00 27/11/2020 17:18
perchè ok qui e là stiamo commentando, torna e ritorna, come poi accadeva anche in vita, ma poi in questo forum non abbiamo un topic dedicato.

Abbiamo già detto molto, un pò, poco, tanto, e come si dice in campo legale/legislativo, "tutto ciò premesso" proseguiamo qui.

Parto con Burdisso. Belle parole, sentite.

SKY SPORT - "Tutti temevamo che potesse arrivare questo giorno che nessuno avrebbe voluto vivere soprattutto in un anno che per l'Argentina, e non solo per il Covid, e' stato difficile". Nicolas Burdisso, in collegamento con l'emittente satellitare, definisce "tristissimi" questi giorni senza Diego Armando Maradona. "Ieri ho visto Crespo che piangeva, lo capisco perche' Diego e' stato un pezzo di noi, faceva parte della vita di tutti noi argentini, la mia vita girava intorno a quello che faceva, ho avuto la fortuna di conoscerlo, di essere allenato da lui, appena ho appreso la notizia della morte mi sono venuti in mente i mille momenti che ho vissuto al suo fianco. E' la vita, ma lascia un vuoto grandissimo, bisogna guardare avanti e conservare i ricordi dei momenti bellissimi vissuti insieme". L'ex difensore di Inter, Roma, Genoa e Torino, attuale direttore sportivo del Boca, ricorda l'ultimo incontro con il Pibe de Oro. "L'anno scorso mi chiamo' perche' voleva conoscere De Rossi che era venuto da noi al Boca, con Daniele andammo a casa sua, stava bene, siamo stati tutto il giorno a parlare di calcio. Diego era un personaggio carismatico, ricordero' per sempre quel giorno".

Burdisso e' stato anche un giocatore di Maradona, quando l'ex capitano del Napoli era il commissario tecnico dell'Albiceleste. "Diego era un genio, aveva delle cose da genio anche da allenatore, mi faceva impressione la sua facilita' nel capire i tempi di gioco, i tempi di attesa, di difesa e attacco, cose che non tutti gli allenatori insegnano, giocare un Mondiale con lui in panchina e Messi in campo e' stata una cosa unica. Era un grande leader, eravamo tutti con lui e questa era la sua grande forza". Burdisso ha giocato in quattro squadre, in Italia, non al Napoli, il club di Maradona. "Una piazza bellissima per tutti gli argentini, ma i giocatori miei connazionali che vanno li' devono essere carismatici, ricordo Lavezzi, e' stato bellissimo vedere anche lui giocare li', per sarebbe stato bello farlo, ma sono Burdisso, avrei potuto dare quello che ho dato nelle altre squadre, ma Maradona e' un'altra cosa, Napoli e' comunque Diego".