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Li piagnoni de sta Roma bella (Fatece Largo che passamo noi)

Ultimo Aggiornamento: 12/11/2014 14:47
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Città: ROMA
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Sesso: Maschile
21/10/2009 09:53
 
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Re:
chiefjoseph, 20/10/2009 19.25:

20 ottobre 2009 - Da San Siro verso Londra


Lettera aperta del Presidente Rosella Sensi

Sono furiosa, anzi furibonda, e credo di non essere la sola in questi giorni a Roma. Sono 17 anni che la mia famiglia guida la Roma e in questo lungo lasso di tempo ho avuto modo di farmi un’idea chiara del calcio giocato e del calcio parlato, quello che da una gara all’altra piace e conquista ascolti crescenti. Ho vissuto ogni momento del lavoro di mio padre, il Presidente. So benissimo delle battaglie, della determinazione con la quale ha tentato di migliorare un ambiente spesso logorato da sospetti o da troppe certezze. Ricordo campionati in cui la Roma fu penalizzata da una serie di errori arbitrali discutibili. Non dimentico nemmeno di aver perso uno scudetto negli ultimi 45 minuti di Catania, due anni fa.
Voglio essere chiara, e non desidero suscitare equivoci, quindi dico che sono sicura – anzi sicurissima – che non ci troviamo più in dinamiche scabrose come anni fa ma evidentemente viviamo situazioni quantomeno inaccettabili.

Credo di avere delle responsabilità istituzionali nel guidare una società di calcio come la Roma, con un pubblico appassionato e con uno stadio tra i più capienti della Nazione. Per questo ho sempre tenuto un profilo ispirato alla sana moderazione, cercando di imporre principi di sportività, serietà e lealtà, invitando tutti i tesserati della mia società a ricordare di porsi a modello per i tanti giovani che guardano al calcio. Anche oggi, dopo anni di esperienze, continuo a pensare che un dirigente ha il dovere di fermarsi a riflettere, prima di spendere parole.

Una cosa però ho il dovere di affermare, anche riflettendo sul mio ruolo. Ho il peso di rappresentare la Roma e per la Roma ho già chiesto rispetto. Non vorrei che qualcuno volesse approfittare del difficile inizio che quest’anno ha avuto la squadra, dalla vicenda Spalletti alla contestazione verso la Società di una parte della tifoseria, pensando di trovarsi innanzi una dirigenza debole, una squadra disorientata ed una tifoseria spaccata. Abbiamo una squadra competitiva, un allenatore capace e di grandissima personalità, come domenica ha dimostrato ancora una volta, ed una tifoseria forte e passionale che saprà stringersi intorno ai suoi colori. Per questo chiedo ai miei giocatori di compattarsi e non voglio più sentire frasi come “Sapevamo come sarebbe finita”, così come chiedo al Mister Ranieri di continuare ad infondere forza e carattere a questa squadra che domenica ha dimostrato di essere ancora una delle potenziali leader del Campionato. Ed infine chiedo ai tifosi, anche a quelli scontenti che contestano la sottoscritta, di unirsi e remare tutti verso un’unica
direzione perché quest’anno possiamo toglierci delle soddisfazioni.

Io farò i conti solo alla fine e non ho paura di nessuno. A maggio vedremo la classifica. Siamo pronti ad accettare ogni errore commesso dagli arbitri, ma i 3 minuti di recupero concessi a San Siro dopo una valanga di ammonizioni ed un espulso, con barelle e perdite di tempo, prima o poi me li dovranno anche spiegare.
Perché il tempo del profilo basso è finito e sono decisa a farmi sentire nei modi e nelle sedi opportune.

Rosella Sensi su asroma.it

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com'è???

li piagnoni de sta roma bellaaaaaaaa [SM=g27987] [SM=g27987]

paura eh? [SM=g27989]




incredibile davvero...
c'è tutto: dalla pacatezza alla durezza, dal richiamo alle proprie responsabilità e a non fare gli isterici (il passaggio che mi è più piaciuto perchè in tutta questa nostra diatriba abbiamo tutti detto cose giuste, ma la cosa che deve gridare vendetta nella testa di tutti noi deve essere che non è assolutamente ammissibile che abbiamo dei giocatori che ti dicono "sapevamo come sarebbe finita", perchè è lì che capisci - per chi non lo aveva ancora capito - qual'eè la nostra forma mentis. è lì che capisci il perchè la Roma è la squadra del vorrei ma non posso, anzi del potrei ma non voglio)), fino però alle circostanziate rimostranze (emblematico e puntuale il riferimento molto caustico ai 3 minuti di recupero, che a tutti noi chiaramente, anche a me che invito al "lavoro su se stessi", hanno dato davvero sui nervi.

questa lettera, che molti diranno, non so se a troto o a ragione, non scritta di pungo di Rosella, ma frutto di un lavoro a più teste, è la dimostrazione di come a voler fare le cose bene si fanno. anche, persino questa Rosella. tutto sta ad essere seri ed onesti. le vicende grigie della Roma società sono dettate solo da interressi, che appunto perchè tali, minano alla basee ogni costruzione seria ed onesta.

è, se vogliamo ancora più triste, sapere insomma... che la società non c'è, ma forse ci fa.
perchè, almeno quanto alla capaictà di esprimere con forza e tutto il resto le proprie posizioni, lo ha appena dimostrato.

detto ciò, trovo queste proteste quantomeno fuori luogo. forse in occasione di altre partite le potevo capire. forse l'annos corso, o quando ci hanno letterelamente sbattuti furoi a calci in culo dalla coppa italia con Orsato, con lo stesso rigore uno non dato a noi, uno dato a loro, con un gol in doppio, triplo fuorigioco.

non dopo una partitella quasi normale con al massimo un solo vero episodio sbagliato in senso colpevole.

naturalmente è facile pensare che questa sorprendente presa di posizione, matura ferma e saggia direi, quasi inebriante, sicuramente unica nel nostro genere (prima solo pianti isterici o silenzi e concetti che non si è stati nemmeno in grado di esprimere, finendo per fare brutte figure) non è frutto del caso ma di una scelta precisa di farsi vedere "fichi" dal proprio popolo in un momento che sappaimo molto particolare.

con un nemico comune, ben individuato e ben contrapposto, al quale si è risposto impeccabilmente e a tono, si finisce per mettere ins econdo piano le questioni interne, e tirare a campare un altro pò.

in definitiva questo Rosetti e gli stessi pianti romanisti hanno fatto un gran favore alla Sensi.
in questo nuovo scenario Geronzi e Letta possono restare nella manica, come assi da giocarsi in un secondo momento.


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