00 27/11/2017 11:44
Un paio di anni fa, piccato dalle critiche, si rivolse pacatamente da par suo, in modo che molti definiscono "mai banale", ma che in realtà è "sempre anale", ai suoi detrattori: "Chi mi critica al posto del cervello ha una noce di cocco".
Ieri abbiamo visto per l'ennesima volta che questa voce, come al solito, è azionata da un cervello grosso quanto una NOCCIOLINA.
Capitan Nutella.
Perché anche la Nutella è fatta come il cervello di De Rossi, con le nocciole, e perché, proprio come lui, piace da morire a tanti anche se FA MALE, e tanti la esaltano come fanno i Lo Monaco (che chiama "la sciocchezza che non ti aspetti" quella di uno che ne ha fatte già decine, e che fai? Te l'aspetti?) O come Cagucci e il suo Mare di Roma per uno che semmai mille volte come questa e prima di questa, ci ha lasciato in un Mare di MERDA.

E rieccoci qui, solito deja vù.
La scena l'abbiamo già vista. Questa Roma l'abbiamo già vista.
Ci abbiamo convissuto, tranne rarissime ventennali eccezioni, in questa mediocrità e nel miraggio della vittoria, raggiungendola sporadicamente, inseguendola spesso e spesso perdendola.
Sovente per limiti nostri.
Tante volte per fattori esterni. Molto più spesso per cose nostre, perché inspiegabilmente ci siamo seduti di colpo, perché qualcuno si è messo a litigare, perché troppo rilassati, perché troppo nervosi. O perché qualcuno mandava tutto a carte quarantotto con errori madornali, tecnici, e fin lì è calcio, ma spesso per incapacità di gestire la pressione e onorare una maglia, un sogno, chi lo insegue, e chi ti paga, finendo per buttare tutto per Violenza Fisica.

Era una Roma, quella di quest'anno, che stava cercando di scoprirsi diversa. Le vittorie striminzite, in controllo, forti di una difesa e di una consapevolezza salde, la continuità di risultati, la capacità di ricaricarsi, mettersi i successi alle spalle e ripartire, il coinvolgimento di tutti, la disciplina, la serietà.
Era in cerca di un filo la Roma, e le stava riuscendo, un "filo" che la conducesse a una "Nuova Roma". Quella che non abbiamo mai visto, perché anche quando l'abbiamo vista è durata una stagione. E poi si è rimessa a buttare tutto.

Questo "filo" verso una Nuova Era, lo stavamo trovando.
E poi in mano ci siamo trovati un altro filo, ma il solito. Quello che ci riconduce alla "Roma di Sempre", quella del vorrei ma non posso, quella delle chiacchiere e delle promesse, dei proclami vanificati dai limiti DI SEMPRE.
Non poteva che essere UNO E UNO SOLO colui che avrebbe trovato quel "filo".
Uno di quelli che lo ha sempre tenuto stretto a se e mai lo ha saputo lasciare. E alla prima occasione, quando contava, come con il porto, come in un derby di anni fa, come DECINE DI VOLTE, ha deciso di riconsegnarci la Roma di Sempre.
Quella che non cambierà mai, perché sarà per sempre incarnata da questo tipo di gente qui.
Non sarà la prima volta che abbiamo un giocatore dai Seri Problemi Mentali, ne abbiamo avuti altri in passato.
Sapete però che come vi ho scritto da mesi ormai, De Rossi è destinato ad essere e restare la nostra Eterna Condanna e Palla al Piede.
E allora sarà la primissima volta che uno con i Seri Problemi Mentali lo avremo anche in panchina.
De Rossi, con la cazzata di ieri, da picchiatore indegno quale è lui, uno che all'ospedale ne ha a mandati a frotte, SBATTE LA ROMA FUORI dalla corsa per lo Scudetto. Poteva essere un anno interessante, ma un Mezzuomo del Passato ha riesumato la Solita Roma di Sempre che Perde e non Vince, che Butta tutto, Irresponsabile, Inconcepibile.
Lo scorso anno ci SBATTE' FUORI dalla Champions, facendo perdere MILIONI sul bilancio. Ieri ha messo la parola fine alle seppure piccole speranze in un'annata sorprendente.
Stavamo provando a scoprirci Diversi. E invece no, resteremo sempre gli stessi. A Guradar Vincere, e a Guardar De Rossi continuare a prendere a calci, pungi e schiaffi avversari e ogni nostro sogno.
Auguri a tutti.
[Modificato da giove(R) 27/11/2017 11:47]