquantina di testimoni di Moggi, Bergamo, Mazzini e c. da ascoltare. Inoltre potrebbero spuntare nuove intercettazioni (certo che l'inchiesta di Auricchio dimostra sempre più le sue lacune).


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25/05/2010 16:46
 
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NAPOLI, 25 maggio 2010 - Si è chiusa con un altro show di Moggi, l'udienza odierna del processo Calciopoli, davanti alla nona sezione penale del tribunale di Napoli. La precedente era stata segnata dalla testimonianza di Carlo Ancelotti, oggi tecnico del Chelsea, si è ripartiti con quella di Roberto Mancini, attualmente tecnico del Manchester City e già guida di Fiorentina, Lazio e Inter. Mancini ha in qualche modo ridimensionato le accuse precedentemente formulate in un interrogatorio con i carabinieri. Ma a tenere banco è ancora il grande accusato, che cerca di ribaltare i ruoli e per difendere attacca. Attacca soprattutto Carlo Ancelotti e le sue parole pronunciate due settimane fa in aula sul Milan "defraudato" nell'anno di Calciopoli. In particolare, alla lista nera di Ancelotti sui torti subiti dal Milan, l'ex dg juventino ribatte con tre partite del Milan in cui la squadra rossonera sarebbe stata aiutata da tre arbitri presunti amici dell'associazione sotto inchiesta. Moggi, moviole giornalistiche alla mano, cita Parma-Milan, Reggina-Milan e Atalanta-Milan, arbitrate da Pieri, Racalbuto e Bertini. Insomma, per Moggi è il Milan che fu aiutato e "probabilmente i defraudati siamo noi della Juve". E ancora di rimando ad Ancelotti: "Dicono che avrei mandato io il guardalinee Baglioni a Siena. Ma non c'è traccia di mie telefonate al designatore Mazzei: quello che facevano Meani e Facchetti".

Moggi, che ha attaccato anche l'ex arbitro Cornieti (sentito come testimone) ha poi detto che non era reato andare negli spogliatoi. E citando il suo rapporto con De Santis: ”lui darebbe del tu pure al Presidente della Repubblica” e ancora: "Per regolamento alla fine delle gare io potevo parlare tutto il tempo che volevo con l'arbitro. E in ogni caso non l'ho mai chiamato De Santis che, per dirla tutta, non mi stava neanche tanto simpatico
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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25/05/2010 17:14
 
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Re:
Sound72, 25/05/2010 16.46:

NAPOLI, 25 maggio 2010 - Si è chiusa con un altro show di Moggi, l'udienza odierna del processo Calciopoli, davanti alla nona sezione penale del tribunale di Napoli. La precedente era stata segnata dalla testimonianza di Carlo Ancelotti, oggi tecnico del Chelsea, si è ripartiti con quella di Roberto Mancini, attualmente tecnico del Manchester City e già guida di Fiorentina, Lazio e Inter. Mancini ha in qualche modo ridimensionato le accuse precedentemente formulate in un interrogatorio con i carabinieri. Ma a tenere banco è ancora il grande accusato, che cerca di ribaltare i ruoli e per difendere attacca. Attacca soprattutto Carlo Ancelotti e le sue parole pronunciate due settimane fa in aula sul Milan "defraudato" nell'anno di Calciopoli. In particolare, alla lista nera di Ancelotti sui torti subiti dal Milan, l'ex dg juventino ribatte con tre partite del Milan in cui la squadra rossonera sarebbe stata aiutata da tre arbitri presunti amici dell'associazione sotto inchiesta. Moggi, moviole giornalistiche alla mano, cita Parma-Milan, Reggina-Milan e Atalanta-Milan, arbitrate da Pieri, Racalbuto e Bertini. Insomma, per Moggi è il Milan che fu aiutato e "probabilmente i defraudati siamo noi della Juve". E ancora di rimando ad Ancelotti: "Dicono che avrei mandato io il guardalinee Baglioni a Siena. Ma non c'è traccia di mie telefonate al designatore Mazzei: quello che facevano Meani e Facchetti".

