Jandi guarda, io sto sostenendo la tua stessa idea di fondo: la responsabilità VERA, quella PACCUTA, quella DETERMINANTE, l'UNICA CHE CNTA DAVVERO, è della società.
Spalletti è stato investito di un ruolo non adeguato a lui medesimo, ma neppure Supportato dalla stessa società.
E allora jandi, SE COSI' le cose STANNO, allora Spalletti, fattosi il viaggetto a Miami per parlare con il Presidente (meglio: il Prestanome. e non sono ironico o sarcastico...) la doveva rifiutare jandi.
La doveva rifiutare.
Doveva capire che sotto altre spoglie, in altro contesto, con altre fattezze:
Questa società è UGUALE a quella che lasciò a suo tempo
stesse debolezze, stesse incapacità, stessi immobilismi, stessa ignavia.
Avrebbe dovuto riconoscerne SUBITO i sintomi da certe avvisaglie che sarebbero emersi alla domanda: "con Totti? vi pronuncerete in pubblico? avete già parlato con il giocatore?".
Alla risposta: "no pensaci tu" (o una risposta del genere) doveva alzarsi e andare (via).
Così si è andato a cacciare PROPRIO nel trappolone che lui (PROPRIO, di nuovo) non sa gestire.
Con danni permanenti per lui (più che per Totti, che resterà sempre Totti) e per la Roma, che avrà perso un'altra, ennesima, occasione.