questo sarà anche vero. ma appunto, diciamolo:
oggi idolatriamo come bandiera e simbolo di romanità una mezza calzette che mostra ogni volta di più questa rassegnazione.
che si accotenta così, non sollecita la società, non esce allo scoperto, ma al contrario E' COPERTO.. e allineato.
una volta Totti almeno, lo stesso totti che oggi s'è allineato pure lui, in sede di mercato sollecitava la società.
oggi sentiamo i nostri "simboli" sorvolare su certe domande, e se parlano lo fanno con una tale rassegnazione, tranquilla accettazione, che sembrano ormai dei portavoce di questo messaggio generale di ridimensionamento, cui ormai si è assuefatta, anche con il loro aiuto, tutta la città.
e se De Rossi parla, ti mette il solito disco: mi sento romanista, romano, tutto a posto, basta che semo daa Roma.
non una domanda, non un invito. niente.
altra gente aveva le palle per uscire allo scoperto.
De Rossi, il nostro futuro capitano, quello nel quale dovrebbe essere rispecchaito tutto l'orgoglio romanista, ormai si sa solo prestare a imbonire la piazza.
anche su aquilani, mica dice cose gravi. no dice si: perderemo un grande giocatore. ma subito dopo fa capire che ha già accettato la situazione, e tutto quello che significa. la butta sul: però andrà a giocare con Gerrard.
tutti contenti quindi no?
e grazie a De ROssi che ci dice che sta andando tutto bene.
poveri tifosi della Roma, ormai talmente in crisi dia utostima, che si accontentano questo de rossi.
che forse per molti saà un capitanod egno della AS Roma. per me lo è solo della AS Roma...Channel.