Li piagnoni de sta Roma bella (Fatece Largo che passamo noi)

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chiefjoseph
00martedì 20 ottobre 2009 19:25
20 ottobre 2009 - Da San Siro verso Londra


Lettera aperta del Presidente Rosella Sensi

Sono furiosa, anzi furibonda, e credo di non essere la sola in questi giorni a Roma. Sono 17 anni che la mia famiglia guida la Roma e in questo lungo lasso di tempo ho avuto modo di farmi un’idea chiara del calcio giocato e del calcio parlato, quello che da una gara all’altra piace e conquista ascolti crescenti. Ho vissuto ogni momento del lavoro di mio padre, il Presidente. So benissimo delle battaglie, della determinazione con la quale ha tentato di migliorare un ambiente spesso logorato da sospetti o da troppe certezze. Ricordo campionati in cui la Roma fu penalizzata da una serie di errori arbitrali discutibili. Non dimentico nemmeno di aver perso uno scudetto negli ultimi 45 minuti di Catania, due anni fa.
Voglio essere chiara, e non desidero suscitare equivoci, quindi dico che sono sicura – anzi sicurissima – che non ci troviamo più in dinamiche scabrose come anni fa ma evidentemente viviamo situazioni quantomeno inaccettabili.

Credo di avere delle responsabilità istituzionali nel guidare una società di calcio come la Roma, con un pubblico appassionato e con uno stadio tra i più capienti della Nazione. Per questo ho sempre tenuto un profilo ispirato alla sana moderazione, cercando di imporre principi di sportività, serietà e lealtà, invitando tutti i tesserati della mia società a ricordare di porsi a modello per i tanti giovani che guardano al calcio. Anche oggi, dopo anni di esperienze, continuo a pensare che un dirigente ha il dovere di fermarsi a riflettere, prima di spendere parole.

Una cosa però ho il dovere di affermare, anche riflettendo sul mio ruolo. Ho il peso di rappresentare la Roma e per la Roma ho già chiesto rispetto. Non vorrei che qualcuno volesse approfittare del difficile inizio che quest’anno ha avuto la squadra, dalla vicenda Spalletti alla contestazione verso la Società di una parte della tifoseria, pensando di trovarsi innanzi una dirigenza debole, una squadra disorientata ed una tifoseria spaccata. Abbiamo una squadra competitiva, un allenatore capace e di grandissima personalità, come domenica ha dimostrato ancora una volta, ed una tifoseria forte e passionale che saprà stringersi intorno ai suoi colori. Per questo chiedo ai miei giocatori di compattarsi e non voglio più sentire frasi come “Sapevamo come sarebbe finita”, così come chiedo al Mister Ranieri di continuare ad infondere forza e carattere a questa squadra che domenica ha dimostrato di essere ancora una delle potenziali leader del Campionato. Ed infine chiedo ai tifosi, anche a quelli scontenti che contestano la sottoscritta, di unirsi e remare tutti verso un’unica
direzione perché quest’anno possiamo toglierci delle soddisfazioni.

Io farò i conti solo alla fine e non ho paura di nessuno. A maggio vedremo la classifica. Siamo pronti ad accettare ogni errore commesso dagli arbitri, ma i 3 minuti di recupero concessi a San Siro dopo una valanga di ammonizioni ed un espulso, con barelle e perdite di tempo, prima o poi me li dovranno anche spiegare.
Perché il tempo del profilo basso è finito e sono decisa a farmi sentire nei modi e nelle sedi opportune.

Rosella Sensi su asroma.it

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com'è???

li piagnoni de sta roma bellaaaaaaaa [SM=g27987] [SM=g27987]

paura eh? [SM=g27989]
lucaDM82
00martedì 20 ottobre 2009 20:19
Re: Re: Re:
giove(R), 20/10/2009 18.21:

quando mi sentirò derubato, perchè a volte capita anche a me, sarò il primo a dirlo.
[SM=g27988]



Ecco,io mi sono sentito derubato e ho espresso la mia opinione,che tra l'altro è la più frequente fra i tifosi.Non è una questione di essere piagnoni,come ci etichettavano gli juventini negli '80.
Ma se vincevamo che stavamo a parlare delle palle di vucinic o la mosceria di taddei?Quella è la nostra dimensione.Quando c'era silvano benedetti si sapeva che era una pippa,non è che lo stavamo a dire ogni volta.Taddei è finito,Vucinic ha avuto mille opportunità,quello è.Inutile sperare in resurrezioni o meravigliarsi.

Su Rosetti.Ci sono stati arbitraggi peggiori,questo è sicuro.Ma ti ricordi a calciopoli quando la juve con le squadrette vinceva col rigorino a favore ed evitandosi il rigorino contro più altre piccolezze?Erano più i match cosi' piuttosto che quelli da arbitraggio killer.E quando ci si incaxxava,arrivavano i soloni delle tv a dire:"Eh,ma la juve avrebbe vinto lo stesso"...diceva bene brugnoli prima di calciopoli"eh ma voglio la controprova"...
oppure a noi:"eh,ma bisogna essere più forte degli arbitri"...ora la nuova moda:"eh,ma dovevate sfruttare le occasioni"...olè...che poi chi me lo dice che a un'occasione sfruttata non si aggiunga un nuovo torto?
Utilizzo ora arbitraggio "onesto" più che "perfetto".Cioè fatto di scelte in buonafede.Se le scelte sono in buonafede vedrai che gli errori si compensano o comunque sono bidirezionali.Se Rosetti mi da contro tutte le volte che me lo becco,altro che errori e svarioni,si parla di furti.
Se alleno a calcetto una squadra scarsa io voglio innanzitutto un arbitro non zozzone ma uno onesto;questo a prescindere della mediocrità della mia squadra.
Dal mio punto di vista preferisco,per questa volta,gettare la croce su rosetti.Poi,se col fulham la Roma mi fa come a Basilea,critico la squadra,cosa che faccio da un anno a oggi.






giove(R)
00mercoledì 21 ottobre 2009 09:53
Re:
chiefjoseph, 20/10/2009 19.25:

20 ottobre 2009 - Da San Siro verso Londra


Lettera aperta del Presidente Rosella Sensi

Sono furiosa, anzi furibonda, e credo di non essere la sola in questi giorni a Roma. Sono 17 anni che la mia famiglia guida la Roma e in questo lungo lasso di tempo ho avuto modo di farmi un’idea chiara del calcio giocato e del calcio parlato, quello che da una gara all’altra piace e conquista ascolti crescenti. Ho vissuto ogni momento del lavoro di mio padre, il Presidente. So benissimo delle battaglie, della determinazione con la quale ha tentato di migliorare un ambiente spesso logorato da sospetti o da troppe certezze. Ricordo campionati in cui la Roma fu penalizzata da una serie di errori arbitrali discutibili. Non dimentico nemmeno di aver perso uno scudetto negli ultimi 45 minuti di Catania, due anni fa.
Voglio essere chiara, e non desidero suscitare equivoci, quindi dico che sono sicura – anzi sicurissima – che non ci troviamo più in dinamiche scabrose come anni fa ma evidentemente viviamo situazioni quantomeno inaccettabili.

Credo di avere delle responsabilità istituzionali nel guidare una società di calcio come la Roma, con un pubblico appassionato e con uno stadio tra i più capienti della Nazione. Per questo ho sempre tenuto un profilo ispirato alla sana moderazione, cercando di imporre principi di sportività, serietà e lealtà, invitando tutti i tesserati della mia società a ricordare di porsi a modello per i tanti giovani che guardano al calcio. Anche oggi, dopo anni di esperienze, continuo a pensare che un dirigente ha il dovere di fermarsi a riflettere, prima di spendere parole.

Una cosa però ho il dovere di affermare, anche riflettendo sul mio ruolo. Ho il peso di rappresentare la Roma e per la Roma ho già chiesto rispetto. Non vorrei che qualcuno volesse approfittare del difficile inizio che quest’anno ha avuto la squadra, dalla vicenda Spalletti alla contestazione verso la Società di una parte della tifoseria, pensando di trovarsi innanzi una dirigenza debole, una squadra disorientata ed una tifoseria spaccata. Abbiamo una squadra competitiva, un allenatore capace e di grandissima personalità, come domenica ha dimostrato ancora una volta, ed una tifoseria forte e passionale che saprà stringersi intorno ai suoi colori. Per questo chiedo ai miei giocatori di compattarsi e non voglio più sentire frasi come “Sapevamo come sarebbe finita”, così come chiedo al Mister Ranieri di continuare ad infondere forza e carattere a questa squadra che domenica ha dimostrato di essere ancora una delle potenziali leader del Campionato. Ed infine chiedo ai tifosi, anche a quelli scontenti che contestano la sottoscritta, di unirsi e remare tutti verso un’unica
direzione perché quest’anno possiamo toglierci delle soddisfazioni.

Io farò i conti solo alla fine e non ho paura di nessuno. A maggio vedremo la classifica. Siamo pronti ad accettare ogni errore commesso dagli arbitri, ma i 3 minuti di recupero concessi a San Siro dopo una valanga di ammonizioni ed un espulso, con barelle e perdite di tempo, prima o poi me li dovranno anche spiegare.
Perché il tempo del profilo basso è finito e sono decisa a farmi sentire nei modi e nelle sedi opportune.

Rosella Sensi su asroma.it

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com'è???

li piagnoni de sta roma bellaaaaaaaa [SM=g27987] [SM=g27987]

paura eh? [SM=g27989]




incredibile davvero...
c'è tutto: dalla pacatezza alla durezza, dal richiamo alle proprie responsabilità e a non fare gli isterici (il passaggio che mi è più piaciuto perchè in tutta questa nostra diatriba abbiamo tutti detto cose giuste, ma la cosa che deve gridare vendetta nella testa di tutti noi deve essere che non è assolutamente ammissibile che abbiamo dei giocatori che ti dicono "sapevamo come sarebbe finita", perchè è lì che capisci - per chi non lo aveva ancora capito - qual'eè la nostra forma mentis. è lì che capisci il perchè la Roma è la squadra del vorrei ma non posso, anzi del potrei ma non voglio)), fino però alle circostanziate rimostranze (emblematico e puntuale il riferimento molto caustico ai 3 minuti di recupero, che a tutti noi chiaramente, anche a me che invito al "lavoro su se stessi", hanno dato davvero sui nervi.

questa lettera, che molti diranno, non so se a troto o a ragione, non scritta di pungo di Rosella, ma frutto di un lavoro a più teste, è la dimostrazione di come a voler fare le cose bene si fanno. anche, persino questa Rosella. tutto sta ad essere seri ed onesti. le vicende grigie della Roma società sono dettate solo da interressi, che appunto perchè tali, minano alla basee ogni costruzione seria ed onesta.

è, se vogliamo ancora più triste, sapere insomma... che la società non c'è, ma forse ci fa.
perchè, almeno quanto alla capaictà di esprimere con forza e tutto il resto le proprie posizioni, lo ha appena dimostrato.

detto ciò, trovo queste proteste quantomeno fuori luogo. forse in occasione di altre partite le potevo capire. forse l'annos corso, o quando ci hanno letterelamente sbattuti furoi a calci in culo dalla coppa italia con Orsato, con lo stesso rigore uno non dato a noi, uno dato a loro, con un gol in doppio, triplo fuorigioco.

non dopo una partitella quasi normale con al massimo un solo vero episodio sbagliato in senso colpevole.

naturalmente è facile pensare che questa sorprendente presa di posizione, matura ferma e saggia direi, quasi inebriante, sicuramente unica nel nostro genere (prima solo pianti isterici o silenzi e concetti che non si è stati nemmeno in grado di esprimere, finendo per fare brutte figure) non è frutto del caso ma di una scelta precisa di farsi vedere "fichi" dal proprio popolo in un momento che sappaimo molto particolare.

con un nemico comune, ben individuato e ben contrapposto, al quale si è risposto impeccabilmente e a tono, si finisce per mettere ins econdo piano le questioni interne, e tirare a campare un altro pò.

in definitiva questo Rosetti e gli stessi pianti romanisti hanno fatto un gran favore alla Sensi.
in questo nuovo scenario Geronzi e Letta possono restare nella manica, come assi da giocarsi in un secondo momento.
gianpaolo77
00mercoledì 21 ottobre 2009 10:21
Re: Re:
chiefjoseph, 20/10/2009 19.09:




ti spiego...

il pallone ce l'ha nesta, no?

vedi che la palla va in calcio d'angolo nel replay?

chi la tocca?

burdisso la tocca, quindi prende la palla, non nesta...nesta poi avrà fatto il furbone, avrà sentito un minimo contatto e se sarà buttato(d'altronde per dire lui stesso che il rigore non c'era...poi lui è un difensore, quindi sa che quello di burdisso evidentemente non è intervento da rigore...)

semplice.

poi, il discorso sulla scelta sbagliata di burdisso ve l'appoggio, vi posso anche appoggiare il fatto che rosetti può essersi sbagliato e magari abbia pensato che burdisso tocchi nesta e non la palla perchè comunque era in posizione particolare, ma resta il fatto che burdisso tocca la palla, punto.

e comunque sto rigore viene sempre dopo 2 non dati a noi...facciamo 1 e mezzo, va...così non scontentiamo nessuno. [SM=g27989]



no no, ma de che, ma stamo a parla' dello stesso episodio? l'unica cosa sicura che se vede dal replay è che burdisso tocca nesta co' la gamba sinistra.. e se vede pure che la palla la tocca anche nesta con il piede sinistro! poi, che prima burdisso tocchi la palla con la gamba destra, forse, al ducentesimo replay, se riesce a capi', ma a me non sembra così evidente e comunque è impossibile accertarlo con sicurezza.. poi te lo ripeto, quello che dicono lascia il tempo che trova, quello che conta è quello che se vede e se non se vede co' ducento replay figuramose a velocità normale..
poi mò addirittura i rigori pe' noi so' diventati 2?
e daje su, essimo boni, che già quello de tiago silva su menez non è così netto come dite pe' me, de sicuro se lo davano a inzaghi se incazzavamo come bestie e stavamo ancora a bestemmia'...
essù, me sa che i torti veri del passato non ve li ricordate bene...


lucaDM82
00martedì 30 marzo 2010 22:29
uppo il topic sui piagnoni,cosi' si evita di andare off-topic su roma-inter con la storia della mentalità,degli arbitri,dei piagnoni ecc.
giove(R)
00lunedì 26 aprile 2010 09:09
Senza parole (e senza nemmeno averlo letto): non ce n'è bisogno...

DAMATO CI SCIPPA MEZZO SCUDETTO

Il Romanista - E’ stato come Roma-Lecce, ventiquattro anni dopo. Un incubo senza fine, con tutte le paure dei romanisti che si materializzavano mano a mano che passavano i minuti di una partita che era iniziata sotto i migliori auspici e che invece è terminata con la delusione più grande. La Roma ha perso 1-2 contro la Sampdoria ed ha consegnato su un piatto d’argento lo scudetto all’Inter, che forse questo scudetto, impegnata com’è nella corsa Champions, lo considerava già andato. E invece ieri sera ad Appiano Gentile hanno potuto brindare, soprattutto grazie alla prestazione del migliore in campo della Sampdoria che non è stato Pazzini, autore di una doppietta, ma l’arbitro Damato di Barletta. Un arbitraggio a senso unico, mirato a favorire il gioco duro della Sampdoria, che ha finito con un solo ammonito (Ziegler), ma soprattutto un arbitraggio in cui spiccano almeno due calci di rigore non concessi alla Roma sul punteggio di 1-0 per i giallorossi. Missione compiuta per uno dei migliori discepoli di Collina, che con l’a bitraggio di ieri sera si è probabilmente guadagnato una promozione sul campo. Nonostante Damato, però, una parte della colpa è da attribuire anche alla formazione giallorossa, che è riuscita da sola a complicarsi la vita in una partita che per tutto il primo tempo ha avuto saldamente in pugno. Ma che non ha saputo chiudere quando la superiorità dei valori in campo era addirittura imbarazzante. Il tridente leggero, tutto fantasia e colpi di tacco, ha funzionato alla grande per quaranticinque minuti, ma è mancato di cinismo. Una colpa pagata a carissimo prezzo nel secondo tempo quando la Samp, nelle uniche due occasioni in cui si è fatta vedere dalle parti di Julio Sergio, è riuscita a fare due gol. Ribaltando il vantaggio di Totti, tornato a segnare all’Olimpico dopo cinque mesi (l’ultima volta fu col Bari). Si è interrotta in questo modo una splendida cavalcata, durata 24 giornate di campionato (uguagliato il record di risultati utili consecutivi di Fabio Capello) e cominciata dopo la sconfitta di Udine il 2 ottobre. Claudio Ranieri è riuscito a ricostruire dalle ceneri un gruppo che sembrava aver dato tutto nella precedente gestione. E invece il tecnico di Testaccio è riuscito a portare la squadra a un passo da un sogno. Scudetto o no, Coppa Italia o no, adesso la Roma ha tanti motivi di ottimismo per guardare al futuro. Ha una solida base su cui ricominciare a lavorare, con pochi investimenti mirati. Prima di pensare al prossimo anno però sono rimaste tre partite, quattro compresa la finale di Coppa Italia, da vincere assolutamente per non avere rimpianti. E magari sperare in un miracolo.


lucolas999
00lunedì 26 aprile 2010 10:10
Re:
giove(R), 26/04/2010 9.09:

Senza parole (e senza nemmeno averlo letto): non ce n'è bisogno...

DAMATO CI SCIPPA MEZZO SCUDETTO

Il Romanista - E’ stato come Roma-Lecce, ventiquattro anni dopo. Un incubo senza fine, con tutte le paure dei romanisti che si materializzavano mano a mano che passavano i minuti di una partita che era iniziata sotto i migliori auspici e che invece è terminata con la delusione più grande. La Roma ha perso 1-2 contro la Sampdoria ed ha consegnato su un piatto d’argento lo scudetto all’Inter, che forse questo scudetto, impegnata com’è nella corsa Champions, lo considerava già andato. E invece ieri sera ad Appiano Gentile hanno potuto brindare, soprattutto grazie alla prestazione del migliore in campo della Sampdoria che non è stato Pazzini, autore di una doppietta, ma l’arbitro Damato di Barletta. Un arbitraggio a senso unico, mirato a favorire il gioco duro della Sampdoria, che ha finito con un solo ammonito (Ziegler), ma soprattutto un arbitraggio in cui spiccano almeno due calci di rigore non concessi alla Roma sul punteggio di 1-0 per i giallorossi. Missione compiuta per uno dei migliori discepoli di Collina, che con l’a bitraggio di ieri sera si è probabilmente guadagnato una promozione sul campo. Nonostante Damato, però, una parte della colpa è da attribuire anche alla formazione giallorossa, che è riuscita da sola a complicarsi la vita in una partita che per tutto il primo tempo ha avuto saldamente in pugno. Ma che non ha saputo chiudere quando la superiorità dei valori in campo era addirittura imbarazzante. Il tridente leggero, tutto fantasia e colpi di tacco, ha funzionato alla grande per quaranticinque minuti, ma è mancato di cinismo. Una colpa pagata a carissimo prezzo nel secondo tempo quando la Samp, nelle uniche due occasioni in cui si è fatta vedere dalle parti di Julio Sergio, è riuscita a fare due gol. Ribaltando il vantaggio di Totti, tornato a segnare all’Olimpico dopo cinque mesi (l’ultima volta fu col Bari). Si è interrotta in questo modo una splendida cavalcata, durata 24 giornate di campionato (uguagliato il record di risultati utili consecutivi di Fabio Capello) e cominciata dopo la sconfitta di Udine il 2 ottobre. Claudio Ranieri è riuscito a ricostruire dalle ceneri un gruppo che sembrava aver dato tutto nella precedente gestione. E invece il tecnico di Testaccio è riuscito a portare la squadra a un passo da un sogno. Scudetto o no, Coppa Italia o no, adesso la Roma ha tanti motivi di ottimismo per guardare al futuro. Ha una solida base su cui ricominciare a lavorare, con pochi investimenti mirati. Prima di pensare al prossimo anno però sono rimaste tre partite, quattro compresa la finale di Coppa Italia, da vincere assolutamente per non avere rimpianti. E magari sperare in un miracolo.






neanche lo leggo, fanno ride
giove(R)
00lunedì 26 aprile 2010 10:18
"ieri sera ad Appiano Gentile hanno potuto brindare, soprattutto grazie alla prestazione del migliore in campo della Sampdoria che non è stato Pazzini, autore di una doppietta, ma l’arbitro Damato di Barletta"...

primo minuto: Cassano non vien fermato in fuorigioco e segna, 1-0.
ma riparliamone!


Sound72
00lunedì 26 aprile 2010 10:25
Re:
giove(R), 26/04/2010 10.18:

"ieri sera ad Appiano Gentile hanno potuto brindare, soprattutto grazie alla prestazione del migliore in campo della Sampdoria che non è stato Pazzini, autore di una doppietta, ma l’arbitro Damato di Barletta"...

primo minuto: Cassano non vien fermato in fuorigioco e segna, 1-0.
ma riparliamone!






Io non condivido questa linea che sposta il tiro sugli arbitri perchè è un tralasciare, ignorare e bruciare ancora una volta i nostri limiti..è' un modo maldestro di spostare il tiro.

E'innegabile cmq che Damato abbia arbitrato molto male ieri.

Il fuorigioco di Cassano e' un grave errore del guardalinee, Damato ripeto non mi piaciuto per niente perchè mi è sembrato troppo attento a non concederci presunte agevolazioni, anche nella gestione dei cartellini. E l'ho avuta questa sensazione quando nel giro di pochi minuti nel secondo tempo non ha fischiato due falli di mano piuttosto evidenti.
Il recupero finale mi ha dato fastidio ma la partita era cmq già finita al gol di pazzini.
ShearerWHC
00lunedì 26 aprile 2010 10:31
Parlare dell'arbitraggio di ieri è inutile e dannoso
Scandali non ne ho visti, qualche errorino ma niente che non si veda nel 90% delle partite
Poi mettere gli errorini sulla bilancia per vedere che ci ha un po' sfavorito, e farla passare come una direzione a senso unico mi pare una cosa molto lobotomica
Purtroppo si sa che quei giornali esistono, lasciamoli perde
lucolas999
00lunedì 26 aprile 2010 10:32
almeno la squadra e l'allenatore hanno avuto la dignità di non attaccarsi alla scusa dell'arbitro , e uno tipo De Rossi di solito è il primo della fila ...
Solo la bertuccia ha parlato dell'argomento [SM=g28001]
giove(R)
00lunedì 26 aprile 2010 10:34
Re: Re:
Sound72, 26/04/2010 10.25:




Io non condivido questa linea che sposta il tiro sugli arbitri perchè è un tralasciare, ignorare e bruciare ancora una volta i nostri limiti..è' un modo maldestro di spostare il tiro.

E'innegabile cmq che Damato abbia arbitrato molto male ieri.

Il fuorigioco di Cassano e' un grave errore del guardalinee, Damato ripeto non mi piaciuto per niente perchè mi è sembrato troppo attento a non concederci presunte agevolazioni, anche nella gestione dei cartellini. E l'ho avuta questa sensazione quando nel giro di pochi minuti nel secondo tempo non ha fischiato due falli di mano piuttosto evidenti.
Il recupero finale mi ha dato fastidio ma la partita era cmq già finita al gol di pazzini.




appunto.
e allora dell'arbitro non si deve parlare.
punto.

invece "il nostro ambiente" come vedi, ne ha aprlato e ora rischia di diventre L'Argomento.

e questa era una cosa che non sarebbe dovuto accadere.

è l'ennesima occasione che si perde (ora vediamo quanto monta, o se viene ricondotta a più modestio termini).

ma il disorso è quello. come vedi (nessuno nega che non sia stato irreprensibile Damato) appena qualcosa va storto tacchete è colpa dell'uomo nero.

sono decenni che è così. e continua ad essere così.
come vedi non è questione che siano torti evidenti e fin troppo sopetti, che si sia nell'anno di Zeman o a Calciopoli, ecc.

come vedi "la colpa dell'uomo nero" è sempre pronta nel cassetto.

il mio atteggiamento parte tutto dalla precisa, costante, scientifica, attenta ossevazione di questa dinamica.


ho postato questa notizia oggi come a dire.
per chi l'ha capita e per chi noi: ecco come funziona qua. poi non lamentiamoci se certe volte... perchè tutto ha una sua logica, una sua storia, e le sue conseguenze.

questo articolo di oggi, che possiamo unire alle parole della Sensi di ieri, così come a qeulle di tuti i miei amici ieri presenti sul divano di casa mia, come di mille telefonate e letture che si potrannos entire oggi e nel corso di tuta la settimana, sono la dimostrazione del perchè spesso "la Roma è debole".
giove(R)
00lunedì 26 aprile 2010 10:38
Re:
ShearerWHC, 26/04/2010 10.31:

Parlare dell'arbitraggio di ieri è inutile e dannoso
Scandali non ne ho visti, qualche errorino ma niente che non si veda nel 90% delle partite
Poi mettere gli errorini sulla bilancia per vedere che ci ha un po' sfavorito, e farla passare come una direzione a senso unico mi pare una cosa molto lobotomica
Purtroppo si sa che quei giornali esistono, lasciamoli perde




eh no Shearer, i giornali sono la voce, o imbeccano la voce della città e della tifoseria. il tifoso serio, lucido, non trova altrettanta voce. poi sono queste letture qui che rimangono.
tra l'altro ha parlato non solo il romanista, ma la stessa presidentessa... perciò non sono solo voci esterne.
poi ci sarà chi leccherà il culo e andra dietro a Rosella pure se nn ci crede, chi invvece piange proprio si suo, ecc...
ma è così, con mille di queste pagine qui, cui ho assistito del 1980 ad oggi, che si costruisce un ambiente fragile.

meno male, come dice lucolas, che la squadra e l'allenatore abbiano detto altro.
magari fosse così sempre.
giove(R)
00lunedì 26 aprile 2010 10:46
mettiamoci pure questa va...

Cassano una volta arrivato negli spogliatoi ha provveduto a fare gavettoni a squadra e staff. Poi, uscendo dallo spogliatoio, il barese non ha voluto parlare. Fischiettando ha lasciato la mix-zone. Un solo momento di attrito vicino alla porta carraia dello stadio. Un gruppetto di tifosi lo ha insultato imputandogli scarso impegno nel confronto fra Inter e Sampdoria del 20 febbraio scorso, dove i nerazzurri rimasero in 9 per gran parte della partita. Fantantonio ha risposto a tono ricordando che in quella gara non giocava nemmeno.

[SM=g27994] [SM=g27994] [SM=g27994]
ammazzale le figure de merda che se fanno a sapè sempre e solo piagne...
ShearerWHC
00lunedì 26 aprile 2010 10:48
Re: Re:
giove(R), 26/04/2010 10.38:




eh no Shearer, i giornali sono la voce, o imbeccano la voce della città e della tifoseria. il tifoso serio, lucido, non trova altrettanta voce. poi sono queste letture qui che rimangono.
tra l'altro ha parlato non solo il romanista, ma la stessa presidentessa... perciò non sono solo voci esterne.
poi ci sarà chi leccherà il culo e andra dietro a Rosella pure se nn ci crede, chi invvece piange proprio si suo, ecc...
ma è così, con mille di queste pagine qui, cui ho assistito del 1980 ad oggi, che si costruisce un ambiente fragile.

meno male, come dice lucolas, che la squadra e l'allenatore abbiano detto altro.
magari fosse così sempre.



Vabè, in questo caso parlavo dei giornali perchè solo di quello ho avuto notizia, sto a casa convalescente e non ho ancora tastato con mano l'atmosfera in giro
Dei tifosi che ho sentito personalmente, nessuno si è lamentato per l'arbitro
giove(R)
00lunedì 26 aprile 2010 10:54
auguri per la convalescenza intanto. [SM=g27988]
comunque io prendo spunto dal particolare per parlare in generale.
tutto ciò come dire è un deja vù.
Sound72
00lunedì 26 aprile 2010 10:57
Re:
giove(R), 26/04/2010 10.46:

mettiamoci pure questa va...

Cassano una volta arrivato negli spogliatoi ha provveduto a fare gavettoni a squadra e staff. Poi, uscendo dallo spogliatoio, il barese non ha voluto parlare. Fischiettando ha lasciato la mix-zone. Un solo momento di attrito vicino alla porta carraia dello stadio. Un gruppetto di tifosi lo ha insultato imputandogli scarso impegno nel confronto fra Inter e Sampdoria del 20 febbraio scorso, dove i nerazzurri rimasero in 9 per gran parte della partita. Fantantonio ha risposto a tono ricordando che in quella gara non giocava nemmeno.

[SM=g27994] [SM=g27994] [SM=g27994]
ammazzale le figure de merda che se fanno a sapè sempre e solo piagne...




vabbè..la samp ha tolto 4 punti a noi e 4 all'inter..non è con lei che hai perso punti rispetto all'inter..è anche stavolta una sola la squadra..il livorno.

Il discorso arbitro lascia il tempo trova..penso da sempre che gli arbitraggi incidano sulle partite e quindi ne parlo a fine partita..Se tagliavento non ti da il rigore del pari il derby lo perdi probabilmente..ieri hai giocato 10 volte meglio del derby contro una squadra superiore alla lazio, ti è stato tolto qlcosa e hai perso..Il calcio è pure questo.
Poi c'è sempre il solito discorso di quanto pesano questi errori.
E poi c'è il discorso ulteriore della buona o mala fede.
In questo caso io ho notato solo un atteggiamento un pò preoccupato di damato di non darci qlcosa in piu'.In questo senso nn mi sono sentito primo in classifica con damato.
Sicuramente l'arbitraggio che rischiava di falsare il campionato è quello di morganti di roma-inter per come ls vedo io, non quello di damato che pure fa errori gravi.
Ma sia chiaro che la colpa della sconfitta di ieri sera è soltanto nostra.
Il punto è questo.
Poi è una colpa ammortizzata, ammorbidita, da tutto quello di buono che la squadra ha combinato per stare lassu', ma puntare il dito oggi contro Damato è solo na perdita di tempo e di faccia.
gianpaolo77
00lunedì 26 aprile 2010 12:02
io ieri non ho visto errori gravi.. l'unico che po' esse rigore è quello su de rossi ma secondo me non è nemmeno così netto..
per il resto non ho visto errori gravi tranne quello del guardalinee all'inizio su cassano che avrebbe cambiato per forza di cose la partita fin da subito..
il corriere dello sport e il romanista sono più scandalosi del solito e a causa loro e soprattutto de rosella sensi (che rispetto al padre almeno in un aspetto la preferivo ed era proprio quello di non attaccarsi mai agli arbitri e invece proprio ieri me va a parla' dell'arbitro, ma vaff...) ora gli interisti e tutti gli altri diranno che siamo i soliti piagnoni e bla bla bla e 'sta cosa me dà tremendamente fastidio.
giove(R)
00lunedì 26 aprile 2010 12:53
Re:
gianpaolo77, 26/04/2010 12.02:

io ieri non ho visto errori gravi.. l'unico che po' esse rigore è quello su de rossi ma secondo me non è nemmeno così netto..
per il resto non ho visto errori gravi tranne quello del guardalinee all'inizio su cassano che avrebbe cambiato per forza di cose la partita fin da subito..
il corriere dello sport e il romanista sono più scandalosi del solito e a causa loro e soprattutto de rosella sensi (che rispetto al padre almeno in un aspetto la preferivo ed era proprio quello di non attaccarsi mai agli arbitri e invece proprio ieri me va a parla' dell'arbitro, ma vaff...) ora gli interisti e tutti gli altri diranno che siamo i soliti piagnoni e bla bla bla e 'sta cosa me dà tremendamente fastidio.




dimmelo a me dimmelo! [SM=g27996]
c'arrivo pure a litigà come ben sai... pensa quanto mi fa avvelenare, quanto, se potessi, rinverdirei purghe, foibe, camere a gas, deportazioni, roghi, de destra de sinistra, de centro de chiesa, de islam... ma se potessi la estirperei con la forza sta maniera schifosa di non crescere mai.
Sound72
00lunedì 26 aprile 2010 13:22
Re:
gianpaolo77, 26/04/2010 12.02:

io ieri non ho visto errori gravi.. l'unico che po' esse rigore è quello su de rossi ma secondo me non è nemmeno così netto..
per il resto non ho visto errori gravi tranne quello del guardalinee all'inizio su cassano che avrebbe cambiato per forza di cose la partita fin da subito..
il corriere dello sport e il romanista sono più scandalosi del solito e a causa loro e soprattutto de rosella sensi (che rispetto al padre almeno in un aspetto la preferivo ed era proprio quello di non attaccarsi mai agli arbitri e invece proprio ieri me va a parla' dell'arbitro, ma vaff...) ora gli interisti e tutti gli altri diranno che siamo i soliti piagnoni e bla bla bla e 'sta cosa me dà tremendamente fastidio.




beh sulla seconda parte del discorso sono d'accordo e aggiungo che abbiamo perso per colpa nostra a scanso di equivoci.

Però gli errori commessi dalla terna sono gravi, il primo a danno della samp e poi almeno 3 a danno nostro.
Perchè se accettiamo il mani di juan a livorno non possiamo dire che quelli di ieri non contano niente. E anche quel recupero insomma..direzione di gara inadeguata si può e si deve dire senza però crearci su un alibi.


Ieri se c'è una cosa di cui si può discutere con sospetto è genoa-lazio e lo farei tranquillamente se non fosse un discorso legato al nostro campionato e quindi passibile di vittimismo.
giove(R)
00lunedì 26 aprile 2010 13:39
infatti Ennio, di qualche errore, più o meno grave (per me ad esempio si potevano fischiare sia i due rigori sui due mani e poi c'era la punizione su Vucini poco prima di entrare ina area dal veritce denstro... ci potevano stare, cia vrebbero probabilmente fatto vicnere, per carità) si può parlare tranquillamente.
cioè unos cudetto si vince anche così: dove in quella giornata X che tiravi e tiravi in porta, però poi loro di pareggiano,e cc... tu poi ti porti a casa la partita con un rigore per quel mani che si può dare.

questo per carità.

il problema è che se fosse questo, solo questo il nostro "storico" atteggiamento, nulla quaestio, starebbe bene, sarebbe sacrosanto, anzi doveroso.
non avresti mai, oggi, anno 2010, un ambiente sempre pronto a piangere e lamentarsi, e aldilà di questo, sempre rivolto alla colpa altrui, e queindi alla debolezza interiore.

il problema invece è che in questo atteggiamento si è ecceduto per anni anni e anni,s enza freni, senza ritegno, anche quando non c'era motivo.

ed è così goccia dopo goccia che ci siamo costruiti la nostra proverbiale debolezza/insicurezza/nervosismo/braccino, ecc.

o almeno questa è la mia idea. che non mi smuove nessuno manco gesù cristo se m'appare mò davanti, insieme alla Madonna e l'arcangelo gabriele con il piffero, compresi i re magi, il bue l'asinello e tutta la pastoia.

e siccome ormai per me è una guerra, dichiarata e a viso aperto, sono più crudele dello juventino quando ci rubava e ci prendeva per il culo. peggio dellaziale che gode solo delle sconfitte della Roma.

e allora intingo (perchè a dire il vero sono i giornali che intingono, l'ambiente, che intigne), e rilancio (perchè è l'ambiente che rilancia, ios to a fà tutto questo come reazione, perchè se non ci fosse eccessivo pianto, a me mai e poi mai, mi sarebbe venuto in mente di farne uin cavallo di battaglia):

quindi... ecco qua da Romashoes, che ti va a spulciare addirittura nell'archivio di Repubblica, con una certosinità e una dedizione che sarebbero sicuramente degni di miglior causa...

leggi anche questa, e poi dimmi tu, se questo è "elaborare" un lutto nella migliore delle maniere, se è un modo per farsi forti, o se è solo, dai e dai e dai a piagne, oggi come mille volte ieri, per diventare sempre più deboli e fragili.

DAMATO, L´ARBITRO INTERISTA CHE STRAVEDE PER CASSANO

Dall’archivio di Repubblica ecco un articolo su Damato e la sua fede interista. L’articolo risale al 5 gennaio 2002 ed ha come titolo: “Damato, l’arbitro interista che stravede per Cassano”. Questo il testo integrale dell’articolo.

Il tifo tra gli arbitri non conta. E agli scettici da Bar sport del lunedì mattina basta chiedere conferma alla giacchetta nera barlettana Antonio Damato, 29 anni, interista da sempre. Cinque anni fa, durante la finale scudetto del campionato allievi tra la "sua" Inter e la Lazio, non ci ha pensato due volte a fischiare un rigore a favore della squadra romana. Il fato (benevolo) volle poi che dal dischetto il pallone non arrivò mai in rete e che i nerazzurri vincessero il tricolore. Nel presente, per fortuna di Antonio, il piede di Vieri e Ronaldo fa spesso rima con il goal. E la sua carriera arbitrale sembra esplosa ormai definitivamente. Tant' è che domani pomeriggio scenderà sul terreno di gioco di Lecco per la gara contro il Lumezzane, sua prima partita di C1 in una carriera che si prospetta foriera di mille soddisfazioni. Tutto era cominciato una dozzina di anni fa in una partita tra ragazzini al vecchio stadio di Barletta. Per gioco, tra l' altro, visto che l' oggetto del desiderio non erano tanto i cartellini e il fischietto quanto la tessera per entrare gratuitamente allo stadio (un classico per gli arbitri alle prime armi). Con il tempo, invece, è nata ed esplosa la passione. Nel mezzo ci sono state belle esperienze vissute, tanti nuovi posti conosciuti e fortunatamente nessun' aggressione (un altro classico, purtroppo, sui campi cosiddetti minori). Antonio ne ha visti davvero tanti di calciatori. La maggior parte, racconta, ha appeso «le scarpe a qualche tipo di muro e adesso vive dentro un bar». Qualcun altro non ha avuto paura di tirare un calcio di rigore, invece, e adesso gira in serie A. Nomi? Pinzi dell' Udinese, Marazzina (la sorpresa del Chievo), Daniele Conti (il figlio del grande Bruno). E naturalmente Antonio Cassano. Com' era? Praticamente com' è oggi. Dribblomane, sfrontato con i compagni, ma educato e disciplinato con il direttore di gara. «Un signore», per Antonio. Che ricorda anche con piacere le giocate di Mitri del Martina Franca e di Stroppa, ai tempi del Foggia di Zeman, incontrato in un' amichevole contro il San Severo. La vita di un arbitro, a questi livelli, è a quella di un atleta a tutti gli effetti. Damato si allena tre volte a settimana. E in serata fa sempre un salto nella sua sezione, a Barletta, dove rappresenta un importante punto di riferimento per tutti i colleghi più giovani di lui. La carriera, inevitabilmente, lo ha portato a trascurare altri aspetti della sua vita. Primo di tutti gli affetti. «Non è facile trovare una ragazza che sia pronta ad accettare questi ritmi. Il sabato e la domenica, in pratica, non ci sono mai». Adesso è single, ma non ha perso la speranza. D' altronde il suo cartellino vincente potrà sempre essere il fascino della divisa.
Sound72
00lunedì 26 aprile 2010 13:51
come è che diceva Viola..Piange il debole, i forti non piangono mai..

purtroppo qualche volta abbiamo pianto a ragione e c'è rimasta la lacrima facile. Questa è un'attenuante che concedo alla piazza e mi concedo pure io per quelle volte in cui magari avrò ecceduto a mettere davanti prima l'arbitro e poi la partita.
Del resto viviamo in un paese di merda e dicerto non è il calcio che fa da depuratore.
So anche che questo di ieri/oggi non è un piangere positivo ( come ho visto io quello di mexes ieri ad es. ) ma un piagnucolare che non ti scrollerai mai di dosso.
Io quando vedo la partita m'avveleno con tutti, pure ieri ho bestemmiato Damato , ma quelle sono fasi della partita, stai in trance e ti puoi permettere pure di maledire i tuoi giocatori o sperare che nn giochino piu' nella roma.
Poi a fine partita è una questione di onestà intellettuale..se capisci che veramente hai subito un furto allora valuti te se aprire bocca o tacere, se invece sai che è un corollario, allora o sei maturo ed intelligente..oppure piagnucoli.
Qui a Roma non è discorso diverso da quello di altre piazze, è che a Roma tutti parlano di Roma e la cassa di risonanza è all'ennesima potenza e di generazione in generazione continuerai a piagnucolare.
giove(R)
00lunedì 26 aprile 2010 14:33
Re:
Sound72, 26/04/2010 13.51:

come è che diceva Viola..Piange il debole, i forti non piangono mai..

purtroppo qualche volta abbiamo pianto a ragione e c'è rimasta la lacrima facile. Questa è un'attenuante che concedo alla piazza e mi concedo pure io per quelle volte in cui magari avrò ecceduto a mettere davanti prima l'arbitro e poi la partita.
Del resto viviamo in un paese di merda e dicerto non è il calcio che fa da depuratore.
So anche che questo di ieri/oggi non è un piangere positivo ( come ho visto io quello di mexes ieri ad es. ) ma un piagnucolare che non ti scrollerai mai di dosso.
Io quando vedo la partita m'avveleno con tutti, pure ieri ho bestemmiato Damato , ma quelle sono fasi della partita, stai in trance e ti puoi permettere pure di maledire i tuoi giocatori o sperare che nn giochino piu' nella roma.
Poi a fine partita è una questione di onestà intellettuale..se capisci che veramente hai subito un furto allora valuti te se aprire bocca o tacere, se invece sai che è un corollario, allora o sei maturo ed intelligente..oppure piagnucoli.
Qui a Roma non è discorso diverso da quello di altre piazze, è che a Roma tutti parlano di Roma e la cassa di risonanza è all'ennesima potenza e di generazione in generazione continuerai a piagnucolare.




me stai a piacè, E' [SM=g27985]

a proposito pare che le radio romane vogliano fare tute insieme una manifestazione.
sarebbe il colmo: fratricidi, parricidi, incestuosi, traditori, ex-amici divenuti acerrimi nemici, fraltelli coltelli, parenti serpenti...tutti uniti per coprirci di ridicolo.

c'era Luca che evocava na cosa tipo perugia juve. beh..come ricorderete il tutto fu anche preceduto dai lazialii che fecero il funerale al campionato.

che si incastrino gli astri? boh...

io sono soddisfatto della reazione della squadra, che non si è lascaita andare a scuse, e spero che sappiano andare a vicnere a parma.
vinciamo a parma! e torniamo in testa, almeno per 24 ore.
ributtiamoci sul pezzo, invece di pensare ancora a ieri!
capiamo che una società forte e vioncente si costruisce così. e già ci voglio decenni, dato l'handicap di piagnoni che ci siamo costruiti in anni anni e anni.

questi giornali invece, qeusto modo, è la zavorra che ci lascia inchiodati alla nsotra mediocrità.

per questo li farei sparire tutti dalla faccia della terra. altro che Ahmadinejad.
faberhood
00lunedì 26 aprile 2010 14:52
Re: Re:
giove(R), 26/04/2010 14.33:




a proposito pare che le radio romane vogliano fare tute insieme una manifestazione.
sarebbe il colmo: fratricidi, parricidi, incestuosi, traditori, ex-amici divenuti acerrimi nemici, fraltelli coltelli, parenti serpenti...tutti uniti per coprirci di ridicolo.




Mi sembra 'na stronzata.
Comunque mi piacciono i vostri interventi (Ennio e Giovanni) e li condivido.
giove(R)
00lunedì 26 aprile 2010 15:26
Re: Re: Re:
faberhood, 26/04/2010 14.52:




Mi sembra 'na stronzata.
Comunque mi piacciono i vostri interventi (Ennio e Giovanni) e li condivido.




inc erti casi allora devi fare pace con il cervello perchè sosteniamo cose diametralmente opposte. [SM=g27987] [SM=g27988]

in questo caso siamo abbastanza vicini con piccole sfumature di differnza.
Sound72
00lunedì 26 aprile 2010 16:49
Re: Re: Re: Re:
giove(R), 26/04/2010 15.26:




in certi casi allora devi fare pace con il cervello perchè sosteniamo cose diametralmente opposte. [SM=g27987] [SM=g27988]

in questo caso siamo abbastanza vicini con piccole sfumature di differnza.




concordo concordo..
non lo volevo dì ma ho perso pure l'imbattibilità in campionato sul forum [SM=g27992]
lucaDM82
00martedì 27 aprile 2010 12:24
la manifestazione in via allegri?Con marione e david rossi? [SM=g27993] [SM=g27993] [SM=g27993]
faberhood
00martedì 27 aprile 2010 12:35
Re: Re: Re: Re:
giove(R), 26/04/2010 15.26:




inc erti casi allora devi fare pace con il cervello perchè sosteniamo cose diametralmente opposte. [SM=g27987] [SM=g27988]

in questo caso siamo abbastanza vicini con piccole sfumature di differnza.



Scusatemi,
molto probabilmente avete ragione.
Rileggerò con attenzione gli interventi....molto probabilmente non ho dato un'attenzione corretta a quanto scritto.
Quindi analizzerò il tutto facendo pace con il cervello.
[SM=g27987]
giove(R)
00martedì 27 aprile 2010 12:43
io dico solo una cosa: il tempo è galantuomo e credo che ennio ora capisca molto bene, fin troppo bene, dove volevo arrivare io con mille dei miei discorsi, cosa cazzo andava cercando "questo giove" che addirittura si metteva a bastonare la Roma e chi la tifa, apparendo solo come un provocatore.

ora dico solo una cosa. che tra l'altro ho già detto:
con i pianti non si ottiene niente. ammesso che siamo sfavoriti, che veniamo SEMPRE DOPO, le big, le strisciate del nord, ammesso e non concesso tutto questo. non lo cambi con i dossier, con le proteste.

in qeusto mondo il rispetto va solo ai potenti. e allora devi essere potente se vuoi vincere. devi essere ricco, comandare, poterti comprare tutto, pure il rispetto, la paura.

se non hai i mezzi, e noi non li abbiamo, per essre così potente, puoi fare una cosa sola: dare il massimo di ciò che hai, non lascaire niente di intentato, combattere fino all'ultimo, segnarlo quel raddoppio con la samp, dieci volte sfiorato e buttato all'aria, oppure attaccarti alle maglie, ai capelli, agli stinchi dell'avversario per non fargli far gol.

combattere una guerra, ogni partita che vai a giocare.

sennò...c'è sempre il pianto, il "lo dobbaimo dire! dobbiamo protestare! mica possiamo dormire da piedi!".
che è pure giusto... ma non è così che vinci.

così... protesti per protestare... qualcuno ti offrirà solidarietà, qualcuno sorriderà, qualcuno farà spallucce. e il mondo continuerà a scorrere.

se non te lo vai a prendere tu e con ferocia.
giove(R)
00martedì 27 aprile 2010 12:44
Re: Re: Re: Re: Re:
faberhood, 27/04/2010 12.35:



Scusatemi,
molto probabilmente avete ragione.
Rileggerò con attenzione gli interventi....molto probabilmente non ho dato un'attenzione corretta a quanto scritto.
Quindi analizzerò il tutto facendo pace con il cervello.
[SM=g27987]




se gioca fà [SM=g27988]
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