Per la nona volta Tom Brady con l'HC Belichick raggiunge il Superbowl puntando a vincerlo per la sesta volta. E tanto per chiudere il cerchio affronterà i Rams come avvenne la prima volta nel 2002, con l'unica differenza che allòra i Rams erano a Saint Louis e oggi sono tornati a Los Angeles.
New England quest'anno ha un attacco difficilmente arginabile: Gronkovski in ricezione per ragioni anagrafiche e logorio fisico ha perso parte dell'esplosiviità ma in compenso Brady è supportato al meglio dai due runningback Burkhead e Michel, rookie in grande ascesa.
La difesa invece come al solito nei momenti decisivi sfodera prestazioni oltre la media come ieri con la linea dei linebackers sempre reattiva per arginare il talentuosissimo quarterback di Kansas City Mahomes. I Chiefs stanotte sono entrati tardi in partita, poi dopo il rimpallo di punti nell'ultimo quarto all'overtime non hanno potuto far altro che assistere ai drives perfetti di Brady.
Grande stagione per i Chiefs, mai come stavolta il SB è stato vicino: pesa sull'annata l'esclusione del runningback Kareem Hunt a dicemreb dopo l'uscita del video in cui aggrediva la compagna.
Senza le corse di Hunt Mahomes ha fatto lo stesso miracoli ma è chiaro che la squadra ha perso imprevedibilità e controllo, anche dei tempi, delle partite.
Anche l'altra finale di Conference si è chiusa all'overtime: i Saints che giocavano nel catino di casa dopo una partenza facile sul 13-0 si sono praticamente fermati e i Rams progressivamente con una difesa aggressiva e Jared Goff impeccabile in regia di lancio hanno preso campo. Drew Brees opaco e mal assistito fino all'intercetto decisivo in OT ma sulla partita pesa anche una holding della difesa dei Rams non chiamata a poco meno di un minuto dal termine del tempo regolamentare: l'inerzia della partita è girata là e grazie anche all'indoor che annulla potenziali disagi climatici i Rams l'hanno vinta coi field goal lunghi, l'ultimo che ha chiuso la partita da 57 yards.
SB ad Atlanta, la logica, la storia, l'esperienza, direbbero Patriots a questo punto.
Sempre che in questo caso eccezionalmente la storia non sia un passaggio di testimone dal QB pluridecorato a Goff senza celebrare il sesto trionfo di Brady e Belichick.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola