giove(R), 08/01/2015 10:29:
facile profeta.
prima o poi capiterà anche da noi e non necessariamente per rappresaglia a una vignetta.
e lì sarà davvero un problema perchè se in Francia, anche se non sono tutte rose e fiori, quantomeno hanno una cultura e un'esperienza ultracentenaria di immigrazione e integrazione e le diciemo così "contaminazini" sono ormai radicate, in Italia invece il fenomeno dell'integrazione è ancora agli inizi, non siamo neppure al livello di "prima fase di accettazione compiuta".
non siamo arrivati ancora all'apertura necessaria, non c'è niente di digerito, acquisito, assorbito, come in Francia.
abbiamo meno anticorpi per evitare di scivolare nel puro e becero odio razziale e religioso ed essere maggiormente strumentalizzati.
Questo è vero poi però se guardi alle percentuali di voto in Francia i nazionalisti prendono dal 15% al 20%.
Che basta poco poi a trasformare uno Stato ultrademocratico e integrato in un bordello xenofobo e intollerante.
Qua c'è stato un periodo in cui pareva ci fosse la caccia all'albanese e al rumeno tra stupri e furti in villa. Ma di fatti concreti?
Io vivo in provincia e l'integrazione nei fatti la vedo. A Guidonia , una città fondata da Mussolini con un nucleo storico di famiglie di emigrati per il lavoro nell'aeroporto militare, negli ultimi 10 anni non si contano piu' gli esercizi commerciali aperti o gestiti da stranieri. Kebab turco , bazar cinesi, negozio di alimentari rumeno, fioraio indiano, fruttivendolo egiziano, albergo che ospita profughi sudanesi.
Io mi chiedo sempre cosa succederebbe in Francia se avessero una Lampedusa da gestire. Guardando alla recente politica francese in Siria e prima ancora in Iraq e nell'Africa coloniale una mezza idea ce l'ho.
Sono integratissimi, ipergarantisti pure con gli ex terroristi italiani di sinistra, poi nella politica estera molto meno tolleranti. E non sara' un caso forse che in termini di attentati terroristici di matrice araba qualcosina hanno pagato negli ultimi 30 anni. Quello di ieri in parte fa eccezione anche se poi sarebbe da andare a vedere se sta gente è la stessa indirettamente armata o cmq spalleggiata per fare la guerra ad Assad in Siria.
[Modificato da Sound72 08/01/2015 10:59]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola