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Julio Sergio Bertagnoli

Ultimo Aggiornamento: 11/07/2020 13:08
ONLINE
Post: 29.624
Città: ROMA
Età: 52
Sesso: Maschile
01/07/2010 10:20
 
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Re:
lucaDM82, 01/07/2010 10.10:

JULIO SERGIO: «SONO GIÀ AL LAVORO. PER VINCERE CON LA MIA ROMA»




Il Romanista - «QUANDO torniamo preparati al meglio, riprendiamo la forma più rapidamente». Se non sapete cosa significhi essere dei professionisti di Eupalla, chiedete a Julio Sergio Bertagnoli. Le ferie? «Io lavoro per tornare al meglio. Per la Roma». Il riposo è un optional, quando sai di dover affrontare tre cammini lunghi e faticosi come campionato, Coppa Italia e Coppa Campioni, alias Champions League. I giornali brasiliani lo pizzicano dove meno te l’aspetti: nella palestra di una clinica privata di Ribeirão Preto, la città dove è nato. Julio sta svolgendo degli esercizi di potenziamento muscolare sotto la supervisione di un personal trainer. Il lavoro estivo serve a prevenire possibili futuri infortuni. «Nell’ultima stagione, nel campionato italiano - dice a "Eptv.com" - ci siamo piazzati al secondo posto. E adesso disputeremo anche la Champions League, il più importante torneo d’Europa per club. Quando torniamo preparati al meglio, riprendiamo la forma più rapidamente». Si volta verso il suo istruttore e gli confida: «Vorrei vincere entrambe le competizioni». E la Coppa Italia? Il portiere non la include tra i sogni nel cassetto. Fa niente, scudetto e Champions vanno benone.
Ormai, Bertagnoli ha smaltito la mezza delusione della mancata convocazione di Dunga ai Mondiali. E se pensa a lavorare anche durante le vacanze, è perché ormai si sente sempre di più un punto fermo della Roma. Questa è la sua prima estate da titolare giallorosso. Una novità assoluta. Quando in panchina sedeva Spalletti, Julio Sergio trascorreva le ferie sempre a Ribeirão Preto. Ma con la consapevolezza che tanto, al ritorno, avrebbe comunque continuato a riposarsi. In panchina o in tribuna.
Ingaggiato nel 2006 dopo una stagione sfortunata alla Juventude, viene bollato dal tecnico toscano come «il miglior terzo portiere del mondo». Un’etichetta che Julio Sergio non riesce a levarsi di dosso. Passano tre anni anonimi. Fino alla svolta. Fino a quando Ranieri non gli dà definitivamente fiducia.
L’8 novembre 2009 è una data che l’ex numero 3 giallorosso difficilmente dimenticherà. Doni è infortunato, all’Olimpico c’è l’Inter, tocca a lui. Julio Sergio afferra i guantoni, si sistema tra i pali, annusa l’ansia dei tifosi. E risponde da campione alle perplessità. La schiera dei prevenuti, di chi "Julio Sergio non è da Roma", si va mano a mano - anzi: guanto a guanto - assottigliando. Quando si tratta di discutere il rinnovo, non ci sono problemi. Il contratto sarebbe scaduto ieri. È stato prolungato fino al 2014, quando Julio Sergio avrà 36 anni e il Brasile che ospiterà i Mondiali sarà la casa del calcio. Il portiere non ci pensa, si asciuga il sudore e continua a lavorare. Lo attende la Roma, lo attende un’altra casa. Casa sua.





Doni se nn sbaglio si rifiutò di fare il riscaldamento col preparatore adducendo a motivo l'infortunio..e cmq si giocava a Milano [SM=g27989]


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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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