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Ultimo Aggiornamento: 06/02/2020 16:26
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14/01/2010 09:45
 
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ShearerWHC, 14/01/2010 0.35:

Ma di Minzolini vogliamo parlarne?




stavo per postare l'articolo !
dio mi fulmini se vedo ancora il tg1 ,sto pelato di merda leccaculo raccomandato servo schifoso viscido se lo incontro gli sputo in faccia

Minzolini riabilita Craxi sul Tg1
Di Pietro querela: era un corrotto

Il direttore: «E' stato trasformato in capro espiatorio»
Il leader dell'Idv: «Aveva tre conti correnti per se, non per il Psi»

ROMA (13 gennaio) - Altro editoriale del direttore Minzolini nella edizione delle 20 del Tg1, altro caso sul servizio pubblico. Stavolta il direttore del telegiornale delle rete ammiraglia Rai è intervenuto su Bettino Craxi «trasformato nel capro espiatorio di un sistema che era stato l'ultimo residuo della guerra fredda, una democrazia costosa permise al paese di restare per cinquant'anni nel mondo libero».

È uno dei passaggi dell'editoriale sul segretario del Psi di cui ricorre il decennale della morte il 19 gennaio. «Della sua figura si discute molto, c'è chi vorrebbe dedicargli una strada, chi si oppone, chi lo considera un grande uomo e chi un mezzo delinquente. È arrivato il momento - ha detto Minzolini - di guardare alla sua vicenda con gli occhi della storia». «Basti pensare - ha spiegato - che il reato portante di tangentopoli, cioè il finanziamento illecito ai partiti, era stato oggetto di un'amnistia appena due anni prima, un colpo di spugna che preservò alcuni e dannò altri. La verità è che ad un problema politico fu dato una soluzione giudiziaria e l'unico che ebbe il coraggio di porre in questi termini la questione, cioè Craxi, fu spedito alla ghigliottina».

Minzolini ha quindi ricordato che in quegli anni si «alterò l'equilibrio nel rapporto tra politica e magistratura» e che questo «per quasi un ventennio ha fatto cadere governi per inchieste che spesso non hanno portato da nessuna parte e che ha lanciato nell'agone politico i magistrati che ne erano stati protagonisti e già per questo avrebbero dovuto dimostrare di non essere di parte». A giudizio del direttore del Tg1 Craxi «non ha nessun bisogno di nessuna riabilitazione» e che per la storia «va già ricordato oggi come uno statista».

Finito l'editoriale sono arrivate le reazioni. La più severa è quella di Antonio Di Pietro, leader dell'Idv: «Querelerò Augusto Minzolini e lo denuncerò alle Camere e al Paese per le sue affermazioni fatte nel suo editoriale. Sarà la storia a giudicare Bettino Craxi come statista. Io l'ho indagato come magistrato e non spetta a me stabilire se era uno statista. È stato condannato perché aveva tre conti correnti non per il partito ma per se stesso, era un corrotto e ha fatto il latitante». Di Pietro ha poi aggiunto che «a questo punto il problema non è Craxi ma Minzolini. Minzolini - ha aggiunto - ha raccontato bugie sul servizio pubblico pagato dagli utenti. È inaccettabile che abbia paragonato Bettino Craxi al Papa». Per l' Idv ha commentato anche Pancho Pardi, membro della Commissione di Vigilanza Rai: «Ci mancava la beatificazione in diretta tv per Bettino Craxi, ma adesso è arrivata grazie a Minzolini e al suo editoriale serale. Siamo proprio alla definitiva occupazione mediatica per scopi piduistici. Ancora una volta - sostiene Pardi - l'ineffabile direttore del Tg1 ci ha ammannito una pagina di autentico giornalismo alla Voce del Padrone, arrivando a paragonare l'ex condannato segretario del Psi a personaggi che hanno segnato in positivo la storia del secolo scorso, come Papa Woytila. Il tutto per poter attaccare nuovamente la magistratura, rea di compiere il proprio dovere, e quanti tra i magistrati hanno intrapreso la carriera politica. Il motivo è chiaro: poiché Berlusconi è il frutto avvelenato di Craxi, rivalutare quest'ultimo ha uno scopo preciso a favore del premier. A questo punto chiediamo al direttore generale della Rai di mettere a disposizione di un vero giornalista indipendente, sul Tg1, lo stesso spazio di Minzolini così da riequilibrare la inverosimile faziosità del suo direttore».

Minzolini si è anche preso le critiche dell'Associazione di telespettatori cattolici Aiart: Senza nulla togliere a Craxi, metterlo sullo stesso piano di Papa Wojtyla ci pare davvero eccessivo. Il grazie è arrivato da Stefania Craxi, figlia del defunto leader: «Le idee innovative di Minzolini sono ormai patrimonio di tutti gli italiani».
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