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NFL

Ultimo Aggiornamento: 28/04/2024 21:40
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05/12/2021 23:35
 
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Prima vittoria stagionale dei Lions contro i Vikings (che quest'anno stanno combinando un bel casino, praticamente tutte le partite decise da scarti ridotti) grazie al rookie AMON-RA ST. BROWN
Per me nome impareggiabile, chiudiamo il concorso
......
"In my 23 years working in England there is not a person I would put an inch above Bobby Robson."
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06/12/2021 09:19
 
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Vikings senza Dalvin Cook di nuovo infortunato ma cmq sempre inconcludenti e costantemente in difficoltà nell'ultimo quarto di gioco.
Da segnalare anche il ritorno in campo, stavolta a Philadelphia di Gardner Minshew, personaggio iconico con bandana e baffo alla Easy Rider.
La Minshew mania è ripartita bene con 2 touchdown nella vittoria degli Eagles contro i modesti Jets.
Hurts non stava facendo male ma un qb come Minshew trascina, almeno nelle prime partite.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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06/12/2021 09:41
 
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E zitti zitti i Patriots sono alla sesta vittoria di fila
Non saranno contender, ma due anni dopo la ricostruzione non è malaccio essere già decenti, e con un QB rookie... Belichick vecchia volpe
......
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06/12/2021 10:07
 
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oggi monday night Patriots -Bills a Buffalo..si giocano primato in Division e anche nel ranking AFC grazie anche alla mezza follia di Baltimore che ieri ha rinunciato al punto certo per andare all'overtime a Pittsburgh per tentare la conversione da due a tempo scaduto.
Nella AFC possono giocarsela perchè per motivi diversi Tennessee e Kansas City non sembrano ad oggi solidissime.
Nella NFC Green Bay, Tampa e Arizona ad oggi hanno un altro passo e saranno loro a giocarsi un posto al SB probabilmente. Outsiders Dallas e LA Rams.

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06/12/2021 10:18
 
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Scusate ma ho questa domanda, poi non intervengo più anche perché non ce capisco davvero un cazzo, con tutte quelle linee per terra sembra il VAR in mano a Orsato al sesto spritz.

Ma i Washington Football Team (il nome l'ha suggerito un ispirato Maurizio Costanzo) sono i vecchi Redskins? Dove è finito l'indiano?
[Modificato da jandileida23 06/12/2021 10:19]
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06/12/2021 10:31
 
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mi hanno detto che è stata una questione di politically correct............

PS. tra tutti gli sport che segui... il football merita, ha momenti tecnici e di pathos che levati.


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06/12/2021 10:48
 
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Si, diciamo che dopo settant'anni si sono resi contp che magari pellerossa potrebbe essere un po' offensivo verso una popolazione sterminata da loro (chissà se poi toccherà pure ai Kansas City Chiefs, che fanno pure il gesto del tomahawk durante le partite...anche se mesà che poi lì scatta la controguerra civile)
Ancora non hanno scelto un nome, Football Team non se po sentì
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06/12/2021 10:56
 
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Stessi problemi per gli Indians di Cleveland nel baseball.
E anche gli Atlanta Braves che hanno vinto quest'anno sono a rischio ...là il pubblico fa proprio il tomahawk chop
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06/12/2021 16:16
 
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A Baltimora invece quando segnano fanno il popopo


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06/12/2021 16:18
 
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Comunque se ci fosse Petrucci vi correggerebbe: TomaUAK.
Almeno la bistecca la chiama così lui.
[SM=g10890]


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06/12/2021 23:23
 
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giove(R), 06/12/2021 10:31:

mi hanno detto che è stata una questione di politically correct............

PS. tra tutti gli sport che segui... il football merita, ha momenti tecnici e di pathos che levati.

No no così poi se scannamo pure per il touchdown da 50 yarde de John McDermott [SM=x2478856]

Vabbè quindi suppongo che gli abbiano restituito pure le terre fertili, li abbiano tirati fuori dalle riserve e gli abbiano poi fornito tutti i mezzi per uscire dell'isolamento sociale ed economico in cui li hanno ficcati a forza 200 anni fa. Ah no?

Queste sono le cose che mi fanno incazzare, levano l'indiano, che ok è anche condivisibile ma deve essere un punto di approdo non di partenza, ma poi resta tutto il resto. Però oh pure qua io sono bianco e europeo, magari è una richiesta "nativa".
[Modificato da jandileida23 06/12/2021 23:36]
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07/12/2021 09:32
 
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Re:
Sound72, 06/12/2021 10:07:

oggi monday night Patriots -Bills a Buffalo..si giocano primato in Division e anche nel ranking AFC grazie anche alla mezza follia di Baltimore che ieri ha rinunciato al punto certo per andare all'overtime a Pittsburgh per tentare la conversione da due a tempo scaduto.




Hanno vinto pure a Buffalo in mezzo al nevischio.
Con Bill Belichick di mezzo può succedere di tutto.


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09/12/2021 11:29
 
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Re:
jandileida23, 06/12/2021 23:23:


Vabbè quindi suppongo che gli abbiano restituito pure le terre fertili, li abbiano tirati fuori dalle riserve e gli abbiano poi fornito tutti i mezzi per uscire dell'isolamento sociale ed economico in cui li hanno ficcati a forza 200 anni fa. Ah no?

Queste sono le cose che mi fanno incazzare, levano l'indiano, che ok è anche condivisibile ma deve essere un punto di approdo non di partenza, ma poi resta tutto il resto. Però oh pure qua io sono bianco e europeo, magari è una richiesta "nativa".




[SM=g10633]


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09/12/2021 11:51
 
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I Patriots martedì praticamente tra Trap, Mazzone e Gasperini (nella sua rivisitazione moderna del calcio di una volta con il ritorno all'uomo contro uomo, le fasce, ecc. tutti vari capisaldi del calcio essenziale. I Patriots hanno praticamente solo corso.
Come il calcio di una volta fatto di cose semplici, essenziali, i Patriots hanno esasperato le corse: 45 contro soli 3 lanci è un dato evidente. Quando andavo in USA con regolarità da ragazzo e mi innamorai del football (il mio Buddy al liceo era nose tackle :D ) capitava di parlarne, una full immersion.
Insomma una delle cose che mi ricordo è la regola non scritta ma quasi che una grande squadra deve avere un solido gioco di corse, quasi nessuno va avanti con i soli lanci perchè la capacità di prendere yds a terra è fondamentale per un sacco di motivi.
Martedì ci sono andati pesanti praticamente senza sfruttare il miglior QB rookie, primo in quasi tutte le statistiche dedicate alla categoria.
E dire, pure, che la difesa di Buffalo aver superperformato, bloccando corse su corse, concedendo pochissimo, placcando i loro corridori praticamente per tutta la partita, spesso non concedendo primi down e costringendo i Patriots al punto già dopo un solo drive..
Però alla fine dai e dai....

EDIT - sicuramente non ci voleva il field gol, non difficile, sbagliato nel finale, che avrebbe potuto avvicinare a un solo punto. Comunque pure nel risultato che è quasi convertibile in un 2-1, c'è la misura dell'equilibrio della gara.
[Modificato da giove(R) 09/12/2021 11:54]


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10/12/2021 08:31
 
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brutta notizia la scomparsa improvvisa di Demaryous Thomas, grande ricevitore di Denver ritiratosi questa estate.
Probabilmente il ricevitore preferito di Peyton Manning, èstato il trascinatore dei Broncos nell'anno del SB perso contro (la difesa di) Seattle.
Poi dopo è arrivata la vittoria del Superbowl 50 anche se lì erano un po' a fine ciclo e Thomas non fu incisivo come in passato.
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22/12/2021 13:20
 
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Re:
Sound72, 06/12/2021 10:07:

oggi monday night Patriots -Bills a Buffalo..si giocano primato in Division e anche nel ranking AFC grazie anche alla mezza follia di Baltimore che ieri ha rinunciato al punto certo per andare all'overtime a Pittsburgh per tentare la conversione da due a tempo scaduto.
Nella AFC possono giocarsela perchè per motivi diversi Tennessee e Kansas City non sembrano ad oggi solidissime.
Nella NFC Green Bay, Tampa e Arizona ad oggi hanno un altro passo e saranno loro a giocarsi un posto al SB probabilmente. Outsiders Dallas e LA Rams.




il Covid sta cominciando a creare problemi di roster e calendario.
I Chargers hanno voluto forzare e giocarsi il quarto down e i Chiefs non si sono fatti pregare per vincere scontro diretto e ipotecare primo posto in division.
Brutte sconfitte per Tampa contro New Orleans -addirittura a 0- e Arizona contro Detroit .
Ai Cardinals si è spenta la luce proprio col ritorno di Kyler Murray, ora sono stati ripresi dai Rams e rischiano di finire alle wild card.
Nella AFC tante squadre ancora in corsa playoff a 3 giornate dalla fine.
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26/12/2021 22:10
 
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Joe Burrow e i Bengals hanno tritato un'altra volta i Ravens: 82 punti a referto in due incontri.
Grande sfida tirata tra Buffalo e New England.

Seattle -Chicago intanto inizia sotto una bella bufera de neve.
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28/12/2021 23:06
 
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Ragazzi...... devo fare outing, coming out, non mi tengo più.
STIAMO A 7 VITTORIE DI FILA! SETTE!
Incredibile stagione dei Dolphins, lanciatissimi, che oggi (vista registrata appena adesso) hanno stracciato i Saints.
Povero Book il QB di New Orleans, che oggi per la difesa di Miami ...è stato un libro aperto. Al debutto, poveraccio, lo hanno sommerso di sack, intercetti, incompleti..

Abbiamo messo su, è venuta fuori dopo una striscia di 7 sconfitte di fila, una difesuccia che non è niente male. Difende benino Miami.

In attacco messo da parte il QB titolare (non so che gli è successo se è cambio tecnico o per infortunio) c'è spazio per TUA!
Tua Tagovailoa QB rookie, mi pare, e a sto unto butto lì, sarà delle Isole Samoa? Che non è un fuoriclasse abbacinante, ma sa disbrigarsi bene, u pò in tutto, è potente nella corsa anche se non a molto da solo, e ha un braccio discreto.
Un pò come tutto l'attacco in cui non ci sono i fuoriclasse assoluti, ma è tipo l'Atalanta, tutti abbastanza forti, Lindsay (oggi ha tenuto una palla in caduta in mezzo a due che gliela tiravano dalle mani, una cosa da paura), Gesicki, Mago G Hollins (stasera, quando stavamo languendo, a metà gara grande ricezione da 40 yds su lancione di TUA che ci ha ridato l'inerzia), Gaskin... ognuno fa il suo, ognuno per un pezzetto di gara porta a casa quello che deve portare, l'omo campa e i Dolphins SPACCANO!
E poi sto mezzo fenomeno in erba, sto Waddle, che stasera ha eguagliato uno (tra i tanti) dei record di Jerry "non te devo di altro" Rice.... tipo le ricezioni in partita da rookie. 10.

Comunque oggi era una partita tra centro classifica, record di 7 sconfitte e 7 vittorie entrambe, ma si vedeva lontano mille miglia che una squadra sta in crescita ed è sulle ali dell'entusiasmo (anche se poi quelle forti sono forti...) e l'altra, i Saints, che non ha quel mood (nonostante Kamara ma pure lui oggi tenuto alla perfezione dalla difesa di Miami).

Me volevo sta zitto ma non me tengo più, questa poi era una delle poche dei Dolphnis che hanno dato per intero (all'inizio davano spazio a quelle in testa e Miami stava scagliando a destra e a manca...), ma del resto da tifoso della Roma non trattengo l'euforia.
Solo che ora ci sono le ultime due e sono delle gattacce da pelare che levati, prima dai Titans che sono tra le 5-6 più forti di tutele poi contro i NE Patriots che non sono i Patriots di un tempo ma sono sempre i Patriots. E hanno uno score migliore.

Beh... sto col delirio tremens. Le prossime se le danno mi faccio l'alzataccia.

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[Modificato da giove(R) 28/12/2021 23:17]


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29/12/2021 14:52
 
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mai banali i Dolphins ..dai tempi di Dan Marino

Tua il QB non mi piace granchè ma tatticamente sono una squadra decisamente ostica, granitica in mezzo e aggressiva nelle secondarie.
Sono simili ai Denver Broncos per caratteristiche ma Tua è sicuramente meglio di Bridgewater.
Poi avere in Division i Jets che hanno battuto due volte un pò aiuta. Ma questo vale anche per Buffalo e New England.

Oggi è scomparso John Madden, un mito della NFL come coach e come commentatore.. al punto da diventare l'uomo immagine del videogioco Madden NFL football per la playstation.
Anzi direi IL videogioco per eccellenza sul football.


www.repubblica.it/sport/vari/2021/12/29/news/madden-33...
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Lo riporto perchè è un articolo che merita



Addio a John Madden, mito della Nfl

Giocatore, allenatore, commentatore, volto del videogioco più venduto negli Usa: si spaventò per un'ulcera e lascio la sideline dei Raiders, era terrorizzato dagli aerei e viaggiò per gli Usa con un bus personale. Il tributo del mondo dello sport: "Leggenda"

Era un uomo che non aveva paura di dire che aveva paura. Una forza, in un'esistenza ricca di individui che si atteggiano a ciò che non sono o non saranno mai. John Madden era il football americano. Miglior definizione non può esserci per l'85enne scomparso in questi difficili giorni di fine anno per il suo paese, gli Usa, travolti dalla variante Omicron, così come per tutto il mondo. Un personaggio originale, dalle mille spigolature e che ha lasciato un segno indelebile nel gioco dei touchdown.

Di recente, divertito, raccontava che molti, giovani soprattutto, gli chiedevano: "John, ma lei cosa diavolo è? L'inventore del videogioco? Un telecronista dello stesso? La voce della Nfl? Un ex giocatore? O un coach?". E lui, con quegli occhi fiammeggianti: "Sono un diavolo di coach! Ecco quello che sono!". E anche la National football league, dando la notizia della sua morte lo ha commemorato in questa veste: "Nessuno amava il football più di te, Coach (con la maiuscola, ndr); saremo sempre in debito per quello che hai fatto per tutti noi", ha detto il commissario della disciplina sportiva più amata in Usa, Roger Goodell.

E allora, nel racconto di un uomo dalle molte vite, partiamo da qui. Anzi, un passo indietro. Il giovane John Madden sogna di diventare un professionista dello sport tra i più duri in assoluto. E' un tackle, un ruolo che non fa sconti al tuo fisico. Ma, mentre tenta la scalata al professionismo nei Philadelphia Eagles, si fa male a un ginocchio. L'ortopedia sportiva, allora, non aveva certo fatto i progressi di oggi. E John capisce che il suo sogno di calcare i campi col numero dietro le spalle è praticamente finito lì. Ma, giovane già intraprendente e mai domo, durante la lunga e infelice riabilitazione, prende a guardare a studiare tutti i video delle partite col quarterback delle Aquile, Van Brolin. I suoi occhi e la sua mente incamerano ore e ore di filmati ed è in quel momento che nasce coach Gruden.

"In quella, chiamiamola, sala cinematografica, con quegli spezzoni di immagini in bianco e nero ho capito l'essenza del gioco e mi sono sentito un vero allenatore", amava ripetere.

Scommette su di lui un uomo dalle grandi intuizioni: Al Davis, che potrebbe anche leggersi come Oakland Raiders. Lo prende dopo che John ha già mostrato la giusta attitudine nel football college. Prima allena i linebacker, è il 1967. Bel 1969 è promosso capo allenatore: è il più giovane della lega del football. Con lui i Raiders diventano subito una squadra iper competitiva: ma nella Nfl vince uno solo e tutti i team sono rivali agguerriti. Spesso una stagione è decisa da un'incertezza, una sola o da un infortunio chiave nel momento peggiore. Così la squadra dal celebre logo (tuttora il cappellino del team è tra i più venduti al mondo) annusa il profumo del successo ma lo sfiora soltanto sconfitta in cinque Afc Championship nei primi sette anni dell'era Madden.

Ma la squadra è ormai pronta a trionfare e firma una super stagione regolare (13 vittorie, una sola sconfitta) per poi superare i Minnesota Vikings per 32-14 nel Super Bowl del gennaio 1977. I Raiders di Madden sono sul tetto del mondo. Il team ha, alla guida dell'attacco, il quarterback Ken "Snake" Stabler ed è forte e compatto in tutti i reparti. Sembra l'inizio di una dinastia vincente ma John, due anni dopo, sente che la pressione sulla sideline per lui è troppo alta. Un'ulcera allo stomaco lo fiacca e lo spaventa, una graduale e inarrestabile stanchezza lo assale. Non nasconde nulla e annuncia il suo addio a quelle scene così: "Ho dato tutto quello che avevo e non ho più niente da dare. Mi ritiro dall'attività di allenatore di football e non ho intenzione di allenare mai più nella mia vita. Sono un Oakland Raider, e sarò sempre un Oakland Raider per l'intera mia esistenza". Piange a dirotto, John, mentre pronuncia queste parole, dalle quali non tornerà mai più indietro.

Ma è solo un altro inizio, per il vulcaninco Madden. Il suo caratteristico timbro della voce lo lancia tra i commentatori delle partite. Scommette su di lui, per prima, la Cbs, che gli affida la parte di quello che deve fare un po' scena, dare un po' di colore al commento. Ma John è molto, molto di più e in breve conquista totalmente la scena in quel ruolo. In breve diventa la voce e il volto più conosciuto di tutta la Nfl. Le altri reti fanno a gara per contenderselo e Madden sarà anche il commentatore di Fox, Abc e Nbc. Ogni passaggio è scandito da una montagna di dollari. Nessuna esagerazione: Madden era pagato più di qualsiasi giocatore perché con lui gli ascolti erano pazzeschi.

John vedeva il gioco come pochi. Ne anticipava le mosse. E spesso i risultati. Un po' come sta accadendo adesso con un ex quarterback dei Dallas Cowboys, Tony Romo che, dopo una buona carriera mai però premiata da un Super Bowl, si è rivelato un fenomeno nella cabina televisiva. "Se questa squadra non mette punti sul tabellone, non vedo come possa vincere", era il tormentone che John calava inevitabilmente a un certo punto del match che stava raccontando.

Nella sua terza vita (dopo quella, breve, di giocatore e l'altra, da coach), Madden era ovviamente chiamato a spostarsi da uno Stato all'altro per svolgere il suo ruolo, visto che il campionato si gioca in luoghi tra loro molto distanti degli Usa. Ma aveva paura dell'areo. Eh sì, colui che in un tackle ci aveva rimesso un ginocchio perché non si tirava indietro se c'era da scontrarsi, era terrorizzato dal volo. Ancora una volta lo ammise e scelse un pullman, proprio così, per coprire le lunghe distanze e farsi trovare al suo posto. Il bus venne chiamato il "Madden cruiser". Durante i suoi spostamenti la gente lo riconosce ed osanna coem un mito (che ovviamente ha il suo busto nella Hall of Fame del football).

Dopo aver commentato numerose stagioni e altrettanti Super Bowl, John trovò una quarta via per essere ancora protagonista in età avanzata. Divenne un...videogioco. Meglio: diede il suo nome al gioco elettronico del football americano e ne fu protagonista nello sviluppo e nel lancio. Si chiamò prima "John Madden Football" e poi solalmente "Madden Nfl". Per capirci è, ancora oggi, uno dei videogiochi più venduti di tutti i tempi, ha un seguito (letteralmente) oceanico e lo giocano anche le stelle della National football league, tanto è "realistico" e divertente. Va detto che attorno all'immagine di copertina gira la storia di una sorta di "maledizione". Già, la "maledizione di Madden": in parole povere, il giocatore che si fa immortalare nella foto che propaganderà il gioco, inevitabilmente, si farà male durante la stagione. Facile pronostico, visto che nella disciplina agonistica fatta di colpi senza sconti, farsi male è, praticamente, all'ordine del giorno. Ma anche su questo John ci rideva su. Contribuiva a far parlare del gioco e a (stra)venderlo...

E' proprio vero: non ci sarà nessun altro come lui nel football, così forte e fragile, superiore e umanissimo, capace di reinventarsi ogni volta. "Una leggenda", lo definisce la Nfl. Che lo piange, come tutti i coach e i giocatori del passato e del presente. Ciao "Coach" Madden.

www.repubblica.it/sport/vari/20 ... 332009103/
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