lucaDM82, 22/09/2010 10.31:
Per me è un po' complessato,cioè soffre il fatto che,nonostante sia romano e abbia giocato nella Roma,alla fine viene appunto visto come un non romano,dato che è stato più fuori che qui.Vorrebbe essere un Totti,un De Rossi,un Conti,cosa che gli garantirebbe anche critiche meno feroci.
Vedo un po' il tentativo in lui,con questo atteggiamento "ahò sò uno de voi",di sembrare mazzone.Mazzone che ha avuto un destino simile ma che veniva visto più romano di lui appunto per quell'atteggiamento trasteverino che Ranieri non ha e che cerca di avere.
hai ragione..e aggiungerei che è un atteggiamento trasteverino che cerca di avere
solo ora.
Lui al di là dei meriti professionali ( altrimenti nn passi dalla C1 col Campania alla semifinale di champions col chelsea ...e questo dovrebbero ricordarselo anche quei giornalisti che dicono che nn è capace di dare un gioco alle sue squadre ) ha sempre avuto ( o cercato di avere ) un atteggiamento moderno, di uno nato a Roma che si è formato professionalmente fuori città. E del resto era quello che diceva lui quando è andato a Torino.
Che ora si aggrappi a questa radice trasteverina da una parte ci può pure stare perchè un pò di populismo lo fanno tutti ( mourinho x dirne uno ), dall'altra x me però è anche un mezzo boomerang, specie nei rapporti coi calciatori e con la stampa.
[Modificato da Sound72 22/09/2010 11:29]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola