scelta dell'allenatore: situazione più grave del suono del capotasto basso di un organo

Ripeto un'altra volta una cosa che non mi stancherò mai di dire.
A Roma non serve un allenatore, non in primis.
Serve un direttore generale di quelli che ti fa tremare lo spogliatoio, di quelli che appena provi ad alzare la cresta ti fa mettere voti bassi dagli amici nei giornali, di quelli che ti tratta - tu gruppo di giocatori - come quello che sei: una mandria di automi giovani e spesso coglionissimi.
Nessuna pietà, cinismo, nessuna discussione.
Poi se non ce l'hai è chiaro che ti serve un allenatore con queste stesse caratteristiche.
Ma sono rari e potrebbe non bastare.
Perché ci sarà sempre qualche altra autorità cui il giocatore si appellerà, qualche dirigente, qualche scalzacani.