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Amarcord Nazionali

Ultimo Aggiornamento: 06/11/2022 09:36
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29/11/2012 12:19
 
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Re:
Sound72, 29/11/2012 00:16:

e che del piero non si divorasse un paio di gol sull'1-0!




a beh... Totti non ha vinto mai il Pallone d'oro, anche per colpa dell'amico Alex.
quell'anno era suo.


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29/11/2012 22:16
 
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forse Zico indirettamente ce l'aveva con la scelta del Brasile di riaffidarsi a Scolari..
beh lui con l'Iraq difficilmente ci andrà al Mondiale.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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15/02/2013 17:15
 
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L’ultima magia di Sivori: la strana storia della nazionale fantasma


Nel 1973 El Cabezon allenò per un breve periodo l'Argentina, qualificandola ai Mondiali tedeschi dell'anno successivo, con uno stratagemma dimenticato e oggi irripetibile. Capitolo nascosto della storia del calcio, è l'avventura di una nazionale parallela, che si allenava in segreto nei 4.000 metri di La Paz, in Bolivia, per prepararsi a un unico epico scontro

Omar Sivori, morto nel 2005, ex calciatore e tecnico. Fotogramma
"Sívori? È un vizio" risponeva l’avvocato Agnelli a chi gli chiedesse un’opinione su quell’argentino semisconosciuto del River Plate, portato a Torino nel ‘57 insieme a John Charles, per risollevare le sorti di una Juve reduce da diverse stagioni chiuse a metà classifica. Simbolo mitico della Vecchia Signora, Enrique Omar Sívori detto El Cabezon, testa grande, oppure El Carasucia, faccia sporca, smise di giocare nel dicembre del ‘68, dopo una carriera eccellente e sei turni di squalifica incassati proprio contro quella Juve che lo aveva reso famoso. Come molti altri colleghi arrivati al giro di boa, cambiò lo scarpino dell'attaccante per il mocassino del commissario tecnico e nel 1969 tornò in Argentina per dirigere il Rosario Central: "Allenare non faceva per me" confessò anni dopo, alla luce delle opache esperienze alla guida di Estudiantes di La Plata, River Plate, Racing di Avellaneda e Vélez Sársfield.

L'IMPRESA CON L'ARGENTINA — Eppure, nella sua breve parentesi sulla panchina della nazionale, fu capace di un'impresa senza precedenti: con poca esperienza, assunse l’incarico di qualificare l’Argentina ai mondiali dell’anno successivo, organizzati dalla Germania Ovest, e rimediare all’umiliazione che i suoi connazionali avevano subito nel ’69, quando la Selecciòn allenata da Adolfo Pedernera era stata eliminata dal Perù nella fase di qualificazione al Mundial messicano del ‘70. Questa volta, l’albiceleste doveva vedersela con il Paraguay e la Bolivia, avversari ostici e in generale poco graditi da tutte le sudamericane, in particolare la seconda, che diventa temibile quando unisce alla caratteristica del gioco ruvido che condivide con la prima, l'arma segreta dell'aria rarefatta che gonfia lo stadio Hernando Siles di La Paz: un campo che, con i suoi 3600 metri sul livello del mare, è uno dei più alti al mondo. Ruggini storiche, pochi complimenti tra i giocatori, aria povera d'ossigeno e gambe pesanti la rendono da sempre un’impresa dura per chiunque e in qualunque epoca.

STRATAGEMMA — Di fronte alla doppie sfide con Paraguay e Bolivia da giocare in tempi ravvicinati, El Cabezon pensò allora a uno stratagemma tanto semplice quanto innovativo: organizzare una seconda nazionale con giocatori abitualmente non convocati e farla allenare in altura per prepararsi fisicamente alle condizioni di La Paz, lasciando che la Seleccion ufficiale disputasse regolarmente gli altri match di qualificazione previsti. Fu così che il vice di Sivori, Miguel Ubaldo Ignomiriello, prese i prescelti e li portò in ritiro praticamente in incognito, nientemeno che sull’altipiano di La Quiaca, al confine con la Bolivia, a 3.400 metri d’altitudine e in pieno inverno. Al limite tra realtà e fantasia, Ruben Glaria, Marcelo Trobbiani, Ruben Galvan, Aldo Poy, Oscar Fornari, Ricardo Bochini e un giovanissimo Mario Kempes - che nella sua biografia racconta il curioso episodio - passarono 45 giorni in una bettola di La Paz, allenandosi ed organizzando amichevoli con improvvisate formazioni locali, utilizzando gli incassi per i beni di prima necessità e i viveri che a turno qualcuno della squadra cucinava. Alcuni di loro, come per esempio Jorge Troncoso, Reinaldo Carlos Merlo e Juan José Lopez, i tre del River Plate, non ressero alle condizioni e se ne ritornarono a casa.


Lo stadio Siles di La Paz teatro di Bolivia-Argentina del '73.Reuters

"NAZIONALE FANTASMA" — Di fatto, la missione risultò essere talmente segreta che persino la AFA, la Federcalcio argentina, sembrò dimenticarsi della questione, mentre la lontananza e l’assenza della stampa contribuivano ad alimentare l’aura di mistero che circondava quella squadra di cui ormai si erano perse le notizie, e che a Buenos Aires alcuni giornalisti cominciavano a chiamare “El Seleccionado Fantasma”.

LA PARTITA — Finalmente, il 23 settembre del 1973 davanti a 30 mila spettatori, la Bolivia ospitava nel famigerato stadio Siles l’Argentina, reduce da un pareggio rimediato ad Asunciòn contro il Paraguay: la nazionale fantasma era obbligata a vincere. Alle reclute addestrate in altura si erano aggiunti i nomi più noti di Daniel Carnavali, Rubén Ayala, Rodolfo Tech, Angel Bargas, Daniel Tagliani e Osvaldo Cortés, arrivati solo poche ore prima all'aeroporto di La Paz. Le cronache raccontano che dopo un’occasione fallita da Kempes in apertura, la Bolivia non seppe sfruttare una svista di Angel Bargas, all’epoca difensore del Nantes. Poi, passato il quarto d’ora del primo tempo, la partita si sbloccò: il centrale Rubén “Osso” Glaría la passa a Aldo Poy, che la gira di prima per Rubén Ayala detto “Il Ratto”, punta del San Lorenzo, il quale cerca subito la porta. Il pallone è intercettato da Oscar “Il Passero” Fornari, che con uno spettacolare tuffo di testa, spiazza il portiere boliviano e porta in vantaggio i suoi. L’1-0 resisterà fino alla fine e Fornari si convertirà nel goleador fantasma, colui che alla prima e unica presenza in nazionale regalò all’Argentina i due punti necessari per la qualificazione e a Sivori la soddisfazione di aver compiuto alla sua maniera, un’ultima e irripetibile magia.

OGGI LA PAZ ESCLUSA — Alla vigilia del mondiale El Cabezon venne esonerato e sostituito da Vladislao Cap e, degli uomini che si erano allenati sulle Ande, solo uno andò in Germania: Mario Kempes. L’Argentina ritornò a casa senza passare la seconda fase a gironi ed oggi la FIFA ha escluso lo stadio di La Paz dalla lista degli stadi utilizzabili nelle eliminatorie per i mondiali del 2014 in Brasile: segno che un impresa come quella del Carasucia meritava di rimanere unica e inimitabile.

( gazzetta.it )

bella storia..
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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01/03/2013 16:29
 
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visto che il futuro non entusiasma molto..

dal minuto 22 c'è Boniek che parla in polacco col traduttore in italiano [SM=x2478856] ..a seguire grande servizio di Beppe Viola sulla Grecia..
inarrivabile!


ad inizio trasmissione pure una tripletta di Pruzzo all'Udinese [SM=g7554]
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06/03/2013 15:28
 
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si',gran personaggio beppe viola.L'ho conosciuto tramite un VHS dove c'erano tutti i 90esimo munuto della stagione dello scudetto '83.Altri giornalisti,altri servizi.
Boniek che testa,come lo vorrei DG.
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29/03/2020 10:39
 
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Sui Raisport ieri ho beccato Italia -Polonia dei Mondiali del 1974.

Italia con tante individualità buttata fuori dalla nazionale polacca piu' forte di tutti i tempi. Mancava solo Boniek arrivato qualche anno dopo.
Però si vedeva la differenza tra il calcio camminato dell'Italia e quello organizzato con lampi di velocità dei polacchi.

Polonia con Kazimierz Deyna uno dei piu' forti centrocampisti europei del dopoguerra, scomparso in un incidente stradale a fine carriera. C'era pure Lato coi capelli.


Ora ho visto che faranno degli speciali sulle Olmpiadi.
Ormai è raisport "classic"..non esistono dirette sportive.
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12/04/2020 12:46
 
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prima ho beccato italia-eire quarto finale italia 90 su sky

ammazza come je l'avemo rubata, tra rigori non dati, fuorigioco de mezzo metro non visti

solo noi potevamo riusci nell'impresa de non fa almeno finale in quel mondiale, co tutto acchittato

irlanda squadra rognosissima comunque...tutti sopra 1,90...cascarino, aldridge, niall quinn ottimi attaccanti, bonner in porta, centrocampo e difesa tosti che poi erano per gran parte quelli che ci fecero a fette 4 anni dopo in usa
[Modificato da chiefjoseph 12/04/2020 12:50]
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12/04/2020 15:52
 
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aldridge e cascarino li ricordo. Sempre stata simpatica l'irlanda. [SM=g7542]
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12/04/2020 17:52
 
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Ora danno Italia Nigeria usa94

Discrete bordate in telecronaca di bulgarelli e caputi a sacchi... Pure sullo 0-0

Roba che se la fai adesso er giorno dopo te licenziano me sa

Comunque signori e berti sulle fasce a centrocampo x non abiura' il 442 non se potevano guarda
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12/04/2020 20:16
 
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Signori ala sinistra davvero una cosa inguardabile.
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Sono la rovina della Roma


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12/04/2020 20:24
 
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poi signori litigò con sacchi e non giocò la finale proprio per la storia dell'impiego a centrocampo sulla fascia. Chissà, forse se avesse giocato e segnato in finale oggi saremmo campioni del mondo e lui una leggenda. Sacchi insopportabile.
Dì quella nigeria sono scomparsi diversi giocatori, su tutti Yekini. [SM=g27992]
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12/04/2020 20:47
 
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L'Irlanda in quegli anni nn te faceva proprio giocà.
All'Europeo del 1988 fecero soffrì l'Olanda fino all'ultimo, a noi ce la incartarono pure nel 1994.
Gli andò male che Stapleton l'attaccante piu' forte di tutti i tempi che hanno avuto era a fine carriera quando iniziò il ciclo con Jack Charlton, che penso sia ancora oggi l'unico inglese amato a Dublino.
E quindi davanti giocavano solo di fisico..ma gli altri 8 correvano e raddoppiavano marcature a tutto campo.

Nel 1990 pure coi cecoslovacchi ci fu un gol annullato a loro per fuorigioco ridicolo che ci permise di arrivare primi nel girone.
Rivisto dopo anni una roba abbastanza clamorosa.

Quella nazionale si ingolfo' partita dopo partita, troppe tensioni..Carnevale, Ancelotti, Vialli..pure Vicini perse lucidità...Un mondiale buttato perchè la Germania Ovest era molto solida ma non cosi irresistibile.
Tanto che dai quarti in poi vinsero due volte 1-0 di rigore e la semifinale ai rigori.
[Modificato da Sound72 12/04/2020 20:47]
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21/04/2020 10:18
 
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Re:
chiefjoseph, 12/04/2020 17:52:

Ora danno Italia Nigeria usa94

Discrete bordate in telecronaca di bulgarelli e caputi a sacchi... Pure sullo 0-0

Roba che se la fai adesso er giorno dopo te licenziano me sa

Comunque signori e berti sulle fasce a centrocampo x non abiura' il 442 non se potevano guarda



L'hanno fatta vedere ieri sera anche su raisport.
Partita veramente brutta con un Maldini tra l'altro che pareva un incrocio tra Lanna e Benedetti tanto pe rimane' a quel periodo.
Gol nigeriano suo svarione, altre incertezze e mancata espulsione per fallo da ultimo uomo nei minuti finali.
Disposizione offensiva dell'Italia veramente senza senso con Massaro che correva a vuoto, Baggio co 3 giocatori intorno e Signori sulla linea dei centrocampisti.
Unico punto di forza un pò la spinta dei terzini che dalla parte di Mussi era piu' efficace perchè si sovrapponeva a Donadoni. E il pari poi arrivo' da quella parte.
Comunque pure per il caldo ma nn solo un calcio veramente molle e noioso,tutti sti passaggi con palla che tornava indietro, con un Bruno Pizzul insolitamente ultrà ben oltre gli errori di Brizio Carter. Vedeva rigore ogni volta che entravamo in area di rigore.
La Nigeria davanti era una grande squadra, il resto però era na roba da serie B italiana.


