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Li piagnoni de sta Roma bella (Fatece Largo che passamo noi)

Ultimo Aggiornamento: 12/11/2014 14:47
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20/10/2009 14:18
 
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Re:
lucaDM82, 20/10/2009 13.38:

Sta storia del nano non me la ricordo [SM=g27987]




[SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987]
eh ma te l'amo appena raccontata!


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20/10/2009 14:36
 
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se il discorso è..."ci sono stati furti peggiori in passato a milano"

sono d'accordo con voi...bene o male gli episodi di domenica sera non sono tutti al 100% sicuri, diciamo...

solo che nel dubbio, rosetti, 3 volte su 4 domenica ha fischiato contro di noi e sono tutti episodi decisivi in cui, se una bilancia ipotetica esistesse, pendono tutti dalla nostra parte...
perchè i rigori per noi ci sono e il rigore per il milan no...e l'espulsione di ambrosini avviene a poco dalla fine e dopo tutti questi episodi che avrebbero determinato l'esito dell'incontro dalla nostra parte.

però non è che se uno me ruba de meno de quanto fatto in passato non lo devo di...

cioè tengo conto di tutto nella valutazione della partita di domenica, io...sia delle nostre cazzate ma anche degli errori arbitrali.
non posso non considerarli.

dare dei piagnoni in modo duro, come se la gente protestasse sul nulla, mi è parso un po' eccessivo, tutto qui.
[Modificato da chiefjoseph 20/10/2009 14:38]
20/10/2009 16:47
 
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Re: Re:
giove(R), 19/10/2009 17.34:



Rosetti ha commesso un solo errore ai nostri danni: il rigore su Menez. rigore che però non è una parata di un difensore a porta vuota, è un rigore che può ingannare con una dinamica magari anche intellegibile, ma che può non essere facile. non è una falciata netta, un mani a mano aperta diamine.

mentre su Nesta il rigore si può dare e anzi è più facile che te lo diano. solo alla moviola riesci a vedere (e stavolta rtra l'altro quasi nemmeno si vede!) se tocca prima la palla. ma il fatto è che quella dinamica è molto più intellegibile di una strattonata come quella su Menez.


Condivido questi punti.....Burdisso ha commesso una incredibile stupidaggine nell'affrontare Nesta.
Mi schiero molto di più contro la Squadra ,che doveva chiudere la partita e anche dopo il 2-1 avrebbe potuto pareggiare la partita con Perrotta o con De Rossi, che contro l'arbitro.

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Re:
chiefjoseph, 20/10/2009 14.36:

dare dei piagnoni



evidentemente quelli del nord con questa storia dei "piagnoni" hanno fatto il lavaggio del cervello a certo romanisti.Ormai siamo quasi abituati a subire furti che non diciamo più nulla.Penso che se lo scudetto invece di rubarcelo l'inter,ce lo avesse tolto la juve,sarebbe successo un casino.
Ormai molti ragionano cosi'...per "piagnere" il fuorigioco deve essere di 10 metri,la carica al portiere deve essere assassina,il fallo da rigore deve essere comprensivo di frattura alla tibia...

che poi penso che il termine "incazzati" sia più giusto di "piagnoni".


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Re:
chiefjoseph, 20/10/2009 14.36:

se il discorso è..."ci sono stati furti peggiori in passato a milano"

sono d'accordo con voi...bene o male gli episodi di domenica sera non sono tutti al 100% sicuri, diciamo...

solo che nel dubbio, rosetti, 3 volte su 4 domenica ha fischiato contro di noi e sono tutti episodi decisivi in cui, se una bilancia ipotetica esistesse, pendono tutti dalla nostra parte...
perchè i rigori per noi ci sono e il rigore per il milan no...e l'espulsione di ambrosini avviene a poco dalla fine e dopo tutti questi episodi che avrebbero determinato l'esito dell'incontro dalla nostra parte.

però non è che se uno me ruba de meno de quanto fatto in passato non lo devo di...

cioè tengo conto di tutto nella valutazione della partita di domenica, io...sia delle nostre cazzate ma anche degli errori arbitrali.
non posso non considerarli.

dare dei piagnoni in modo duro, come se la gente protestasse sul nulla, mi è parso un po' eccessivo, tutto qui.




hai ragionissima chief. sappi, ma devi anche intuirlo, anticiparlo, che io non è che dormo da piedi o sono miope o cecato e delle inculate mi lamento solo quando al culo mi ci devono mettere i punti di sutura...
io condivido quasi tutto di ciò che hai detto.

ribadisco solo, anche se pure qui, la questione è di concetto e molto di sfumatura ed è difficile (pure qua) capirsi solo con qualche messaggio sul forum (bisognerebbe metterci tutti insieme davanti al DVD e spiuegarci l'un l'altro certi aspetti), che accetto la tesi forzata "Rosetti non aspettava altro che fischaire un rigore", ma che se ti riguardi il primo tempo e la partita fino al rigore, ma sopratutto nel primo tempo, e vedi una marea di fischi a nostro favore. io, giuro, che ero partito prevenuto come tutti noi, ero anche abbastanza incredulo.

sono errori di Rosetti ma vederci un volontario affossamento no. fino a prova contraria se non fai harakiri, seppuku, chiamalo come vuoi, con Burdisso stai ancora in vantaggio.
con tutto che hai sbagliato 850.000 passaggi e appoggi facili.
abbiamo mancato troppo noi, noi abbiamo lasciato le cose intentate, così tanto e con tale sufficienza, fino addirittura alla pazzia di Burdisso, che è prevalentemente demerito nostro.

non siamo stati scippatio da Rosetti, ci siamo scipapti da soli.
Luca dice che "dammi il 2-0 e l'espulsione.." bene probabilmente si vicneva.
ma non è che sono così sicuro.
guardate che la Roma ha fatto abbastanza schifo.
non è stata disastrosa (Vucinic si davvero pietà per lui) ma ha fatto davvero poco poco poco per avvalorare quel vantaggio. e ha fatto molto per rimettere il Milan, quel povero Milan, in aprtita.

poi tu fai i tuoi computi, che in aprte anche condivido (ma per me su BNesta era rigore, perchè se tu sei così pazzo da affondare quel tackle e magari prendi leggermetne prima la palla, devi essere sicuro che l'uomo non lo tocchi punto, sennò "ti metti sotto schiaffo" e davvero chief non ti capirei più se la morale è che "solo Rosetti può fischiare un rigore così". quel rigore lo fischaino fior di arbitri. e lo stronzo che l'ha commesso, o solo rischiato non può andare a piangere da nessuna parte.

e noi sbagliamo se assecondiamo questo "modus".
la Roma ha fatto poco e nulla per vincere una aprtita così importante, ha sprecato tutto persino l'avere davanti un milan così, che ti regala pure un gol così.
quella di domenica non può essere una vittoria scippata, perchè casomai vittorie così sono vittorie sculate.

quello che invece, lasciamo stare te o luca o loser perchè non siete voi i miei bersagli, si sta facendo è asecondare un ulteriore passo non verso la crescita ma verso la cristallizzazione di uan dimensione per noi già cristallizzata.
quella di essere sempre la rometta che evita di guardarsi allo specchio e trova semrpe scuse.

PS. dico una cosa a faber. mi fa piacere che la tua lettura corrisponda in parte con la mia. giusto perchè sono pignolo voglio corregerti, o meglio aggiungere un'altra cosa.
tu dici che dovevamo chiudere la partita. io dico che una Roma così, che gioca una decina di minuti, trova, perchè lo trova, il vantaggio e poi fa tran tran, sbaglia appoggi da qui a lì, elementari, non può chiudere niente. a meno di altri regali del milan stesso.

purtroppo ciò che è passato è che una grande Roma "spledida" persino per i commentatori di SKY nel primo tempo, è stata derubata per l'ennesima volta.

ed è qui, nelle cazzate che ci piace raccontarci, che assecondiamo "la Rometta".

spero solo che Ranieri dopoa ver rivisto la partita, nella sucessiva riunione ecnica dica alla squadra "mbè ma mortacci vostra, m'avete pure mannato a fà sta figura de merda in tv. addirittura di vergogna m'avete fatto parlà. ci vostri e de Burdisso. e de Vuzeniezze nun ne parlamo"




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infatti per me la roma non è che abbia giocato alla grande, ho detto anche che tutte ste palle gol sciupate non l'ho viste...

nel primo tempo di gol magnato nel vero senso della parola c'è quello di vucinic, poi ci sono i 2 tiri di menez su cui non si può dir nulla visto che è stato mezzo sgambettato da zambrotta sul primo e trattenuto da t.silva sul secondo.

poi c'è quella clamorosa di de rossi a poco dalla fine, punto.

è il milan che ha fatto ridere nel primo tempo, una roma che spingeva un po' più sull'acceleratore finiva il primo tempo con 3 gol di scarto sopra, con o senza rigore.

con un mio amico dicevamo(anche lui fan di huntelaar [SM=g27987] )..."che spreco vederlo in panca al milan, trattato come fosse uno javi moreno qualsiasi [SM=g27994] datecelo a noi ar posto de vucinic e nel primo tempo finimo 3-0 sicuro" [SM=g27996]

io ho parlato delle nostre mancanze nel post partita, solo che ho lasciato la parentesi anche all'aspetto arbitrale perchè comunque siamo stati danneggiati e sul risultato ha influito alla fine.
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Re: Re:
lucaDM82, 20/10/2009 17.16:



evidentemente quelli del nord con questa storia dei "piagnoni" hanno fatto il lavaggio del cervello a certo romanisti.Ormai siamo quasi abituati a subire furti che non diciamo più nulla.Penso che se lo scudetto invece di rubarcelo l'inter,ce lo avesse tolto la juve,sarebbe successo un casino.
Ormai molti ragionano cosi'...per "piagnere" il fuorigioco deve essere di 10 metri,la carica al portiere deve essere assassina,il fallo da rigore deve essere comprensivo di frattura alla tibia...

che poi penso che il termine "incazzati" sia più giusto di "piagnoni".






si. incazzati come Mexes e De Rossi dei tempi belli...

quando Rosetti fischia il rigore parte pure Doni, partono in 8. tutti certamente con una vista da aquila, nessuno di loro, proprio perchè loro il lavaggio del cervello dal nord non se lo fanno fare, si pone il dubbio se un intervento così può essere effettivamente rigore.
loro no, loro partono in 8... sono... incazzati. è una scena che se non facesse piangere solo a pejnsarla, farebbe scompisciare.
è importante avere queta carica dentro. che ti fa fare una partita di tocchetti morbidi, di pallette mosce... però poi, dopo il rigore, che carica nello scalciare via la palla, nei sorrisini ironici verso l'arbitro, nelle ammonizioni inutili che epseranno pure nel prosieguo (anzi no, quando andranno in squalifica i nostri diremo che "e te pareva l'arbitro c'aveva la lista dei diffidati", tutti film già visti.... quella si che nè carica agonistica.

sono fiero di questa squadra.

quando mi sentirò derubato, perchè a volte capita anche a me, sarò il primo a dirlo.
e anche qui, su Inter Roma dello scorso anno ancora lo sostengo. come prima e più di prima.

domenica sera è stata un'altra storia. evidentemente si vule l'arbitro perfetto, e questa è solo un'utopia.
evidentemente si guarda non oltre il proprio naso.
il calcio è questo, si smetta di seguirlo se nonc e la si fa.
per vincere la Roma, lavaggi o autolavaggi che siano, deve essere molto migliore di questa banda, della solita banda, di cani bastonati.
se aspetti il campioanto perfetto dove tutto è giusto ciò che è giusto, puoi aspettare anche 100.000 anni.

questo è un dato di fatto. se lo vuoi contestare puoi farlo.
ma ogni campioanto, ogni domenica che passera, rischi di non vedere la tua utopia realizzata.

ci sono pcohe regole essenziali: Moggi o non Moggi i più blasonati sono favoriti, c'è sudditanza, e 9 volte su 10 un arbitro penderà dalla parte del più forte.
tu hai due possibilità: o cambi questo mondo, cioè cerchio agire sui fattori esterni...e allora ti faccio i miei migliori auguri...
oppure agisci su te stesso, l'unico elemento in gioco che a ciascuno di noi, in qualunque campo, è possibile modellare.

esempi di questa seconda possibilità sono ad esempio, ma solo per fare un esempio, evitare follie come quella di Burdisso, o i colpi di tacco a porta vuota...

perchè quelli li puoi modificare tu, senza aiuti esterni.
sul resto si può solo menare fendenti nel vuoto.

dura la realtà, eh?

non c'è alternativa, questo è calcio, non è l'Atletica leggera, dove parte il cronometro allo start e si ferma quando tagli il traguardo, senza giudici, senza giudizi...
qui c'è l'arbitro, in soldoni: sei soggetto a un terzo.
con tutti gli annessi e i connessi. se entri così su Nesta te la rischi, punto. poi a voglia a lamentarti. lamentati con te stesso.

in tutto questo discorso faccio un applauso a Menez e non solo per le belle giocate. bravo a provare a concludere comunque, sulla palla c'era arrivato, poteva anche farcela. e ha preferito giocarsela con le mani sue, piuttosto che mettersi sotto giudizio altrui.

PS. dite che alle prossime elezioni voterò Lega? [SM=g27988]



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Re: Re: Re:
giove(R), 20/10/2009 18.21:




si. incazzati come Mexes e De Rossi dei tempi belli...

quando Rosetti fischia il rigore parte pure Doni, partono in 8. tutti certamente con una vista da aquila, nessuno di loro, proprio perchè loro il lavaggio del cervello dal nord non se lo fanno fare, si pone il dubbio se un intervento così può essere effettivamente rigore.
loro no, loro partono in 8... sono... incazzati. è una scena che se non facesse piangere solo a pejnsarla, farebbe scompisciare.
è importante avere queta carica dentro. che ti fa fare una partita di tocchetti morbidi, di pallette mosce... però poi, dopo il rigore, che carica nello scalciare via la palla, nei sorrisini ironici verso l'arbitro, nelle ammonizioni inutili che epseranno pure nel prosieguo (anzi no, quando andranno in squalifica i nostri diremo che "e te pareva l'arbitro c'aveva la lista dei diffidati", tutti film già visti.... quella si che nè carica agonistica.

sono fiero di questa squadra.

quando mi sentirò derubato, perchè a volte capita anche a me, sarò il primo a dirlo.
e anche qui, su Inter Roma dello scorso anno ancora lo sostengo. come prima e più di prima.

domenica sera è stata un'altra storia. evidentemente si vule l'arbitro perfetto, e questa è solo un'utopia.
evidentemente si guarda non oltre il proprio naso.
il calcio è questo, si smetta di seguirlo se nonc e la si fa.
per vincere la Roma, lavaggi o autolavaggi che siano, deve essere molto migliore di questa banda, della solita banda, di cani bastonati.
se aspetti il campioanto perfetto dove tutto è giusto ciò che è giusto, puoi aspettare anche 100.000 anni.

questo è un dato di fatto. se lo vuoi contestare puoi farlo.
ma ogni campioanto, ogni domenica che passera, rischi di non vedere la tua utopia realizzata.

