PIAZZA FONTANA: MORTO VENTURA, PROTAGONISTA EVERSIONE NERA
(ASCA) - Roma, 4 ago - Giovanni Ventura, uno dei protagonisti dell'eversione nera degli anni sessanta e settanta e dei rapporti con i servizi segreti deviati, condannato e poi assolto per la strage di Piazza Fontana, e' morto lunedi' a Buenos Aires, dove viveva da molti anni. La notizia del decesso e' stata confermata oggi dalla sorella, Mariangela Ventura, al Mattino di Padova.
Nato a Piombino Dese nel 1944, Ventura ha militato prima nell'Azione Cattolica e poi nel Movimento Sociale Italiano, partito che abbandono' nel 1966 per entrare a far parte del gruppo neofascista di Ordine Nuovo. Decisivo l'incontro con Franco Freda, con il quale dara' vita ad una piccola casa editrice e ad una libreria a Padova e con il quale condividera' una lunga storia processuale.
Fra la primavera e l'estate del 1969, partecipo' ad una serie di attentati, il primo dei quali il 25 aprile con una bomba nello stand della Fiat alla Fiera campionaria di Milano provocando 6 feriti. L'8 ed il 9 agosto 1969 esplodono 8 ordigni posizionati su diversi treni, provocando 12 feriti.
Le indagini vennero erroneamente indirizzate verso gli ambienti anarchici, fino alla strage del 12 dicembre alla Banca Nazionale dell'Agricoltura a Milano, con 17 morti e oltre cento feriti.
Anche qui la pista anarchica seguita dalla Procura di Milano si rivelo' un abbaglio.
Arrestato nel 1973, Ventura confesso' la responsabilita' in tutti gli attentati tranne quello di Piazza Fontana e i giudici scoprirono il suo ruolo di infiltrato dei servizi segreti all'interno di Ordine Nuovo e i suoi contatti con l'agente del Sid, Guido Giannettini. Condannato a Catanzaro in primo grado all'ergastolo per la strage, fu assolto insieme a Freda in appello per insufficienza di prove e lascio' l'Italia per riparare in Argentina. Solo nel 2005, la Corte di Cassazione ribadi' la responsabilita' di Ordine Nuovo e dei due editori padovani, ma si tratto' di un giudizio puramente morale, visto che gli imputati erano gia' stati assolti irrevocabilmente dalla corte d'assise d'appello di Bari, che li condanno' solo per le bombe sui treni.
Malato di distrofia muscolare, da circa quattro anni era costretto sulla sedia a rotelle. La sorella ha fatto sapere che verra' sepolto nel cimitero cristiano della capitale argentina.
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..scomparso portandosi dietro un bel pò di segreti, oltre alle famose valigie nere.
[Modificato da Sound72 04/08/2010 17:29]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola