Milan -Roma

molto si è detto del modo di Ibrahimovic di lamentarsi con i compagni.
Il fatto è che NON E' lamentarsi. Mica è un idiota Ibra, Ibra non si "lamenta", Ibra "CHIEDE, ESIGE attenzione e accuratezza, non faciloneria, quando si giocano le palle".

Ibra èè il PRIMO a non sbaglaire praticamente niente, né un passaggio una sponda, una giocata, dA L'ESEMPIO E PRETENDE, non solo per il "Milan in sé", il suo campionato, la lotta al vertice.
IBRA COSI' LI FA CRESCERE.
Ha quel carisma, quell'elemento catalizzatore, e quella forza come giocatore, TALE DA conferirgli un ruolo che va oltre gli stretti 90 minuti.
E' una forma di insegnamento, NON SI LAMENTA perché vuole per lui tutte le palle precise "così fa gol"... LO FA per FAR CAPIRE, a compagni giovani, COME SI CRESCE E COME SI GIOCA.
Come si sta in campo e come si interpreta una partita, in dettagli (un tocco superficiale invece di una palla dosata) che poi significano VINCERE una partita, un campionato, un trofeo.
Guardate i nostri... nessuno dice niente a nessuno, giovane, esperto, anziano, esordiente....
NESSUNO FA DA CHIOCCIA come lui, e non solo nel modo "educativo", cioè non solo "chioccia" come "maestra buona, bonaria, affettuosa, paziente", ma pure come CONTINUO stimolo, pushing, come a dire che chi ci gioca insieme: "se continui a giocare senza attenzione non si vince, giocatori che sanno passare la palla ce ne sono tanti, la DIFFERENZA sta nel giocarla al massimo della concentrazione.
Guardate gli errori di misura che commette la Roma pure in occasioni dove basterebbe un passaggio, u tocco, FATTO CON TUTTI I CREISMI E NON SUPERFICIALMENTE.
Pensate alla DIFFERNEZA CONCRETA che ti fa in una singola partita, ma anche in tutta una stagione...

Pensate che nessuno dei nostri BIG è così "educatore"... e infatti guardateli, persino Dzeko, Miki, che sbagliano palloni a volte facili, situazioni in cui BASTA LA COSA FATTA BENE e ti cambia tutto.

... immaginateli PRETENDERE da Pellegrini, Veretout, Mancini e gli altri, le palle giocate BENE, che CI STAI CON LA TESTA E LA CONCENTRAZIONE, dando loro stessi l'esempio di palle giocate SEMPRE BENE, CON ATTENZIONE.

Pensiamo a che differente crescita si ottiene nei compagni.
Ibra lo sta facendo DA SOLO.
NON LI RIPROVERA "perché sono pippe, perché gli dovevano dare la palla giusta così lui faceva bella figura".
Li rimprovera per farli crescere, perché diventino calciatori che da 5 palle buone e 5 con sufficienza, le prime aumentino.

Cresce la squadra perché crescono LORO come calciatori.
Complimenti a Ibra e meno ai nostri, che danno anche l'esempio, come professionismo, ma CERTO NON COME FOCALIZZAZIONE ALLA VITTORI, a far diventare calciatori LUCIDI, VINCENTI, gli altri, invece di guararli sbagliare e dargli una carezza.
O neppure fargli un rimbrotto.

In qeusto senso, al di là del contributo EFFETIVO in termini di gol, Ibra sta facendo un lavorone inestimabile su tutta la rosa milanista.

Noi purtroppo non abbiamo nessuno che per indole abbia quel tipo specifico di leadership.

Ogni rimprovero di Ibra ai compagni non è "se me la davi bene, segnavo", ma "se le giochi così, se NON CI STAI CON TUTTI I CRISMI quando giochi la palla, se ne va il 50% delle possibilità di vincere".
"E tu di diventare calciatore SERIO E VERO".

E' un po' in definitiva, quello che vado dicendo da una vita, su COME SI COSTRUISCA una SQUADRA VINCENTE.
La squadra vincente si costruisce ESIGENDO, non finendo sempre a tarallucci e vino, ma pungolando costantemente, PRETENDENDO, da sé e dagli altri.
E non solo "per sé" ma pure "per gli altri".