ci sono pcohe regole essenziali: Moggi o non Moggi i più blasonati sono favoriti, c'è sudditanza, e 9 volte su 10 un arbitro penderà dalla parte del più forte.
tu hai due possibilità: o cambi questo mondo, cioè cerchio agire sui fattori esterni...e allora ti faccio i miei migliori auguri...
oppure agisci su te stesso, l'unico elemento in gioco che a ciascuno di noi, in qualunque campo, è possibile modellare.

esempi di questa seconda possibilità sono ad esempio, ma solo per fare un esempio, evitare follie come quella di Burdisso, o i colpi di tacco a porta vuota...

perchè quelli li puoi modificare tu, senza aiuti esterni.
sul resto si può solo menare fendenti nel vuoto.

dura la realtà, eh?

non c'è alternativa, questo è calcio, non è l'Atletica leggera, dove parte il cronometro allo start e si ferma quando tagli il traguardo, senza giudici, senza giudizi...
qui c'è l'arbitro, in soldoni: sei soggetto a un terzo.
con tutti gli annessi e i connessi. se entri così su Nesta te la rischi, punto. poi a voglia a lamentarti. lamentati con te stesso.

in tutto questo discorso faccio un applauso a Menez e non solo per le belle giocate. bravo a provare a concludere comunque, sulla palla c'era arrivato, poteva anche farcela. e ha preferito giocarsela con le mani sue, piuttosto che mettersi sotto giudizio altrui.

PS. dite che alle prossime elezioni voterò Lega? [SM=g27988]





quasi quasi m'hai convinto [SM=g27987]

no, a parte tutto, sono d'accordo con te, sono discorsi che già sono stati affrontati, anche quelli sulle proteste plateali dei nostri.

solo che io mi fermo nel momento in cui vengo punito oltre i miei demeriti, come nel caso di burdisso.
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aò, più lo rivedo l'intervento de burdisso e più non riesco proprio a capi' come fate ad esse' così sicuri che non ha toccato nesta...
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Re:
gianpaolo77, 20/10/2009 18.52:

aò, più lo rivedo l'intervento de burdisso e più non riesco proprio a capi' come fate ad esse' così sicuri che non ha toccato nesta...




ti spiego...

il pallone ce l'ha nesta, no?

vedi che la palla va in calcio d'angolo nel replay?

chi la tocca?

burdisso la tocca, quindi prende la palla, non nesta...nesta poi avrà fatto il furbone, avrà sentito un minimo contatto e se sarà buttato(d'altronde per dire lui stesso che il rigore non c'era...poi lui è un difensore, quindi sa che quello di burdisso evidentemente non è intervento da rigore...)

semplice.

poi, il discorso sulla scelta sbagliata di burdisso ve l'appoggio, vi posso anche appoggiare il fatto che rosetti può essersi sbagliato e magari abbia pensato che burdisso tocchi nesta e non la palla perchè comunque era in posizione particolare, ma resta il fatto che burdisso tocca la palla, punto.

e comunque sto rigore viene sempre dopo 2 non dati a noi...facciamo 1 e mezzo, va...così non scontentiamo nessuno. [SM=g27989]
[Modificato da chiefjoseph 20/10/2009 19:12]
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20 ottobre 2009 - Da San Siro verso Londra


Lettera aperta del Presidente Rosella Sensi

Sono furiosa, anzi furibonda, e credo di non essere la sola in questi giorni a Roma. Sono 17 anni che la mia famiglia guida la Roma e in questo lungo lasso di tempo ho avuto modo di farmi un’idea chiara del calcio giocato e del calcio parlato, quello che da una gara all’altra piace e conquista ascolti crescenti. Ho vissuto ogni momento del lavoro di mio padre, il Presidente. So benissimo delle battaglie, della determinazione con la quale ha tentato di migliorare un ambiente spesso logorato da sospetti o da troppe certezze. Ricordo campionati in cui la Roma fu penalizzata da una serie di errori arbitrali discutibili. Non dimentico nemmeno di aver perso uno scudetto negli ultimi 45 minuti di Catania, due anni fa.
Voglio essere chiara, e non desidero suscitare equivoci, quindi dico che sono sicura – anzi sicurissima – che non ci troviamo più in dinamiche scabrose come anni fa ma evidentemente viviamo situazioni quantomeno inaccettabili.

Credo di avere delle responsabilità istituzionali nel guidare una società di calcio come la Roma, con un pubblico appassionato e con uno stadio tra i più capienti della Nazione. Per questo ho sempre tenuto un profilo ispirato alla sana moderazione, cercando di imporre principi di sportività, serietà e lealtà, invitando tutti i tesserati della mia società a ricordare di porsi a modello per i tanti giovani che guardano al calcio. Anche oggi, dopo anni di esperienze, continuo a pensare che un dirigente ha il dovere di fermarsi a riflettere, prima di spendere parole.

Una cosa però ho il dovere di affermare, anche riflettendo sul mio ruolo. Ho il peso di rappresentare la Roma e per la Roma ho già chiesto rispetto. Non vorrei che qualcuno volesse approfittare del difficile inizio che quest’anno ha avuto la squadra, dalla vicenda Spalletti alla contestazione verso la Società di una parte della tifoseria, pensando di trovarsi innanzi una dirigenza debole, una squadra disorientata ed una tifoseria spaccata. Abbiamo una squadra competitiva, un allenatore capace e di grandissima personalità, come domenica ha dimostrato ancora una volta, ed una tifoseria forte e passionale che saprà stringersi intorno ai suoi colori. Per questo chiedo ai miei giocatori di compattarsi e non voglio più sentire frasi come “Sapevamo come sarebbe finita”, così come chiedo al Mister Ranieri di continuare ad infondere forza e carattere a questa squadra che domenica ha dimostrato di essere ancora una delle potenziali leader del Campionato. Ed infine chiedo ai tifosi, anche a quelli scontenti che contestano la sottoscritta, di unirsi e remare tutti verso un’unica
direzione perché quest’anno possiamo toglierci delle soddisfazioni.

Io farò i conti solo alla fine e non ho paura di nessuno. A maggio vedremo la classifica. Siamo pronti ad accettare ogni errore commesso dagli arbitri, ma i 3 minuti di recupero concessi a San Siro dopo una valanga di ammonizioni ed un espulso, con barelle e perdite di tempo, prima o poi me li dovranno anche spiegare.
Perché il tempo del profilo basso è finito e sono decisa a farmi sentire nei modi e nelle sedi opportune.

Rosella Sensi su asroma.it

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com'è???

li piagnoni de sta roma bellaaaaaaaa [SM=g27987] [SM=g27987]

paura eh? [SM=g27989]
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Re: Re: Re:
giove(R), 20/10/2009 18.21:

quando mi sentirò derubato, perchè a volte capita anche a me, sarò il primo a dirlo.
[SM=g27988]



Ecco,io mi sono sentito derubato e ho espresso la mia opinione,che tra l'altro è la più frequente fra i tifosi.Non è una questione di essere piagnoni,come ci etichettavano gli juventini negli '80.
Ma se vincevamo che stavamo a parlare delle palle di vucinic o la mosceria di taddei?Quella è la nostra dimensione.Quando c'era silvano benedetti si sapeva che era una pippa,non è che lo stavamo a dire ogni volta.Taddei è finito,Vucinic ha avuto mille opportunità,quello è.Inutile sperare in resurrezioni o meravigliarsi.

Su Rosetti.Ci sono stati arbitraggi peggiori,questo è sicuro.Ma ti ricordi a calciopoli quando la juve con le squadrette vinceva col rigorino a favore ed evitandosi il rigorino contro più altre piccolezze?Erano più i match cosi' piuttosto che quelli da arbitraggio killer.E quando ci si incaxxava,arrivavano i soloni delle tv a dire:"Eh,ma la juve avrebbe vinto lo stesso"...diceva bene brugnoli prima di calciopoli"eh ma voglio la controprova"...
oppure a noi:"eh,ma bisogna essere più forte degli arbitri"...ora la nuova moda:"eh,ma dovevate sfruttare le occasioni"...olè...che poi chi me lo dice che a un'occasione sfruttata non si aggiunga un nuovo torto?
Utilizzo ora arbitraggio "onesto" più che "perfetto".Cioè fatto di scelte in buonafede.Se le scelte sono in buonafede vedrai che gli errori si compensano o comunque sono bidirezionali.Se Rosetti mi da contro tutte le volte che me lo becco,altro che errori e svarioni,si parla di furti.
Se alleno a calcetto una squadra scarsa io voglio innanzitutto un arbitro non zozzone ma uno onesto;questo a prescindere della mediocrità della mia squadra.
Dal mio punto di vista preferisco,per questa volta,gettare la croce su rosetti.Poi,se col fulham la Roma mi fa come a Basilea,critico la squadra,cosa che faccio da un anno a oggi.






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21/10/2009 09:53
 
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Re:
chiefjoseph, 20/10/2009 19.25:

20 ottobre 2009 - Da San Siro verso Londra


Lettera aperta del Presidente Rosella Sensi

Sono furiosa, anzi furibonda, e credo di non essere la sola in questi giorni a Roma. Sono 17 anni che la mia famiglia guida la Roma e in questo lungo lasso di tempo ho avuto modo di farmi un’idea chiara del calcio giocato e del calcio parlato, quello che da una gara all’altra piace e conquista ascolti crescenti. Ho vissuto ogni momento del lavoro di mio padre, il Presidente. So benissimo delle battaglie, della determinazione con la quale ha tentato di migliorare un ambiente spesso logorato da sospetti o da troppe certezze. Ricordo campionati in cui la Roma fu penalizzata da una serie di errori arbitrali discutibili. Non dimentico nemmeno di aver perso uno scudetto negli ultimi 45 minuti di Catania, due anni fa.
Voglio essere chiara, e non desidero suscitare equivoci, quindi dico che sono sicura – anzi sicurissima – che non ci troviamo più in dinamiche scabrose come anni fa ma evidentemente viviamo situazioni quantomeno inaccettabili.

Credo di avere delle responsabilità istituzionali nel guidare una società di calcio come la Roma, con un pubblico appassionato e con uno stadio tra i più capienti della Nazione. Per questo ho sempre tenuto un profilo ispirato alla sana moderazione, cercando di imporre principi di sportività, serietà e lealtà, invitando tutti i tesserati della mia società a ricordare di porsi a modello per i tanti giovani che guardano al calcio. Anche oggi, dopo anni di esperienze, continuo a pensare che un dirigente ha il dovere di fermarsi a riflettere, prima di spendere parole.

Una cosa però ho il dovere di affermare, anche riflettendo sul mio ruolo. Ho il peso di rappresentare la Roma e per la Roma ho già chiesto rispetto. Non vorrei che qualcuno volesse approfittare del difficile inizio che quest’anno ha avuto la squadra, dalla vicenda Spalletti alla contestazione verso la Società di una parte della tifoseria, pensando di trovarsi innanzi una dirigenza debole, una squadra disorientata ed una tifoseria spaccata. Abbiamo una squadra competitiva, un allenatore capace e di grandissima personalità, come domenica ha dimostrato ancora una volta, ed una tifoseria forte e passionale che saprà stringersi intorno ai suoi colori. Per questo chiedo ai miei giocatori di compattarsi e non voglio più sentire frasi come “Sapevamo come sarebbe finita”, così come chiedo al Mister Ranieri di continuare ad infondere forza e carattere a questa squadra che domenica ha dimostrato di essere ancora una delle potenziali leader del Campionato. Ed infine chiedo ai tifosi, anche a quelli scontenti che contestano la sottoscritta, di unirsi e remare tutti verso un’unica
direzione perché quest’anno possiamo toglierci delle soddisfazioni.

Io farò i conti solo alla fine e non ho paura di nessuno. A maggio vedremo la classifica. Siamo pronti ad accettare ogni errore commesso dagli arbitri, ma i 3 minuti di recupero concessi a San Siro dopo una valanga di ammonizioni ed un espulso, con barelle e perdite di tempo, prima o poi me li dovranno anche spiegare.
Perché il tempo del profilo basso è finito e sono decisa a farmi sentire nei modi e nelle sedi opportune.

Rosella Sensi su asroma.it

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com'è???

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paura eh? [SM=g27989]




incredibile davvero...
c'è tutto: dalla pacatezza alla durezza, dal richiamo alle proprie responsabilità e a non fare gli isterici (il passaggio che mi è più piaciuto perchè in tutta questa nostra diatriba abbiamo tutti detto cose giuste, ma la cosa che deve gridare vendetta nella testa di tutti noi deve essere che non è assolutamente ammissibile che abbiamo dei giocatori che ti dicono "sapevamo come sarebbe finita", perchè è lì che capisci - per chi non lo aveva ancora capito - qual'eè la nostra forma mentis. è lì che capisci il perchè la Roma è la squadra del vorrei ma non posso, anzi del potrei ma non voglio)), fino però alle circostanziate rimostranze (emblematico e puntuale il riferimento molto caustico ai 3 minuti di recupero, che a tutti noi chiaramente, anche a me che invito al "lavoro su se stessi", hanno dato davvero sui nervi.

questa lettera, che molti diranno, non so se a troto o a ragione, non scritta di pungo di Rosella, ma frutto di un lavoro a più teste, è la dimostrazione di come a voler fare le cose bene si fanno. anche, persino questa Rosella. tutto sta ad essere seri ed onesti. le vicende grigie della Roma società sono dettate solo da interressi, che appunto perchè tali, minano alla basee ogni costruzione seria ed onesta.

è, se vogliamo ancora più triste, sapere insomma... che la società non c'è, ma forse ci fa.
perchè, almeno quanto alla capaictà di esprimere con forza e tutto il resto le proprie posizioni, lo ha appena dimostrato.

detto ciò, trovo queste proteste quantomeno fuori luogo. forse in occasione di altre partite le potevo capire. forse l'annos corso, o quando ci hanno letterelamente sbattuti furoi a calci in culo dalla coppa italia con Orsato, con lo stesso rigore uno non dato a noi, uno dato a loro, con un gol in doppio, triplo fuorigioco.

non dopo una partitella quasi normale con al massimo un solo vero episodio sbagliato in senso colpevole.

naturalmente è facile pensare che questa sorprendente presa di posizione, matura ferma e saggia direi, quasi inebriante, sicuramente unica nel nostro genere (prima solo pianti isterici o silenzi e concetti che non si è stati nemmeno in grado di esprimere, finendo per fare brutte figure) non è frutto del caso ma di una scelta precisa di farsi vedere "fichi" dal proprio popolo in un momento che sappaimo molto particolare.

con un nemico comune, ben individuato e ben contrapposto, al quale si è risposto impeccabilmente e a tono, si finisce per mettere ins econdo piano le questioni interne, e tirare a campare un altro pò.

in definitiva questo Rosetti e gli stessi pianti romanisti hanno fatto un gran favore alla Sensi.
in questo nuovo scenario Geronzi e Letta possono restare nella manica, come assi da giocarsi in un secondo momento.