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21/04/2020 20:22
 
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Chissà perché ma ricordo perfettamente dove vidi quella partita, roba che di solito non me ricordo che ho mangiato a pranzo
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26/04/2020 20:27
 
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Sto vedendo Blob dedicato al Mondiale 2006
Certo quella Nazionale era veramente solida...non me la ricordo mai in difficoltà vera in tutto il mondiale, salvo gli episodi (tipo le espulsioni)
Qualche episodio fortunato c'è stato, ma obiettivamente fu meritatissimo
La Melandri all'epoca comunque da 7 pieno, se non avesse aperto la bocca
Civoli inascoltabile, mammamia
......
"In my 23 years working in England there is not a person I would put an inch above Bobby Robson."
Sir Alex Ferguson.
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27/04/2020 08:52
 
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Squadra arrivata al Mondiale con alcuni giocatori forti veramente al top della condizione..Buffon, Cannavaro, Pirlo..ed intorno a questi altri come Materazzi e Grosso si sono esaltati.
Lippi fece anche un grande lavoro su Totti portato miracolosamente al Mondiale.
E poi una squadra che a centrocampo poteva vantare su gente che correva a tutto campo come Gattuso e Perrotta..

Una squadra veramente ben costruita, l'unico dubbio su quel Mondiale è che alla fine di squadr forti affrontammo solo la Francia in finale che oggettivamente nel complesso in quella partita fece qualcosina di piu'.
La Germania di Klinsmann affrontata in semifinale era complicata piu' perchè giocata in casa che per valore complessivo. Per carità aveva 4-5 elementi di valore assoluto ..Lahm, Schweinsteiger, Klose, Ballack ..ma nn mi sembrava neanche tatticamente una formazione dominante.
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28/05/2020 09:33
 
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Sui raisport hanno rifatto vedere un Argentina -Resto del Mondo del 1979 giocata a Buenos Aires un anno dopo la vittoria del mondiale dell'Albiceleste.

Grandi campioni in campo, botte da orbi, esultanze vere.
Maradona 19anni non se prendeva..autore di un gran gol e già preso a calci da Tardelli..nel resto del mondo insieme Platini, Zico, Boniek, Krol, Rossi..
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21/06/2020 12:19
 
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Scomparso per coronavirus Ahmed Radhi, autore dell'unico gol dell'Iraq ai Mondiali.
Lo segnò al Belgio ai Mondiali di Messico 1986 nella partita persa 2-1 a Toluca.
Fu anche il primo a vincere il premio di Calciatore asiatico dell'anno nel 1988.


In Iraq era un mezzo mito.
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28/07/2020 21:48
 
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Beccato su raisport il sorteggio dei Mondiali 1982 co Pruzzo e Falcao ospiti in studio insieme all'onnipresente Giorgio Martino.

Sorteggio orchestrato da un giovanissimo Blatter in cui combinarono di tutto con palline di plastica "Tango" che dovevano uscire da un bussolotto accroccato alla meno peggio.

Ho scoperto così che all'Italia era stato abbinato erroneamente il Belgio al posto del Perù prima dell'intervento di Blatter a far annullare l'operazione. Così il Belgio senza essere rimesso nel bussolotto venne dirottato nel gruppo con l'Argentina contro cui poi giocò e vinse la partita inaugurale.


Qua lo spiegano meglio

www.delinquentidelpallone.it/il-sorteggio-piu-assurdo-della-storia-dei-m...
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03/08/2020 12:43
 
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Scomparso anche Tataw, il capitano del Camerun ai mondiali di Italia '90.
In quella squadra faceva coppia difensiva con Massing deceduto anche lui qualche anno fa e famoso per il fallaccio su Caniggia nella partita inaugurale.
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