Roberto Pruzzo (Lode A Te!)

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Giacomo(fu Giacomo)
00lunedì 8 maggio 2023 09:36
ho appena sentito in radio un estratto di un'intervista a Pruzzo in cui parla del Barone (a proposito, in che discussione abbiamo cacciato il Barone) e di Viola.
Che personaggi.
Intanto sono contento perché si capisce che sta meglio di umore, il Bomber. E poi appunto le storie sul Barone che si fa accompagnare in macchina o che non gli vuole far tirare il rigore per via delle congiunzioni astrali...
altri tempi ma non dimentico che mi sono innamorato della Roma anche grazie a questi uomini, che rispetto ai nevrotici ragazzini di oggi stavano, per vari motivi, una spanna sopra.
jandileida23
00lunedì 8 maggio 2023 09:46
Giacomino Cagnucci [SM=x2478856]

Ma è vero, io me so' innamorato di un'altra Roma ma forse è stata l'ultima davvero coi peli sui polpacci.
Giacomo(fu Giacomo)
00lunedì 8 maggio 2023 09:52
Re:
jandileida23, 08/05/2023 09:46:

Giacomino Cagnucci [SM=x2478856]




[SM=x2478856]

però a volte me lo chiedo se i ragazzini di oggi hanno lo stesso modo di vedere i calciatori della loro squadra che avevamo noi, non è né meglio né peggio, mi domando solo se l'intensità sia la stessa.
Alla parrocchia quando facevamo rubabandiera le squadre si chiamavano Paulo e Roberto, per dire.
E non so se all'addio di Pellegrini ci sarà la stessa folla che all'addio di Bruno Conti.

Boh forse di quella personalità nella Roma di oggi vedo solo Matic, Smalling a modo suo nonostante i marziani.
jandileida23
00lunedì 8 maggio 2023 10:14
Boh non lo so, Jandino poraccio qua è da solo, gli altri parlano del "mio idolo Messi" e lui para il colpo co' "il mio buon Lollo Pelle" [SM=x2478856].

In generale penso che da noi ci fosse più immediatezza, Balbo lo vedevi in campo ma non te saresti stupito di vederlo in fila dal fornaio o al cinema per dire. Oltre al fatto che quando parlavano, dicevano qualcosa. Adesso tu vedi Zalewski che parla ma potrebbe essere Barella o Calabria, sono interscambiabili.
gianpaolo77
00lunedì 8 maggio 2023 10:26
per me è cambiato tutto, sono cambiati anche i ragazzini stessi, che a differenza nostra, oggi hanno molte più distrazioni e alternative al calcio...
ai tempi nostri c'era solo quello e per me era l'unico gioco, non c'erano cazzi,
dovevi fa' la fila pe' gioca' nel parcheggione sotto casa oppure te dovevi accontenta' delle serrande dove pote' fa' la tedesca(con annesse bestemmie de quelli che abitavano sopra, soprattutto nelle prime ore del pomeriggio [SM=x2478856] ), adesso invece non esistono più bambini che giocano per strada e se ne vedi qualcuno che gioca in qualche parco te fa pure specie perchè è la minoranza.
Insomma, so' cambiati tantissimo i tempi(ammazza che discorso da vecchio che sto a fa' [SM=x2478856] ) e di conseguenza è impossibile fare paragoni di questo tipo,
ovviamente secondo il mio modesto parere [SM=g27988]
giove(R)
00lunedì 8 maggio 2023 16:36
quel calcio là, dei giocatori he si fermavano, delle trasmissioni CONDOTTE dai giocatori (mi ricordo una di Giordano e Manfredonia, sarà stato l'82, l'83, stavano in B, la trasmissione era loro due su due sedie da ufficio davanti la telecamera e le domande dei telespettatori. Punto.), la possibilità di Michele Plastino di farci sentire Bruno Conti in diretta alla radio IN PIENO (famosissimo) silenzio stampa degli azzurri al Mundial '82, questo grazie a un rapporto personale, e soprattutto alla ASSOLUTA ASSENZA di regole in materia di silenzio, diritti, parola, nessuna previsione, nè penali, nè multe, nulla.
I giocatori ospiti fissi, co-conduttori, intervistati ovunque, nessun permesso, nessuna regolamentazione.

E' dopo di lì che è finito quel calcio. Alcuni di voi, peccato per voi (ma bene per voi che siete più giovani) neanche se le immaginano come possibili certe cose.

Ecco, un ultimo esempio fu Zenga nella trasmissione (incredibile pure qui, a ora di pranzo della vigilia delle partite) con la moglie Roberta Termali e Maurizio Mosca (e pure Fabio Fazio allora solo imitatore).

Ma era già una (splendida) eccezione. Il pane e salame generale era finito già nella prima metà degli anni '80.

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Per quanto riguarda il profilo sociale, popolare, ma è ovvio che è tutto cambiato.
Prima vedevi poche immagini, oggi sei bombardato, c'è (apparentemente) meno mistero, prima di Lineker i gol li vedevi al mondiale, oggi di Kane li vedi (TUTTI sin da quando aveva 15 anni) su YouTube.
Oggi i bambini... a 10 anni se vedono le inculate e le sborrate in faccia su youporn.

Ma è OVVIO che il sovraccarico "dell'immaginario"... si scarica per sovraccarico di "semi-realtà".
E' normale.

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Ma a sto punto... voglio condividere un pensiero che mi è passato da una decina di giorni.
I cori "dedicati".
Non si fanno più (perciò ne parlo qui, perchè questo elemento è una sfumatura, un sintomo, della causa, che è la omologazione-robottizazione dell'individuo).

Perchè?
Perchè "si tifa solo la maglia"? Perchè sono finiti gli anni del benessere, c'è la crisi, la gente oggi 'VEDE' le differenze, o meglio, ne percepisce la realtà, oggi che il bengodi è in forte calo? Perchè "sotto sotto per questo li invidiamo, che dire, li odiamo profondamente"?

Perchè E' questo (probabilmente) l'effetto-filtro della spersonalizzazione delle esperienze che la società di oggi vive?

Sarà quel che sarà, comunque lo metto qui come argomento attinente, anche se in realtà la mia riflessione della settimana era un'altra, più pratica se vogliamo: ma non è che un coro 'personalizzato' CARICA il giocatore? Gli da quel brividino, pure una 'nticchietta, in più, non è insomma un PLUS (a puri fini 'pratici' cioè che io in un certo momento della partita dico AL LIMITE, posso trovare il "coraggio" per la giocata PROPRIO perchè un minuto fa mi hanno atto un coro.

Sarebbe il caso di ripristinarli, fottendosene della etica più o meno profonda dei "mercenari", che tali restano, ma IN PARTITA non è tempo di lezioni morali ma di iniezioni di fiducia?
lucaDM82
00lunedì 8 maggio 2023 16:51
Infatti avevo visto degli spezzoni di goal di notte di Plastino (emittenza locale poi) che invitava Maradona e tutti i big anni 80. Roba che oggi neanche alla DS vanno
giove(R)
00martedì 9 maggio 2023 20:14
Comunque regà non dico a fiotti, ma le lacrime sò uscite.
Sette otto, contati, non di più, ma certi lacrimoni che cò uno solo ci riempivi una tazzina del caffè.
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