calcio sudamericano

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chiefjoseph
00lunedì 14 dicembre 2009 14:05
Re: Re:
ShearerWHC, 14/12/2009 14.02:




E' anche la formula però a favorire l'equilibrio...
Dall'anno prossimo ci sarà un unico torneo o sbaglio?



così pare.

sempre in tema di argentini...sto lucas barrios del borussia dortmund? mi pare buono...subito grande impatto nel club della ruhr.
Sound72
00lunedì 14 dicembre 2009 14:09
Boca e River possono riprendersi o pensi che resteranno su questo livello medio-basso?
chiefjoseph
00lunedì 14 dicembre 2009 14:26
Re:
Sound72, 14/12/2009 14.09:

Boca e River possono riprendersi o pensi che resteranno su questo livello medio-basso?




la seconda che hai detto... [SM=g27987]

poi dipende...i valori, come detto prima, nel campionato argentino ci mettono poco a cambiare.

c'è molto un gioco di motivazioni sotto...ad esempio il Boca, dopo aver vinto l'apertura dell'anno scorso, è entrato proprio in crisi motivazionale, come se fosse finito un ciclo per certi giocatori(che avevano vinto anche la libertadores 2007).

il river sta facendo il cimitero degli elefanti con ortega, gallardo, almeyda...però ha da sempre un vivaio floridissimo, forse il migliore d'argentina(ieri ad esempio a segno il giovane Funes Mori)...arriverà per loro il momento della rinascita, magari coincidente con la crescita proprio di qualche giovane del vivaio(penso a villalva, lamela, pereyra)
a proposito dei millonarios, sembra quasi fatta per il ritorno di andrès d'alessandro.

lucaDM82
00lunedì 14 dicembre 2009 16:03
A proposito di villalva,ma josè alberti non doveva tirare fuori il nome del giocatore segreto?


Comunque la formula del campionato argentino non mi piace. [SM=g28001]
giove(R)
00martedì 15 dicembre 2009 09:49
per la storia del campionato italiano che vede più di tre quarti delle volte, il campione d'inverno laurearsi campione finale, questa formula sarebbe stata ancor più una mazzata.
ShearerWHC
00domenica 27 dicembre 2009 18:21
Diego Buonanotte, 21enne stella del River Plate (ed oro olimpico a Pechino) rimasto coinvolto ieri in un incidente stradale in cui hanno perso la vita tre persone, è stato trasportato in aereo a Buenos Aires e ricoverato nel reparto di terapia intensiva di un ospedale della capitale argentina. Secondo un bollettino medico diffuso dal medico del River Horacio Cavalieri, "il ragazzo dovrà essere operato per la riduzione della frattura all'omero. Ne ha riportata anche una alla clavicola, poi c'è anche una lesione al polmone destro che va seguita da vicino, anche se non sembra compromessa la funzione respiratoria e quindi non c'è pericolo di vita". Al giocatore nei prossimi giorni verrà anche fornito un supporto psicologico, perché non sa ancora che i suoi tre amici d'infanzia, che erano con lui nella vettura guidata proprio da Buonanotte, sono tutti morti. Secondo quanto ha fatto sapere la polizia, il quartetto stava tornando da una discoteca, e a causare l'incidente sarebbero state la pioggia e l'eccessiva velocità. Buonanotte e' stato l'unico superstite perché è stato anche l'unico ad aver allacciato il cinturone di sicurezza.
chiefjoseph
00lunedì 28 dicembre 2009 01:01
brutta botta [SM=g27991]
giove(R)
00lunedì 28 dicembre 2009 01:25
Re:
ShearerWHC, 27/12/2009 18:21:


Buonanotte e' stato l'unico superstite perché è stato anche l'unico ad aver allacciato il cinturone di sicurezza.




mah... fosse il primo che fa i danni e poi si salva proprio lui...

comunque chissa' se si riprende piu' a livello psicologico... ha comunqaue tre amici sulla coscienza. non e' facile tornare se stessi.
chiefjoseph
00lunedì 28 dicembre 2009 01:29
Re: Re:
giove(R), 28/12/2009 1.25:




mah... fosse il primo che fa i danni e poi si salva proprio lui...

comunque chissa' se si riprende piu' a livello psicologico... ha comunqaue tre amici sulla coscienza. non e' facile tornare se stessi.




infatti...
colpa o non colpa sua, pure se non ce l'avesse, sulla coscienza te li senti sempre, presumo...con l'aggravante che erano amici di infanzia.

mi sorprenderei se si riprendesse in qualche modo, sono botte che si sentono.
giove(R)
00lunedì 28 dicembre 2009 14:52
manco a farlo apposta stamattina la notizia che si leggeva era il parere degli psicologi che anticipano proprio questo.
tra l'altro come diceva il padre, il giocatore che si e' gia' abbastanza ripreso, sta gia' chiedendo come stanno i suoi tre amici... e nessuno gli sa rispondere.
brutte cose....
Sound72
00lunedì 29 marzo 2010 19:25
Incredibile in Argentina
Al 45' scatta la rissa fra arbitri

Violenta lite tra i componenti della terna arbitrale in un incontro di quarta divisione del campionato argentino. Calci e pugni negli spogliatoi tra il primo e il secondo tempo sotto gli occhi increduli dei giocatori. Il guardalinee Fernandez Landa finisce in ospedale e la partita termina con un solo assistente di linea.


(Argentina), 29 marzo 2010 – Arbitri dal “pugno di ferro”. Ma questa volta l’espressione non ha un senso figurato. L’insolito episodio di violenza si è verificato a Villa Devoto (provincia nord della capitale argentina), nell’intervallo dell’incontro tra Lamadrid e Lujan. Da una parte il primo arbitro Antonio Amato e il guardalinee Daniel Rebuscini, dall’altra l’assistente Gastón Fernández Landa, che al termine della rissa ha avuto la peggio ed è stato portato in ospedale per una profonda ferita all’altezza dell’occhio sinistro rimarginata con tre punti di sutura. A radice del diverbio, secondo quanto raccontato da giocatori e addetti ai lavori che hanno assistito all’accaduto, motivi legati a questioni economiche e sindacali. La partita (2-1 per i padroni di casa il risultato finale) è comunque ripresa nel secondo tempo con un guardalinee in meno.

ARBITRI VIOLENTI — Prima insulti e sfottò, poi calci, pugni e sedie che volano sotto lo sguardo incredulo di giocatori e addetti al campo. Secondo la ricostruzione dei fatti riportata da testimoni oculari, il guardalinee Fernández Landa (contrariato per la designazione ad una partita di quarta divisione) avrebbe iniziato a insultare i due colleghi sin dall’uscita dal campo al termine del primo tempo. Una volta giunti negli spogliatoi, dalle parole si è passati ai fatti, e Rebuscini avrebbe risposto al lancio di una sedia con una serie di calci e pugni che hanno causato a Fernández Landa un profondo taglio all’altezza dell’occhio sinistro. A nulla sono servite le cure del medico del Lamadrid, e il guardalinee è stato immediatamente portato in ospedale per suturare la ferita. La partita è comunque ripresa come se nulla fosse, sotto la direzione di un solo assistente di linea. “Quanto accaduto è molto grave, non c’è alcuna giustificazione e verranno presi i dovuti provvedimenti”, ha assicurato al quotidiano Olé il responsabile della Società Arbitri della Repubblica Argentina (Sadra), Guillermo Marconi. La terna arbitrale si è nuovamente ricomposta solo al fischio finale, quando la polizia ha condotto in commissariato i tre protagonisti della rissa per accertamenti.

...........

ci vorrebbe una bella rissa tra Morganti, Rosetti,Rocchi.. [SM=g27987]
faberhood
00martedì 6 aprile 2010 16:12
Per Chief
Rifondazione Boca Il Dt sarà Schelotto. Palermo sì, Riquelme no

12:58 del 06 aprile

Secondo quanto si legge oggi su 'Olè' il Boca Juniors si prepara alla rifondazione, dopo 10 anni gloriosi terminati proprio in questa stagione con la squadra alla deriva. Nella riunione del comitato direttivo del club xeneize il presidente Ameal proporrà Guillermo Barros Schelotto come prossimo dt della squadra. Poi si prevede la permanenza di Palermo e la partenza di Riquelme.
chiefjoseph
00martedì 6 aprile 2010 16:15
Re: Per Chief
faberhood, 06/04/2010 16.12:

Rifondazione Boca Il Dt sarà Schelotto. Palermo sì, Riquelme no

12:58 del 06 aprile

Secondo quanto si legge oggi su 'Olè' il Boca Juniors si prepara alla rifondazione, dopo 10 anni gloriosi terminati proprio in questa stagione con la squadra alla deriva. Nella riunione del comitato direttivo del club xeneize il presidente Ameal proporrà Guillermo Barros Schelotto come prossimo dt della squadra. Poi si prevede la permanenza di Palermo e la partenza di Riquelme.




palermo e riquelme non sono mai stati grandi amici fuori dal campo, tutt'altro.

l'addio di riquelme al boca è una cosa di cui si parla in argentina già da mesi.

la situazione del club non è buona, in campionato è un disastro nonostante la recente vittoria nel superclasico
lucaDM82
00mercoledì 14 aprile 2010 21:22
Palermo ha segnato su assist di Riquelme e ognuno h esultato per conto suo.Riquelme era arrabbiato,si vedeva.
chiefjoseph
00mercoledì 14 aprile 2010 21:24
Re:
lucaDM82, 14/04/2010 21.22:

Palermo ha segnato su assist di Riquelme e ognuno h esultato per conto suo.Riquelme era arrabbiato,si vedeva.




e sta per scoppiare un altro caso Terry... [SM=g27987]

si dice che Roman se la sia fatta con la compagna di Pablo Mouche, ala destra del Boca.
lucaDM82
00lunedì 31 maggio 2010 11:09
Diego Souza del Palmeiras soffiato dal catania alla lazio.L'ho visto,ha un bel tiro,potente,preciso.Buona tecnica.Forte fisicamente.Non so se è buono per l'Italia.Anche se è vero che avevo visto i gol lopez col gremio e le difese sembravano statiche invece qua ha fatto bene.
Sound72
00mercoledì 21 luglio 2010 10:37
Qualcuno si aspettava una squalifica a vita, ma è andata tutto sommato bene a Josè Pedrozo, il difensore paraguaiano che in una partita della seconda divisione cilena ha cercato di strozzare l'arbitro - che lo aveva appena espulso - in un raptus di rabbia: per lui solo 27 giornate
In particolare, Pedrozo è stato sanzionato con 20 gare di sospensione per aver cercato di strozzare l'arbitro, cinque per il secondo tentativo di aggressione e due per l'espulsione




troppo forte come lo tira [SM=g27987]
Sound72
00venerdì 23 luglio 2010 18:00
Ecco il programma delle semifinali della Copa Libertadores 2010

Guadalajara x Universidad de Chile and. 27/07 rit. 3/08
Internacional x Sao Paulo and. 28/07 rit. 5/08

Sound72
00giovedì 19 agosto 2010 12:44
Internacional, trofeo e rissa
Sua la Coppa Libertadores


La squadra di Porto Alegre batte 3-2 i messicani del Chivas e, dopo il 2-1 dell'andata in trasferta, riporta il trofeo in Brasile. A fine partita putiferio in campo fra i giocatori che litigano, pare, per un malinteso. Pelé ha consegnato la coppa ai vincitori


gazzetta.it- PORTO ALEGRE (Brasile), 19 agosto 2010 - L’America si tinge nuovamente di rosso. L’Internacional batte 3-2 a casa i messicani del Chivas riportando la coppa Libertadores in Brasile. L’ultima conquista del Paese nel massimo torneo continentale di club risaliva al 2006 quando lo stesso club di Porto Alegre alzò il trofeo. In seguito, i brasiliani avevano sfiorato l’impresa nel 2007 con il Grêmio battuto dal Boca Juniors; nel 2008 con il Fluminense, quando la coppa rimase con gli ecuadoriani del Liga ed erano arrivati pure alle finali nel 2009 con il Cruzeiro, sconfitto dagli argentini dell’Estudiantes de La Plata di Verón. Sono ora 14 Libertadores vinte dai brasiliani ma gli argentini primeggiano con 22.

inter-International — Anche prima delle finali l’Internacional aveva la certezza matematica di andare al Mondiale per club negli Emirati Arabi Uniti. Solo i sudamericani accedono al torneo via Libertadores perché i messicani, appartenenti alla Confederazione delle Americhe del Nord, Centrale e Caraibi, sono soltanto invitati alla festa organizzata dalla parte sud del continente. I tifosi “colorados”, così conosciuti a causa dei colori sociali rossi, già sognano la finale mondiale Inter-Inter con gli omonimi nerazzurri il 18 dicembre. Colori che avranno immenso piacere di battere. Tra parentesi il Gremio, grande rivale di Porto Alegre che indossa il nerobiancoazzurro, adesso viene raggiunto dall’Internacional in numero di coppe Libertadores: ciascuno ne ha due. Al Mondiale i campioni europeo e sudamericano andranno direttamente alle semifinali.

la partita — Spinto dal pubblico (53.124 paganti) che gremiva il Beira-Rio, uno degli stadi della Coppa del Mondo del 2014, l’Internacional si butta in avanti fin dall’inizio nonostante il pareggio gli garantisca Il titolo. All’andata aveva battuto il Chivas per 2-1 in trasferta. Però i messicani poco a poco riescono a equilibrare le azioni e sbloccano il risultato prima dell’intervallo: al 42’, De Luna crossa in area, Bravo tocca di testa per bellissima girata al volo di Fabián, che insacca.

rimonta — Se finisse Chivas 1-0 la gara andrebbe ai supplementari. I gol in trasferta alle finali non contano di più. E come nell’andata l’Internacional non si lascia spaventare. Rafael Sobis, eroe della conquista della Libertadores 2006, si fa vivo nuovamente in questo recente ritorno al club. Ancora non è in gran forma, ma la sua grinta si dimostra più forte della condizione atletica. Al 16’ passaggio di Tinga per il cross dell’ottimo terzino sinsitro Kléber: Sobis arriva prima del portiere Michel e mette in rete. Internacional 1-1. Sobis riporta dei dolori al braccio, quasi non può festeggiare il gol e al 27’ della ripresa deve uscire. Ci sono occasioni per le due parti finché al 30’ Leandro Damião, proprio subentrato a Sobis, segna la rete più bella della finalissima. A metà campo strappa il pallone lanciandolo da una parte e uscendone da un’altra: il dribling della “vacca”, come si dice in Brasile. Dopo uno scatto di 51 metri invade l’area e tocca in rete. Il portiere Michel ancora sfiora il pallone prima che si insacchi: 2-1. Al 41’ Arellano, attaccante del Chivas, si fa spellere per duro contrasto su D’Alessandro, argentino che nel torneo ha centralizzato la creatività dei neocampioni. Da incorniciare anche il terzo gol “colorado”. Giuliano passa in mezzo a due avversari e poi supera pure Araújo e il portiere prima di fare 3-2. Il sesto gol del cannoniere dell’Inter alla Libertadores, ritenuto il talismano della squadra anche se incomincia in panchina. Titolare alla finale d’andata aveva pure segnato in Messico. Ai recuperi Bautista colpisce la traversa su punizione e sul rimbalzo Araujo fa Chivas 2-3 al 47’. Subito dopo l’arbitro colombiano Oscar Ruiz finisce la partita.


La rissa a fine gare fra i giocatori. Epa rissa — Appena fischiata la fine si scatena una maxirissa. Vari giocatori delle due squadre si azzuffano. I messicani Reynoso e De Luna sono tra i rissosi come i brasiliani Índio e Fabiano Eller, rimasto tutta la gara in panchina, tra altri. Il putiferio sarebbe cominciato a causa di un malinteso. Un giocatore del Chivas si butta in terra, con le mani sul viso sconsolato per la sconfitta. I suoi compagni quindi pensano che lui era stato aggredito e si scagliano contro gli avversari. Ma in poco tempo gli animi vengono calmati e la festa dei padroni di casa incomincia.

pelé — Almeno un titolare dell’Inter brasiliano non ci sarà a Abu Dhabi. Sandro, convocato dal c.t. della Seleção, Mano Menezes, per USA-Brasile del 10 agosto e poi liberato perché la sua squadra era alle finali della Libertadores, si trasferisce al Tottenham: “Mi aspettavo questo trasferimento dall’inizio dell’anno e mi congedo con il titolo. Ma sarò davanti alla TV tifando per l’ Internacional nel Mondiale”. Mostro sacro del calcio, Pelé, invitato d’onore, ha consegnato le medaglie d’argento e poi d’oro ai finalisti prima di dare il trofeo a Bolívar, difensore e capitano dei neocampioni. “O Rei” fa anche parte della storia della Libertadores. La vinse nel 1962 e 1963 col Santos: “Che saudade” (quanta nostalgia)”, sospira sua maestà quando gli ricordano le conquiste di una delle migliori squadre di sempre.

Sound72
00mercoledì 25 agosto 2010 16:14
Miniera di San José: intrappolato anche un ex calciatore

Franklin Lobos, ex-centrocampista offensivo della Nazionale olimpica cilena, è rimasto intrappolato con altri 32 minatori nel crollo della miniera di San José in Atacama. Le operazioni per il salvataggio sono cominciate, ma potranno occorrere anche 4 mesi

La sonda "paloma", un misero, ma letteralmente vitale, tubicino dai 10 centimetri di diametro, scende giù, in profondità, nelle viscere semi-sommerse della miniera di San José nel deserto dell’Atacama, in Cile. Porta acqua, medicinali, gel commestibili a base di zuccheri e proteine ai 33 minatori miracolosamente sopravvisuti al devastante crollo di una delle tante miniere che costellano le alture cilene, là dove l’attività estrattiva sta alla base del lavoro, della ricchezza e dell’economia. E fra i 33 sfuggiti alla morte, c’è anche Franklin Lobos, un famoso calciatore degli anni ’80-’90.

Centrocampista offensivo tenace, "El Mortero Magico" (com’era conosciuto) ha trascorso un’intera carriera in Cile, fra La Serena, Santiago Wanderers, Regional Atacama, Deportes Iquique e Cobresal, dove vinse anche un titolo nazionale: nel 1984 militò anche nella rappresentativa cilena che strappò il biglietto per le Olimpiadi di Los Angeles, salvo poi non essere convocato per i Giochi. Al crepuscolo della sua carriera, al Cobresal, fece da mentore a un giovanissimo Ivan Zamorano, che compì i primi passi nel mondo del professionismo proprio seguendo le orme del Mortero Magico. L’ex-attaccante dell’Inter ricorda ancora quando osservava attentamente il modo in cui Lobos calciava, dando un effetto e una rotazione particolare al pallone.

Come tanti ex-calciatori della zona, dopo il ritiro aveva ricevuto un’offerta da una compagnia mineraria, che si era sostituita alla squadra di club: e lui, all’età di 53 anni, aveva deciso di accettare cominciando a lavorare nella miniera di San José come trasportatore, autista e chaffeur. "Tutti prima o poi finiscono in miniera - dice Chifli Rojas, un nativo del Nord del Cile che lavora oggi nello staff dei Santiago Wanderers - la gente di Cobreloa punta a finire le scuole medie, magari fare qualche anno di superiori e poi cercare un lavoro in una miniera della zona. Per quasi tutti questo è il massimo, perché riuscire ad andare all’Università di Antofagasta è molto difficile". Un sentiero che, con qualche anno di ritardo, ha seguito anche Franklin Lobos.

Ora c’è una gigantesca macchina perforatrice dal peso di 33 tonnellate a lavorare per portare in salvo i minatori intrappolati: la sonda "paloma" continua a fare il proprio dovere ma dovrà continuare ancora a lungo, perché le autorità cilene hanno annunciato che potranno occorrere 120 giorni per poter riportare i superstiti in superficie. Se tutto andrà bene, a Natale Lobos e gli altri 32 potranno riabbracciare le proprie famiglie, e in Cile c’è già chi lancia un annuncio al CT della Nazionale: "Convocalo, Bielsa!".

...........

Daje Mortero Magico...
lucaDM82
00mercoledì 20 ottobre 2010 20:33
Adriano in confronto a Ronaldo è anoressico. [SM=g27993]
ShearerWHC
00sabato 6 novembre 2010 18:39
C'è una mezza rivolta in Cile contro le dimissioni di Bielsa, costretto a lasciare dal nuovo presidente federale (il vecchio, che ha perso le elezioni, era un suo carissimo amico)
Cortei e manifestazioni di piazza, ma in effetti El Loco è un eroe da quelle parti
Sound72
00mercoledì 24 novembre 2010 14:04


il temibile vento della Patagonia [SM=g27987]
chiefjoseph
00mercoledì 24 novembre 2010 14:33
Re:
Sound72, 24/11/2010 14.04:



il temibile vento della Patagonia [SM=g27987]




sta bono che ancora ricordo il battello che presi nel canale di drake per doppiare capo horn [SM=g27991] [SM=g27991]
un vento della madonna e oceano leggermente incazzeto [SM=g27985]
Sound72
00lunedì 6 dicembre 2010 19:48
Fluminense campione in Brasile dopo 26 anni..Corinthias solo terzo superato pure dal Cruzeiro...
Sound72
00mercoledì 15 dicembre 2010 10:23
Veron e il trionfo Estudiantes
I fallimenti di Boca e River


"Siamo i migliori. Abbiamo chiuso un ciclo meraviglioso", ha detto il capitano e anima della squadra che ha bissato il successo in campionato del 2006 dopo aver vinto, l'anno scorso, anche la coppa Libertadores.


BUENOS AIRES (Argentina - Un trionfo raggiunto dopo una stagione intera al comando ma combattuto e incerto fino all'ultima giornata, strappato con caparbietà solo a pochi minuti dallo scadere dell'incontro, quando lo spettro dello spareggio iniziava a concretizzarsi. E' probabilmente questo il motivo dei festeggiamenti incontenibili che sono esplosi a La Plata dopo il fischio finale di Estudiantes-Arsenal (2-0), che ha permesso a Veron e compagni di mantenere il vantaggio di 2 punti in classifica sul Velez e laurearsi campione del torneo Apertura. Un'enorme carovana di bandiere, striscioni e tamburi ha bloccato il centro della città, e decine di migliaia di tifosi si sono riversati per le strade, concentrandosi nel luogo dedicato alle grandi celebrazioni, la Plaza Moreno, dove i festeggiamenti sono andati avanti fino all'alba. Cori e canti hanno preceduto il rituale bagno di folla dei giocatori, accolti da applausi e fuochi d'artificio. "Siamo i migliori. Abbiamo vinto tre titoli in cinque anni e chiuso un ciclo meraviglioso”, ha affermato Veron nel dopopartita, facendo riferimento ai successi nell'Apertura del 2006 e nella Libertadores dell'anno passato. Risultati che hanno portato l'Estudiantes al secondo posto della classifica mondiale per club stilata a maggio di quest'anno dalla Federazione di Storia e Statistiche del Calcio (IFFHS). "E' stata la vittoria del lavoro, dell'umiltà e del sacrificio", ha celebrato Veron.

IL TRIONFO — Mancavano solo quindici minuti al termine del campionato e lo spareggio sembrava ormai una certezza. Incapace di sbloccare il risultato nonostante un assedio lanciato dal primo minuto e virtualmente raggiunta in classifica dal Velez, che nel frattempo stava vincendo sul campo del Racing, la squadra di Sabella deve aver visto materializzarsi la beffa dell'aggancio in vetta proprio allo sprint finale. Ma il premio ai tanti sforzi e alle innumerevoli occasioni è infine arrivato grazie a due invenzioni dell'uomo a cui, proprio nel momento decisivo della partita, è toccato prendere il posto di un Veron spento e poco efficace: Hernan Lopez. Grazie a due suoi colpi di testa tra il 75' e l'85' (il primo con la compartecipazione di Gaston Fernandez), il popolo "pincharrata" ha potuto finalmente sfogare la sua gioia, a partire dall'allenatore Alejandro Sabella. "E' la gloria. E' stupendo. Con tutti gli infortuni avuti e praticamente senza attacco per tutta la stagione, aver vinto è stato un miracolo, storico".

GLI UOMINI CHIAVE — E di miracolo si tratta in un certo senso. Ben sette gli infortuni agli uomini chiave nel corso della stagione, e un attacco privato del bomber principe dell'anno passato, Mauro Boselli (il prescelto di turno per "fare cassa"). Ma la fortuna di Sabella è stata quella di ritrovare un Gaston Fernandez in formato super dopo un lungo infortunio, capace di mettere a segno 7 gol in dieci partite e tra i migliori anche ieri. La forza dell'Estudiantes, che ha evidentemente saputo sopperire a problemi strutturali, è stata il gruppo. A partire da Veron, ancora uomo leader per meriti acquisiti sul campo (nonostante l'opaca prestazione di ieri), Sabella ha dovuto elogiare tanti giocatori, in primis il veterano Rodrigo Brana, che si è caricato sulle spalle la squadra quando mancava uno dei "cervelli" di centocampo, o entrambi addirittura (Enzo Perez e Veron). Molti dei protagonisti di questo titolo potrebbero anche pensare a un prossimo futuro in Europa, considerata la giovane età e le potenzialità espresse. E' il caso dello stesso Enzo Perez (24), o dei terzini Marcos Rojos (20) e Gabriel Mercado (23), così come del difensore Federico Fernandez (21), che Batista sta già tenendo d'occhio in ottica Seleccion.


