giove(R), 27/11/2020 13:04:
Da che ricordi io, a parte Turone, a parte la sfilza di aiuti arbitrali di quell'anno contro l'Inter....
ci sono Roma- Lecce, Roma - Samp, l'83-84, l'anno dei 7 pareggi contro le piccole Lecce, Venezia, ecc....
Mi dispiace ma per quanto la Roma sia stata tartassata e derubata "dal Sistema"... sono quasi il doppio, a mia memoria, i trofei "cannati" per demeriti esclusivamente nostri.
Il resto è orgojonismo, Kleenex e lacrimatori
di questi esempi che fai se parliamo di demeriti per me ci sono solo quelli per la stagione 2001/02..gli altri sono esempi in stagioni eri andato oltre le tue possibilità a lungo.
E poi sei inciampato.
Ma non eri il piu' forte. La famosa Roma di Eriksson quell'anno in difesa faceva spesso e volentieri acqua. Ma nessuno se lo ricorda..perdemmo a Bari, Avellino, Verona, stavamo perdendo a Pisa..concedevamo sempre tante occasioni.
Demerito nostro Roma- Samp? e i demeriti dell'aiutatissima Inter in quella stagione?
Ci ricordiamo la prova di forza e nervi in Roma -Iner col gol di Toni nonostante l'arbitraggio scandaloso come pochi altri di Morganti..o quello non conta? O la partita di andata quando ci presero a calci per 90 minuti e con mezza squadra assente la pareggiammo..
Per me non va enfatizzato troppo sto discorso delle occasioni perse, anzi mi sento di dire che la Roma le vere occasioni le ha perse quando era forte e favorita.
Come nel 2001/02 o nel 1983/84.Riordiamoci pure della Roma che giocava col cuore e le palle l'anno della scomparsa di Viola...
Nella storia della Roma c'è un pò di tutto..poi che ci sia alle spalle un ambiente che tende a gonfiare e ..sgonfiare i giocatori è risaputo..e per certi versi ben vengano le porte chiuse in questo periodo di ottimi risultati.
Ma è un punto che valuterei nella giusta misura come incidenza.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola