Julio Sergio Bertagnoli

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, 2, 3, [4]
lucaDM82
00lunedì 12 settembre 2011 19:12
Julio Sergio, questa stagione giocherai nel Lecce, ma in prestito: il tuo cartellino è ancora di proprietà della Roma. Ti piacerebbe tornare?
Assolutamente sì. Roma è una città bellissima. Sono molto legato alla squadra, nella quale sono certo di aver fatto bene il mio lavoro. Senza parlare della tifoseria: fantastica. Spero di tornare presto.
Domenica hai giocato la prima gara con la maglia del Lecce. Non proprio un esordio fortunato…
L’Udinese fa un calcio bellissimo. E anche se non ha passato il turno di Champions, sapevamo che sarebbe stato intricato affrontarla. Il gol preso dopo solo un minuto ha complicato tutto: a quel punto è stato difficile rimontare.
Tu che conosci bene lo spogliatoio della Roma, come pensi stia vivendo questo momento di cambiamento?
Lo spogliatoio della Roma è composto da grandi giocatori. Tra poche partite riusciranno a conquistare punti importanti e tutto andrà benissimo.
La tua avventura alla Roma è stata quasi una favola: da “miglior terzo portiere del mondo”, a portiere titolare “quasi” campione d’Italia, per tornare nuovamente terzo. Qual è stato il problema?
Ognuno fa le sue scelte. Prima di essere un calciatore sono un uomo: ho dei principi. Sono sempre la stessa persona che cerca di far le cose per bene. Mi spiace che alcuni non lo pensino. E’ passato: ora c’è un gruppo nuovo, un tecnico nuovo e non ho avuto la possibilità di esprimermi. Speriamo che in futuro, Roma possa tornare casa mia.
E’ stata la società a comunicarti che se avessi voluto giocare, avresti dovuto andare a Lecce?
Se da portiere titolare, torni di nuovo terzo, credo che la cosa non possa dipendere dalla società, ma da quello che dimostri in campo. In questo momento era giusto provare un’esperienza diversa: ho scelto di venire a Lecce perché è una città carina e la squadra ha obiettivi molto buoni. Non mi pento di niente: ora devo solo pensare a fare bene il mio lavoro.
E poi anche il Lecce è giallorosso…
Coincidenze. Speriamo che anche qui possa avere la stessa fortuna che ho avuto alla Roma. Sono stato benissimo nella Capitale, ho imparato tanto. Sono cresciuto come uomo e come calciatore.
Quando incontrerai la Roma sul campo, chi sarà il primo che abbraccerai?
Taddei. Ragazzo eccezionale, calciatore straordinario, che tatticamente fa la differenza. Ho lasciato tanti amici, tutti quelli che lavorano a Trigoria. Quando sono arrivato, però, Taddei è stato un grande uomo con me.
E se ci fosse Lecce-Liverpool?
(ride) E’ passato. Abbiamo sofferto tutti per le cose che sono accadute lo scorso anno, cose che non avevo mai vissuto. Ma ho imparato tanto anche da quelle.
[SM=g10633]

torna, julio [SM=g28000]
ShearerWHC
00domenica 18 settembre 2011 20:50
Oggi ottima partita per lui, tra l'altro il Lecce sembra una buona squadretta, bravo Di Francesco?
lucaDM82
00lunedì 19 settembre 2011 09:51
si',è tornato il vero julio sergio.Sabatini mi ha deluso,anche lui lo ha sottovalutato.
Contento lui che adesso ha lobont come vice...
Sound72
00lunedì 19 settembre 2011 11:46
Re:
ShearerWHC, 18/09/2011 20.50:

Oggi ottima partita per lui, tra l'altro il Lecce sembra una buona squadretta, bravo Di Francesco?




secondo me è bravo..ha preso il Pescara in corsa e lo ha portato in B..lo scorso anno per un certo periodo è stato in zona playoff..io ho visto qualche partita degli abruzzesi e tatticamente Di Francesco le partite le sa leggere molto bene. Magari nn fa calcio spettacolo ma presenta sempre formazioni equilibrate. Nn mi stupirei se facesse bene in A.
lucaDM82
00lunedì 19 settembre 2011 15:24
si',promette bene di francesco.
faberhood
00giovedì 29 dicembre 2011 15:08
Re:
Magari ci fosse questo scambio Julio Sergio - Curci....e direi definitivo a questo punto.
Si voglio che Julio Sergio torni ad essere il secondo portiere della Roma. Per Curci destino strano, tipo quello di Okaka...c'erano grandi aspettative e tante speranze però.....quando non imbrocca la fortuna....non ci si può fare nulla.
giove(R)
00giovedì 29 dicembre 2011 17:07
secondo me invece se non imbrocca la fortuna, come dici tu, devi avere l'umiltà e le palle per ripartire da zero, anche da molto in basso.
vai all'Albinoleffe, fai 100 parate a partita, 1000 a stagione e dopo due anni di dimenticatoio torni alla ribalta.

il rendimento è rendimento. non mente.
lucaDM82
00giovedì 29 dicembre 2011 19:09
oggi ha detto che se torna,non torna da terzo.Quindi con lobont da noi,vedo julio gli ultimi due anni di contratto in prestito.Se anche lobont (oltre a curci) andasse via,julio sergio farebbe gli ultimi due campionati da secondo.
faberhood
00martedì 3 gennaio 2012 10:57
Re:
giove(R), 29/12/2011 17.07:

secondo me invece se non imbrocca la fortuna, come dici tu, devi avere l'umiltà e le palle per ripartire da zero, anche da molto in basso.
vai all'Albinoleffe, fai 100 parate a partita, 1000 a stagione e dopo due anni di dimenticatoio torni alla ribalta.

il rendimento è rendimento. non mente.




Hai ragione
Sound72
00martedì 3 gennaio 2012 11:31
Simoni fece così da allenatore un pò di anni fa..dopo 2-3 esoneri riparti' dalla C2 e dopo qualche anno arrivò all'Inter con Ronaldo..solo che per un tecnico i tempi sono piu' dilatati..per i calciatori magari è un discorso piu' a rischio..se perdi il treno giusto..hai chiuso a certi livelli. I portieri ecco hanno qualche chance in piu'..ma di rilanci clamorosi nn ne ricordo..
lucaDM82
00mercoledì 7 marzo 2012 19:12
lesione del crociato...che stagione sfigata...
cmq per le prossime due stagioni spero di vederlo secondo al posto di lobont.
giove(R)
00giovedì 8 marzo 2012 10:38
ma non aveva fatto appena gli anni?
lucaDM82
00venerdì 15 marzo 2013 13:11
E’ tornato Julio Sergio: si allena ma non c’è accordo con il club
-----------------------------------

peccato.per me senza infortuni vari,vista la crisi di stek e lobont e le papere di goicoechea,avrebbe avuto anche lui la sua chance.
Sound72
00venerdì 15 marzo 2013 15:37
ma fino ad oggi che ha fatto?
è stato un anno in Brasile pagato dalla Roma a curarsi?
lucolas999
00martedì 8 ottobre 2013 19:17
Il suo fantasma si allena a trigoria , io lo davo disperso in qualche favela
lucaDM82
00mercoledì 4 dicembre 2013 18:58
«Dopo tanti anni, quasi una vita, concludo la mia esperienza italiana e ritorno in Brasile, voglio ringraziare prima di tutto la famiglia Sensi e poi l"attuale proprietà, dal Presidente a tutto lo staff dirigenziale, saluto tutti i miei compagni e gli allenatori con i quali ho lavorato e che sia nei momenti belli che in quelli più difficili per me.Della città di Roma e dei suoi grandi ed unici tifosi porterò sempre con me un ricordo fantastico !! Vi saluto tutti con un grande "Arrivederci" perché ormai di questa città dove sono nati anche i miei figli Enzo e Gaia mi sento anche un po" io un figlio acquisito..!! Ciao a tutti e sempre forza grande magica Roma..!! Julio Sergio»


[SM=g28000] [SM=g28000] [SM=g7542]
ciao julio,buona fortuna!!!
ps.che classe,imparino gli altri...
lucaDM82
00sabato 31 gennaio 2015 10:43
cosaaaa?
L'ex portiere della Roma Julio Sergio ha parlato ai microfoni di Roma TV.

"E' sempre un'emozione tornare, rivedere tutto quello che sta succedendo, i cambiamenti, fa sempre piacere. Ho iniziato il corso UEFA da allenatore, sto girando l'Europa per imparare. Vedo il lavoro di Garcia, lui è uno dei tre-cinque allenatori migliori al mondo. Allenare in Italia? Magari, so che la strada è lunga. Aver vissuto tutto questo per me è un bene, ho lavorato con tante persone che hanno metodologie diverse, Roma è una piazza particolare, penso sia un'esperienza ancora più importante. La Roma? Sento quello che si dice, ma ha avuto un girone difficile in Champions League, è seconda, è in corsa in Coppa Italia e in Europa League. Per me la Roma sta andando bene, può aver avuto un calo di gioco, ma ha avuto tanti infortuni e partite consecutive. A volte non capisco tutto questo movimento per 3-4 prestazioni non al livello. La situazione è tranquilla, la squadra e allenatore hanno qualità".

Julio Sergio sarà anche protagonista dello Slideshow di oggi, alle ore 19:00. Ecco le sue dichiarazioni:

Ribeirao Preto.
"E' la mia città, dove ho iniziato a giocare a pallone e dove vivo adesso. Per otto anni ho vissuto a Roma, ma questa è casa mia. Un posto meraviglioso che difficilmente lascerò".

Taffarel.
"Uno dei più grandi brasiliani. Ha vinto un mondiale, è stato difficile per tutti. Non era un portiere molto alto, come me, ma aveva un'agilità di gambe impressionante. E' stato criticato all'inizio, poi ha superato tutto, è stato un esempio".

Al Santos.
"Dove ho avuto la fortuna di giocare in una squadra fortissima, avevo 22-23 anni, ero uno dei più vecchi. All'inizio del campionato tutti dicevano che saremmo retrocessi, abbiamo vinto due scudetti in tre anni. Abbiamo fatto una finale di Libertadores con una squadra in cui quasi tutti sono venuti in Europa".

L'arrivo a Roma.
"C'è Bonaiuti che mi guarda. Sono arrivato qui dopo un intervento al ginocchio, erano momenti difficili, allenamenti diversi. Mi sono fatto male dopo la preparazione, è stato un periodo difficile di adattamento. Per imparare ci ho messo 6 mesi, Bonaiuti è una persona strana, però come allenatore dei portieri è quello che mi ha insegnato di più. Non avevamo un rapporto personale, ma mi ha dato indicazioni giuste. Sono arrivato qui per fare un provino, sono rimasto 22 giorni, sono andato via senza un contratto, poi mi hanno chiamato e alla fine ho fatto sette anni e mezzo. Ho vinto una scommessa"

Con Artur e Doni.
"Non avevamo un buonissimo rapporto, sono stati momenti difficili per la mia famiglia. I brasiliani sono abituati a stare insieme. Mi giudico una persona giusta, ho principi che vanno oltre il calcio. Prima devi essere uomo, ho sempre fatto le cose giuste per me, ma non potevo fare male agli altri".

Spalletti.
"Un grande, mi ha fatto rimanere ma per tre anni non mi ha fatto giocare. Mi hanno fatto il rinnovo del contratto, ho avuto un ottimo rapporto con lui e lo staff. Il giorno dell'esordio non sapevo che avrei giocato, è venuto e mi ha dato una botta sul petto e mi ha chiesto se fossi pronto, io ero sempre pronto. Purtroppo fu la sua ultima partita, penso che se non fosse stato per lui non sarei rimasto alla Roma. Vedeva qualche qualità, ma anche la qualità dello spogliatoio. Per questo mi ha fatto rimanere".

La Supercoppa.
"Abbiamo vinto e fatto cose belle. Anche se non giocavo mi sentivo parte di quella squadra, sono titoli, cose che non si dimenticano".

Roma-Juventus, l'esordio.
"Inaspettato, diciamo. Doni era infortunato, abbiamo fatto una partita vinta 7-1 contro una squadra che non ricordo (il Kosice, ndr). Artur prese un gol e lo fischiarono, non so perché Spalletti mi mise. Fu una partita buona per me, perdemmo ma riuscii a fare delle parate e dimostrare quello che potevo fare. La mia qualità più grande è sempre stare al posto giusto al momento giusto. Menomale che è andata così".

Ranieri.
"E' quello che mi ha dato più fiducia, anche se mi conosceva poco. E' arrivato in un momento complicato per tutti, alla fine abbiamo fatto una partita a Milano, ricordo che vidi la sua intervista in cui disse che sarei rimasto titolare. Devo ringraziarlo, mi ha fatto avere le soddisfazioni più grandi nel calcio di alto livello in Europa. Mi ha dato fiducia per fare quello che ho fatto, ho un debito con lui a vita".

Con la squadra.
"C'è Taddei, l'unico brasiliano che mi è venuto incontro. Ho vissuto qui per 30-40 giorni e lui mi ha dato una mano, ha un cuore fantastico. Andreolli e gli italiani sono sempre stati vicini, Daniele dopo il derby in cui ho parato su Mauri mi ha scritto un messaggio in cui c'era scritto che i ragazzi che lavorano meritano le cose buone. E' un personaggio che a Roma conta, mi fa piacere. Erano sempre vicini a me, stavo giocando da poco per cui son cose che capitano. E' sempre bello ricordarle, tutto questo nel calcio passa e quello che resta sono le persone, le amicizie che si fanno, le cose belle che dicono di te. In questo senso penso di aver fatto il mio lavoro più che bene".

Il pari a Milano con l'Inter.
"Feci una buona prestazione, è tutto diverso per me. Facevo parte della squadra ma mai in campo, poi si è aperto un altro mondo. In quasi tutte le partite giocate ho sbagliato pochissimo, sono stato anche protagonista. Ho saputo aspettare il momento giusto, pur volendo andare via diverse volte. Non riuscivo mai a trovare una cosa che non mi piacesse, Roma è una città bellissima. Sono stato ripagato per quanto messo negli anni in cui non giocavo. Partita indimenticabile, abbiamo fatto grandi cose contro l'Inter. Quasi abbiamo vinto lo scudetto, sono cose che non capitano sempre nel calcio. E' una bella storia".

Giorgio Pellizzaro.
"La persona che mi ha fatto crescere come portiere e come uomo. Non avevamo un buon rapporto tra i portieri, lui è un maestro a gestire tutto. I suoi allenamenti erano piacevoli, io non sono un portiere altissimo, dovevo essere molto più veloce degli altri. Mi dispiace per quello che gli è successo, se fossero rimasti l'avrei fatto pure io".

La parata su Mauri.
"Ricordo che sui giornali dicevano che non ero pronto per giocare un derby. E' stato il momento in cui le persone hanno capito che avevano un portiere, lì è cambiato tutto nei confronti dei tifosi, è stato più piacevole. Vincere un derby a Roma solo chi lo gioca può capire cos'è. Una delle parate più difficili, forse la più bella".

La parata sul rigore di Floccari.
"Con Pellizzaro passavamo ore a studiare i rigoristi. Sapevo che Floccari calciava più a destra, che a sinistra. All'intervallo uscirono Totti e De Rossi, dopo due minuti rigore per la Lazio. Siamo rimasti in corsa per lo scudetto. Se prendevamo questo gol, le cose sarebbero state diverse. E' una delle parate più importanti per quanto rappresentato".

Roma-Sampdoria.
"Lì abbiamo perso lo scudetto. Vincevamo 1-0, all'intervallo rientrammo, successero tante cose e perdemmo 2-1. Storari ha fatto una grandissima partita, prendemmo due gol stupidi. E' scivolato un sogno tra le mani, una cosa che poteva essere la più bella storia del calcio italiano. Non rimpiango nulla, ma questa partita ha deciso la storia di quel campionato e anche la mia".

La moglie.
"Siamo arrivati a Roma nel 2006, lei era due anni più giovane di me. Ha mollato tutto per venire con me, ha lasciato la sua vita per me. Non è facile. Ci siamo tolti soddisfazioni immense, vuole vivere qua per sempre. Purtroppo non è possibile, stiamo cercando di fare le cose giuste. Lei è più romana e romanista di tanti che conosco".

I figli.
"Sono nati a Roma, Roma come città mi ha dato tanto, anche ai miei figli. Sono le cose più belle. Purtroppo ora sto qua e loro sono in Brasile, è una gioia essere padre, avere figli perfetti. Nella vita non si può avere tutto, ma ho una famiglia che mi sostiene sempre, che è sempre al mio fianco. Loro sono spettacolari, solari. Il mondo del calcio è duro, siamo sempre lontani dalla famiglia. Ho fatto 8 anni di Roma, per 8 anni non ho visto nulla in Brasile. La famiglia è rimasta là, le persone a volte criticano senza sapere quello che passa ai calciatori. E' giusto fare considerazioni sulle persone, se ci sono dei problemi non si riesce a esprimere tutto".

Totti.
"E' sempre spontaneo, scherza, non crea mai un problema, non alza la voce anche se poteva farlo. E' una leggenda del calcio italiano che non ci sarà mai più e riesce a essere sempre un ragazzo. Ci sono certe cose che forse non possiamo raccontare, lui mi ha dato una grossa mano".

Genoa-Roma.
"Ultima partita di Ranieri e mia. Non so dire cosa è successo, partita che avevamo in mano, poi è successo un casino nello spogliatoio, siamo arrivati a Roma e alla fine Ranieri fu esonerato e io non ho mai più giocato con la Roma. Un addio brutto".


Montella.
"Vincenzo, abbiamo giocato insieme. Dopo quella partita arrivò lui, abbiamo un rapporto ottimo e mi piace più la postura che ha avuto lui che altri. E' arrivato da me e mi ha detto che un altro era meglio di me. Era la sua testa, come allenatore deve fare una scelta. Poi magari ho sbagliato qualcosa con lui, ma ho chiesto scusa. E' stata una scelta sua, è stato onesto con me. Preferisco le persone così".

Brescia-Roma
"Andai fuori area a prendere la palla, non dovevo. Ero troppo lontano e in quel momento ho avuto una microfrattura di un osso. Non avevamo più sostituzioni e rimasi in campo 2-3 minuti col piede rotto. Non ho fatto finta di essere forte, perdevamo una partita strana con un rigore che non c'era con l'espulsione di Mexes, son cose che ti fanno imparare. Le persone mi fermano per strada per parlarmi di questa partita. Ho dato tutto sempre per questa maglia, qui non è stato diverso".

Castan.
"Castan di tutti i brasiliani, insieme a Taddei, è quello con cui ho i rapporti migliori. Stiamo sempre insieme, so che lui sta facendo di tutto per tornare, però è più importante che prima stia bene. Anche lui ha una famiglia, ha avuto una cosa serissima. Fa la differenza per cattiveria e atteggiamento, oltre che per qualità. Tornerà più forte, ha volontà di fare le cose giuste. Riuscirà ancora a fare la differenza".
---------------------

un casino nello spogliatoio???????????????
lucolas999
00sabato 31 gennaio 2015 11:13
sti cazzi di genoa-roma è che lo dice pure di :
Roma-Sampdoria.
"Lì abbiamo perso lo scudetto. Vincevamo 1-0, all'intervallo rientrammo, successero tante cose e perdemmo 2-1. Storari ha fatto una grandissima partita, prendemmo due gol stupidi. E' scivolato un sogno tra le mani, una cosa che poteva essere la più bella storia del calcio italiano. Non rimpiango nulla, ma questa partita ha deciso la storia di quel campionato e anche la mia".


comunque mi sembra un disidattato
Sound72
00venerdì 10 luglio 2020 23:19
lucaDM82, 23/09/2010 13:14:

Julio Sergio, microfrattura al malleolo con interessamento dei legamenti della caviglia




Le lacrime aveva subito fatto pensare al peggio. Dopo il viaggio di ritorno nella capitale il portiere giallorosso è rientrato a Trigoria alle 12:40 dopo aver sostenuto gli esami del caso al Gemelli.

Il portiere è stato accompagnato dal dottor Pengue e al ritorno dal Policlino sedeva sdraiato nel sedile posteriore. Nella serata di ieri si erano escluse fratture, ma il rischio di un interessamento dei legamenti era forte.

A breve sarà diffuso il bollettino medico che renderà ufficiale ciò che già trapela ufficiosamente e parla di una microfrattura, un'infrazione, al malleolo della caviglia destra con interessamento dei legamenti. In questo caso l'arto andrà immobilizzato per un mese, prima di iniziare un intenso percorso fisioterapico.


23-09-2010

Ultimo Brescia-Roma..il pianto de Julio Sergio
Giacomo(fu Giacomo)
00sabato 11 luglio 2020 07:49
e pure un furto niente male dell'arbitro (Russo?)
Sound72
00sabato 11 luglio 2020 11:06
Re:
Giacomo(fu Giacomo), 11/07/2020 07:49:

e pure un furto niente male dell'arbitro (Russo?)




BRESCIA (4-3-1-2): Sereni; Berardi, Bega, Martinez, Dallamano; Baiocco, Cordova, Hatemaj; Diamanti (69' Kone); Caracciolo (73' Possanzini), Eder (87' De Maio).
A disposizione: Arcari, Daprela, Budel, A. Filippini.
Allenatore: Iachini
ROMA (4-3-3): Julio Sergio; Rosi (31' Cicinho), Mexes, Juan, Cassetti; Brighi, Pizarro, Perrotta; Menez (46' Adriano), Borriello, Vucinic (61' Baptista).
A disposizione: Lobont, G. Burdisso, Simplicio, Greco.
Allenatore: Ranieri
Arbitro: Russo
Ammoniti: Cassetti, Mexes, Rosi, Eder
Espulso: 64' Mexes (R)
Marcatori: 13' Hatemaj (B), 65' rig. Caracciolo (B), 83' Borriello (R)

-----------


Quel Brescia in cui giocavano pure Zebina e Cristiano Zanetti non era neanche malaccio e retrocesse.

Russo quel giorno fece di tutto.
lucaDM82
00sabato 11 luglio 2020 13:08
Partita falsata ricordo.
Cmq ormai il calcio italiano e' in un ridimensionamento continuo tale che una retrocessa ieri, oggi si salverebbe.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:03.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com