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Re: Re:
chiefjoseph, 20/10/2009 19.09:




ti spiego...

il pallone ce l'ha nesta, no?

vedi che la palla va in calcio d'angolo nel replay?

chi la tocca?

burdisso la tocca, quindi prende la palla, non nesta...nesta poi avrà fatto il furbone, avrà sentito un minimo contatto e se sarà buttato(d'altronde per dire lui stesso che il rigore non c'era...poi lui è un difensore, quindi sa che quello di burdisso evidentemente non è intervento da rigore...)

semplice.

poi, il discorso sulla scelta sbagliata di burdisso ve l'appoggio, vi posso anche appoggiare il fatto che rosetti può essersi sbagliato e magari abbia pensato che burdisso tocchi nesta e non la palla perchè comunque era in posizione particolare, ma resta il fatto che burdisso tocca la palla, punto.

e comunque sto rigore viene sempre dopo 2 non dati a noi...facciamo 1 e mezzo, va...così non scontentiamo nessuno. [SM=g27989]



no no, ma de che, ma stamo a parla' dello stesso episodio? l'unica cosa sicura che se vede dal replay è che burdisso tocca nesta co' la gamba sinistra.. e se vede pure che la palla la tocca anche nesta con il piede sinistro! poi, che prima burdisso tocchi la palla con la gamba destra, forse, al ducentesimo replay, se riesce a capi', ma a me non sembra così evidente e comunque è impossibile accertarlo con sicurezza.. poi te lo ripeto, quello che dicono lascia il tempo che trova, quello che conta è quello che se vede e se non se vede co' ducento replay figuramose a velocità normale..
poi mò addirittura i rigori pe' noi so' diventati 2?
e daje su, essimo boni, che già quello de tiago silva su menez non è così netto come dite pe' me, de sicuro se lo davano a inzaghi se incazzavamo come bestie e stavamo ancora a bestemmia'...
essù, me sa che i torti veri del passato non ve li ricordate bene...


[Modificato da gianpaolo77 21/10/2009 10:30]
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uppo il topic sui piagnoni,cosi' si evita di andare off-topic su roma-inter con la storia della mentalità,degli arbitri,dei piagnoni ecc.
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Senza parole (e senza nemmeno averlo letto): non ce n'è bisogno...

DAMATO CI SCIPPA MEZZO SCUDETTO

Il Romanista - E’ stato come Roma-Lecce, ventiquattro anni dopo. Un incubo senza fine, con tutte le paure dei romanisti che si materializzavano mano a mano che passavano i minuti di una partita che era iniziata sotto i migliori auspici e che invece è terminata con la delusione più grande. La Roma ha perso 1-2 contro la Sampdoria ed ha consegnato su un piatto d’argento lo scudetto all’Inter, che forse questo scudetto, impegnata com’è nella corsa Champions, lo considerava già andato. E invece ieri sera ad Appiano Gentile hanno potuto brindare, soprattutto grazie alla prestazione del migliore in campo della Sampdoria che non è stato Pazzini, autore di una doppietta, ma l’arbitro Damato di Barletta. Un arbitraggio a senso unico, mirato a favorire il gioco duro della Sampdoria, che ha finito con un solo ammonito (Ziegler), ma soprattutto un arbitraggio in cui spiccano almeno due calci di rigore non concessi alla Roma sul punteggio di 1-0 per i giallorossi. Missione compiuta per uno dei migliori discepoli di Collina, che con l’a bitraggio di ieri sera si è probabilmente guadagnato una promozione sul campo. Nonostante Damato, però, una parte della colpa è da attribuire anche alla formazione giallorossa, che è riuscita da sola a complicarsi la vita in una partita che per tutto il primo tempo ha avuto saldamente in pugno. Ma che non ha saputo chiudere quando la superiorità dei valori in campo era addirittura imbarazzante. Il tridente leggero, tutto fantasia e colpi di tacco, ha funzionato alla grande per quaranticinque minuti, ma è mancato di cinismo. Una colpa pagata a carissimo prezzo nel secondo tempo quando la Samp, nelle uniche due occasioni in cui si è fatta vedere dalle parti di Julio Sergio, è riuscita a fare due gol. Ribaltando il vantaggio di Totti, tornato a segnare all’Olimpico dopo cinque mesi (l’ultima volta fu col Bari). Si è interrotta in questo modo una splendida cavalcata, durata 24 giornate di campionato (uguagliato il record di risultati utili consecutivi di Fabio Capello) e cominciata dopo la sconfitta di Udine il 2 ottobre. Claudio Ranieri è riuscito a ricostruire dalle ceneri un gruppo che sembrava aver dato tutto nella precedente gestione. E invece il tecnico di Testaccio è riuscito a portare la squadra a un passo da un sogno. Scudetto o no, Coppa Italia o no, adesso la Roma ha tanti motivi di ottimismo per guardare al futuro. Ha una solida base su cui ricominciare a lavorare, con pochi investimenti mirati. Prima di pensare al prossimo anno però sono rimaste tre partite, quattro compresa la finale di Coppa Italia, da vincere assolutamente per non avere rimpianti. E magari sperare in un miracolo.




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Re:
giove(R), 26/04/2010 9.09:

Senza parole (e senza nemmeno averlo letto): non ce n'è bisogno...

DAMATO CI SCIPPA MEZZO SCUDETTO

Il Romanista - E’ stato come Roma-Lecce, ventiquattro anni dopo. Un incubo senza fine, con tutte le paure dei romanisti che si materializzavano mano a mano che passavano i minuti di una partita che era iniziata sotto i migliori auspici e che invece è terminata con la delusione più grande. La Roma ha perso 1-2 contro la Sampdoria ed ha consegnato su un piatto d’argento lo scudetto all’Inter, che forse questo scudetto, impegnata com’è nella corsa Champions, lo considerava già andato. E invece ieri sera ad Appiano Gentile hanno potuto brindare, soprattutto grazie alla prestazione del migliore in campo della Sampdoria che non è stato Pazzini, autore di una doppietta, ma l’arbitro Damato di Barletta. Un arbitraggio a senso unico, mirato a favorire il gioco duro della Sampdoria, che ha finito con un solo ammonito (Ziegler), ma soprattutto un arbitraggio in cui spiccano almeno due calci di rigore non concessi alla Roma sul punteggio di 1-0 per i giallorossi. Missione compiuta per uno dei migliori discepoli di Collina, che con l’a bitraggio di ieri sera si è probabilmente guadagnato una promozione sul campo. Nonostante Damato, però, una parte della colpa è da attribuire anche alla formazione giallorossa, che è riuscita da sola a complicarsi la vita in una partita che per tutto il primo tempo ha avuto saldamente in pugno. Ma che non ha saputo chiudere quando la superiorità dei valori in campo era addirittura imbarazzante. Il tridente leggero, tutto fantasia e colpi di tacco, ha funzionato alla grande per quaranticinque minuti, ma è mancato di cinismo. Una colpa pagata a carissimo prezzo nel secondo tempo quando la Samp, nelle uniche due occasioni in cui si è fatta vedere dalle parti di Julio Sergio, è riuscita a fare due gol. Ribaltando il vantaggio di Totti, tornato a segnare all’Olimpico dopo cinque mesi (l’ultima volta fu col Bari). Si è interrotta in questo modo una splendida cavalcata, durata 24 giornate di campionato (uguagliato il record di risultati utili consecutivi di Fabio Capello) e cominciata dopo la sconfitta di Udine il 2 ottobre. Claudio Ranieri è riuscito a ricostruire dalle ceneri un gruppo che sembrava aver dato tutto nella precedente gestione. E invece il tecnico di Testaccio è riuscito a portare la squadra a un passo da un sogno. Scudetto o no, Coppa Italia o no, adesso la Roma ha tanti motivi di ottimismo per guardare al futuro. Ha una solida base su cui ricominciare a lavorare, con pochi investimenti mirati. Prima di pensare al prossimo anno però sono rimaste tre partite, quattro compresa la finale di Coppa Italia, da vincere assolutamente per non avere rimpianti. E magari sperare in un miracolo.






neanche lo leggo, fanno ride
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"ieri sera ad Appiano Gentile hanno potuto brindare, soprattutto grazie alla prestazione del migliore in campo della Sampdoria che non è stato Pazzini, autore di una doppietta, ma l’arbitro Damato di Barletta"...

primo minuto: Cassano non vien fermato in fuorigioco e segna, 1-0.
ma riparliamone!




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Re:
giove(R), 26/04/2010 10.18:

"ieri sera ad Appiano Gentile hanno potuto brindare, soprattutto grazie alla prestazione del migliore in campo della Sampdoria che non è stato Pazzini, autore di una doppietta, ma l’arbitro Damato di Barletta"...

primo minuto: Cassano non vien fermato in fuorigioco e segna, 1-0.
ma riparliamone!






Io non condivido questa linea che sposta il tiro sugli arbitri perchè è un tralasciare, ignorare e bruciare ancora una volta i nostri limiti..è' un modo maldestro di spostare il tiro.

E'innegabile cmq che Damato abbia arbitrato molto male ieri.

Il fuorigioco di Cassano e' un grave errore del guardalinee, Damato ripeto non mi piaciuto per niente perchè mi è sembrato troppo attento a non concederci presunte agevolazioni, anche nella gestione dei cartellini. E l'ho avuta questa sensazione quando nel giro di pochi minuti nel secondo tempo non ha fischiato due falli di mano piuttosto evidenti.
Il recupero finale mi ha dato fastidio ma la partita era cmq già finita al gol di pazzini.
[Modificato da Sound72 26/04/2010 10:25]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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Parlare dell'arbitraggio di ieri è inutile e dannoso
Scandali non ne ho visti, qualche errorino ma niente che non si veda nel 90% delle partite
Poi mettere gli errorini sulla bilancia per vedere che ci ha un po' sfavorito, e farla passare come una direzione a senso unico mi pare una cosa molto lobotomica
Purtroppo si sa che quei giornali esistono, lasciamoli perde
[Modificato da ShearerWHC 26/04/2010 10:32]
......
"In my 23 years working in England there is not a person I would put an inch above Bobby Robson."
Sir Alex Ferguson.
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