Sound72, 14-12-2020 10:42:
eccola
Comunque guardando qualche servizio sui funerali è salito un pò di magone.
Bellissima generazione di campioni, di gente molto piu' vicina a noi nei modi. Con difetti, limiti, errori, mancanze.
Una dimensione diversa. Oggi sembrano tutti prodotti televisivi. Da social.
Ma non c'è proprio discussione su questo punto. Oggi quelli più famosi ragionano come un'azienda, vivono proprio su altri pianeti. Ragionano in termini di followers e likes come un'azienda qualsiasi. Quelli meno famosi sono abbastanza intronati di loro e vorrebbero esser come quelli più famosi.
Sembrano luoghi comuni, un po' lo sono, ma sono pure un po' la verità.
Secondo me ha inciso pure il fatto che è cambiato proprio il modo di intendere il professionismo nel calcio: non che prima non si allenassero ma vivevano pure. Adesso la velocizzazione del calcio e il calendario intasato lasciano pure meno spazio.
[Modificato da jandileida23 14/12/2020 18:48]
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Sono la rovina della Roma