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Cinema

Ultimo Aggiornamento: 04/05/2024 12:06
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11/10/2010 11:38
 
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Oliver Stone approda al piccolo schermo
"Voglio raccontare la storia segreta degli Usa"



Il regista ha presentato il suo progetto a Cannes: "Il mio obbiettivo è quello di smascherare i falsi eroi ristabilendo i fatti, dando invece credito a quegli eroi che sono stati dimenticati"

CANNES - Oliver Stone sceglie la televisione. E lo fa realizzando con la Freemantle Media una serie di dieci puntate nella quale vuole raccontare la storia segreta degli Usa. Quasi sessanta anni, dall'8 settembre del 1945 fino all'11 settembre del 2001, riletti, rivisti, analizzati con occhi diversi. "Voglio raccontare una storia che non è mai stata raccontata - dice il regista americano - The untold story of the United States si concentra sugli eventi che all'epoca sono stati sottovalutati ma che si sono dimostrati cruciali nel dare forma alla storia unica e complessa degli ultimi sessanta anni degli Stati Uniti D'America". Un compito grande e complesso che ha richiesto al regista diversi anni di lavoro, la consulenza di moltissimi storici e giornalisti, l'acquisizione e la ricerca di documenti, filmati, testimonianze al fine di ricostruire eventi che hanno segnato il Novecento in maniera indelebile. E ha scelto la tv per poterlo fare, per avere a disposizione i tempi lunghi delle serie televisive, e soprattutto la possibilità di parlare a un pubblico molto ampio come quello della tv.

La storia del resto è protagonista al Mipcom, il mercato dell'audiovisivo, di Cannes anche con molti altri sceneggiati e documentari, alcuni già di grande successo come Giuliani's 9/11, che racconta i difficili giorni del sindaco di New York Rudolph Giuliani all'indomani dell'attacco alle Torri Gemelle, già andato in onda negli Stati Uniti qualche settimana fa sul National Geographic Channel e adesso molto richiesto dalle televisioni internazionali. O come i due progetti paralleli sui Kennedy, uno francese, The Kennedys: The end of the innocence un documentario di 97 minuti che presenta moltissimi filmati inediti della famiglia Kennedy e traccia la storia dei due fratelli, John e Bob, uccisi negli anni Sessanta. L'altro è invece una miniserie di otto puntate, intitolata The Kennedys prodotta dai canadesi della Muse che racconta la storia della famiglia dall'uccisione di John a quella di Bob, con Greg Kinnear, Katie Holmes e Barry Pepper come protagonisti.

Oliver Stone, invece, non si vuole limitare a riportare in scena fatti, eventi o personaggi che la gente già conosce. Stone punta decisamente più in alto: "Il mio obbiettivo è quello di smascherare i falsi eroi ristabilendo i fatti, dando invece credito a quegli eroi che sono stati dimenticati dalla storia. Racconto la storia americana in un modo diverso, nessuno l'ha raccontata così prima. E lo faccio partendo da alcune domande che sono essenziali. Che cosa ha detto Stalin al presidente Truman per convincerlo a lanciare la bomba atomica sul Giappone? Eisenhower ha tradito gli Stati Uniti? Quali sono state le vere ragioni del coinvolgimento americano nella Prima e nella Seconda Guerra Mondiale? Ronald Reagan è stato davvero il miglior presidente di tutti i tempi? L'apparato industriale americano è stato il vero responsabile della guerra in Vietnam? Chi erano i veri nemici e i veri alleati nella Seconda Guerra Mondilale? Chi ha iniziato la Guera Fredda?".

Domande importanti e complesse alla quali Oliver Stone prova a dare risposta in dieci puntate, anzi dieci "capitoli", come lui preferisce chiamarli, di questa storia "mai scritta prima". Per presentare questo suo nuovo progetto Stone è arrivato a Cannes con uno dei più grandi giornalisti televisivi inglesi, Sir David Frost, e i due hanno lungamente illustrato, a porte chiuse, il progetto ai responsabili delle televisioni di mezzo mondo, interessate a mandare in onda nel prossimo anno il "kolossal" storico realizzato dal regista.

Il progetto è ricco e complesso: si parte dal 1945 ma in alcune puntate si va anche indietro, a cercare le radici di alcuni eventi, dai primi anni del Novecento e dalla guerra ispano-americana per passare alle due guerre mondiali, alla bomba atomica, al New Deal e alla nascita dell'impero americano. Nulla della storia contemporanea viene dimenticato, dalla Baia dei Porci all'assassinio dei Kennedy, dal Vietnam all'Iraq, dalla Guerra Fredda alla Grande Depressione, da Nixon ai Bush.

Del resto la storia, in tutte le sue forme è sempre stata una delle grandi passioni di Stone, che l'ha raccontata in film come Salvador, Platoon, Nato il 4 luglio, Jfk, W, e in documentari come quelli su Fidel Castro, Chavez o Arafat. "Amo raccontare la storia, credo che farlo sia un compito importante per un regista come me. E penso che questa serie sia il più grande, profondo contributo che avrei potuto mai dare con il cinema ai miei figli e alle prossime generazioni. Posso solo sperare che serva a cambiare, anche in minima parte, il nostro modo di pensare".
( repubblica.it )
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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