I TOP — Diversi i talenti messisi in mostra oltre ai freschi campioni dell'Estudiantes. In prima linea i due attaccanti del Velez, Santiago Silva e Juan Manuel Martinez (rispettivamente capocannoniere e vicegoleador del torneo). Insieme al fantasista tascabile Maxi Moralez (23), i due hanno trascinato il Velez a un passo dal titolo e il 25enne Martinez, autore ieri di un gol da antologia (partito palla al piede dalla propria metà campo e andato a concludere con un diagonale incrociato da dentro l'area dopo aver eluso gli interventi di ben 5 avversari), meriterebbe l'attenzione degli osservatori. E' stato l'anno del grande lancio per le giovani stelle Funes Mori ed Erik Lamela, ma la fallimentare stagione del River ne ha forse tardato la piena consacrazione. Alcuni hanno invece dimostrato di essere già degli investimenti pressocchè sicuri. E' il caso del 22enne Mauro Formica, attaccante del Newell's, del 23enne Denis Stracqualursi, attaccante del Tigre, e del 24enne Giovanni Moreno, fantasista del Racing. Tra le note positive della stagione c'è anche l'inossidabile Martin Palermo (tra i pochi a salvarsi dal fallimento "xeneize" e arrivato alla quota record di 299 gol), seguito dall'immancabile schiera di giovani dalle belle speranze: da Affranchino e Lanzini del River, fino a Canete, Araujo e Chavez del Boca. Lasciando da parte le due contendenti al per il titolo, gli applausi vanno soprattutto al Godoy Cruz (alla storica prima qualificazione in coppa Libertadores e autore del calcio più divertente e spettacolare dell'anno) e alla matricola All Boys di Nicolas Cambiasso, fratello del "Cuchu" (capace di classificarsi 8° al ritorno in massima divisione).

I flop — Le maggiori delusioni sono arrivate dalle due grandi del calcio argentino, negli ultimi anni ormai "nobili decadute". Boca e River hanno infatti collezionato l'ennesima stagione fallimentare, condita da esoneri a metà stagione dopo sconfitte in serie. I progetti di rilancio firmati da Claudio Borghi e Angel Cappa sono presto naufragati sotto il peso dei risultati negativi e, soprattutto, di prestazioni imbarazzanti nonostante i grandi investimenti in campagna acquisti. Senza poter contare sull'apporto dell'uomo simbolo, Juan Roman Riquelme (riuscito nell'impresa di giocare appena 18 partite in tutto l'anno a causa di infortuni vari), gli xeneize hanno stazionato costantemente nella parte bassa della classifica, rischiando più volte di venire risucchiati in zona retrocessione. Un rischio che, invece, è stato realtà per il River durante gran parte del torneo, ed è stato scongiurato solo in extremis grazie al positivo rush finale sotto la guida del "traghettatore" J.J.Lopez. Le crisi di Boca e River vengono da lontano, a causa di due settori giovanili in crisi e di situazioni societarie tumultuose, e non se la passa bene il San Lorenzo, altra "nobile" decaduta che ha profonodamente toppato l'annata, nonostante i propositi di rilancio dell'idolo Ramon Diaz. Delle cinque "grandi sorelle" si salva solo l'Independiente, capace di abbinare un desolante penultimo posto in campionato a un esaltante trionfo in coppa Sudamericana.

( Gazzetta.it )
Sound72
00lunedì 28 marzo 2011 11:27




100 gol in carriera...

grande!!!
chiefjoseph
00mercoledì 27 aprile 2011 20:20
me stavo a rilegge 'sto topic dall'inizio...
pag.7 con le segnalazioni di hernandez e neymar, ormai 2 anni fa...ora ci si riempiono tutti la bocca [SM=g11491]
bei tempi quando ero studente, mò nun c'ho più er tempo pe vede un cazzo [SM=g28000]
lucaDM82
00giovedì 28 aprile 2011 13:39
chief nuovo ds [SM=g10633]
Sound72
00martedì 17 maggio 2011 12:59



per Carrizo è meglio sparire dalla circolazione per un pò di tempo...
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