'Blues Brothers' film cattolico, l'omaggio dell'Osservatore Romano
Trent'anni fa l'uscita nelle sale del cult movie con John Belushi e
Dan Aykroyd
CITTA' DEL VATICANO - L'Osservatore Romano s'inchina oggi, con diversi articoli e un corsivo del suo direttore Gian Maria Vian in prima pagina, ai 'Blues Brothers', il cult movie uscito il 16 giugno di 30 anni fa e lo incorona come di un film "cattolico".
"Gli indizi non mancano in un'opera dove i dettagli non sono certo casuali", scrive Vian. "A iniziare dalla foto incorniciata di un giovane e forte Giovanni Paolo II nella casa dell'affittacamere - dall'accento siciliano e vestita di nero, dunque cattolica - di Lou 'Blue' Marini". "A fianco dei piccoli e della Pinguina (la temutissima madre superiora dell'orfanotrofio ndr.), i fratelli Blues sono capaci - si legge - di toccanti attenzioni: così Elwood non si dimentica di una terribile crema al formaggio commissionatagli da un anziano amico. E nulla antepongono - Elwood, il più galante, rinuncia persino all'avventura con una fascinosa signorina - alla 'missione per conto di Dio'.
Che alla fine riuscirà". "Consegnando alla storia del cinema e della musica un film memorabile. Stando ai fatti - conclude Vian - cattolico". Il trentennale del film viene celebrato anche con una foto dei due protagonisti John Belushi e Dan Aykroyd sotto il titolo: "In missione per conto di Dio (e del cinema)".
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola