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Governo Italia

Ultimo Aggiornamento: 07/07/2023 11:21
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19/05/2011 13:40
 
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lucolas999, 11/05/2011 10.35:

La Polverini contestata a Genzano
Il comizio diventa un match di insulti


ROMA - Duro scontro verbale sulla piazza di Genzano, ai Castelli Romani, tra la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, e un gruppo di una ventina di contestatori vicini ai movimenti contro l'inceneritore di Albano. I contestatori a margine della piazza avevano iniziato a scandire vergogna vergogna quando la presidente ha preso la parola. Lei allora ha guidato il coro dei suoi sostenitori a rispondere Vittorio Vittorio, il nome del candidato di centrodestra Barbaliscia. Alle nuove contestazioni però Polverini ha perso la pazienza: «questa è la democrazia - ha gridato dal palco - e ve ne dovete fare una ragione. La democrazia è un comportamento, un modo di agire. Fatela finita, aspettate lì, che quando scendo discutiamo noi».

Poi Polverini si è rivolta direttamente a un contestatore: «Con me caschi male -l'ha apostrofato - so della strada come te, le manifestazioni le organizzavo quando tu c'avevi i calzoni corti, non mi faccio mettere paura da una zecca come te. Questi - ha proseguito - sono quelli che difendono chi ha fatto 25 miliardi di debiti: in sei anni non è stato fatto niente, noi invece abbiamo fatto un piano rifiuti serio perchè io con la mafia non ci voglio avere a che fare. Quindi fatemi il ca.. di piacere, andatevene a casa. A chi pensate di mettere paura? - ha proseguito con voce alterata - non ho paura nemmeno del diavolo».

Poi rivolgendosi a una persona nel pubblico con una videocamera gli ha detto: «Riprendi, riprendi: lo sai che ci faccio con quella? Mo scendo e te lo dico». I contestatori hanno gridato fascista, fascista e ancora vergogna, vergogna. A quel punto i sostenitori di centrodestra hanno gridato di nuovo:«Vittorio, Vittorio». Un coro al quale è stato risposto l'intonazione di Bella ciao.

«Esprimo la solidarietà mia e dell'Amministrazione provinciale alla presidente Polverini per la contestazione subita durante il suo comizio a Genzano. I principi fondamentali della democrazia impongono di rispettare sempre e comunque chi la pensa diversamente da noi. Rivolgo un appello a tutti affinché in questi ultimi giorni di campagna elettorale i toni tornino alla normalità e il dibattito politico possa svolgersi così nella massima correttezza e senza il ripetersi di episodi come quello di oggi che minano le fondamenta della democrazia». Lo dichiara, in una nota, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti.

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non so se c'è da ride o piange [SM=g27991]




Ballottaggi nel Lazio, Pd a sorpresa «Adesso sosteniamo Polverini»
Democratici decisi a giocare d'attacco, summit con il commissario Chiti




di Fabio Rossi
ROMA - La linea di tendenza che si fa largo nel Pd, all’indomani delle elezioni amministrative nel Lazio, la esplicita Esterino Montino, che dei democrat è il capogruppo in consiglio regionale: «Sugli apparentamenti per le sfide alle quali non partecipano nostri candidati sarebbe sbagliato comportarci come Ponzio Pilato, non scegliendo con chi stare». L’oggetto? I ballottaggi di Sora e Terracina, dove i candidati sostenuti dal Pdl si fronteggeranno con quelli appoggiati dalla lista Città nuove, che fa capo a Renata Polverini. Il Pd ne è escluso, ma potrebbe non restare alla finestra, apparentandosi con i candidati di Città nuove: «Il nostro obiettivo primario è quello di mettere in minoranza il Pdl, appoggiando i loro avversari - scandisce Montino - Soprattutto in realtà, come quella di Terracina, dove il candidato sindaco è espressione del peggior centrodestra».

Ieri il commissario del partito nel Lazio Vannino Chiti, prima di partire alla volta di Seoul, ne ha parlato con i vertici delle federazioni provinciali di Frosinone e Latina. «La decisione definitiva sarà presa a breve dai candidati sindaci delle due città interessate - spiega Francesco D’Ausilio, coordinatore del comitato regionale - Le situazioni sono comunque differenti: a Sora Di Stefano è appoggiato anche dall’Udc, quindi un nostro sostegno sarebbe coerente con la nostra politica verso il partito centrista, mentre a Terracina non è così». Dal canto suo, Enzo Di Stefano apre alla possibile alleanza: «Sono disposto a fare un accordo con chiunque sia in linea con il programma di sviluppo della mia città. È importante creare una sintesi programmatica». Contatti con il centrosinistra? «Non ce ne sono stati, ma a loro dico che Terracina va salvata», dice Gianfranco Sciscione, candidato vicino alla Polverini nel comune pontino.

Nel Pd, intanto, si commenta con favore il risultato complessivo nel Lazio. Con un occhio al prossimo appuntamento del 24 giugno, quando sarà messa all’ordine del giorno l’elezione del prossimo segretario regionale: «Il buon risultato nei Comuni dell’area romana è il riconoscimento del buon governo della Provincia di Roma e il presupposto per vincere le prossime sfide elettorali per Campidoglio e Regione - commenta Enrico Gasbarra, deputato ed ex inquilino di Palazzo Valentini - Al nostro partito gli elettori consegnano una grande opportunità che dobbiamo cogliere con coraggio, mettendo in campo sempre di più una classe dirigente unita ma aperta e scelta dai cittadini con le primarie».

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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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