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Cazzenger

Ultimo Aggiornamento: 27/03/2021 09:37
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02/07/2010 11:37
 
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ROMA, 2 luglio - «Che ne sai tu di un campo di gra­no... ». Stavolta però non c’entra la musica di Battisti, o le immagini di Van Gogh e delle sue balle con i corvi. Il gio­co tra parole e strofe di una canzone e i dipinti del maestro olandese viene in mente in maniera fin troppo facile. Per­ché qui il mistero è uno e parla d’altro. I cerchi nel grano, su tutti. L’ultimo episodio è italiano, a Merlana di Bagnaria Arsa, in Friuli. Proprietario dei terreni - in cui l’altro giorno sono comparsi questi cerchi di grandi dimensioni - è il presidente del Palermo Maurizio Zamparini. Che l’ha presa con filosofia, contento di essere stato scelto per l’Evento.

CERCHI NEL GRANO - L’imprenditore si è ritrovato alle prese con questo fenomeno verificatosi in un campo di dieci ettari situato vicino all’attività commerciale di sua proprietà. I dipendenti dell’azienda lo hanno chiamato per dirgli che - sì - dentro il suo campo c’erano i cerchi - proprio quelle misteriose forme che animano discussioni più o meno scientifiche, popolano sogni e analisi di tutti i tipi tra giovani e vecchi - e lui è corso a vedere. Gente del posto, curiosi, studiosi subito a raccolta. Perché il grano effettivamente risulta piegato da qualcuno o qualcosa e non spezzato. Quasi plasmato e non schiacciato. Come si legge e racconta anche Internet non è la prima volta che succede. Anzi già a inizio giugno era accaduto qualcosa di molto simile, alla periferia di Lignano, nella zona di strada Alzaia. Tornano in mente gli anni Settanta, le teorie sugli Ufo (ammesso che siano loro a occuparsi di tanto disturbo... ), le ingegneristiche invenzioni di ragazzi in cerca di avventure e notorietà, i film sull’argomento. Tutto, si può supporre davvero qualsiasi cosa. La foto qui a fianco comunque mozza il fiato se uno immagina di essere davvero là in alto a vedere quei cerchi disegnati nel grano...

L'INTERVISTA
Presidente Zamparini, co­me la mettiamo con quei cerchi nel suo campo di gra­no... Risponde al telefonino al secondo tentativo e, forse, se lo aspetta. Anche se stavolta non si parla di calcio e lui non è vulcanico come al so­lito, anzi
«Sì, i cerchi sono là. Sono più o meno grandi. Proprio come quelli di cui si ha co­noscenza nel mondo. Mi han­no avvisato, sono corso a ve­dere. Cosa dovevo fare, a di­re la verità ero curioso an­che io... ».

Si è fatto portare con l’eli­cottero per osservare di per­sona l’evento?
«No, io non ci sono andato. Ho mandato qualcuno ed ef­fettivamente ci sono i cerchi e dall’alto si vedono bene, si distinguono in maniera net­ta...».

Ma lei cosa ne pensa?
«Sono un segnale, segnali di entità che vivono in un’al­tra dimensione. Sopra di noi e di cui noi non abbiamo co­noscenza o sentore. Segni dall’alto, di altri mondi, di cose sopra di noi».

Diciamo che conosce la materia?
«Ho visto un documentario qualche tempo fa in televi­sione. Avevano fatto un esperimento proprio per di­mostrare che eventi di que­sto genere non si possono realizzare. Avevano messo a disposizione mezzi e uomini e non erano state sufficienti venti ore di lavoro per rea­lizzare quei cerchi nel grano. Possiamo parlarne, ipotizza­re qualsiasi cosa, ma dietro non c’è una mano umana... Non è il frutto di un lavoro umano, dietro c’è di più, molto di più».

Ma l’idea dei cerchi in un suo terre­no che effetto le fa?
«Una cosa bella, cosa de­vo dirle, sono stato... scelto. Le ripeto è un segnale... ».

La scienza dà una sua ver­sione dei fatti.
«La scienza? Finora da quel che so, da quel che leg­go, la scienza è riuscita a spiegare soltanto uno dei mille eventi che ci accadono intorno. Parlo di percentuali ovviamente. Prendiamo una qualsiasi cosa avvenuta, ab­biamo magari una spiegazio­ne certa, ma non tutto si può direzionare con la scienza. E i cerchi sono una di queste cose, credo proprio... ».

Ora cosa fa, li tiene lì?
«Abbiamo fatto il grano dappertutto tranne in quella zona. Li abbiamo lasciati in­tatti. C’è molta curiosità at­torno. Ieri è venuta tanta gente, a guardare quei cer­chi. A osservare, a fare foto. Davano un’idea di energia a chi li osservava».

Presidente, lo confessi, in fon­do è orgoglioso di questa crea­tura apparsa nel suo terre­no...
«È una cosa bella, mi piace. Peccato che pri­ma o poi la pioggia li porte­rà via i miei cerchi, con l’ac­qua il grano si abbasserà e quei disegni saranno cancel­lati. Ma resterà il ricordo in chi li ha visti... ».



Francesca Fanelli
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ma se invece hanno proprio fatto vedere come si fa... con la corda, l'asse di legno...


02/07/2010 13:34
 
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Re:
Spero tanto che gli alieni se lo inculino a sangue......'sto zozzone


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30/09/2010 10:34
 
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Scoperto pianeta simile alla Terra

Gli astronomi: Gliese 581g è potenzialmente abitabile
ROMA
Si chiama Gliese 581g, dista da noi soltanto 20 anni luce ed è il primo pianeta più simile alla Terra mai individuato. La scoperta, pubblicata sulla rivista Astrophysical Journal, di deve a un gruppo di ricerca coordinato dall' Università della California a Santa Cruz e il Carnegie Institution di Washington.

Si tratta, sottolineano gli autori, del primo caso di un pianeta potenzialmente abitabile, in grado cioè di sostenere la vita, anche se diversa da quella che noi conosciamo. L’abitabilità dipende da molti fattori, spiegano gli esperti, ma l’acqua allo stato liquido e la presenza di un’atmosfera sono fra i più importanti. Scoperto grazie al Keck Observatory nelle Hawaii Gliese 581g orbita a una distanza dalla sua stella madre dove riceve la giusta energia per sostenere eventuale acqua allo stato liquido. Inoltre la sua forza di gravità, simile a quella terrestre, rende possibile anche la presenza di un’atmosfera.

Gliese 581g fa parte di una famiglia planetaria, Goldilocks zone, di sei pianeti (quattro dei quali già noti e il quinto scoperto in contemporanea a quello descritto sull’Astrophysical Journal) che orbitano intorno a una stella molto simile al Sole, la nana rossa Gliese 581 situata nella Via Lattea, nella costellazione della Libra. Ma il più interessante è proprio Gliese 581g che, con una massa compresa fra 3,1 e 4,3 masse della Terra e un raggio stimato fra 1,2 e 1,5 raggi terrestri, è probabilmente roccioso e molto simile al nostro pianeta.

Questo nuovo mondo extrasolare ha un’orbita circolare di 36,6 giorni e le sue temperature medie di superficie sono comprese fra -31 gradi e -12 gradi. Dal momento che il pianeta rivolge sempre la stessa faccia alla sua stella, un lato è perennemente illuminato e più caldo, l’altro sempre buio e più freddo.


...............

------------------------------------
“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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30/09/2010 15:09
 
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aiutaci faber!

ma è possibile sapere tutte queste cose dalla distanza di 20 anni luce?
temperatura, raggio, massa, presenza di atmosfera.... a me sembra una cazzata, anzi cazzatona.

povero uomo, così curioso e così propenso a buttarsi a pesce nello sconsideratamente ridicolo e supponente.

oggi ci scappa il sorriso, un sorriso di comprensione e tenerezza, come per i bambini di 3 mesi per i quali tutto è nuovo, quando pensiamo agli antichi che guardavano le stelle e immaginavano fossero le luci alla finestra dei defunti... osservavano i fulmini e immaginavano un re degli dei con le saette in mano...

si uccidevano a vicenda, si sacrificavano, si strappavano cuori, occhi, tagliavano teste... il tutto per una grossa, grassa, ignoranza che invece di consiglaire cautela ha sempre spinto a moltiplicare l'arroganza.

più so, e più non so.
diceva bene quello... "e quello era uno che la sapeva lunga" (cit.)
[Modificato da giove(R) 30/09/2010 15:10]


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30/09/2010 19:11
 
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Re:
giove(R), 30/09/2010 15.09:

ma è possibile sapere tutte queste cose dalla distanza di 20 anni luce?
temperatura, raggio, massa, presenza di atmosfera.... a me sembra una cazzata, anzi cazzatona



quando ero piccolo mio nonno mi fece un discorso simile [SM=g27987]


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13/10/2010 20:17
 
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nella prossima puntata di...cazzenger
India: senza cibo e acqua da 74 anni
Per medici è un mistero. L'uomo, di 82 anni, si trova sotto esame in un ospedale

NEW DELHI - Un asceta indù sopravvive senza mangiare e senza bere da 74 anni. L'uomo, che si chiama Prahlad Jani e ha 82 anni, si trova sotto esame in un ospedale dello stato settentrionale del Gujarat, secondo quanto riporta Ahmedabad Mirror. Un team di medici del Defence Institute of Physiologist and Allied Science (Dipas), un centro di ricerca della difesa, intende scoprire qual è il segreto di questa sua straordinaria capacità di resistenza, dovuta a un'antica tecnica di meditazione yoga. Jani era già stato esaminato nel 2003 da un'altra squadra di medici, che non erano riusciti a spiegare scientificamente il fenomeno. Sembra che lo "yogi", che si trova in perfetta salute, "sia capace di produrre urina nella sua vescica e poi in base alla sua volontà di rimandarla in circolo" spiega il medico Sudhar Shah. Nato in un povero villaggio del Gujarat, il santone sostiene di aver ricevuto questi suoi poteri speciali da una divinità all'età di otto anni. La tecnica è conosciuta come "breatharianismo" e consiste nel raggiungere con il potere mentale il totale dominio delle proprie funzioni corporee
14/10/2010 12:12
 
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Re:
giove(R), 30/09/2010 15.09:

aiutaci faber!

ma è possibile sapere tutte queste cose dalla distanza di 20 anni luce?
temperatura, raggio, massa, presenza di atmosfera.... a me sembra una cazzata, anzi cazzatona.

povero uomo, così curioso e così propenso a buttarsi a pesce nello sconsideratamente ridicolo e supponente.

oggi ci scappa il sorriso, un sorriso di comprensione e tenerezza, come per i bambini di 3 mesi per i quali tutto è nuovo, quando pensiamo agli antichi che guardavano le stelle e immaginavano fossero le luci alla finestra dei defunti... osservavano i fulmini e immaginavano un re degli dei con le saette in mano...

si uccidevano a vicenda, si sacrificavano, si strappavano cuori, occhi, tagliavano teste... il tutto per una grossa, grassa, ignoranza che invece di consiglaire cautela ha sempre spinto a moltiplicare l'arroganza.

più so, e più non so.
diceva bene quello... "e quello era uno che la sapeva lunga" (cit.)




Scusa il ritardo....ma è una cazzata.
Quello che viene riportato è un elenco di ipotesi e di futuribili assunzioni, che lasciano il tempo che trovano.
Tanto, nache se tutte le assunzioni fossero per pura fortuna vere...non riusciremmo in un tempo ragionevole ad andarci ( forse in nostri pronipoti....).
14/10/2010 15:22
 
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Ufo o palloni aereostatici?
New York col naso all'insù: ''Ci sono gli ufo''
(14 ottobre 2010)

L'improvvisa apparizione di alcuni punti luminosi nel cielo di New York, in particolare sopra la zona di Chelsea, ha mandato in tilt i centralini della polizia, presi d'assalto da centinaia di cittadini che segnalavano la presenza di "oggetti non identificati". A lungo i passanti si sono interrogati, con il naso all'insù, sulla natura di quei dischi luminosi: ufo per alcuni, semplici palloni aerostatici per la maggior parte delle persone
Il fatto che la Federal Aviation Administration non abbia ricevuto richieste per effettuare lanci di palloni - l'autorizzazione è necessaria per legge - alimenta ancora di più il mistero. E alla fine le autorità di New York, a quanto pare, non hanno preso ancora nessuna posizione sulla natura degli strani corpi celesti

a cura di Pier Luigi Pisa


E' stato intercettato anche un messaggio dei presunti alieni...sembra che chiedessero lumi su un presunto Information Memorandum inviato per la vendita di una famosa squadra di calcio....
uah uahauahuahauauuauuauauauua
[SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987]

[Modificato da faberhood 14/10/2010 15:23]
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14/10/2010 22:19
 
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UFO-USA tifo UFO.
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19/10/2010 15:11
 
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cazzenger

Perchè scienziati e sismologi negano che sia possibile prevedere i terremoti se già negli anni '20 il sismologo italiano Raffaele Bendandi effettuò previsioni corrette ricorrendo alla forza di marea? Il devastante terremoto del Friuli nel 1976 fu previsto dalla sua teoria; inutilmente lui cercò di avvisare le autorità competenti, le quali lo trattarono come un ciarlatano. La conferma delle sue previsioni gli diede la fama nazionale mentre gli articoli di previsione che scrisse per i maggiori quotidiani del mondo lo fecero conoscere ovunque Bendandi, attraverso il suo metodo, ha anche predetto una scossa di terremoto devastante per la città di Roma e aree limitrofe, il giorno 11 maggio 2011, e un altro sisma di dimensioni ancora più apocalittiche tra il 5-6 aprile 2012, quando parecchie scosse di terremoto dovrebbero colpire, secondo tale teoria, a macchia di leopardo tutta la Terra. In questa ultima predizione, tra l'altro, molti vedono anche le catastrofiche profezie Maya per il 2012.
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19/10/2010 15:31
 
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Re: cazzenger
lucaDM82, 19/10/2010 15.11:


Perchè scienziati e sismologi negano che sia possibile prevedere i terremoti se già negli anni '20 il sismologo italiano Raffaele Bendandi effettuò previsioni corrette ricorrendo alla forza di marea? Il devastante terremoto del Friuli nel 1976 fu previsto dalla sua teoria; inutilmente lui cercò di avvisare le autorità competenti, le quali lo trattarono come un ciarlatano. La conferma delle sue previsioni gli diede la fama nazionale mentre gli articoli di previsione che scrisse per i maggiori quotidiani del mondo lo fecero conoscere ovunque Bendandi, attraverso il suo metodo, ha anche predetto una scossa di terremoto devastante per la città di Roma e aree limitrofe, il giorno 11 maggio 2011, e un altro sisma di dimensioni ancora più apocalittiche tra il 5-6 aprile 2012, quando parecchie scosse di terremoto dovrebbero colpire, secondo tale teoria, a macchia di leopardo tutta la Terra. In questa ultima predizione, tra l'altro, molti vedono anche le catastrofiche profezie Maya per il 2012.




non c'è l'emoticon con la grattatio pallorum? [SM=g27991] [SM=g27985]
19/10/2010 16:41
 
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Re: Re: cazzenger
chiefjoseph, 19/10/2010 15.31:




non c'è l'emoticon con la grattatio pallorum? [SM=g27991] [SM=g27985]




Io comunque l'11 Maggio 2011 ho deciso di non essere a Roma....peccato perchè mi perdo la seconda settimana degli Internazionali....pazienza.
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19/10/2010 16:46
 
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Paura della profezia? [SM=g27987]

Non è che sì è sbagliato di qualche km,uno si sposta di qualche km e se lo becca?
19/10/2010 16:48
 
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Raffaele Bendandi (1893-1979) ...e la previsione dei terremoti
Terremoti, maree e comportamento degli animali sono gli argomenti di un libro pubblicato all'inizio di quest'anno dalla giornalista Cal Orey. Il titolo del libro è "The man Who Predicts Earthquakes, Jim Berkland, Maverik Geologist", pubblicato dalla Sentient Publications, 2006; (vedi www.syzygyjob.com). Alla domanda se sono prevedibili i terremoti l'autrice risponde che Jim Berkland sta sperimentando con successo un metodo di previsione da circa 30 anni. Berkland è un geologo statunitense di San Jose, California, che ha avuto il coraggio di portare avanti una serie di osservazioni sulle congiunzioni luni-solari, lo smarrimento di animali domestici e i terremoti, nonostante lo scetticismo dei colleghi.
Dalle sue osservazioni ha potuto appurare che durante l'anno è possibile
individuare delle "finestre temporali" entro le quali è molto probabile che si verifichino forti terremoti.
Queste sono determinate dall'allineamento Sole-Terra-Luna in concomitanza con la posizione del nostro satellite in prossimità del perigeo. Ciò capita da due a cinque volte l'anno. L'epicentro dell'evento è, invece, individuato attraverso il monitoraggio degli animali domestici scomparsi, con l'aiuto degli annunci dei quotidiani locali. Le sue previsioni possono essere valutate nel sito www.syzygyjob.com .

Già negli anni '20 un sismologo italiano tentò delle previsioni ricorrendo alla forza di marea. Si tratta del faentino Raffaele Bendandi.
Nasce a Faenza il 17 ottobre del 1893 da una famiglia di modeste condizioni economiche e per questo può frequentare la scuola elementare fino alla quinta. In seguito acquisisce la specializzazione in disegno tecnico attraverso un corso. Presto impara il mestiere del padre da intagliatore per realizzare giocattoli e ornamenti sacramentali in legno.
La sua spiccata abilità e precisione nel lavoro gli danno la possibilità di fare esperienza da un orologiaio nella riparazione di oggetti meccanici di precisione. Contemporaneamente, le nozioni di astronomia acquisite nella scuola e il mistero dei terremoti, che già annotava fra le pagine dei quaderni di scuola, lo attrassero a tal punto da tenere libri di fisica e astronomia fra gli attrezzi da falegname e da studiarli in ogni momento libero.
Il 28 dicembre del 1908 Bendandi restò profondamente colpito dalla notizia della tremenda catastrofe che colpì le città di Messina e Reggio Calabria: da quel momento iniziarono le sue ricerche. Durante il servizio militare nel 1917 ebbe modo di osservare il fenomeno della marea che pose alla base delle sue indagini. A partire dal principio della marea e dallo studio della teoria di Darwin si cimentò nei primi tentativi di previsione, e attraverso lo studio di 20.000 terremoti del passato, ripresi nei cataloghi della sua epoca, affinò ulteriormente tale metodo.
Si autocostruì un sismografo per verificare le sue previsioni e in seguito lo perfezionò per renderlo in tutto il mondo. Nel 1920 i suoi studi gli permisero di entrare a far parte della società sismologica italiana.
Qualche anno dopo consegnò una prima previsione ad un notaio di Faenza, il 20 dicembre 1923. La conferma delle sue previsioni gli diede la fama nazionale mentre gli articoli di previsione che scrisse per i maggiori quotidiani del mondo lo fecero conoscere ovunque (tali articoli sono raccolti nella sua casa-osservatorio in via Manara n.17 di Faenza).

Ma perchè in Italia tutti si sono dimenticati di lui e del suo lavoro?
Nel 1927 il regime fascista vietò a Bendandi di divulgare le sue previsioni, come si può leggere ad esempio sul quotidiano "LA NAZIONE" del 30 maggio di quell'anno, probabilmente sotto la pressione di molti accademici del tempo desiderosi di togliere di mezzo lo scomodo personaggio che li metteva nella grande difficoltà di spiegare perchè loro non riuscivano a prevedere i terremoti. Bendandi non si diede per vinto e scrisse un primo libro che pubblicò completamente a sue spese nel luglio 1931. Tale libro intitolato "UN PRINCIPIO FONDAMENTALE DELL'UNIVERSO" era dedicato all'attività solare e conteneva il primo
caposaldo su cui egli basava le sue ricerche. Il ciclo undecennale venne interpretato come un battimento delle sollecitazioni mareali prodotte dai pianeti che ruotavano attorno al Sole. La variabilità delle altre stelle venne spiegata attraverso lo stesso principio e descritta in un secondo volume ancora inedito. Essendo anche il fenomeno sismico inquadrabile sotto lo stesso ragionamento, nella situazione di non poter divulgare le previsioni dei terremoti, Raffaele Bendandi volle probabilmente fissare un primo principio che se apprezzato gli avrebbe permesso di far riconsiderare le sue previsioni.

Nello studio dei terremoti si occupò del fenomeno delle variazioni di inclinazione del terreno e degli effetti dei moti planetari sui movimenti della crosta terrestre. Strettamente legato a questi fu lo studio della migrazione della posizione del polo. La soluzione dell'enigma del ciclo undecennale solare costituì uno dei suoi maggiori argomenti, insieme a quello delle stelle variabili. Bendandi ipotizzò anche l'esistenza di cinque nuovi pianeti: quattro extranettuniani e uno situato fra il Sole e Mercurio. L'esistenza dei primi quattro fu dedotta dall'osservazione
dei terremoti mentre quella dell'ultimo dall'attività solare.
Ma l'opera di questo scienziato non si ferma qui. Dopo la seconda guerra mondiale, attraverso una bussola e dei radio ricevitori su onda corta, ma probabilmente anche prima attraverso degli strumenti per la ricetrasmissione radio-telegrafica, realizzò osservazioni sistematiche delle interferenze elettromagnetiche che accompagnavano le tempeste solari e qualche volta sembravano essere associate ai terremoti. Anche Jim Berkland, come riportato nel libro di Cal Orey, considera la manifestazione delle anomalie elettromagnetiche, le variazioni del campo magnetico terrestre e gli altri disturbi a bassa frequenza come quei segnali che gli animali sono in grado di percepire prima di un terremoto e che li spinge ad abbandonare l'area interessata dall'evento. Raffaele Bendandi è uno dei primi a riconoscere tali anomalie come responsabili di strani effetti sugli esseri viventi. Dal 1950 inaugurò, infatti, un nuovo genere di osservazioni sull'aumento di aggressività delle forme influenzali e sul rincrudirsi della criminalità legate all'attività solare. Si servì delle scoperte di Giorgio Piccardi (1895-1972), per giustificare l'effetto dei vari tipi di radiazioni solari sulle forme viventi. Introdusse un nuovo genere di previsioni metereologiche ed effettuò utili osservazioni sulle esplosioni nelle miniere. Ma soprattutto, comprese tutti questi argomenti in un quadro più ampio che egli chiamò "crisi cosmica".

L'attività di pochi scienziati è paragonabile a quella di Raffaele Bendandi, innanzitutto per i risultati ottenuti, cioè per i contributi alla previsione dei terremoti, dell'attività solare e delle "crisi cosmiche". E' stata la sua profonda fiducia nella scienza a distinguerlo dalla maggior parte degli scienziati del suo tempo. In un periodo, cioè, dove i risultati della meccanica quantistica hanno sollevato il dubbio di una natura indeterminabile se non osservata e i maggiori scienziati hanno affermato che era il "caso" a governare il terremoto e molti altri fenomeni, egli ha sempre sostenuto fermamente l'esistenza di "granitiche leggi della natura", vedendo l'opera dello scienziato come una sfida alla loro comprensione.
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19/10/2010 18:26
 
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Se il mio cane scompare vi avverto [SM=g27988]











poi me do [SM=g27989]
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20/10/2010 00:44
 
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Io non partirò quel giorno,sono curioso.
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15/11/2010 22:55
 
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Gli ufologi: "Nessun dubbio, gli alieni
sono già tra noi"
Ufologi riuniti a Firenze: al vaglio foto di oggetti volanti in Toscana e su Bologna

15 novembre 2010 - "Gli alieni esistono". Ne sono convinti senza ombra di dubbio gli esperti internazionali che ieri si sono riuniti a Firenze per il convegno nazionale di ufologia, organizzato dal Gaus, gruppo ufologico con sede a Scandicci, pochi chilometri dal capoluogo toscano, e una reputazione che passa i confini del Paese.



Alla faccia degli scettici, gli ufologi raccontano le loro verità. Verità documentate, sostengono, dai tantissimi avvistamenti che ogni anno si registrano in tutto il mondo. "L’ultimo in Italia — dice Roberto Pinotti, segretario del Centro ufologico nazionale — è dell’aprile scorso a Firenze. Un avvistamento interessante per la documentazione che abbiamo. Si tratta di una ‘flottiglia’ di oggetti volanti non identificati comparsa nel cielo; ci sono fotografie che ne documenterebbero la presenza". Pinotti mostra le foto; a occhio nudo si intravede un puntino luminoso grande come la metà di una capocchia di spillo.



Crederci? Per uno dei massimi esperti ufologici italiani, occorrono le verifiche per il caso specifico, ma su altri non ci sarebbero dubbi. "Le immagini che ci sono state consegnate da un cittadino — ha detto — saranno attentamente studiate. Ovviamente le foto sono a disposizione delle autorità militari preposte al monitoraggio del fenomeno extraterrestre. L’avvistamento della flottiglia, alcune decine di elementi, è stato fatto in strada, in città, da una persona che in quel momento era provvista di una macchina digitale e che ha potuto scattare le foto. Successivamente la stessa persona ci ha contattato consegnando a noi le immagini perché le esaminassimo".



A parere del Cun, il fenomeno delle flottillas (in spagnolo), cioè di apparizioni multiple di Ufo, è in crescita in tutto il mondo
. Nel corso del convegno, si sono avvicendati tra i relatori alcuni degli esperti internazionali più noti: Lachezar Filipov, direttore capo dell’Istituto dell’Accademia delle Scienze Bulgara; Pietro Marchetti, presidente del Gaus; Mauro Biglino, storico delle religioni; Nikola Duper, documentarista esperto di cerchi nel grano, e Moreno Tambellini, presidente del gruppo Shado. Ospite d’onore Larry Warren, ex membro dell’Us Airforce Security Policy e protagonista di un eclatante caso di avvistamento avvenuto nel 1980 nella base inglese di Benwaters dove per tre giorni furono segnalati avvistamenti di oggetti volanti non identificati e contatti con forme di vita aliene.



"Il nostro scopo è stimolare interrogativi — spiega il presidente del Gaus, Pietro Marchetti — e, contemporaneamente, cercare di dare risposte ai tanti casi inspiegati che da oltre sessanta anni occupano le cronache mondiali. D’altronde il tema degli Ufo e della vita extraterrestre sta trovando consensi ufficiali sempre più importanti".



Fra gli avvistamenti significativi più recenti, quattro triangoli luminosi visti da numerosi testimoni nel cielo di Bologna a ottobre, o ancora gli oggetti volanti apparsi sull’Appennino tosco- emiliano, a settembre e, a giugno, a Varazze, in Liguria, altra regione (insieme a Toscana, Emilia e Lazio) di frequenti segnalazioni.
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15/11/2010 23:07
 
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Per fortuna esiste il Cicap
......
"In my 23 years working in England there is not a person I would put an inch above Bobby Robson."
Sir Alex Ferguson.
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16/11/2010 09:11
 
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Re:
ShearerWHC, 15/11/2010 23.07:

Per fortuna esiste il Cicap




[SM=g28002]

tuttavia negli ultimi mesi effettivamente si sono avvistati molti UFO della stessa tipologia in tutto il mondo , un amico mi ha promesso dei link interessanti
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