E' tornato lui. The Original.
Subito, BUM BUM, passate neppure 24 ore dalla disfatta che vede De Rossi tra gli artefici principali, è già tempo di mettere da parte le analisi, anche impietose.
E' già ora dell'"ACCORRUOMO!", della corsa al bufetto, al revisionismo.
Intervento all'insegna del "Fair Play Washing", minimizzando sul suo intervento (UN INTERVENTO CHE HA SPACCATO NA GAMBA A UN AVVERSARIO), e puntando invece sulla solita retorica:
La lunga militanza, LA ROMANITà, la bonta' di carattere (allora facciamo giocare pure Papa Francesco dai) e l'immancabile: "tutti gli allenatori lo amano, se nomini De Rossi GLI BRILLANO GLI OCCHI".
E te pareva.
Tutto, rigorosamente, fuorviante. Rieccolo "lo scagnozzo dall'accento nobile", amico degli amici, sponda "inchinata". Non la Roma come bene primario. Ma gli amici, le preferenze personali.
In pratica la negazione dell'obbiettività, caposaldo (a VaSSAldiserri sconosciuto) della sua professione.
Uno scagnozzo, un tirapiedi, uno di "famigghia".
Così dopo 24 ore da un comportamento SCANDALOSO, non è più tempo di analisi, di ramanzine.
E' già il tempo della CHIOSA SALVIFICA.
Con Parole di altri (gli amici, i vassalli). Nemmeno le sue.
Perché lui, il mai banale, il ragazzo buono e onesto, non ha chiesto nemmeno scusa.
Meglio che parlino i Leccaculo, o gli innamorati delle proprie idee.
E troppo stupidi per modificarle.
O troppo "interessati".
[Modificato da giove(R) 25/08/2016 10:46]