Gigi.1979, 03/08/2015 13:37:
Giacomo ho letto il tuo post sulla plusvalenza e sono d'accordo con te che non è il mercato che ci piace...però oggi il mercato è cambiato...una volta un giocatore se volevi te lo tenevi oggi si mette di traverso e tu perdi solo la possibilità di monetizzare...vedi il caso Benatia...anche io appartengo al calcio degli anni 80 ma purtroppo oggi con l'abolizione del vincolo e praticamente nessun limite per gli stranieri non hai molta scelta...piuttosto discuterei su come rimpiazziamo chi cediamo e sul fatto che i prestiti non sono una buona strada...
beh ma dipende però dalle ambizioni che hai. Altrimenti questo giochino è buono solo in uscita.
I calciatori sto potere contrattuale ce l'hanno da 20 anni e ti dico che ce l'avevano pure prima di Bosman per certi versi.
Se tu punti a vincere le plusvalenze le devi fare in rapporto alle esigenze della squadra altrimenti sarai sempre incompiuto.
Se non consideri questo me devi dì che differenza ce sta tra il Verona che te vende Iturbe a 25 e passa e te che stai dando Romagnoli al Milan e cifre simili.
Poi..La Roma ha già in mano uno piu' forte di Romagnoli nel suo ruolo? non me pare.
Il grosso limite di Sabatini è che te può pure fa l'affare sul momento ma non te dà prospettiva di risultati. Vai avanti d'azzardo.
Qui al secondo anno di champions, e il secondo dopo exploit del primo è arrivato tra mille difficoltà, non hai liquidità per fare mercato.
Hai due centravanti da cedere e non puoi prendere quello che punti da oltre un mese.
Ti sembra normale non aver ancora comprato un terzino sinistro?
Però hai 6 esterni alti grazie ai giochini del direttore sportivo.
Perchè Ibarbo e Iago Falque sono accolli non obiettivi di mercato.
La cessione di Romagnoli è legata a questi equivoci e paradossi.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola