Cazzenger

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lucaDM82
00mercoledì 11 maggio 2011 15:49
Cmq questa profezia lui non l'ha mai fatta,è na bufala partita dal web.
Sound72
00giovedì 12 maggio 2011 17:13
Re:
Sound72, 11/05/2011 12.18:

TERREMOTO ROMA 11 MAGGIO, la psicosi: negozi chiusi e cinesi in fuga


TERREMOTO ROMA 11 MAGGIO VIDEO INGV - Al momento nessuna scossa di terremoto a Roma. Oggi 11 maggio, il giorno dell'apocalisse come qualcuno sosteneva basandosi su studi sismici prontamente smentiti dagli stessi indiziati (l'associazione che raccoglie l'eredità dello studioso Bendandi, incolpato di aver previsto questo terremoto quando lui non ne aveva mai parlato). Il fatto è che la voce sparsa in giro da mesi ha impaurito diverse persone a Roma, che hanno tempestato e ancora lo fanno i centralini delle autorità per avere consigli su cosa fare: restare a Roma o andarsene. In molti a chiedere se mandare i figli a scuola o tenerli a casa. Di certo hanno preso sul serio l'allarme i molti cinesi che vivono in zona Esquilino: i loro tanti negozi risultano oggi chiusi anche intorno alla stazione Termini. Sarebbero terrorizzati dice la gente. Intanto gli scienziati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia continuano a lanciare messaggi in cui dicono che prevenire un terremoto è impossibile, che Roma non si trova in zona sismica. Per la giornata di oggi hanno anche organizzato un open day del loro istituto per mostrare alla gente come si studiano i terremoti. Intanto il Campidoglio ha messo a disposizione un numero verde, lo 060606: chiunque chiamerà il numero di servizio di Roma Capitale troverà personale informato e pronto a tranquillizzare tutti sulla mancanza di dati scientifici a supporto di questa potenziale emergenza. Per una maggiore informazione, il personale che risponderà rimanderà il cittadino al sito www.protezionecivileromacapitale.it o al numero verde 800854854. Mercoledì l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia organizza anche un open day dalle 10 alle 20 dal titolo «Conoscere e prevenire aiuta ad avere meno paura».






Il terremoto piu' forte degli ultimi 500 anni in Spagna ed eruzione in Italia, ma senza Bendandi


Terremoto Anche se a Roma, contrariamente ai catastrofisti, non si è vista l’ombra di una singola scossa, anche lieve, egualmente l’11 maggio è stato giorno di terremoti ed eruzioni: un sisma non troppo forte (5,2 della scala Richter) ma superficiale e quindi devastante e mortale, con epicentro vicino alla linea di costa spagnola, a Ovest di Cartagena ed una nuova eruzione dell’Etna che si è risvegliato, con numerose scosse e boati che hanno fatto tremare anche a distanza di molti chilometri le abitazioni. Il terremoto spagnolo è avvenuto alle 18 di ieri ed ha colpito particolarmente Lorca, cittadina della regione della Murcia, con la scossa principale, avvertita anche in Andalusia, che ha fatto crollare alcuni edifici e spinto migliaia di abitanti a passare la notte fuori casa, per timore di un nuovo sisma. Il bilancio umano è stato di otto morti, 170 feriti e 10.000 sfollati, mentre la paura non si placa, poiché, secondo gli esperti, il terremoto di ieri potrebbe essere solo un “preavviso” e non è da escludere che la terra torni a tremare anche oggi, forse con maggiore intensità. In tutta la penisola iberica,la zona di Murcia è quella più a rischio da un punto di vista sismico, ma il terremoto di ieri pomeriggio, secondo fonti dell’Istituto Geografico Nazionale, è il più forte verificatosi da almeno 500 anni. L’epicentro è stato localizzato nella Sierra de Tercia, a 10 km di profondità, con danni a strade e viadotti e con l’esercito inviato immediatamente dal presidente Zapatero. Naturalmente gli esperti hanno subito chiarito che non vi è alcun collegamento con la profezia di Raffele Bendandi. Quanto all’Etna ha ripreso a brontolare verso le 4 di ieri mattina, con una colata lavica che ha cominciato a svilupparsi dal ‘pit crater’, che da tempo è aperto sul fianco orientale del cono del cratere di Sud-Est. I fenomeni sull’Etna sono stati accompagnati da un innalzamento del tremore dei condotti vulcanici interni, che però sono ora in attenuazione. A scopo precauzionale, all’alba, è stato chiuso l’aeroporto Fontanarossa di Catania, che ha poi ripreso le attività a partire dalle 11. L’Etna, che si è formato nel corso dei millenni con un processo di costruzione e distruzione iniziato intorno a 600.000 anni fa, a differenza dello Stromboli che è in perenne attività e del Vesuvio che alterna periodi di quiescenza a periodi di attività parossistica, appare sempre sovrastato da un pennacchio di fumo. A memoria storica si ricordano centinaia di eruzioni di cui alcune fortemente distruttive. Il 4 settembre del 2007, alle ore 17,30 circa, da una frattura apertasi pochi giorni prima sul fianco del cratere di sud-est ha dato luogo improvvisamente ad una fontana di lava dell’altezza stimata di circa 400 m. L’eruzione durò 12 ore, spegnendosi intorno alle ore 5.00 del 5 settembre e lasciando il “pit crater” riattivatosi ieri. Il vulcano con i suoi 3340 metri, è, fra quelli attivi, il più alto d’Europa ed offre una suggestiva vista sul mare, sino al Golfo di Taormina e alle Isole Eolie. Chiamato Mungibeddu o semplicemente ’a Muntagna in siciliano, deve forse l’attuale nome alla pronuncia del greco antico del toponimo Aitna (Aἴτνα-ας), nome che fu anche attribuito alle città di Catania e Inessa, che deriva dalla parola greca aitho (bruciare) o dalla parola fenicia attano (fornace). Secondo gli antichi, Efesto o Vulcano, dio del fuoco e della metallurgia e fabbro degli dei, aveva la sua fucina sotto l’Etna, guadagnata dopo aver domato il demone del fuoco Adranos ed averlo guidato fuori dalla montagna; mentre i Ciclopi vi tenevano un’officina di forgiatura nella quale producevano le saette usate come armi da Zeus. Si supponeva che il “mondo dei morti” greco, il Tartaro, fosse, inoltre, situato sotto il vulcano. Di recente è stato possibile documentare una gigantesca frana, che precipitò verso il mar Ionio, circa 8000 anni prima di Cristo, demolendo circa un decimo del cono sommitale del vulcano e provocando un imponente tsunami verso il Mediterraneo orientale e sud orientale. Il 14 dicembre del 1991 ebbe inizio la più lunga eruzione del XX secolo (durata 473 giorni), con l’apertura di una frattura eruttiva alla base del cratere di Sud-est, alle quote da 3100 m a 2400 m s.l.m. in direzione della Valle del Bove. L’ultima eruzione prima di ieri, il 22 dicembre dello scorso anno, con una forte esplosione dalla bocca occidentale della Bocca Nuovaed un plume di cenere alto alcune centinaia di metri, ricaduto sul comune di Linguaglossa. Vale la pena ricordare che, secondo gli scenziati, l’uomo non può prevedere né terremoti né eruzioni e, cosa ancora più grave, non fa nulla per arrestare il degrado ambientale che, se arrestato, fermerebbe altri disastri come frane e alluvioni, mentre, paradossalmente, e scriteriatamente, l’insegnamento delle geoscienze e della geografia è sempre più ridotto ed è ormai quasi scomparso dai programmi scolastici. Come scriva su Famiglia Cristiana Ida Molinari, purtroppo nessuno, nel mondo, è in grado di fare previsioni neanche a breve termine. Anzi, tutta la comunità scientifica internazionale ritiene il problema della previsione ben lungi da una soluzione positiva. Se tale possibilità ci fosse stata lo avremmo saputo, visto che la “Commissione Grandi Rischi” comprende i massimi esperti mondiali. Si osserva piuttosto, aggiungono i ricercatori con amarezza, come non sia stata né capita, né recepita l’unica lezione importante che si sarebbe dovuto imparare dal lavoro degli scienziati, che avrebbe dovuto riguardare le politiche di prevenzione e mitigazione degli effetti dei terremoti e delle altre catastrofi naturali.

Sound72
00lunedì 6 giugno 2011 17:46
Occhio al 15 giugno: la notte della Luna nera



Lo spettacolo astronomico del 2011 si avvicina: la notte del 15 giugno potremo vedere una eclisse totale di Luna tra le più “nere” che la natura possa offrire perché il nostro satellite attraverserà quasi esattamente il centro del cono d’ombra proiettato dalla Terra .

Sarà anche uno spettacolo dall’orario comodo, perché la fase massima si verificherà alle 22 e 13 minuti, la fine della totalità alle 23,03 e l’uscita dall’ombra tre minuti dopo mezzanotte. La temperatura estiva, poi, renderà l’osservazione ancora più gradevole.

Non sarà invece, per l’Italia, uno spettacolo completo. Per gran parte della penisola, dalle Alpi a Reggio Calabria, la Luna sorgerà già parzialmente oscurata dall’ombra della Terra. A rovinare un poco la festa sarà anche la modesta altezza della Luna sull’orizzonte, specialmente per chi assisterà all’eclisse dall’Italia del Nord. Nella fase massima per chi abita a Milano la Luna si troverà ad appena 8° sopra l’orizzonte.

Piemonte e Valle d’Aosta saranno regioni particolarmente penalizzate: a Torino la Luna sorgerà solo alle 21,10 e durante la fase massima ad Aosta raggiungerà a stento un’altezza di 6°, con il rischio che foschie, montagne e altri ostacoli impediscano di seguire l’eclisse. Soltanto Reggio Calabria avrà già la Luna sul proprio orizzonte (a 1°, però...) all’ingresso nell’ombra. Nessuna località italiana potrà invece vedere l’ingresso nella penombra, cosa peraltro poco interessante e praticamente impercettibile.

L’attesa per la notte del 15 giugno è forte anche perché il digiuno di eclissi totali di Luna dura dal 3-4 marzo 2007, e poi durerà di nuovo a lungo, fino all’eclisse del 28 settembre 2015.

E’ ovvio che un’eclisse totale di Luna può avvenire soltanto in coincidenza con il plenilunio, quando Sole, Terra e Luna sono allineati in questo ordine. Ma poiché il piano dell’orbita lunare è inclinato di 5° rispetto all’orbita terrestre, questa situazione non è sufficiente: occorre anche che la Luna piena si verifichi mente il satellite si trova a transitare in vicinanza del punto nel quale l’orbita lunare interseca il piano dell’orbita terrestre.

Si definisce la “grandezza” di un’eclisse in funzione in base alla frazione di diametro lunare che viene oscurata nella fase massima. Con grandezza inferiore a 1, l’eclisse è parziale; dalla grandezza uguale a 1 in poi si ha un’eclisse totale; una grandezza maggiore corrisponde a un’eclisse più profonda, cioè a una maggiore immersione nel cono d’ombra della Terra. Nel caso di mercoledì 15 giugno la grandezza sarà 1,7, quasi quella massima possibile; in altre parole, la Luna si immergerà nell’ombra per un tragitto pari a 1,7 volte il suo diametro.

Rispetto al plenilunio, un’eclisse riduce la luminosità della Luna fino a 10 mila volte. Ma neppure nelle eclissi più buie la Luna scompare del tutto perché un po’ di luce viene sempre diffusa, anche dentro il cono d’ombra, dall’atmosfera terrestre. Il colore della lice residua tende al rosso cupo, al colore del rame, e infatti si parla di “colorazione cuprea”. La maggiore o minore oscurità di una eclisse totale di Luna dipende anche dall’inquinamento atmosferico terrestre: un’aria inquinata dal particolato fine diffonde meglio la luce radente. Il 15 giugno, mettendo insieme il fatto che l’eclisse è assai profonda, l’inquinamento non manca e soprattutto la Luna sarà molto bassa sull’orizzonte e quindi poco luminosa, è possibile che, osservando a occhio nudo, il nostro satellite scompaia del tutto.

Lo strumento migliore per osservare un’eclisse di Luna è il binocolo. Un piccolo telescopio è necessario però se si vuole seguire con precisione l’avanzare dell’ombra tra i crateri e i “mari” del nostro satellite.

L’eclisse del 15 giugno avverrà sullo sfondo delle stelle della costellazione di Ophiucus, il Serpentario, il tredicesimo segno zodiacale, ignorato dagli astrologi. Se non altro questa circostanza dovrebbe salvarci dalle solite sciocchezze degli oroscopi.


Sound72
00sabato 9 luglio 2011 13:18
Dentro Area 51, la base del mistero
Tra extraterrestri e guerra fredda: test atomici, voli sperimentali, collaudi di nuovi prototipi


Il Documentario domenica su National Geographic Channel (canale 403 di Sky, alle 21.10)


MILANO - Il nome di «Area 51» è ben noto a tutti gli appassionati di Ufo. È una base militare segreta nel Nevada, che sorge presso il letto di un antico lago salato, Groom Lake, distante 150 km da Las Vegas. Si dice che là siano stati trasportati i resti di un disco volante, comprese le salme dei suoi passeggeri alieni, precipitato a Roswell (New Mexico) nel luglio 1947. In effetti le versioni ufficiali delle autorità americane sulla vicenda non sono mai apparse del tutto convincenti. E sulle attività di Area 51 grava ancora una cappa di mistero. Ma non è detto che dietro ci sia una vicenda di contatti con gli extraterrestri.


Una delle immagini dell'autopsia di un alieno nella base supersegreta «Area 51» (archivio Corriere)
IL DOCUMENTARIO - Il documentario «Inside Area 51», in onda domenica su National Geographic Channel (canale 403 di Sky, ore 21.10), punta piuttosto i riflettori sul lato nascosto della guerra fredda. Per la prima volta si confessano davanti alle telecamere piloti, tecnici, ufficiali e agenti segreti operanti nella base, tra cui l’ex comandante di Area 51, Hugh Slater, e l’ex vicedirettore della Cia, Albert Wheelon. Si parla di test atomici, voli sperimentali, collaudi di nuovi prototipi (dal famoso U2 al misterioso Oxcart) per lo spionaggio ad alta quota sull’Unione Sovietica. Venne sperimentato a Groom Lake anche un mezzo a quattro ruote poi usato dagli astronauti sulla luna. Realizzata con la consulenza di Annie Jacobsen, autrice del saggio investigativo «Area 51», uscito in maggio negli Stati Uniti e recensito dal New York Times, la trasmissione fornisce molte informazioni interessanti. Ma non pretende di dire una parola definitiva sugli enigmi di Groom Lake. Anzi termina con le dichiarazioni di due protagonisti che ammettono di aver rivelato «solo una parte della storia». Viene da pensare che abbiano taciuto proprio gli aspetti più intriganti. Che magari potrebbe davvero riguardare gli alieni.

corriere.it
Sound72
00giovedì 22 settembre 2011 14:12
UARS, satellite in rientro a Terra
Qualche frammento sull'Italia?



ROBERTO GIOVANNINI

Diciamo che ci vorrebbe molta, ma moltissima sfortuna. Però, sia pur minimo, un rischio per noi italiani ci potrebbe essere. Il vecchio satellite UARS (Upper Atmosphere Research Satellite), destinato al rientro nell'atmosfera terrestre venerdì prossimo 23 settembre, potrebbe lasciare qualche frammento cadere sul territorio italiano. È uno degli scenari, secondo da quanto apprende l'ANSA da fonti qualificate, che in queste ore si stanno delineando nelle simulazioni effettuate dalle agenzie spaziali. Per analizzare questi scenari e mettere a punto gli eventuali interventi che potrebbero coinvolgere il sistema di Protezione civile, il capo del Dipartimento, Franco Gabrielli, ha convocato per domani giovedì mattina una riunione del comitato operativo d'intesa con l'Asi, l'Agenzia spaziale italiana. Al momento, spiegano le fonti, non ci sono dati certi ma le simulazioni effettuate dalla NASA darebbero come possibile e probabile che, al momento del rientro del satellite - che entrando nell'atmosfera verrà distrutto dalle alte temperature prodotte dall'attrito - potrebbe vedere "sopravvivere" 26 pezzi di dimensioni maggiori per un peso complessivo di 532 chilogrammi. Frammenti che potrebbero sopravvivere al calore, raggiungere il suolo e cadere in una fascia di 800 chilometri. Tra le traiettorie possibili di caduta, secondo quanto prevedono al momento le simulazioni, viene indicata anche l'Italia. Ma viene ribadito si tratta di simulazioni al computer che dovranno essere confermate, o smentite, dall'analisi dei dati che arriveranno nelle prossime ore. Secondo le stime degli esperti, il rischio che un umano possa essere colpito è basso ma non irrilevante: una probabilità su 3200.

Grande quanto un autobus e pesante 6 tonnellate e mezzo, il satellite venne portato in orbita dallo shuttle Discovery nel settembre 1991 occupando quasi interamente la sua stiva. UARS era in orbita da 20 anni per raccogliere dati sulla fascia di ozono che protegge la Terra dai raggi ultravioletti. Tuttavia, come informa la NASA, "da quando è cominciata l'era spaziale alla fine degli anni '50 non si è mai registrato alcun problema a causa del rientro di satelliti o navicelle. Nessuno è mai stato colpito».


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scatterà la caccia al souvenir?!
lucolas999
00giovedì 22 settembre 2011 16:03
speriamo che il pezzo più grosso caschi su montecitorio
lucaDM82
00giovedì 22 settembre 2011 16:11
[SM=x2478856] Ti immagini?
lucaDM82
00giovedì 13 dicembre 2012 23:53
[SM=g8930]
Ufo, Borghezio: “So per certo che ci spiano. Ci temono per il nucleare

Medvedev si è lasciato scappare la verità.
È un fatto importantissimo.

C’è un complotto per non rivelare una realtà devastante.
Fu un parlamentare europeo di sinistra a dirmelo, uno scienziato scrupoloso.

La illuminò sul pericolo?
Mi disse di temere che le maggiori cancellerie del mondo coprano l’esistenza degli Ufo. Anche io un tempo ero fra gli scettici, ma poi un giorno ascoltando Radio Padania cominciai a interessarmi della questione.

La politica però è disattenta. Ne ha mai parlato con Bossi?
No, ma le assicuro che, al di là di ironie e battute, i più preoccupati sono i parlamentari dell’Est europeo. E adesso, sentendo Medvedev, capisco perché.

Gli Ufo iniziano a essere un problema.
Abbiamo una documentazione scientifica notevole. Ci sono le prove di veicoli extraterrestri. E se ci sono i veicoli ci deve essere pure qualcuno dentro.

Il presidente russo ha detto che sono anche tra noi.
È possibile. Io sono in contatto con una giornalista americana molto esperta sulla questione e lei sostiene che sia così.

Si mimetizzano e si mescolano.
So per certo che ci spiano, ci tengono sotto controllo.

Per quale motivo?
Ci temono. Gli alieni hanno paura dell’uso che possiamo fare del nucleare.

Ecco, il motivo. Possiamo danneggiare l’universo.
Gli extraterrestri ci sono fin dalla notte dei tempi.

Come nelle storie di Peter Kolosimo.
Io ho letto tutti i suoi libri.

Non siamo soli nell’universo.
Anche la Chiesa si è pronunciata. Ha detto che non è da escludersi una forma di vita esterna.

Se lo dice la Chiesa.
La Chiesa valuta sempre con attenzione. Ora serve la verità. Medvedev ha rotto il silenzio. Fuori i documenti top secret.

Mobiliterà il Parlamento europeo?
Sì e spero di avere un sostegno trasversale. La politica non può più eludere la questione.

lucolas999
00venerdì 14 dicembre 2012 09:03
Non c'era bisogno di medvedev o borghezio si sa già da tempo che sono tra noi.




Solo che stanno quasi tutti al Barcellona [SM=x2478856]
BeautifulLoser
00giovedì 20 dicembre 2012 22:07
grande supercazzola di lotito!  [SM=g8868]


Sound72
00venerdì 26 aprile 2013 11:16
Sound72
00lunedì 16 marzo 2015 09:18
Grande attesa per l'eclissi di sole del secolo, venerdì in Italia sarà quasi buio totale

Quasi ci siamo, mancano pochi giorni al grande evento naturale. Di quelli che lasciano con il fiato sospeso. Da sempre, nella storia dell'umanità, un'eclissi è un momento magico: una volta inspiegabile, oggi scientificamente comprensibile. Ma sempre magico. Il 20 marzo, venerdì prossimo, è una data che gli appassionati di astronomia, e non solo, devono segnarsi sul calendario: ci sarà infatti un'eclissi totale di Sole, di quelle come non se ne vedono da tempo, anche in Italia. Grande mobilitazione per l'evento di venerdì: dalle decine di Sun Party organizzati sul territorio dall'Unione Astrofili Italiana (Uai), fino ai mini-satelliti Proba mobilitati dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa) per seguire l'evento dallo spazio. Il "bacio" tra Sole e Luna inizierà alle 10,31 a Roma, pochi secondi dopo anche a Milano, e durerà complessivamente un'ora. Dal Nord Italia si potrà vedere la Luna coprire più del 70% del disco solare, dal Sud circa il 50%, mentre sarà totale solo dalle remote isole Svalbard.

