E_Dantes, 10/06/2010 11.02:
se non ricordo male Luttazzi di Grillo criticò l'allontanamento dalla satira.. lui si pose come un purista della satira.. come se uno smettesse di fare satira nel momento in cui si pone il problema di chi e quanti lo seguono....
certò calcò la mano.. o ironizzò sul fatto che nel momento in cui davvero avesse creato un partito.. avrebbe dovuto smettere di far pagare i suoi spettacoli.. visto che sarebbero diventati a tutti gli effetti comizi politici...
non so se ricordi il nostro vecchio confronto su Grillo.. lui pose l'accento come me.. (non mi sto paragonando a Luttazzi tranquilli) sull'importanza dell'enfasi nelle parole di Grillo.. paragonò l'enfasi con cui distrusse un pc.. anni prima di tesserne le lodi anni dopo..
gli imputa la danza sulla sottile linea tra satira e impegno..
tutto qui..
ha fondato movimenti, ha il blog più seguito d'Italia e uno dei primi al mondo, compra pagine di giornali esteri per denunciare cose, ha promosso referendum, partecipa spesso alle lotte (no tav, telecom, latte, ecc)...
mò sta "sottile linea" tanto "sottile" non la vedo...
io ho seguito Luttazzi, lo ritengo intelligentissimo, veglissimo, bravissimo, velocissimo, argurtissimo, anche lui impegnato e controcorrente...
però Ubi Maior Minus Cessat e a lui che Grillo la protesta l'ha portata alle estremissime e tangibili, e fattive, e concrete, e produttive, conseguenze non è andato guiù.
non ha voluto unirsi, non ha voluto affiancarsi, magari in posizione subordinata, o magari solo di apooggio esterno.
ha parlato come se fosse invidioso.
non ce l'ha fatta ed è sbottato.
preciso che chi tis crive va sul blog di Beppe Grillo una volta ogni 3 mesi (e me ne cruccio). però è così.