Moggi, che ha attaccato anche l'ex arbitro Cornieti (sentito come testimone) ha poi detto che non era reato andare negli spogliatoi. E citando il suo rapporto con De Santis: ”lui darebbe del tu pure al Presidente della Repubblica” e ancora: "Per regolamento alla fine delle gare io potevo parlare tutto il tempo che volevo con l'arbitro. E in ogni caso non l'ho mai chiamato De Santis che, per dirla tutta, non mi stava neanche tanto simpatico



mica è vero (abitava al portone di fianco al mio negozio) a mi padre gli dava del lei [SM=g27987]
che dite chiedo di essere ascoltato dai magistrati? [SM=g27989]
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08/10/2010 12:24
 
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Quello scudetto in bilico
Indagine sulle 187 telefonate

Il procuratore della Federcalcio Stefano Palazzi sta "pesando" le intercettazioni ricevute da Napoli: si cerca di capire se l'Inter fosse meritevole di ricevere il titolo del 2006 revocato alla Juventus

MILANO, 8 ottobre 2010 - Il procuratore della Federcalcio Stefano Palazzi ha in mano 187 intercettazioni-bis. Tante ne ha trascritte il perito Roberto Porto, su indicazione del Tribunale di Napoli e della presidente del collegio giudicante del processo penale di calciopoli, Teresa Casoria. Tante costituiscono la prima, decisiva istruttoria per rispondere alla domanda: l’Inter meritava lo scudetto 2006 revocato alla Juve? Quesito che, in mezzo allo slalom fra le prescrizioni, costituisce il cuore dell’inchiesta sportiva, quello davanti al quale Andrea Agnelli ha chiesto anche in Federcalcio la "parità di trattamento". 187 telefonate, dunque. Frutto di varie liste: due sono della difesa di Moggi, una dei legali di Pairetto, l’altra un’integrazione a cura dei pm Narducci e Capuano. Quest’ultima è ovviamente inutile per l’inchiesta sportiva visto che gli imputati di Napoli sono stati già processati in sede calcistica. Delle 187, quindi, quelle su cui il procuratore sta studiando sono in realtà poco più di un centinaio.


Indagine sulle telefonate: per chiarimenti ascoltare 187...metti dentro collina — In particolare, sul fronte interista, è la ripetitività che colpisce, la frequenza dei contatti fra l’allora presidente dell’Inter Giacinto Facchetti e i designatori (e in qualche caso, anche con l’arbitro De Santis). Quanto al contenuto, la vicenda è controversa. Per la difesa degli imputati di Napoli, l’ormai famigerato "metti dentro Collina" detto da Facchetti a Bergamo per inserire il numero uno degli arbitri nella prima fascia per Inter-Juventus (finita poi 2-2 con l’arbitraggio di Rodomonti) costituisce il punto più importante. Nella stessa serie c’è il discorso della sera prima sui guardalinee con Mazzei.

Cagliari-Inter non c’è — Ma in realtà, di tutte le intercettazioni bis la più sgradevole è quella in cui Facchetti chiede a Bergamo di parlare con Bertini, ricordandogli il suo score con l’Inter alla vigilia di una sfida di coppa Italia con il Cagliari. Bertini si lamenterà poi con Bergamo per la presenza di Facchetti negli spogliatoi. Sembra essere questo il caso numero uno del nuovo fronte di calciopoli. Ma Palazzi queste carte ancora non le ha perché la "scoperta" del consulente di Moggi, Nicola Penta, fu successiva alla consegna delle prime liste. Quindi, il filone Facchetti-Bertini-Inter-Cagliari, fa parte delle 130 telefonate "nuove" sulle quali il Tribunale di Napoli deciderà soltanto martedì alla ripresa del processo.

Fattore Nucini — Da stamattina, tutto il materiale in mano a Palazzi può essere letto sul nostro sito. Ricorre fra gli interlocutori dei designatori il nome di Danilo Nucini, l’arbitro che Facchetti incontrò e con cui si parlò del "sistema Moggi", secondo la definizione che lo stesso presidente interista di allora fece nel suo diario consegnato dal figlio Gianfelice ai pm di Napoli. Come interpretare questi colloqui? Figli dell’insicurezza di un direttore di gara ai margini o la dimostrazione che in realtà non c’erano discriminazioni di sorta nei suoi confronti? Un’altra delle domande che Palazzi inserirà nel menù della sua inchiesta, perché è sempre là, sul ruolo dell’Inter e sui suoi comportamenti che si gioca la sua istruttoria. Insomma, quello scudetto è da revocare o no?

( gazzetta.it )
[Modificato da Sound72 08/10/2010 12:25]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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08/10/2010 12:41
 
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Per me glielo tolgono.Rimedieremo qualcosa? [SM=g27987]

Ci danno uno scudetto,uno lo vinciamo quest'anno e abbiamo mezza stella in tasca...che bello [SM=g27990] (tratto da un discorso di max leggeri).
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