Comunque dal mio FB di oggi: tre foto, una è Monchi appena arrivato, volto volitivo, postura dominante e tutto il resto, la seconda è Monchi attuale, Troisi in quando parla in spagnolo alla fine di Non ci Resta che piangere era più sicuro di sé. La terza, un tocco Vintage: Monciccì, il pupazzetto scimmietta primi anni '80.
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La parabola di Monchi.
Una parabola tutta romanista, la solita, quella del Vorrei ma non posso, e se posso non voglio. La Roma, ovvero la Legge di Murphy applicata al pallone. La Roma, Re MiRda. Con la 'R' in mezzo. Perché se Re Mida trasformava tutto ciò che toccava in oro, la Roma tutto ciò che tocca lo trasforma in.....
E quindi Monchi... arrivato tra squilli di tromba, ci eravamo appena tolti quel cancro di Sabatini Norcino Mazzettaro Crestarolo Magheggione Trafficante di Uomini.... avevamo preso il Non Plus Ultra, El Mago... Era arrivato, basti guardare le prime foto, con questa faccia volitiva, questo volto truce.
Pareva Braveheart.... è diventato Massimo Troisi, o meglio, il personaggio che Troisi metteva in scena, l'insicuro, il timido, il perennemente a disagio. E non è finita qui.
Per Monchi siamo all'alba dell'INvoluzione 3.0....
E la Roma è con te."