Una falce di sole, e non di Luna. Questo sarà il fenomeno astronomico che accadrà davanti ai nostri occhi rivolti all'insù. La Luna oscurerà il Sole per qualche minuto e nel nord dell’Europa l’eclissi del secolo, come qualcuno l’ha battezzata, sarà totale: per lunghissimi secondi l’astro scomparirà del tutto. In Italia avremo la possibilità di vedere un’eclissi parziale ma comunque eccezionale perché arriveremo a cogliere circa 70 per cento del fenomeno e quindi le ombre avvolgeranno bene la nostra Penisola. La prossima eclissi con valori così elevati la potremo seguire soltanto nel 2026 e il buio totale sarà in Islanda.

GLI EVENTI Saranno decine gli eventi organizzati in tutta Italia per seguire lo spettacolo in compagnia di astrofili 'armatì di telescopi e in completa sicurezza. La Uai organizza Sun Party dalla Sicilia al Piemonte, la lista completa è sul sito web della rete astrofili. Anche l'Esa punterà gli 'occhì al Sole con i minisatelliti Proba che riprenderanno l'eclissi da 800 chilometri di altezza. Le immagini verranno trasmesse a Terra nella sede di Noordwijk nei Paesi Bassi che rimarrà aperta al pubblico.

LE PREVISIONI METEO Ottime notizie per tutt’Italia e gran parte d’Europa. Venerdì l’attesissima eclissi solare che incanterà milioni di persone troverà condizioni meteo favorevoli all’osservazione su gran parte d’Italia. Dopo la brusca ondata di maltempo iniziata ieri e che perdurerà fino a mercoledì, sull’Italia dovremmo vivere una breve tregua e proprio in concomitanza con l’eclissi solare avremo una giornata di bel tempo, soprattutto una mattinata senza nubi e precipitazioni in modo particolare al centro e al sud, dove sarà possibile ammirare l’eclissi nel suo spettacolo. In bilico, invece, la possibile osservazione al nord, dove potranno esserci più nubi e forse anche delle precipitazioni.

COME OSSERVARLA «A Roma - spiega Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e coordinatore scientifico del Planetario di Roma, che trasmetterà l'evento anche in diretta streaming - l'eclissi inizierà alle 9.24, raggiungerà il massimo alle 10.31 e finirà alle 11.42. Ci sarà una copertura di circa il 62%. A Milano inizierà e terminerà un minuto prima».

Un evento da non perdere, sottolinea Masi, «anche perchè non è molto frequente. Per vedere poi anche dall'Italia la prossima eclisse, che comunque avrà una copertura inferiore a questa, bisognerà aspettare fino al 2022». Le altre eclissi parziali, che si sono viste negli ultimi anni del nostro Paese, sono quelle del gennaio 2011 e dell'agosto 1999.

«Attenzione però - conclude Masi - un'eclissi del genere non può essere osservata a occhio nudo o con dei normali occhiali da sole. Bisogna dotarsi o di occhialini specifici, acquistabili a poco prezzo nei negozi di materiale astronomico, o guardarla attraverso la proiezione indiretta di un telescopio, dotato di appositi filtri. Diversamente si rischiano seri danni alla retina». Chi invece volesse godersi lo spettacolo di un'eclissi totale dovrà raggiungere le isole Svalbard o Faroer, ma pare che già da settembre non ci sia più un posto letto libero.

LA STORIA Un'eclissi solare particolarmente famosa fu quella che si verificò il 29 maggio 1919 in Africa, osservata da una spedizione di due gruppi di astronomi britannici. Un gruppo, guidato dall'astrofisico inglese Arthur Eddington, documentò l'evento scattando fotografie su 16 lastre, di cui, in seguito allo sviluppo, soltanto due si rivelarono utilizzabili. Misurando attentamente la posizione delle stelle vicine al disco solare eclissato (del gruppo delle Iadi) fu possibile rilevare uno spostamento medio di 1,6 secondi d'arco rispetto alla loro posizione normale, valore molto simile a quello previsto di 1,75 secondi d'arco. Il fenomeno che giustificava tale spostamento era la deflessione della luce che attraversa un campo gravitazionale. Queste misure costituirono la prima conferma sperimentale (entro gli errori di misurazione) di uno degli effetti previsti dalla teoria della relatività generale pubblicata tre anni prima da Albert Einstein.
ilmessaggero.it
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Con un paio da sole semplici non si può?
lucolas999
00lunedì 16 marzo 2015 09:39
NO

Occhialini o vetrini per saldatori , oppure una bacinella con l'acqua e vederlo attraverso il riflesso
Giacomo(fu Giacomo)
00lunedì 16 marzo 2015 09:55
mi ricordo che quando avevo nove-dieci anni ci fu un'eclissi e le suore ce la fecero guardare direttamente senza protezione di sorta. Tipo alle dieci di mattina, anche allora.
Generazione di fenomeni!
lucolas999
00lunedì 16 marzo 2015 10:10
Re:
Giacomo(fu Giacomo), 16/03/2015 09:55:

mi ricordo che quando avevo nove-dieci anni ci fu un'eclissi e le suore ce la fecero guardare direttamente senza protezione di sorta. Tipo alle dieci di mattina, anche allora.
Generazione di fenomeni!




chissà se era la stessa di quando io ne avevo 7-8 [SM=x2478856]
però ricordo che la nostra maestra ce la fece vedere attraverso una pozzanghera.
Brave suore
Giacomo(fu Giacomo)
00lunedì 16 marzo 2015 10:17
boh, sarà stato il 1984, fai conto. Noi nelle pozzanghere ci cascavamo [SM=g11491]

EDIT: ecco le eclissi
www.marcomenichelli.it/eclissirecenti.asp

probabilmente è quella del dicembre 1983 perché la successiva era di pomeriggio e indovinate che data era...
....

...il 30 maggio 1984.

Avremmo dovuto capire tutto. [SM=g28000]
lucaDM82
00lunedì 16 marzo 2015 11:33
quei vetrini x saldatori li avevo per l'eclissi ormai di tanti anni fa...chissà che fine hanno fatto. [SM=g27994]
lucaDM82
00lunedì 12 dicembre 2016 23:03
è tornato giacobbo con cazzenger...era sparito dopo la storia dei maya,adesso che le acque si sono calmate eccolo di nuovo... [SM=x2478856]
lucolas999
00martedì 13 dicembre 2016 09:30
no Lu ha continuato a rompe il cazzo anche dopo , mi sa che sia agganciato molto in alto altrimenti non si spiega
lucaDM82
00martedì 13 dicembre 2016 23:50
Comunque ha una linea piu' moderata ora [SM=x2478856]
giove(R)
00martedì 3 marzo 2020 15:05
Da FB o' mine:


Coronavirus, l'Europa corre ai ripari. Le misure.

Russia: ripristino blocco sovietico

Gran Bretagna: hanno fatto la Brexit

Ungheria: hanno rintonacato il muro di Orban

Germania: ripristino Buchwald e Dachau

Grecia: non vedono l'ora di vendicarsi dai tempi del default e dell'austerità, sono più incazzati di Menelao di Sparta con Paride di Troia.

Francia: 'na baguette sotto l'ascella e passa la paura

Paesi Bassi: profilo basso

Turchia: tossisce e starnutisce profughi in tutta Europa e non si copre con il gomito plesso.

Spagna: Olè

Scandinavia: mò è inverno e buio se ne riparla quando escono dal letargo, e comunque con 3 paesi monarchici su 4, sul lato Corona già ne sanno più di tutti noi.

Lussemburgo: strade, negozi chiusi, abitanti a casa solo che non si è notato perchè cò 3 abitanti di numero non hai mai riempito un cazzo.

Vaticano: Sapevano già tutto e da tempo. Secondo voi perchè s'erano tenuti il Papa di riserva?

Belge/Belgique: c'est freak, c'est chic.

Portogallo: da buoni portoghesi invece di chiudersi in casa si sono chiusi fuori al balcone.

Andorra: Eh???

Qui Europa, Giovanni xxxxxxxxxxx, a voi studio.
Sound72
00venerdì 6 marzo 2020 10:03
Gira pure un audio in cui se dice che mo pe scopà bisognà ave' un metro di cazzo [SM=g7557]
jandileida23
00venerdì 6 marzo 2020 10:36
[SM=x2478856]

Comunque pure sta cosa: se può trombà? Perché non ne parla nessuno? Ma abbattiamolo sto pudicume
gianpaolo77
00venerdì 6 marzo 2020 16:14
che gran rottura de cojoni sta cosa comunque.
So' due giorni che sto a casa dopo la chiusura delle scuole e già me so' ampiamente rotto er cazzo.
E stanno pure a di' che molto probabilmente prorogheranno la chiusura!
quasi quasi me ne vado a Pavia a trova' er paziente 1 all'ospedale e je dò pure un bacio in bocca, così poi me faccio 'na bella quarantena allo spallanzani e me riposo... [SM=x2478856]
giove(R)
00martedì 15 settembre 2020 11:57
Vi invito a visitare una delle pagine più divertenti di Facebook.
Feudalesimo e Libertà. Qui si parla dell'infortunio di Zaniolo.
"problemi al crociato e problemi del Crociato"
www.facebook.com/feudalesimoeliberta/photos/a.181343475341264/1896130080529253/?type=3...

[SM=x2478856]
(richard)
00lunedì 4 gennaio 2021 17:32
KAZZENGER - MISTERI D'EGITTO

La divulgazione scientifica secondo Crozza: una delle gag più divertenti! Rivedi tutti i video su crozza.la7.it

lucaDM82
00lunedì 4 gennaio 2021 20:47
a me crozza faceva ridere ai tempi di mai dire gol. Quando lo vedo ormai cambio. E' fazioso, poi prima della sua imitazione fa vedere l'originale e lo trovo ridicolo.
Sound72
00sabato 27 marzo 2021 09:37
Canale di Suez, il mistero della manovra “a ca**o” (nel vero senso della parola) della nave Mv Ever Given

Come si vede infatti dai tracciati gps resi noti sul web, prima di ricevere il via libera per attraversare lo stretto, la portacontainer (partita dalla Cina e diretta a Rotterdam, ndr) ha sostato del tempo nelle acque egiziane, tracciando quella che è inequivocabilmente la forma di un pene


Goliardata, gesto involontario o strana coincidenza? Tiene banco sul web il “giallo” della strana rotta a forma di pene percorsa lunedì mattina dalla gigantesca nave cargo Mv Ever Given nel Mar Rosso prima di entrare nel Canale di Suez ed incagliarsi bloccando il traffico marittimo. Come emerge infatti dai tracciati gps resi noti sul web, prima di ricevere il via libera per attraversare lo stretto, la portacontainer (partita dalla Cina e diretta a Rotterdam, ndr) ha sostato del tempo nelle acque egiziane, tracciando quella che è inequivocabilmente la forma di un pene. Lo si vede chiaramente dal filmato pubblicato su Twitter dal sito Vessel Finder, specializzato nel tracciare e registrare le tracce gsp delle navi.

Il quotidiano tedesco Spiegel ha interrogato a riguardo la direzione della nave cargo: un portavoce della Bernhard Schulte Shipmanagement ha spiegato quindi che “non è raro che le navi in ​​attesa di entrare non restino ferme ma si muovano nelle acque”. E alla domanda sul perché il modello di guida virtuale mostra chiaramente come la rotta riproduca l’apparato sessuale maschile, il portavoce ha risposto che questa è probabilmente “pura coincidenza“. Anche il cacciatore di bufale web John Scott-Railton sostiene che la rotta non era intenzionale, definendola su Twitter come “fortuita e innocente, ma terribile“. Ma la maggior parte degli utenti non crede affatto alla tesi del percorso casuale, anzi, ironizza sulla goliardata dell’equipaggio e sottolinea la strana coincidenza: la rotta fallica è stata compiuta infatti proprio poco prima che il cargo si incastrasse. Un caso?

(Ilfattoquotidiano.it)

La rotta fallica, una goliardata del cazzo proprio 😁
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